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Il Signoraggio, la grande Truffa.

Post n°1 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma
 

PRIMA DESCRIZIONE DEL FENOMENO E MALE DI TUTTI I MALI.

Il signoraggio è una cattiva azione perpetuata da una minoranza a discapito delle popolazioni mondiali che, nell’ignoranza, vengono private della loro ricchezza sociale e personale nonché della possibilità naturale di una sana realizzazione spirituale intesa nel senso più ampio.
Questa azione dannosa per tutto il genere umano si manifesta con la sottrazione indebita attraverso il prelievo fiscale che ha lo scopo di drenare le risorse delle popolazioni trasferendole a delle organizzazioni private attraverso la banca centrale sovranzionale che è la vera proprietaria della moneta circolante (cartacea e virtuale).
Moneta creata con una spesa irrisoria come nel caso delle banconote; una banconota da €100 infatti costa a chi la produce circa 3 centesimi tra carta, stampa, inchiostro, mano d’opera e spese accessorie.
Moneta creata con una spessa nulla nel caso della moneta che si genera attraverso: mutui, fidi, prestiti e leasing.
Per iniziare il discorso si usa la classica definizione tecnica: signoraggio = valore nominale - valore intrinseco ossia la differenza tra quanto costa creare una moneta (valore intrinseco) e quanto  il Signore vuole farla valere (valore nominale o di facciata).
Con il passaggio dall’oro alla carta, per mezzo della Banca d’Inghilterra fondata nel 1694 che fu la prima a stampare banconote, il valore intrinseco lasciò il posto al valore di scambio. Una moneta d’oro o d’argento è comunque un oggetto di valore anche senza conio. La banconota invece è solo un pezzo di carta.
Un pezzo di carta che assume il valore nominale attraverso una convenzione comunemente accettata dalle popolazioni.
Il male di tutto stà nel fatto che le leggi degli Stati hanno autorizzato solo alcuni soggetti privati ad emettere moneta.
La Banca Centrale Europea S.p.A. per esempio emette moneta attraverso le banche centrali di ogni rispettivo paese, che nel caso italiano è Bankitalia S.p.A, per poi prestarle agli Stati d’appartenenza.
E' importante fissare nella mente che stiamo parlando di soggetti privati. La Banca d'Italia è un soggetto privato e non nazionale come molti credono che sia.
immagineGli Stati quindi non si trovano a pagare un semplice servizio tipografico ma bensì ha contrarre un debito pari a tutta la moneta emessa più un tasso d’interesse che oggi per l’euro è del 3,5%.
Queste aziende, tra l’altro, mettendo in passivo la moneta emessa pareggiano i bilanci con le obbligazioni che gli Stati contraggono con loro per garantire la restituzione del debito. Creando fondi neri.
L’obbligazione è un impegno che lo Stato si assume nei confronti di queste aziende private nella restituzione della moneta. Ovviamente grazie al prelievo fiscale.
La domanda sorge spontanea… perché uno Stato si deve rivolgere ad aziende private per emettere moneta? Non può emettere moneta per nome e conto delle popolazioni che la usano senza tutto questo traffico occulto? La risposta è ovvia!
Per privarci del diritto dei diritti: la sovranità popolare della moneta.
Un diritto che renderebbe le democrazie integrate e non interrotte come oggi, dove il popolo crede di poter decidere ma in realtà è un dipendente inconsapevole di aziende private.

Benvenuti nel mondo reale.

 
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La Favola:Ignoranza il paese degli ignoranti.

