Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio
e ancora qualche vecchia foglia dell’anno prima trascinata per le strade
dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade
sorgono spesso pensieri malinconici e grandi; e in date ore vaga la poesia,
congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene. Nascono inoltre speranze
che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case,
dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente
per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide
e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno
le storie sinistre della città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi
taceremo, sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza
parola.
Dino Buzzati - Inviti superflui