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L'Inter conquista la Coppa Italia Tim Cup

Post n°2272 pubblicato il 06 Maggio 2010 da paolo.interista

Una bella Inter conquista la Coppa Italia Tim Cup battendo la Roma 1 a 0 con la rete de El Principe Milito, centrando il primo obiettivo stagionale in palio. Da segnalare, durante la partita di ieri sera all’Olimpico, l’atteggiamento eccessivamente aggressivo della Roma che ha avuto come apice i fallacci di Burdisso, quanto accaduto in occasione dell’espulsione di Totti e i colpi di Mexes.

 

LA PARTITA Termina 1-0 il confronto tra Inter e Roma, finale di Tim Cup 2009-2010. Ritmi subito elevatissimi sin dall'inizio, partita a tratti cattiva, clima incandescente, con occasioni da entrambi le parti. È Milito al 40' del primo tempo a portare in vantaggio l'Inter: innescato da Thiago Motta a centrocampo, il Principe va in percussione sulla destra e si beve la difesa giallorossa, andando a segno di destro. È la 26^ rete stagionale per Milito. Davvero intenso anche il secondo tempo, con la Roma che si fa ancora più aggressiva e va vicina al pareggio in più di un'occasione, in particolare con Vucinic al 37'. Al 43' della ripresa la Roma rimane in dieci: viene espulso Totti per un brutto fallo da dietro su Balotelli. I giallorossi, nonostante l'inferiorità numerica, continuano affannosamente a cercare il pareggio ma non ci riescono. Termina la gara: Inter-Roma 1-0. I nerazzurri vincono la Tim Cup, è la sesta nella storia dell'Inter, che non vinceva questo trofeo dalla stagione 2005-2006. Conquistato il primo dei tre obiettivi a disposizione della squadra di Mourinho. La gara finisce quasi in rissa, con tanto di invasione di campo. Ma poi gli animi vengono sedati e si passa al momento della premiazione, con il presidente del Senato Renato Schifani che consegna ai nerazzurri, uno a uno, le medaglie della Tim Cup. Dopo la sfilata dei giocatori, tocca a Mourinho ricevere la medaglia: l'allenatore nerazzurro la bacia e bacia subito anche la Coppa, ancor prima della consegna. A questo punto Schifani consegna finalmente la Tim Cup a capitan Zanetti, che la alza al cielo con gioia e immenso orgoglio insieme ai suoi compagni. Via quindi ai festeggiamenti sul terreno dell'Olimpico, con i giocatori che vanno a festeggiare sotto gli spalti occupati dai tifosi dell'Inter.

