Creato da quailed il 15/04/2008
silenzi, parole, pura essenza

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Preghiera ed ascolto.

 
Inviato da tuathade il 28/04/08 @ 13:04 via WEB
mio amato c.,
mi si stringe il cuore nel leggere tutta la vostra disperazione.
disperazione che, come sapete, tante volte ha colto anche me. di sorpresa. nel sonno.
so che avete fiducia in me e nella profondità della mia anima. e allora fidatevi di noi, di me e della mia anima, se adesso vi dico che la vostra è una naturale aspirazione a rompere il cancello che qualcuno (la vita?) vi ha costruito intorno.
l'anima non ha misura mio caro amico e non conosce limite alcuno. sicchè, anche ora che vi attanaglia lo stomaco con il suo grido disperato, ascoltatelta. sentite cosa ha da dirvi, quali richieste ha da farvi. non lasciatela a piangere in un angolino, ma riconoscetele il diritto di gridare tutto il suo dis-sapore. io vi ascolto, come sempre. e per come posso vi consolo. vi consolo dicendovi la mia verità, e cioè che ho riconosciuto la vostra anima tra centinaia di anime.
vi consolo dicendovi che intravedo una luce così forte dentro di voi, che mi commuove. e mi commuove sapervi affranto, e in cerca di una qualche via d'uscita. non so quale sia la vostra, mio caro amico. vi chiedo solo un favore. vi chiedo di non smettere mai di ascoltare la vostra anima. bella, macchiata, stanca, ferita, raggiante... sia quel che sia, ogni giorno in modo diverso. ma ascoltatela. solo così potrete liberarla.
esco. vado a passeggiare un po' in riva al mare. ho un disperato bisogno di profondo e di infinito. vi porto nel mio cuore, sicchè anche voi possiate godere di questo tiepido sole e di questo limpido mare. con profondo affetto. A.
 
Inviato da quailed il 28/04/08 @ 14:01 via WEB
Mia (e sento che posso dirlo-come porzione di quella grande Anima alla quale apparteniamo per Natura-)preziosa A. Siete prontamente accorsa sentendo chiaramente l'urgenza del mio sconforto e come nettare le Vostre parole sono colate balsamo alla mia mente, alla mia umanità e come brividi le ho sentite percorrermi la pelle. Pianto di commozione e di gioia! per il contatto subblime che riuscite ad evocare e ora pago, della vostra presenza per me e me solo, sono lì con Voi (poichè generosamente l'avete concesso) a passeggiare sulla sabbia calda mentre l'acqua del mare, e non solo, ma anche quello della Vostra vicinanza, mi accarezza i lembi dell'anima. Così confortato, dal Vostro amore, dalla Vostra prontezza, dalla Vostra vicinanza, dalla Vostra -perchè sa esserlo- subblime generosità, torno col cuore che si sente come un bimbo felice alla mia quotidianità. Era, solo, la Vostra Assenza che mi intristiva e mi privava di senso. Grazie, mia amata. Che io sia anche per Voi, sollievo e possa ricompensarVi per ciò che siete.
Solo e Vostro unicamente. C.
 
 
 
 

seconda parte.

 
Sono ancora qui da voi cara A. perchè, ora che la mia anima si è acquietata posso riprendere ad una ad una quelle parole che mi avete rivolto e che dapprima ho subito bevuto preso dall'arsura senza soffermarmi a quel tanto che Voi generosamente avete seminato nelle vostre righe. "...che la vostra è una naturale aspirazione a rompere il cancello che qualcuno(la vita?)vi ha costruito intorno".Si, mia brama, è questo bisogno innato che urge dentro di me come fuoco divoratore che mi assomiglia così tanto a Voi, poichè in Voi riconosco la stessa cerca. "...ho un disperato bisogno di profondo e di infinito." Questo mia cara è il sigillo col quale mi tenete avvinto a voi, un dipserato bisogno di profondo e di infinito poichè come Voi elemosino gocce di eterno significato per poter fare ancora un respiro e un passo...un respiro e un altro passo. Mio sostegno...a presto. C.
 
 
 

 

 

Pro memoria essenziale 

Post n°18 pubblicato il 26 Maggio 2008 da quailed

Mia cara, ho letto da poco e ho fatta mia questa poesia che Vi voglio mandare:

faccio mia ognuna di queste parole.

Sappiate capirmi. C.