Post n°2 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma
 

immagineC’era una volta sulla montagna del sapone un paese chiamato Ignoranza dove abitavano 10 paesani. Gli ignoranti erano gente semplice dedita all’agricoltura e all’artigianato. Questi paesani però avevano un grande problema da risolvere nel loro paese. Non riuscivano mai a soddisfare a pieno i loro scambi di beni e servizi. Il baratto era l’unico sistema che conoscevano. Matteo che aveva la gallina e voleva il pesce doveva andare da Marco che aveva il pesce ma Marco voleva il formaggio e il formaggio lo faceva Luca e costui invece aveva bisogno del latte di Giovanni. Insomma questi poveri paesani non riuscivano mai a completare le loro esigenze.
immagineUn giorno ad Ignoranza arrivò un uomo da una città lontana. La città Sapienza. Era un uomo che nascondeva in se grandi segreti. Si chiamava Sig. Bancotico ed era stato cacciato da Sapienza perché giudicato di avere un animo cattivo. I paesani di Ignoranza, non conoscendo il suo passato, accolsero benevolmente lo straniero ospitandolo nelle loro case.
I paesani erano tutti affascinati dal suo modo di parlare, dal suo comportamento affabile, dai suoi modi cortesi e dalla sua capacità intellettuale di risolvere i problemi di tutti. Un giorno i paesani gli proposero di risolvere il loro più grande problema. Il baratto. Il Sig. Bancotico si rivelò subito adatto per trovare la soluzione e si mise subito all’opera “stampando dalla carta straccia” le banconote e chiamandole Euro. L’astuto personaggio, simulando un opera di beneficenza chiamata progresso, distribuì 1000 Euro ciascuno per un totale di 10.000 Euro al fine di facilitare gli scambi di beni e servizi dei paesani. Lui conosceva bene il meccanismo perverso come conosceva bene l’ingenuità di quei paesani. Gli ignoranti erano tutti contenti e non vedevano l’ora di sperimentare le banconote nei loro scambi, al che chiesero al Sig. Bancotico cosa volesse in cambio per il servizio reso. E lui rispose: “ sciocchini, ma non volevate farla finita con il baratto? Oggi dovete scambiare i vostri beni e servizi solo con le banconote”. Così chiese in cambio per il suo servizio un interesse annuo del 3,5 % più la firma di un contratto per garantire tutto il denaro prestato con le proprietà degli ignoranti. I paesani accettarono di buon occhio il suo intervento e cominciarono a sperimentare l’idea dell’astuto Bancotico che inizialmente funzionò alla perfezione e gli scambi di beni e servizi erano notevolmente agevolati. Alcuni paesani però,  cominciarono a riflettere su una cosa importante. Il tasso d’interese. Si domandarono: Se ognuno ha ricevuto € 1000 per un totale di € 10.000 come possiamo pagare 350 Euro di interesse del 3,5% del tasso d'interese? Qui a Ingnoranza esistono solo 10.000 Euro e non 10.350. Solo il Sig. Bancotico è il proprietario delle banconote, noi non abbiamo dei nostri soldi, noi non emettiamo banconote, come facciamo a darglieli? Così i paesani ignoranti presi da questo interrogativo si rivolsero nuovamente al Signor Bancotico.
L’astuto personaggio allora rispose: “Amici miei, non preoccupatevi. Io non vi domanderò tutta la cifra, ma solo l’interesse, solo € 350 e anche se non posso cancellare il vostro debito perchè l'ho reso inestinguibile, se sarete puntuali nel pagare gli interessi, io non mi riprenderò indietro il capitale e non userò il contratto per togliervi le vostre proprietà. Iniziate a tassarvi e chi più guadagna più deve pagare, e se avete bisogno di un altro prestito per pagare il mio interesse, io ve lo concederò; lo andremo ad aggiungere al primo prestito e mi pagherete l’interesse l’anno prossimo. Così gli ignoranti tornarono felici e contenti a fare i loro maldestri affari. Non curanti che ogni anno l’astuto Bancotico aveva sempre più potere sulle loro vite. Gli ignoranti partecipavano inconsapevoli alla ricerca di innovativi mezzi per produrre di più. Inventarono tante macchine automatiche per facilitare il lavoro ed aumentare il loro fittizio benessere, industrializzandosi.
immagineAbbandonando e trascurarando la natura che li aveva sostenuti fino ad allora. Violentandola e depredandola delle sue ricchezze, tanto erano presi dalla loro smania di produrre, noncuranti che più producevano e più  s’indebitavano con il Sig. Bancotico. Con il passare del tempo a Ignoranza la vita peggiorava e anche se i prodotti aumentavano gli scambi diminuivano perchè i paesani si preoccupavano di mettere da parte i soldi da versare per l’interesse annuo che erano sempre di più. Ormai la sofferenza e le discordie tra i paesani erano all’ordine del giorno ed il malcontento dilagava.
Non sapevano più chi erano e da dove venivano. La loro realtà era diventata completamente astratta e si era trasformata nella loro più torrida prigione. Isolandoli sempre di più gli uni dagli altri. Erano diventati degli schiavi che si credevano liberi.