PRIMO TEMPO - Contro la Roma José Mourinho sceglie Chivu come laterale sinistro, a completare la difesa composta da Maicon, Cordoba e Materazzi. Centrocampo con Zanetti, Cambiasso e Motta, Sneijder davanti, a supporto di Milito ed Eto'o.
Quella di stasera, in uno stadio Olimpico completamente esaurito e quanto mai infuocato, è la quinta sfida in sei anni tra Inter e Roma per aggiudicarsi la Tim Cup. Prima del calcio d'inizio, sfila la banda dei Carabinieri sul terreno di gioco, per far poi risuonare le note dell'Inno d'Italia, in realtà quasi del tutto coperte dall'inno della Roma cantato a squarciagola dai tifosi giallorossi.
Inizia la partita e subito si fa male Sneijder, dopo uno scontro di gioco con Burdisso. Obbligato é il cambio, l'olandese zoppica, non ce la fa: al 5' lo sostituisce Balotelli, mentre dagli spalti viene disturbato Mourinho con il laser. Parte subito forte la Roma, con una palla di Vucinic, servito da Burdisso, che al 9' finisce all'incrocio dei pali. Un minuto dopo interviene sicuro Julio Cesar su un tiro-cross di Taddei. Al 12' arriva la prima palla gol per l'Inter, con un'azione innescata da Cambiasso, che serve sulla destra Eto'o, che sforna un assist per Maicon che calcia in corsa, ma Julio Sergio riesce a mandare in angolo. Subito dopo altra opportunità per l'Inter, con un cross teso di Maicon: salta Thiago Motta ma colpisce male. Al 17' viene segnalato il fuorigioco sul tiro di Eto'o per Milito lanciato a rete: il pallone finisce in porta, ma l'azione era già stata interrotta. Al 22' punizione di Vucinic che finisce direttamente tra le braccia di Julio Cesar. Pochi istanti dopo Eto'o sforna una palla eccezionale per Balotelli, ma Burdisso interviene mettendo la palla in calcio d'angolo. Al 26' grande occasione per l'Inter, ma Julio Cesar fa una parata strepitosa sul rasoterra di Taddei che cercava Toni: il portiere brasiliano allontana la palla con la punta delle dita, prima del tocco di Toni. Al 29' Julio Sergio si oppone al tiro dalla distanza di Balotelli dopo un'azione corale dei nerazzurri con sponda di Milito e passaggio all'indietro di Thiago Motta. Al 32' grande conclusione di Taddei, fermato correttamente in fuorigioco. Due minuti dopo bella combinazione tra Taddei e Perrotta, con quest'ultimo che colpisce di testa: il pallone finisce di poco a lato. Al 40' arriva il vantaggio nerazzurro, con Milito che va a segno andando al tiro in corsa, dopo essere stato servito a centrocampo da Thiago Motta e aver seminato la difesa giallorossa. Al 44', inspiegabilmente, non arriva la seconda ammonizione per Burdisso, che spinge in maniera plateale Balotelli. Insorge la panchina nerazzurra e viene espulso Gabriele Oriali per proteste. La partita si fa ancor più incandescente, con Mexes più che mai falloso ai danni di Materazzi. Dopo cinque minuti di recupero termina quindi 1-0 la prima frazione di gioco tra Inter e Roma.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con due cambi nelle fila della Roma: entrano Motta e Totti, escono Burdisso e Pizarro. Al 7' inspiegabile come Perrotta non venga ammonito per un fallo su Milito, per il giallorosso sarebbe stato il secondo giallo. Al 9' calcio di punizione per la Roma: batte Totti, Julio Cesar non trattiene e la palla arriva a Juan che sbaglia sotto porta il gol del pareggio. Al 12' dai 32 metri nuovo calcio di punizione per la Roma: calcia Totti, Vucinic intercetta ma la palla arriva a Chivu che fa partire il contropiede nerazzurro, che si conclude con un missile di Balotelli verso Julio Sergio che para in due tempi. Al 18' Totti serve Taddei, ma Cambiasso salva intervenendo di testa. Al 21' Eto'o s'invola sulla destra ma viene fermato da Juan. Al 24' Eto'o va al tiro di esterno destro dalla distanza ma la palla finisce alta. Al 28' Balotelli va al tiro di potenza ma la palla termina alta sopra la traversa. Al 32' punizione per la Roma: batte Riise, a giro, alto sopra la traversa. Al 34' Julio Cesar respinge con i pugni un sinistro pericoloso di Riise dalla distanza. Al 37' Roma vicina al pareggio con Vucinic che riceve palla da Motta, si gira, ma il suo tiro è fuori. Al 43' viene espulso Totti per un bruttissimo fallo da dietro ai danni di Balotelli: un calcione assurdo, Rizzoli lo espelle. Dopo tre minuti di recupero termina quindi 1-0 il match tra Inter e Roma. I nerazzurri vincono la Tim Cup, è la sesta nella storia dell'Inter, che non vinceva questo trofeo dalla stagione 2005-2006. Conquistato il primo dei tre obiettivi a disposizione della squadra di Mourinho.

