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Il bell'Amoon addormentato nel bosco

C'era una volta,

nel  bosco gaio, un Re stimato e rispettato dai sudditi. Il Re dopo parecchi tentativi finalmente riuscì ad avere un figlioletto a cui diede il nome di Amoon. Tanta fu la gioia che i due regnanti decisero, in occasione del battesimo del piccolo Amoon, di invitare tutte le fate del regno.

Ogni fata così, il giorno della celebrazione, fece il proprio regalo: fata Montalicini regalò al principe Amoon la saggezza, fata Tommasi regalò al principe un microchip, fata Minetti regalò invece un trattamento di pulizia orale e infine fata Siffredi regalò al principino un metro.

Ma una strega cattiva, la terribile strega Binetti, non invitata al battesimo, maledì il bell'Amoon: secondo il sortilegio all'età di 16 anni il bell'Amoon si sarebbe punto con un fuso e sarebbe caduto morto per l'eternità.
Solo la presenza di una fata buona potè trasformare il sortilegio della Strega Binetti: grazie alla fata buona il bell'Amoon sarebbe caduto insieme a tutto il regno in un sonno profondo, il sonno dell'indifferenza, e solo il bacio di un principe avrebbe potuto spezzare l'incantesimo e dare nuova vita al principe Amoon e al regno.

Nonostante i tentativi del Re di scongiurare il maleficio, all'età di 16 anni il bell'Amoon, intrapreso un corso di taglio e cucito, si punse con un fuso e si addormentò. E così tutto il regno del bosco gaio caddè in un sonno profondo.

Ma un giorno arrivò un principe, il principe Raul Bova direttamente dal bosco di gnocchi: vedendo il bell'Amoon disteso non potè fare a meno di baciarlo e....

....ma il bell'Amoon non si svegliò.
In compenso si risvegliò il Re, padre del principe bell'Amoon, che vedendo il figlio ancora addormentato pensò alla profezia della fata e capì che cosa in realtà volesse dire con "nuova vita al figlio e al regno". E così senza esitare decise di donare gli organi del bell'Amoon a gente bisognosa del regno.

Il principe bell'Amoon solo così potè tornare a nuova vita, rivivendo nel cuore delle persone che da lui avevano "ricevuto"

E vissero tutti felici e contenti

Amoon