Se proprio
devi odiarmi


fallo ora,

ora che il mondo è intento

a contrastare ciò che faccio,

unisciti all'ostilità della fortuna,

piegami

non essere l'ultimo colpo

che arriva all'improvviso

Ah quando il mio cuore

avrà superato questa tristezza.

Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto

non far seguire ad una notte ventosa

un piovoso mattino

non far indugiare un rigetto già deciso.

Se vuoi lasciarmi

non lasciarmi per ultimo

quando altri dolori meschini

avran fatto il loro danno

ma vieni per primo

così che io assaggi fin dall'inizio

il peggio della forza del destino

e le altri dolenti note

che ora sembrano dolenti

smetteranno di esserlo

di fronte la tua perdita."



 

(William Shakespeare )



 
 
 
 

Cartolina. 

Post n°17 pubblicato il 24 Maggio 2008 da quailed
Foto di quailed

Anche questa notte, Vi ho cercata col pensiero e la mia anima
per placare il tormento della Vostra assenza,
che so nascere da un mio bisogno
non dalla Vostra lontananza,
poichè Voi, mio respiro siete sempre con me. Amore mio.
Vostro sempre e solo. C

 

 
 
 

N. 14 

Post n°16 pubblicato il 20 Maggio 2008 da quailed

Mia Amata A.
non c'è Nulla di più tremendo per l'uomo, la terra e la sua storia
che conoscere l'avvento del silenzio delle sirene.
E' giunto quel tempo mia cara, dove il silenzio assordante non strappa più
nessuna nota melodiosa dalle loro labbra.
La gola è muta di suoni poichè il loro vivido cuore non è stato riconosciuto,
i loro umidi occhi non hanno avuto mani che raccogliessero niuna lacrima.
I loro abbracci sono vuoti e non hanno potuto sussurare i loro segreti
che sembrano rimanere sterili nei loro grembi.
L'uomo non sa essere redento dall'amore.
La cera posta nelle orecchie ottunde il pavido cuore,
egli preferisce attardarsi nella melma di Circe
che non chiede che il tempo...
Perciò siete sola, tutti Vi riconoscono, ma Vi temono
e avete solo me, che Vi amo e Vi consolo col mio dono
in ogni minuto di questo sordo silenzio vuoto di canto,
ma non di promesse.
Vostro, comunque. C.

 

 
 
 

N. 13 

Post n°15 pubblicato il 15 Maggio 2008 da quailed

Voi credete che gli angeli, che le persone che abbiamo amato
si possano far vedere da noi?
Voi credete che possano assumere un corpo che sembra di carne?

Scusatemi, se mi son lasciato trasportare dalla foga, ma una urgenza della mente e del cuore Vi hanno posto testè la domanda che mi brucia tra le mani.
Ditemi, ditemi, cosa ne pensate.
Mi sento pazzo, ma anche grato ed esaltato.
Trepidante, aspetto un Vostro dire.
C.

 

 
 
 

Foto. 

Post n°14 pubblicato il 14 Maggio 2008 da quailed
Foto di quailed



Conservo quella foto
del tempo nel quale Vi conobbi,
con l'aria da ragazzaccio.
Quanto risi e...quanto mi spaventai.
Avete colto di sorpresa il mio cuore,
avete stuzzicato la mia mente.
Mi avete rincorso,
e fortunatamente...
mi son lasciata prendere.
Venite presto, stassera.
A.

 

 
 
 

