Scritti Corsari!

Post N° 576

* Egon Schiele *

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Ricordi il secondo passo della patetica? È Beethoven. La quiete oltre la tempesta. Io la vedo sempre arrivare dopo un insensato distacco, fra amanti. E proprio là dove la musica si fa tenera, gli occhi smarriti ancora si incontrano. Lui le prende le mani come i bimbi afferrano le cose, avvicinandola a sé, e lasciando che il corpo di lei pensi al resto. Ad arrivare all’affannato petto, le lunghe e brune ciocche che s’aggrovigliano al più ruvido viso. Al collo il respiro. È per la troppa tua luce che in un attimo, in me, più non ti ho vista. E una volta cieco, non ho fatto che trascinarmi a terra, lungo il pavimento, che i soli tuoi occhi fanno di me volo. Una mano si fa pugno fra i capelli, e all’ultima più dolce nota, di due bocche non ne resta che una. Silenzio.

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Post N° 575

* Marc Chagall *

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Pioggia che cade

ad amore arresa.

Lei s’addorme.

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Post N° 574

* John Singer Sargent *

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Eterna notte

accanto la finestra.

Oltre la nebbia.

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Post N° 573

* Amedeo Modigliani *

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Ho sceso le scale senza guardare, senza andare oltre il mio naso. Soltanto un brivido, con me. Nelle mani, sul viso, nel buio profondo ventre che tutto sente dal sottosuolo. Brivido. Come scosso da quel freddo che gelido tocca le ossa, s'aggroviglia alle dita, ma non freddo. Lei soltanto la mia neve. Al limitar della pelle, dentro gli occhi ora di ghiaccio. D’acqua il cuore, caldo del suo abbraccio, del suo stringer la vita per mano. Ho sceso le scale senza guardare, con l’anima già a metà. E la testa alla strada. Ancora.

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Post N° 572

* John Singer Sargent *

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Il tuo volto

candida sola neve

in me riflessa.

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(Vento d'oriente)

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