 
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Meccanismo Perverso

Post n°3 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma
 

DECRIZIONE DI UN MECCANISMO PERVERSO MA IN ESTINZIONE

Immagina che lo Stato abbia bisogno di soldi, TANTI SOLDI.

Domanda:
Quanto pensi che costi alla Banca Centrale Europea S.p.A. stampare una banconota da € 50 ?

Risposta: 3 centesimi di Euro tra carta, stampa, inchiostro, mano d’opera e spese accessorie.

Domanda: Quanto pensi che paga lo Stato alla Banca Centrale Europea S.p.A. una banconota da € 50 ?

Potresti supporre che la paghi 3 centesimi di Euro + un modesto guadagno… Giusto? Sbagliato! 

Risposta: Lo Stato la paga esattamente € 50 + interessi annui.

Domanda: Credi che cambi qualcosa per una banconota da € 100? Certo!

Risposta: Lo Stato pagherà quella banconota € 100 + interessi annui. Così vale per qualsiasi banconota “fabbricata” dalla carta straccia, o più tecnicamente “emessa”.

Domanda: Se è solo la Banca Centrale Europea S.p.A. autorizzata dalle leggi nazionali ed internazionali a battere moneta, come possiamo pagare gli interessi su banconote che ancora non esistono? Semplice!

Risposta: Con le tasse e rigenerando continuamente il prestito con la Banca Centrale Europea S.p.A

Ora immagina quanto questo meccanismo posso estendersi nell'era digitale dove la moneta la si può creare con un semplice click!

 
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Le Banche Moltiplicano La Moneta.

Post n°4 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma

DESCRIZIONE DEL SIGNORAGGIO DI SECONDA MANO.

Nella nostra società moderna oltre ad esistere personaggi come il Sig. Bancotico della favola ne esisto altri a lui assoggettati: Le banche dove custodiamo i nostri risparmi. Queste banche ricevono il denaro dei risparmiatori per prestarlo ai debitori. Con quest'attività di intermediazione del credito, le banche creano nuova moneta. Ad illustrare questo meccanismo basta un semplice esempio. Ammettiamo che un risparmiatore versi sul suo conto in banca 20.000 Euro in banconote. Questo versamento non modifica la quantità di moneta presente nel sistema economico. Le banconote non si trovano più in circolazione, bensì nella cassaforte della banca. I 20.000 Euro, tuttavia, sono accreditati sul conto del risparmiatore. Per la banca non ha senso lasciare il denaro in cassaforte. Perché non prestarlo, esigendo un interesse? Ecco che un'azienda ha bisogno di denaro per un nuovo impianto elettronico. Con un credito, la banca le presta 16.000 dei 20.000 Euro che il risparmiatore ha versato. L'importo è accreditato sul conto dell'impresa. Cosa significa questo per la quantità di moneta? Sul conto del risparmiatore continuano a figurare 20.000 Euro. L'impresa debitrice dispone di 16.000 Euro. La quantità di moneta è quindi aumentata di  16.000 Euro. Se ora l'impresa si serve del credito per comprare nuovi apparecchi e il venditore versa l'importo ricevuto in contanti sul proprio conto, la banca ne cederà di nuovo una parte in credito. La quantità di moneta aumenterà un'altra volta. In questo modo, la creazione di moneta prosegue. Grazie alla favola: Ignoranza ed il paese degli ignoranti, è chiaro ora capire chi ci guadagna; dal momento che moltiplicando la moneta che non esiste noi ci indebitiamo sempre di più. Tutte le Banche Centrali del mondo S.p.A. e le organizzazioni di banche, di finanziarie e di Multinazionali assoggettate  ad esse sono il vero male moderno. Una filiera di avidi e loschi individui sostenuti dalla giurisdizione che i governi hanno creato per essa. In parole povere i nostri politici non sono altro che i camerieri di questo potere. Drenano con le tasse il nostro sangue e lo portano in un vassoio d’argento a questi oscuri vampiri.

