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Referendum

Post n°288 pubblicato il 17 Aprile 2016 da cavallo140
 

10 buoni motivi per VOTARE SÌ al referendum di DOMENICA 17 APRILE

VOTANDO SÌ

diamo una scadenza certa alle concessioni di petrolio e gas in mare entro le 12 miglia dalla costa. La vittoria del referendum cancellerà l’ennesimo regalo fatto alle compagnie petrolifere grazie all’approvazione della Legge di Stabilità 2016, che permette loro di estrarre petrolio e gas nei nostri mari entro le 12 miglia, senza alcun limite di tempo. Se vince il SI, sarà ripristinata la norma precedente che prevede una scadenza temporale per ogni concessione. VOTANDO SÌ non rinunciamo a una risorsa strategica. Il contributo delle attività estrattive entro le 12 miglia sono pari al 3% dei nostri consumi di gas e meno dell’1% di petrolio: quantitativi ridicoli per i nostri fini energetici, a fronte di rischi incalcolabili. Un contributo energetico che è abbondantemente compensato dal calo dei consumi in atto e che non comporterebbe alcun aumento di importazione. Se vince il SI, il popolo italiano dirà che questo gioco non vale la candela. VOTANDO SÌ ci riappropriamo del nostro mare. Attualmente, solo le compagnie petrolifere che operano entro le 12 miglia godono del privilegio di concessioni a tempo indeterminato. Nessuna concessione di un bene dello Stato può essere affidata a un privato senza limiti di tempo, come prevede anche la normativa comunitaria. Se vince il SI, sarà ripristinata la data di scadenza delle concessioni e il bene pubblico resterà tale. VOTANDO SÌ diamo più forza alle fonti rinnovabili, già oggi concrete. Le energie rinnovabili coprono il 40% dei consumi elettrici del nostro Paese. Le rinnovabili sono sempre più efficienti e rappresentano la prima voce di investimento nel mondo. Ad esempio, incentivando il biometano, potremmo ricavare una quantità di gas 4 volte maggiore a quello estratto nei mari italiani entro le 12 miglia. Se vince il SI, potremo finalmente puntare sulle rinnovabili e non più sulle fossili. VOTANDO SÌ diminuiamo i rischi e abbiamo garanzie sulla dismissione degli impianti. Non dare scadenza temporale alle concessioni vuol dire anche lasciare nel mare piattaforme e pozzi a tempo indeterminato. Questo aumenta di molto il rischio di incidenti. Se vince il SI, avremo la garanzia che le compagnie, una volta scaduta la concessione, smantellino piattaforme, pozzi e tutte le infrastrutture, come previsto dalla legge. VOTANDO SÌ cancelliamo i privilegi di cui godono le lobby petrolifere. Il 70% delle concessioni produttive oggetto del referendum non paga le royalties, perché estrae un quantitativo minore della franchigia prevista dalla legge. Il risultato è che nulla è versato nelle casse dello Stato. Se vince il SÌ, elimineremo questi privilegi e non continueremo a “svendere” il nostro mare. VOTANDO SÌ fermiamo le trivellazioni ancora consentite nelle 12 miglia dalla costa. Oggi nel nostro Paese non è possibile ottenere nuovi permessi per trivellare entro le 12 miglia. Ma nulla impedisce che, nell’ambito delle concessioni già rilasciate e attualmente senza scadenza, siano installate nuove piattaforme e perforati nuovi pozzi, come nel caso delle piattaforme VegaB nel canale di Sicilia e Rospo Mare in Abruzzo. Se vince il SI, elimineremo il pericolo di nuove trivellazioni entro le 12 miglia. VOTANDO SÌ creiamo altra occupazione nel settore energetico, quello rinnovabile e dell’efficienza. Non sarà il referendum a mettere a rischio i posti di lavoro del settore di estrazione di petrolio e gas, comparto già in crisi da tempo: il 35% delle compagnie petrolifere sono già ad alto rischio fallimento, visto il crollo del prezzo del petrolio. Se vince il SI, possiamo dare gambe alle rinnovabili, raggiungendo i risultati della Germania con 400mila occupati nel settore. VOTANDO SÌ diamo un contributo alla lotta ai mutamenti climatici. Alla COP21 di Parigi dello scorso dicembre, il Governo italiano - insieme ad altri 194 paesi - ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, dichiarando fondamentale l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Se vince il SI, “almeno” il popolo italiano sarà coerente con questo impegno. VOTANDO SÌ difendiamo il nostro diritto a decidere sulle scelte importanti del nostro Paese.

 
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Commenti al Post:
lubopo
lubopo il 18/04/16 alle 15:40 via WEB
Il 32 % degli italiani è andata a votare. È un buon risultato in un paese dove ormai vota poco più del 50 % degli elettori. Caro Renzi c'è ben poco da festeggiare. Una vittoria con gli astenuti è sempre una vittoria azzoppata. Ci ritroviamo in autunno con il referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo che, a differenza del referendum abrogativo di ieri, prescinde dal quorum: valgono i voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto. Allora ci faremo quattro risate... :-))))
(Rispondi)
 
fioredicera0
fioredicera0 il 23/04/16 alle 17:44 via WEB
Mi contatti??
(Rispondi)
 
 
cavallo140
cavallo140 il 24/04/16 alle 19:41 via WEB
come ...non ho il tuo numero come stai...ciao
(Rispondi)
 
 
 
fioredicera0
fioredicera0 il 25/04/16 alle 22:26 via WEB
Mail fiorediceraaaa@yahoo.it per favore
(Rispondi)
 
fioredicera0
fioredicera0 il 27/04/16 alle 23:27 via WEB
Non ho fortuna con te, ho ricevuto il tuo messaggio non posso rispondere hai la messaggeria piena, mandami il tuo numero e quando posso scrivere ciao sto bene ma mi manca la serenità che mi trasmettevi
(Rispondi)
 
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