 

MOU: REALIZZATO IL PRIMO SOGNO Commenta la vittoria per 1-0 contro la Roma e la conquista della Tim Cup José Mourinho: "È stata una gara durissima, dal primo minuto, perché perdere un giocatore come Sneijder così all'inizio è ovviamente durissimo. Poi anche perdere Cordoba è stato un brutto colpo. Quando è entrato Mario ha fatto bene, ha fatto quello che doveva fare. Abbiamo fatto un gol e poi abbiamo controllato la gara, nel momento del pericolo poi Julio Cesar è stato bravissimo. È poi giusto parlare anche di Materazzi, perché ogni volta che gioca lo fa bene, come se giocasse sempre. Certo che stasera non è stato facile: siamo scesi in campo e c'era l'inno della Roma, assurdo, non era un campo neutrale, ma ce l'abbiamo fatta anche contro questo clima. Per 90 minuti è stata una partita davvero aggressiva, intensa, cattiva. Poi la Roma ha perso un po' la testa, ma i miei ragazzi sono stati bravissimi e questa volta dico ai tifosi di non venire a Malpensa perché la squadra stavolta ha davvero bisogno di riposare. La squadra ha davvero fatto benissimo, lo ripeto: merita questa Coppa, ci siamo arrivati con fatica ma ce l'abbiamo fatta. Sono soddisfatto, e lo sono anche perché penso alla gioia degli interisti. Ora c'è una finale a San Siro contro il Chievo e ci dobbiamo dimenticare subito di aver vinto questa Coppa, ormai è vinta. Pensiamo a quelle che sono ancora da vincere. Il primo sogno si è realizzato. L'Inter è la squadra del momento: stiamo facendo molto bene, dobbiamo lottare fino alla fine e provare a vincere altri due titoli. Lotteremo fino alla fine per gli altri due sogni che abbiamo. Adesso posso dire che ho vinto tutte le competizioni nazionali dei paesi in cui ho allenato. La Champions? Un sogno bellissimo. L'Inter è cambiata, ha fatto un salto enorme, ora può cambiare allenatore e giocatori ma è cambiata. Possibilità che io rimanga? Ovviamente sì".

All'allenatore nerazzurro viene poi chiesto conto delle dichiarazioni rilasciate in vigilia con riferimento alla sindrome coreica: "Non era un'offesa - spiega Mourinho -, non ho nessun problema a chiudere scusa, voglio però dire che io, prima di allenare, ho fatto da professore a dei bambini con questo tipo di problema, per 4 anni. E se lavorare per 4 anni con questi bambini non vuol dire avere affetto e attenzione per loro, non so davvero cosa dire di più. Comunque, ripeto, non ho nessun problema a chiedere scusa se qualcuno si è offeso per le mie parole".

MILITO: IL PRIMO TITOLO E’ NOSTRO "È stata una partita sofferta, ma siamo davvero felici di questo successo. Questa sera abbiamo vinto il primo titolo della stagione, ora siamo pronti a lottare ancora per gli altri due per i quali siamo in corsa, campionato e Champions League". È pura gioia quella che traspare dalle parole di Diego Milito, autore del bellissimo gol che quello che assegna all'Inter la Tim Cup 2009-2010: "Sapevamo sarebbe stata una gara durissima - continua il Principe ai microfoni di Rai Sport - la Roma è una grande squadra che oggi ha saputo metterci in difficoltà e per questo merita i nostri complimenti. Noi, però, siamo stati bravi ad affrontare i nostri avversari nel modo giusto. Questa vittoria ci darà ancora più morale per affrontare i nostri prossimi impegni. Da parte nostra, dobbiamo solo star tranquilli e proseguire passo dopo passo".
In chiusura, l'ultimo pensiero di Milito va a Mario Balotelli: "Siamo contenti del suo ritorno in campo. Mario è un giocatore importante per noi, speriamo che il suo contributo possa essere determinante in questo finale di stagione".

ZANETTI: CONQUISTATO UN TRAGUARDO IMPORTANTE La Tim Cup 2009-2010. Un'altra, l'ennesima soddisfazione che i colori nerazzurri hanno saputo regalare a Javier Zanetti e che, allo stesso tempo, lui ha contribuito a regalare alla sua Inter: "Quello raggiunto questa sera è un traguardo importante - ammette il capitano ai microfoni di Rai Sport - conquistato meritatamente perchè abbiamo giocato meglio dei nostri avversari. Ora però dobbiamo pensare subito al nostro prossimo impegno, al Chievo, ecco perchè la nostra testa è già a domenica prossima e all'importante partita che ci aspetta in campionato".