LA MONETA CREATA DALLE BANCHE NON E' CHE ARIA FRITTA SE GUARDI IL VIDEO "LA GRANDE TRUFFA" TI RENDERAI CONTO COME CON 1000 EURO DI UN RISPARMIATORE UNA BANCA PUO' CREARNE ALTRI 49.000 DAL NULLA.

QUESTO MECCANISMO SI CHIAMA "RISERVA FRAZIONARIA"

SCARICA IL DOCUMENTO PDF


Guarda il video "La Grande Truffa"

 
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Un pò di Storia dell'umanità moderna

Post n°5 pubblicato il 24 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma

1694 - Viene costituita a Londra la Banca d'Inghilterra, che diviene proprietaria di circa tre quarti del pianeta Terra. La prima a stampare banconote sostituendo le monete metalliche di oro o argento. La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro (fresco di stampa) al governo all’otto per cento. Contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote. Tale banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico in quanto solo essa era autorizzata a battere moneta.

1712 - Un fabbro della Cornovaglia, riuscì ad inventare la prima pompa a vapore per l’estrazione automatica dell’acqua dalle miniere. Più carbone per uomo ora. Nasce la rivoluzione industriale.

1795 - La Rivoluzione francese trasferisce al popolo la gerarchia politica ma non quella finanziaria.

1865 - Guerra di Secessione: Abramo Lincoln, primo Presidente degli Stati Uniti d'America, abolisce la schiavitù. Viene creato il dollaro della Secessione, e quindi la Federal Reserve di Forte Knox con gli stessi principi strategici della Banca d’Ighilterra.

1886 - Nasce la personalità giuridica. La corte suprema degli Stati Uniti stabilì che le corporation (oggi le multinazionali) dovessero essere poste sotto la protezione del 14° emendamento. In realtà il 14° emendamento, approvato dal Congresso nel 1866,  serviva per garantire la cittadinanza e la piena protezione delle leggi agli afroamericani appena liberati dalla schiavitù. Tra il 1890 e il 1910 furono portati in tribunale 388 casi che si appellavano al 14° emendamento, 288 erano delle corporation e solo 19 da afroamericani.

1900 – Inizia la corsa al petrolio dopo la scoperta ed il successo del motore a scoppio. Nascono le prime multinazionali del petrolio.

1930 – A partire dagli anni ’30, ininterrottamente fino ad oggi, l’oro e il petrolio si comprano e vendono esclusivamente in dollari alla borsa di Londra e New York.

1960 – Nasce l’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting) come risposta dei paesi produttori di greggio al predominio economico delle aziende petrolifere straniere, principalmente anglo-americane, che fin dagli anni ’30 e ‘20 attraverso una serie di concessioni per l'estrazione hanno monopolizzato il mercato rendendo il dollaro la moneta piu convenzionalmente accettata nel mondo.

1971 – Fine degli accordi di Bretton Woods.Atti a costituire tra banchieri e capi di Stato un ordine monetario totalmente concordato, pensato per governare i rapporti monetari fra stati nazionali indipendenti. Gli accordi si aprirono nel 1 luglio 1944 e si conclusero il 15 agosto del 1971 in un modo eclatante.Gli Stati Uniti decisero di sganciare la loro valuta dall’oro. I dollari cominciarono ad essere stampati senza la garanzia delle riserve auree. Indebitando molti popoli.