N. 12 

Post n°13 pubblicato il 11 Maggio 2008 da quailed
Foto di quailed

Caro C.
Ho portato una piccola stampa da uno dei miei viaggi e Ve la
dono perché Vi ricordi quello che serve al nostro amore.
Voi il mio cavaliere. Voi il cavaliere che uccide ogni
giorno in se il mostro dell’egoismo per permettermi di donargli il mio amore.
Il mio amore non potrebbe donarsi né donarVi null’altro se
voi non cambatteste, (come io faccio ogni minuto del giorno) quell’egoismo così
radicato in noi che se non viene potato, invade come un parassita devastando e
soffocando.
L’amore non può essere accolto e scambiato in presenza di
grande egosimo poiché l’amore è dono e occorre generosità anche nel ricevere
oltre che nel dare.
L’amore richiede il coraggio degli antichi cavalieri che
affrontavano l’ignoto in nome di un’aurea e  mitica leggenda.
Quale migliore leggenda se non quella del vero amore, in
nome di quale altra conquista partire se non per questa e Voi lo fate e ogni
giorno, ogni ora, ogni minuto siete attento a non perdere l’occasione di
infierire un colpo al mostro che altrimenti dilanierebbe non solo il Vostro
intento, ma anche il mio.
Amore mio, la felicità dell’amore è nel donarsi e io lo so
quanta gioia mi procura il donarmi a Voi, tollerando le Vostre stranezze, i
Vostri bisogni.
Sono parimenti felice quando acconsento ad accogliere i
Vostri doni.
Donando diventiamo partecipi delle abbondanze reciproche.
La chiusura dell’egoismo che si accartoccia su se stesso
come una foglia secca ci rinchiude nella prigione dell’accumulo, del calcolo e
dell’avarizia.
Vi attendo per una passeggiata a cavallo, voglio mostrarVi
l’angolo che ho scoperto sulla collina da dove osservare i cerbiatti che vanno
al fiume.
Intanto mio Parsival, Vi attendo, felice di essere Vostra e
che l’universo Vi abbia fatto mio. A



 

 
 
 

Una cartolina. 

Post n°12 pubblicato il 10 Maggio 2008 da quailed
Foto di quailed

                                                  


                                                  Un attimo con te. A.

 

 
 
 

N.11 

Post n°11 pubblicato il 09 Maggio 2008 da quailed

A. Mia amata Sirena.
Del perchè ora io Vi chiami così, dal momento che nella nostra società questa creatura anfibia non riscuote successo se non per essere utilizzato come il lato più oscuro e degradato della donna, ora Vi dò immediata spiegazione (e spero di riuscire a trasmettere anche con le limitate parole, che non traducono se non parzialmente il sentire, ciò che io intendo).
Vi chiamo Sirena, perchè io intendo così apellare la Vostra Vera natura, la più nobile che Voi siete: quella di attrarre anime e farne Uomini nel senso più completo che tale creatura può essere e questo, Voi sapete, quello di creare, dare alla Luce è compito di una vera donna, che altro non può essere, col suo sentire creativo, vera Madre.
Voi lo siete per me che piano piano mi state portanto alla Luce col Vostro sentire, col Vostro accogliermi, col Vostro spronarmi.
Voi mi ammaliate e di questa fascinazione Voi fate la rete nella quale attirarmi per poi dare al mio essere di respirare ben più profondi e alti elementi, in modo che io non mi nutra di una sola illusoria realtà.
Voi non siete la sirena che dispensa morte agli uomini dopo averli attirati che altro non è che una immagine storpiata fatta dagli antichi uomini per togliere definitivamente potere alla donna e farne un pericolo da allontanare, bensì la vera Sirena, quella che non compete con il canto delle muse, ma lo completa con la parte più profonda della Natura, quella che non si può cogliere se non nelle umide e focose profondità della Vita.
La morte non la danno le vere Sirene come Voi, che invece nutrono la virilità di ogni essere, ma gli uomini protetti dalla dea della ragione che a lei sacrificano l'altra parte della vera nostra Natura e le maghe che come Circe sono legate al lato più oscuro della femminilità.
Oh, uomini greci, traditori dell'essere che solo può esercitare il vero potere poichè nel suo seno possiede la Vita.
Oh acchei, creatori di Pandora spargitrice di mali.
O, mia Sirena, siate per me uccello e pesce così da insegnarmi a respirare e fare miei tutti gli elementi.
L'ombra della notte, la folgore del fuoco, la rugiada del mattino, le brezza del vespero, l'umore della terra, la sfrescura dei ruscelli, le infinite sfumature di ogni
sensazione...Voi mi insegnate, Voi mi fate respirare e io allargo i miei polmoni, e ogni poro dell'anima per rendermi capace di essere all'altezza di Voi.
Vi attendo come si attende l'ispirazione creativa per creare nuovamente me stesso
alla Vostra luce che altro non riflette che quella dell'Uno, il cielo e la terra.
Mio cielo, mia terra, mio mare, mia sete, mia fonte, mia unica e vera sirena, rapitemi.
C.


