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Sepolcri imbiancati

Post n°32 pubblicato il 24 Luglio 2007 da il_viaggiatore_pa

Oggi mi va di parlare di una notizia che leggo sul sito del giornale La Stampa: "È lesbica: il giudice le toglie le figlie". Il fatto è avvenuto (credo, anche se l'articolo non è molto chiaro) nell'ambito di una separazione causata dalla storia della donna con la sua amante. Naturalmente attengo le mie valutazioni a quanto scritto nell'articolo: "...(giudice) la condizione omosessuale pregiudica i figli ... non è necessario essere uno specialista, lo dice chiaramente il senso comune ... (giudice a proposito della madre) dovrà scegliere tra le figlie e la sua nuova compagna ...".

La prima cosa che mi viene da pensare è che se avessimo dato sempre retta al "senso comune" probabilmente saremmo ancora al riparo di una grotta. Mi immagino un dialogo di questo tipo: "... Aho, ma che stai a di', ma levate co' 'sto foco, brucia, è pericoloso. N'avemo fatto a meno fino a mo, potemo benissimo anna' avanti così ...". Il senso comune può avere un suo valore, ma bisogna fare molta attenzione nell'imporlo: non è un valore assoluto, va sempre rapportato al mondo in cui si vive.

La seconda cosa che penso è che la sentenza è estremamente ipocrita: se si crede che l'omosessualità pregiudichi l'educazione dei figli, che senso ha porre la madre davanti ad una scelta di quel tipo? Le vanno tolte le figlie e basta, come andrebbero tolti tutti i figli a tutti i genitori che ad un certo punto della loro vita si scoprono omosessuali. No, se la madre rinuncia alla compagna può tenersi le figlie: forse che in questo caso smette di essere omosessuale?

No, In realtà non è tanto la sentenza che è ipocrita, quanto la visione del mondo che denota chi la emette (come coloro, giudici e non, che tutti i giorni emettono "sentenze" simili). "donne che lavorano", "legge sull'aborto", "divorzio", "unioni omosessuali", quante di queste cose hanno urtato o urtano il "senso comune"? In realtà mi sembra che questo supposto "senso comune" non sia altro che l'eterna ipocrita aspirazione ad un bellissimo mondo di sepolcri imbiancati, pieno di famiglie "normali" in cui magari il marito tradisce o picchia la moglie o beve, ma che sono però benedette dal matrimonio. Un mondo in cui è meglio una famiglia così (formato "Family day") piuttosto che una unione di due omosessuali che si amano veramente. Un mondo senza nessuna attenzione per i veri sentimenti, per come le cose sono, ma per come appaiono.

C'è una categoria di persone che ho sempre ammirato, che sento migliori di me. Sono tutte quelle che hanno il coraggio, che dubito riuscirei ad avere al posto loro, di combattere contro questo "senso comune" che sentono ingiusto e per via del quale soffrono, anche se molto probabilmente ne saranno schiacciate. Probabilmente non ne godranno i benefici, ma è per merito di queste persone se qualcosa di buono prima o poi si afferma, lentissimamente e con grande fatica, nel mondo.

Magari non c'entra molto, ma parlare di separazione mi fa venire in mente un dialogo che ho ascoltato qualche giorno fa mentre passeggiavo a Ostia con mia moglie. Un uomo stava parlando con le sue bambine (6-7 anni) dicendo loro che "papà voleva tanto bene a mamma, le ha sempre dato retta. Mamma ha fatto l'università e papà ha pagato tutto e l'ha sempre aiutata. Mamma avrebbe dovuto faje un monumento a papà, e invece l'ha lasciato...". Spero che sia stato lo choc per la separazione a renderlo così...

Ciao a tutti!

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Commenti al Post:
armega
armega il 25/07/07 alle 09:52 via WEB
Di che ci stupiamo? Anche i giudici sono uomini, e come tali hanno i loro pregiudizi, vizi e difetti: io stesso, in un passato non troppo lontano e di cui non smetterò mai di vergognarmi abbastanza, la pensavo come lui, ed ogni giorno mi devo controllare (pensando a com'ero) quando sento delle persone, anche brave persone, fare questi discorsi. E' l'ignoranza, la paura di confrontarsi con il diverso, che genera questi atteggiamenti, e certo non è agevolata da una posizione ecclesiastica (tuttora di grande presa, soprattutto sulla nostra classe politica) che cerca di rinverdire i vecchi fasti guardando al Medioevo anzichè affrontare le sfide dei tempi. Volendo fare un paragone quasi "biblico", la posizione del giudice è quella di un fattore che non vuole seminare perchè il campo non è arato: se non ti dai da fare preparando il terreno, non potrai mai coglierne i frutti e alla fine morirai di fame...Saludos!
 
 
il_viaggiatore_pa
il_viaggiatore_pa il 25/07/07 alle 10:46 via WEB
Ciao Armega. Assolutamente d'accordo con te, hai toccato un po' tutti i temi legati all'argomento del post. Quello che mi rende pessimista, soprattutto riguardo all'Italia, è la sensazione che la situazione stia peggiorando invece che migliorando. Da un po' di tempo, forse dall'11 settembre, mi sembra che la gente tenda sempre più a richiudersi su se stessa invece che aprirsi. Naturalmente non ce l'avevo con i giudici in particolare, la notizia era solo un pretesto per un discorso più generale. A presto
 
   
armega
armega il 25/07/07 alle 11:08 via WEB
Io invece sono estremamente critico nei confronti dei giudici, se leggi qualche mio post nel blog "La toga strappata" te ne accorgerai. Il caso che hai citato dimostra, ancora una volta, che sono fallaci esseri umani, e non semidei puri che si immolano per la salvezza della Patria, come qualche frescone tende ancora a dipingerli. Un saluto!
 
     
il_viaggiatore_pa
il_viaggiatore_pa il 25/07/07 alle 14:44 via WEB
Diciamo che quelo che dici è vero, qualcuno li dipinge (e i giudici forse un po' ci si atteggiano) come unica istituzione moralizzatrice d'Italia. Però... però è anche vero che quel po' di marciume (e che marciume, leggere le intercettazioni telefoniche è un'esperienza ai confini della realtà) scovato in Italia a partire dal 1992 è tutto merito loro, o almeno così a me sembra. Se i politici e gli imprenditori fossero un po' più onesti...no, così suona come un'utopia, diciamo almeno "ragionevolmente disonesti", forse non ci sarebbe bisogno di giudici così "aggressivi".
 
lenin1986
lenin1986 il 25/07/07 alle 13:02 via WEB
Io vorrei chiedere a chi crede che due donne o due uomini non siano dei buoni genitori: “ma pensate che un bambino cresca meglio con un solo genitore o magari nessuno”???
 
 
il_viaggiatore_pa
il_viaggiatore_pa il 25/07/07 alle 14:34 via WEB
Guarda, voglio spingermi anche più in là. Ho amici omosessuali che convivono felicemente e a cui affiderei bambini molto più volentieri che a tante famigliole "normali" che conosco. Mi fa molto piacere che ti sia interessato al mio blog, a presto
 
   
lenin1986
lenin1986 il 25/07/07 alle 15:20 via WEB
Piacere mio nell'essere giunto fin qui...siao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/04/08 alle 00:47 via WEB
allora senti a me sonotutte cazzate quelle ke avete scritto L AMORE NATURALE E TRA UN UOMO E UNA DONNA MA DICO IO COMEVI SALTANO IN MENTE DISCORSI DEL GENERE LA BIBBIA TRA :
 
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