1999 - Con il Trattato di Maastricht nasce l'Euro. Non aderisce la Banca d'Inghilterra legata al dollaro.

2001 - Il primo settembre l’Euro entra in distribuzione presso Banche, Uffici cambio e distributori automatici. Saddam Hussein aveva intenzione di abbandonare il dollaro come moneta di scambio per il petrolio per passare alla moneta unica europea (stessa cosa è stata iniziata dall’Iran).

2001 - UNDICI SETTEMBRE

2003 - GUERRA IN IRAQ

 
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Riassunto della Grande Truffa

Post n°6 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma
 

1)
La Costituzione Italiana sansisce che lo Stato debba essere indipendente invece con il Trattato di Maastricht è soggetto alla volontà della BCE (questa è indipendente e non eletta).
La Costituzione dice inoltre che il popolo è sovrano ma visto che non gestisce la propria moneta non è sovrano.

2)
Le banconote non sono altro che pezzi di carta non garantiti da nulla che lo Stato ottiene in prestito in cambio di titoli che poi tutti i cittadini devono pagare con le tasse

3)
La BCE  non ha valenza di ente comunitario ma è un’azienda privata

4)
La BCE  e le banche centrali mettono la moneta emessa al passivo creando fondi neri.

5)
A chi appartiene l’Euro? Mistero

6)
Le Banche prestano moneta inesistente

7)
Paghiamo interessi alle banche anche se non prendiamo soldi a prestito ma solo con i beni e servizi che acquistiamo tutti i giorni.

 
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Domande Frequenti

Post n°7 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma

1. Cos’è la moneta?

La moneta è una convenzione esistente tra persone che l’accettano di comune accordo.

2. A cosa serve la moneta?

La moneta serve come sostituta del baratto, per effettuare lo scambio diretto o indiretto di merci o servizi.

3. Cos’è il valore nominale di una moneta?

Il valore nominale di una moneta è il valore numerico impresso o stampato su di essa. E’ detto anche valore di facciata.

4. Cos’è il valore intrinseco di una moneta?

E’ il costo supportato da chi la emette, comprensivo del materiale (ad esempio oro, argento o carta, inchiostro e stampa) e spese di lavorazione.

5. Chi crea la moneta?

Attualmente la moneta-banconota è emessa dalla Banca Centrale Nazionale. Il Ministero del Tesoro conia le monete metalliche.

6. Cos’è la Banca d’Italia?

La Banca d’Italia è la Banca Centrale Nazionale presente in Italia. L’esatta denominazione è Bankitalia S.p.A.

7. A che cosa serve la Banca d’Italia?

A regolare le operazioni tra le banche locali presenti sul territorio nazionale italiano.

8. La Banca d’Italia è dello Stato?

No.

9. I Governatori della Banca d’Italia sono rappresentati governativi?

No. Il Governatore di Bankitalia è consigliato al Governo da Bankitalia stessa.
Il Governo può rifiutare il nominativo sottopostogli ma spetta comunque a Bankitalia S.p.A. a proporre un nuovo Governatore.

10. Di chi è la Banca d’Italia?

Sulla colonna sinistra di questo blog troverai i soci e la loro partecipazione in percentuali di Bankitalia s.p.a - BCE - Federal Reserve.

11. Come si forma il debito pubblico?

Quando lo Stato cede in pegno un'Obbligazione da 100 euro e riceve una banconota da 100 euro deve DRENARE dal popolo la somma di 103,5 (100 + 3,5 % diell’attuale tasso d’interesse imposto dalla BCE) per poter restituire il prestito all’organizzazione della BCE dell'Obbligazione data.
Se lo Stato restituisce 100 e non 103,5 cosa succede?
Può solo chiedere un nuovo prestito in quanto non ha potere di battere moneta, stavolta di 103,5 (100 per le spese previste per il nuovo anno, 3,5 per il debito non pagato l'anno precedente).
Naturalmente a fine anno dovrà restituire 103,5 + gli interessi = 107 (circa) !
Quindi la pressione fiscale per forza di cose deve aumentare oppure lo Stato tende a privatizzare svendendo i suoi beni per coprire il debito, ma ormai in Italia da svendere c’è rimasto poco e niente.
Questa situazione si è ripetuta per tutti gli anni e continua a ripetersi fin quando tutti gli italiani e gli europei dormono sonni profondi.