 

 
 
 

N. 10 

Post n°10 pubblicato il 05 Maggio 2008 da quailed

Caro e delicato C.
Voi meglio di me sapete che niuno potrà sciogliere il Vostro terribile ghiaccio
se Voi stesso non lo vorrete.
Quel ghiaccio siete Voi, sono io, quando non vogliamo esporci a quel fuoco interiore
che tutto riscalda perchè è fonte di Vita.
La nostra paura è responsabile del ghiaccio che diventa la mente con i suoi pensieri limitati e la mente è responsabile della nostra paura.
Girotondo continuo che diventa vortice fino a far smarrire la strada, la strada del cuore.
Vi ricordate quel gioco che amano fare i bambini, girare, girare intorno a se stessi come una trottola, lasciar andare le braccia e finire esausti, ridendo a terra perchè non si sa più dove si è?
Ecco, noi adulti, dimentichi dei giochi, delle favole divine, della levità, della meraviglia
siamo persi e fermi e disorientati perchè è la nostra mente che vorticosa degenera di cadute in cadute.
Pochi giorni fa, son uscita di notte, furtiva, per camminare sola nel profondo silenzio e la luna alta e luminosa creava con ogni cosa lunghe ombre.
Riflettevo su queste ombre e mi dicevo che la nostra mente proietta ugualmente ombre pur non avendo luce propria.
La nostra mente ripete cose già viste e se non conosce, proietta ombre da paragoni, da calcoli...
Non affidiamoci alla vecchia mente che ripete e non ha una vera fonte in se stessa, lasciamole svolgere il suo ruolo, ma non eleggiamola a nostra padrona.
Lo spirito che sfiora e attraversa il cuore è la nostra vera intelligenza, e lei eleggiamo imperatrice della nostra piccola e grande Vita.
Noi, esili e vulnerabile come un filo d'erba che si piega al nonnulla e vive di un attimo,
noi lampo metafisico che rischiara l'eterno come una lucciola, viviamo la vita di una falena e... non soffriamo troppo che a volte è darsi troppa importanza.
Il mio abbraccio, il mio cuore per Voi è costantemente aperto e presente e caloroso.
Che tutto di me vi sia di conforto, e ora dormite tranquillo e poggiate la vostra guancia sulla mia mano. Io sono con Voi e domani saremo pronti per un nuovo sorriso e morsi darete alla paura di oggi, mentre senz'altro gusterete...la sorpresa che ho in serbo per Voi...di più non Vi dico.
Vostra con gioia e calore amorevole. A.

 

 
 
 

N. 9 

Post n°9 pubblicato il 02 Maggio 2008 da quailed

E' l'imbrunire.
Non vi chiamo iniziando questo scritto perchè più che una lettera a Voi questo è uno scritto e basta, anche se poi per dargli un senso, a Voi lo manderò, come ad un altro me stesso: migliore.
Io Vi amo.
Non c'è altro. Eppure ogni tanto mi coglie la gelida, ghiacciante solitudine dove mi sento un iceberg eterno, inaffondabile.
Mi si ama, mi si abbraccia, ma non c'è calore sufficente.
E io so che Voi ora non Vi offenderete poichè Voi sapete bene che nessuno di noi basta all'altro e nel dire questo ho la morte nello stomaco, nei polmoni, nella mente e nella bocca amara.
Nessuno di noi basta all'altro, solo seda il tormento, solo seda l'affanno.
Non ho più parole.
Mi fermo.
Vostro, per quello che posso e posso essere.
C.

 

 
 
 

