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Messaggi del 05/10/2016

Primo giorno. Tra sorprese e soddisfazioni

Post n°618 pubblicato il 05 Ottobre 2016 da miglioriamo.vogogna
 

Ieri sera tardi ci avevano indirizzati a Fano Adriano. Questa mattina, percorsi i 40 km di strada di montagna che ci separavano da dove abbiamo pernottato (che scenari stupendi della montagna abbruzzese, con centinaia di mucche che pascolavano addirittura ai lati della strada!) siamo arrivati a destinazione. Paesino di 75 anime circa, in una valle che molto mi ricordava la Cannobina. Il Tecnico Comunale ci comunicava che lì il lavoro era terminato e che quindi c'è stato un errore di assegnazione: immediatamente, siamo stati dirottati a Civitella del Tronto: altra ora di auto, altro tipo di scenario. Siamo sostanzialmente al confine con Ascoli Piceno, in una zona collinare bellissima.

Civitella è un comune con un borgo antico di una bellezza straordinaria, che ha superato diverse scosse sismiche, e che dall'ultima non ha avuto, fortunatamente, grossi riscontri di danno. Lo consiglio vivamente a chi volesse fare del turismo in queste zone!

Anche qui le persone sono gentilissime e ben disposte nei nostri confronti: il tecnico comunale ci aveva già preparato una quarantina di istanze da esaminare, pertanto alle 11 eravamo operativi.

Il lavoro è terminato alle 20. Abbiamo anche dovuto ritrovarci una nuova sistemazione, questa volta più vicina, anche grazie al fatto che ho "corrotto" un funzionario de L'Aquila il quale ha agito sul nostro rappresentante della Agepro, il quale anche oggi era dell'idea di farci viaggiare per altri 30-40 km minimo. Ho chiesto che senso potesse avere perdere ogni giorno 1 -1,5 ore di lavoro solo di spostamento: se tutto fila come oggi, entro il week end contiamo di chiudere tutte le istanze assegnate per il borgo antico (centro del paese) e quindi di dedicarci poi alla frazioni del Comune (che ha un territorio davvero vastissimo). Insomma, tutta la zona colpita dal sisma, come detto, anche laddove non ci sono elevate criticità a livello di danno, è gestita in forma emergenziale pertanto ogni tipo di azione diventa difficile (anche solo, appunto, il trovare un albergo).

All'inizio io ed Andrea eravamo un po' "delusi": di fatto, pensavamo di doverci tovare di fronte ad una attività di verifica più impegnativa, con danni evidenti e situazioni valutative più difficili. Invece, di tutte le istanze evase oggi raccolte in tre schede (per ogni edificio, anche di piu unità, va ispezionato dentro e fuori per almeno il 60-70% della superficie e dei locali, e poi va formata una sola scheda), abbiamo rilasciato tutte agibilità in assenza di danno rilevante da sisma (ovviamente, di questo ci siamo rallegrati con le persone, in quanto estremamente positivo per loro!)

Ci siamo poi resi conto che, calandosi nei panni di chi ha subito un trauma del genere, pur non avendo avuto fortunatamente danni rilevanti (il più grosso, fino ad ora, un comignolo che è caduto e una grossa pietra, posta sul tetto a mò di "fermategole" piombata in un cortile), c'è stato - e permane ancora - un grosso spavento.

Proprio poco fa, a cena, Andrea riscontrava come siamo stati "bravi" (passatemi il termine!!) a rassicurare le persone. Personalmente sono dell'idea che il nostro ruolo non debba limitarsi a quello di burocrati che si limitan ad applicazione delle leggi, ma una parola o un azione ben fatta può essere tanto importante (e oggi mi sono reso conto che lo è stato anche di più) di una scheda ben fatta! Soprattutto verso chi è spaventato di lesioni che non sono strutturali e che non comportano alcun rischio per il fabbricato in cui vive!

Le case visitate hanno avuto molte "lesioni" manifestate in crepe superficiali sulle pareti: le persone, non essendo tecnici, ovviamente si sono allarmate e, in un paio di occasioni, ho chiesto il permesso di "spiccozzare" l'intonaco dimostrando loro che oltre alla lesione dello stesso non vi era altro, quindi che le murature erano intatte! Un gesto semplice che però ci siamo resi conto essere importante e fondamentale: lasciando le abitazioni, abbiamo trovato persone più rinfrancate.

Certo, viene da chiedersi se questo ruolo spetta a dei tecnici volontari: la risposta che ci diamo è che, siamo chiamati ad un ruolo comunque importante (quindi la verifica di ogni situazione grave o meno che sia, spetta sempre ad un tecnico, perchè comunque deve essere in grado di definire il livello di rischio del fabbricato) e quindi lo rispettiamo, se possibile dando anche qualcosa in più a livello umano.

Forse una protezione civile comunale più preparata e una cittadinanza informata potrebbe aiutare molto, ma è un discorso che è inutile fare oggi, in questo preciso momento.

In ogni caso continuo a ripetere che è straordinaria la risposta delle persone, che ci accolgono con cortesia e riconoscenti per il nostro lavoro: riuscire a dare loro, oltre che un giudizio formale, anche un po' di serenità, ripaga del fatto che l'impegno da parte nostra è comunque molto (per altro, oggi ci siamo resi conto alle 16:00 di non aver pranzato...).

Quindi, anche nei casi più "facili" dal punto di vista tecnico, vi è sempre una situazione difficile dal punto di vista psicologico che va affrontata: un sorriso, un tono fermo e deciso, la sicurezza di sapere quello che si fa, sono davvero importanti!

Ringrazio tutti coloro che seguono questo mio piccolo resoconto e che in qualche modo hanno manifestato interesse chiedendomi notizie: rispondo qui perchè mi è più facile (durante il giorno non esistono telefonate di altro genere, se non nei pochi minuti di trasferimento e riorganizzazione del lavoro).

Siamo solo all'inizio, ma la convinzione che l'esperienza sia davvero significativa per noi è sempre più forte. Sia dal punto di vista professionale (al quale chi mi conosce sa che tengo moltissimo) sia sotto il profilo umano e personale (e qui, chi mi conosce bene, sa che ci tengo ancora di più).

Domani, salvo sorprese (potrebbero richiamarci in altre zone all'improvviso, se ve ne fosse necessità) dovrebbe essere il primo giorno di lavoro "pieno", quindi di maggior contributo a questo Comune. Alle 8 partirà la nostra giornata, in Municipio, ove consegneremo le schede di oggi e prenderemo alcuni dati necessari al completamento del lavoro odierno, per finire non prima delle 18 i sopralluoghi.

A domani

 
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