 
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Chi era Giacinto Auriti?

Post n°8 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da InformatiEdInforma

immagineGiacinto Auriti (Guardiagrele, CH, 1926 – Roma, 11 agosto 2006) era un professore universitario in discipline giuridiche che, una volta in pensione, ha elaborato un’interesante teoria riguardante la moneta.
Laureatosi a Roma  è stato tra i docenti fondatori della facoltà di giurisprudenza dell' Università di Teramo, della quale è stato anche preside. Ha insegnato "Diritto della navigazione", "Diritto internazionale", "Diritto privato comparato" e "Teoria generale del diritto". Ha fondato la cosiddetta "scuola di Teramo" nel campo del diritto.
Partendo dagli argomenti trattati dal poeta statunitense Ezra Pound sostiene che l'emissione di moneta senza riserve e titoli di stato a garanzia per la realizzazione di opere pubbliche non creerebbe inflazione in quanto corrisposto da un eguale aumento della ricchezza reale, e che le banche centrali ricaverebbero profitti indebiti dal signoreggio sulla cartamoneta, dando origine in tal modo al debito pubblico.
Per ovviare a questo stato di cose ha condotto una serie di iniziative, come segretario generale del "Sindacato Antiusura" ("SAUS") e come legale rappresentante dell'associazione culturale "Alternativa sociale per la proprietà di popolo". Tra queste ha chiesto al Tribunale di Roma di dichiarare "la moneta, all'atto della emissione, di proprietà dei cittadini italiani ed illegittimo l'attuale sistema dell'emissione monetaria, che trasforma la Banca Centrale da Ente gestore ad Ente proprietario dei valori monetari".
La richiesta viene respinta e il Tribunale condanna Auriti al pagamento di 10 milioni di lire. Da parte sua la Banca d'Italia attraverso i suoi avvocati si oppone alla richiesta affermando che "La visione della moneta e delle funzioni monetarie che l'attore intende accreditare è palesemente distorta e completamente infondata".

immaginePer tentare di provare le proprie teorie ha condotto nel 2000 un esperimento nella sua cittadina natale Guardiagrele emettendo una moneta il SIMEC: l'iniziativa ebbe un discreto successo, incentivata dal fatto che i SIMEC erano ceduti in cambio di lire e ritirati quindi quando venivano presentati al doppio del valore originario. I costi relativi furono sostenuti dallo stesso Giacinto Auriti. In seguito ad un intervento della Guardia di Finanza il SIMEC in circolazione vennero però confiscati. Nonostante il fatto che il sequestro fosse stato revocato in quanto non sarebbero stati commessi atti illegali, l'esperimento venne tuttavia interrotto.
L'esperimento costò ad Auriti una condanna a 4 mesi per raccolta abusiva del risparmio.
Il Sindacato Antiusura nel 2001 promuove un disegno di legge di iniziativa popolare ("Accettazione dell'EURO: reddito di cittadinanza proprietà del portatore"), che però non raccolse le firme necessarie.

BIBLIOGRAFIA:

L'ordinamento internazionale del sistema monetario, casa editrice Edigrafital, Teramo 1993

Il paese dell'utopia
. La risposta alle cinque domande di Ezra Pound, casa editrice Tabula Fati, Chieti 2002. (diponibile gratuitamente in formato pdf) clicka qui

Il valore del diritto
, Edigrafital, Teramo, 1993

Ma l'euro di chi è? L'esperimento del Simec, la <>, tra lira e valuta unica europea
, di Rossano Orlando, Tabula, Lanciano, 2006

 
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BNL (2,83%)
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Gruppo Premafin (2%)
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