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STOP AL CEMENTO. Campagna Nazionale

Post n°73 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO

Movimento di opinione per la difesa del diritto al territorio non cementificato

CAMPAGNA NAZIONALE

L’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio.
Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio.

Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno.
Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento.

Il consumo di territorio nell’ultimo decennio ha assunto proporzioni preoccupanti e una estensione devastante. Pur in presenza di un sensibile calo demografico della popolazione italiana negli ultimi vent’anni, il nostro Paese ha cavalcato una

Soltanto negli ultimi 15 anni circa tre milioni di ettari, un tempo agricoli, sono stati asfaltati e/o cementificati. Questo consumo di suolo sovente si è trasformato in puro spreco, con

Questa crescita senza limiti considera il territorio una risorsa inesauribile, la sua tutela e salvaguardia risultano subordinate ad interessi finanziari sovente speculativi: un circolo vizioso che, se non interrotto, continuerà a portare al collasso intere zone e regioni urbane. Un meccanismo deleterio che permette la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo, per finanziare i servizi pubblici ai cittadini (

Tutto ciò porta da una parte allo svuotamento di molti centri storici e dall’altra all’aumento di nuovi residenti in nuovi spazi e nuove attività, che significano a loro volta nuove domande di servizi e così via all’infinito, con effetti alla lunga devastanti. Dando vita a quella che si può definire la “città continua”. Dove esistevano paesi, comuni, identità municipali, oggi troviamo

Ma i legislatori e gli amministratori possono fare scelte diverse, seguire strade alternative?

Quelle che risiedono in una politica urbanistica ispirata al principio del

risparmio di suolo e alla cosiddetta crescita zero, quelle che portano ad indirizzare il comparto edile sulla ricostruzione e ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente.

Il movimento di opinione per lo

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO e i sottoscritti firmatari individuano 6 principali motivi a sostegno della presente campagna nazionale di raccolta firme.

STOP: PERCHÉ?

1. Perché il suolo

ancora non cementificato non sia più utilizzato come “moneta corrente” per i bilanci comunali.

2. Perché si cambi strategia nella politica urbanistica

: con l’attuale trend in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente urbanizzate e conurbate.

3. Perché occorre ripristinare un corretto equilibrio tra Uomo ed Ambiente

sia dal punto di vista della sostenibilità (impronta ecologica) che dal punto di vista paesaggistico.

4. Perché il suolo di una comunità è una risorsa insostituibile

perché il terreno e le piante che vi crescono catturano l’anidride carbonica, per il drenaggio delle acque, per la frescura che rilascia d’estate, per le coltivazioni, ecc.

5. Per senso di responsabilità verso le future generazioni

6.

Per offrire a cittadini, legislatori ed amministratori una traccia su cui lavorare insieme e rendere evidente una via alternativa all’attuale modello di società.

DICIAMO STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO !

campagna promossa da

AltritAsti  : http://www.altritasti.it

AltrItalialtroMondo: http://domenicofiniguerra.wordpress.com

Cibernetica Sociale Italia: http://www.ciberneticasociale.org

Eddyburg: http://www.eddyburg.it

Movimento per la Decrescita Felice : http://www.decrescitafelice.it

Aderisci alla campagna nazionale, scrivi a :

altritalialtromondo@gmail.com

 
 
 
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