Un titolo conquistato, due ancora per i quali lottare, non senza degni avversari: "La Roma è una grande squadra - spiega Zanetti - e in quanto tale lotterà fino alla fine anche per lo scudetto. Posso solo dire che le squadre che si sono affrontate questa sera all' "Olimpico" meritano entrambe i complimenti per la stagione che hanno disputato".
Il capitano nerazzurro si esprime poi sul gesto di Francesco Totti che, da capitano giallorosso, ha fallosamente fermato Mario Balotelli con un calcio dettato dalla rabbia: "Si tratta di gesti che possono capitare, dispiace però aver visto tanto nervosismo".

Infine, le dediche: "Questo trofeo è per Paula, Sol, Ignacio e i miei nipotini gemelli Santiago e Joaquin".

BRANCA: VITTORIA MERITATISSIMA Commenta la conquista della Tim Cup Marco Branca: "È stata una vittoria meritatissima. Partita cattiva? Quando c'è una rivalità come quella che ha contraddistinto gli ultimi anni di queste due squadre, qualche calcio ci può stare. Però noi abbiamo dimostrato di essere i più forti. Balotelli? Si è dato da fare, ha fatto una bella partita, come tutti gli altri suoi compagni. Milito? Ha tirato un missile con cognizione di causa e questo spiega la grandezza del nostro centravanti".

FESTA MAICON Commenta la conquista della Tim Cup Marco Branca: "È stata una vittoria meritatissima. Partita cattiva? Quando c'è una rivalità come quella che ha contraddistinto gli ultimi anni di queste due squadre, qualche calcio ci può stare. Però noi abbiamo dimostrato di essere i più forti. Balotelli? Si è dato da fare, ha fatto una bella partita, come tutti gli altri suoi compagni. Milito? Ha tirato un missile con cognizione di causa e questo spiega la grandezza del nostro centravanti".

GIOIA SNEJIDER Commenta la conquista della Tim Cup Wesley Sneijder, che dopo pochissimi minuti dall'inizio ha dovuto abbandonare il campo per infortunio: "Sto meglio, ho preso un colpo alla gamba, si è fatto un ematoma, adesso vediamo cosa si potrà fare per il Chievo, se ce la farò a recuperare oppure no, non so. Comunque, a parte l'infortunio, adesso sono felice: è il mio primo titolo in Italia, sono davvero contento. Possiamo però vincere ancora. Il primo titolo comunque è il più importante, ma adesso pensiamo al resto: prima al campionato e poi alla Champions League, non vogliamo mollare nulla".

MATERAZZI: GRANDE VITTORIA Tocca a Marco Materazzi commentare la vittoria: "È un momento importante, io ci tenevo molto, questa è la competizione in cui ho giocato di più. Oggi è stato davvero difficile contro una grande squadra e contro tutto, perché abbiamo davvero lottato contro tutto. Anche contro i due cazzotti di Mexes: però lo devo ringraziare perché sul gol dell'Inter ci ha aiutato molto. Hanno visto tutti quello che è successo, i giustizieri biondi della notte che sono andati a farsi giustizia da soli li hanno visti tutti credo. C'era un fallo cattivo su Sneijder e un'espulsione su Mexes, non ho parole. Dico solo che sono felice di essere qui e di onorare la maglia dell'Inter. Avevamo voglia di essere più forti di tutto e ce l'abbiamo fatta. Ci davano per prepotenti, mentre se c'è qualcuno che si deve vergognare per i comportamenti tenuti in campo è il presidente delle Roma".

(parole tratte da inter.it)

 

Grande vittoria, una bella Inter conquista il primo obiettivo stagionale, la Tim Cup, la prima tappa dei titoli per cui si sta lottando questa stagione, ora bisogna cotinuare così. La strada è quella giusta.

 
 
 
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