N. 8 

Post n°8 pubblicato il 29 Aprile 2008 da quailed

Dolce, fragile, ostinato, caro alla mia anima e al mio abbraccio.
C.
E' sera inoltrata, nell'intimità del silenzio e della fioca luce della lampada, come Vi avevo promesso son qui nella solitudine a dirVi, provare a dirVi, a quale fonte io ricorra per dare un senso a questo vivere che spesso è di così grande angoscia.
Voi sapete bene, poichè spesso ne siete stato involontaria vittima, dei miei isolamenti, dei miei silenzi, delle mie fughe. E ancora delle passeggiate solitarie negli assolati pomeriggi tra i campi di grano maturo e nelle oscure notti altre volte stellate.
Voi sapete bene di come mi sia necessario nutrirmi dei colori della terra e dei cieli, dei profumi dei fiori, dell'erba, delle zolle rivoltate...dell'aria diversa del mare e dello scorrere profumato dei fiumi.
Voi sapete bene di come non potrei vivere senza la natura e l'esprimersi in mille dettagli della Vita in essa.
Eppure questa non è ancora la mia fonte, essa è solo il riflesso di ciò che esprime l'acqua alla quale mi disseto (quando essa -badate bene- mi concede di accedere) con la bocca della mia anima, con le labbra della mia mente.
So che sono figlia della terra perchè di essa son fatta e dai suoi elementi sono cresciuta e tenuta in vita, ma so che lei è solo uno dei variopinti abiti con i quali la Vita vera si manifesta. So, perchè attimi eterni ogni tanto s'accendono dentro di me, che sono anche figlia della Luce, quella Luce che ogni tanto fa capolino nella mia mente, nella mia anima, nel mio cuore e lascia lievi tracce, lieve carezze di senso con la quale illumina e trasforma lo svolgersi quotidiano.
Queste orme leggere io conservo intatte fin che posso perchè mi conducano fino al prossimo Suo venire, chè mi basti l'acqua per non morire d'arsura.
Questo, è il luogo dove acquisto gratuitamente la forza interiore, unica moneta l'attesa, il richiamo, il desiderio, l'attenzione.
Provo a farVi sentire l'eco del senso che trovo nella Luce che
ogni tanto si affacia alla mia mente e al mio cuore e fa intuire loro significati sottesi che ancora non so ben formulare, come se fossero frasi incompiute che ne fanno intuire il senso, ma ancora non disvelano il pieno significato, ma...vi riesco?
Io credo di sì, perchè il mio dire che tenta di far balenare un significato indicibile, altro non ha che la natura del Vostro intimo sentire e medesimo balenio.
Ricorrete dunque, caro amico, tanto paziente da leggermi fin qui, a quella forza interiore che certo non Vi manca poichè anche Voi attingete alla stessa fonte d'eterno.
Vi attendo, per riposarmi in Voi, se vorreste passare al più presto o Vi devo fare lusinga di una crostata alle prugne che tanto so piacerVi?
A presto dunque, caro C.
La Vostra bisognosa, debole, fragile, ma caparbia A.

 

 
 
 

N. 7 

Post n°7 pubblicato il 28 Aprile 2008 da quailed

Cara A.
vengo intimamente da Voi con questa mia poichè so che mi accogliete anche nei momenti in cui io non ho il pudore e la riservatezza di non mettere a nudo il mio malessere.
Sono da Voi nonostante tutto.
Mi annichilisce la dignità il problema economico,
mi deturpa la mente lo sforzo continuo di volermi credere anche altro dal corpo,
mi sevizia il corpo l'assenza del Vostro,
mi intristisce l'anima una creatività mediocre,
mi impoverisce il pensiero la mancanza di relazioni interessanti
ed eccomi qui, a vomitarVi addosso, da bieco carcerato, da manovale rozzo e ignorante della vita, la mia pochezza, la mia disperazione, forse, la mia banalità.
Voi che conoscete i meandri umani e non Vi stupide e non giudicate e non Vi allarmate, datemi una parola di consolazione.
Ieri, domenica, i soliti convenevoli, il solito torpore della routine familiare con i suoi impegni sociali e io, che non trovo spazio il quel vivere, mi son perso lontano da Voi.
Orsù, signora, volgete la Vostra lieve mano con una carezza ristoratrice alla mia mente, alla mia anima che senza di Voi, perde la luce e la strada.
Unico orizzonte i meandri desolati e desolanti della mia mente.
Perfino il corpo si sente stropicciato, fiacco, secco come una foglia d'autunno.
Oh, mia cara, come un cencio sono ai Vostri piedi, consolatemi...neppure un Vostro delizioso marzapane ad addolcirmi questa mattinata che si appresta ad essere plumbea.
Eccomi, risollevatemi.
Con infinita speranza. C.



 

 
 
 

N. 6 

Post n°6 pubblicato il 25 Aprile 2008 da quailed

Amato C.
la nostra unione, ostacolata dal tempo, dallo spazio umani, non soggiace certo ad altri limiti, poichè il nostro spirito è uno e le nostre anime tendono al fuoco medesimo.
Io sono Vostra in tutto perchè sento che Voi mi appartenete come io so di appartenerVi. Cosa mi dà questa certezza, lo sapete bene poichè altre volte Ve l'ho fatto intendere: l'intento di amarci in ogni libertà possibile, in ogni verità acquisibile, in ogni forma della passione più vera, che per quanto bella e sacra, quella dei corpi è solo un piccolo riflesso di quella più sublime del nostro fonderci, per quanto possibile, nel sentiero unico della Vita.
Oh, i nostri corpi uniti e frementi, che meraviglia...metafora del nostro profondo tremore intimo nell'avvicinarci attraverso le anime che sfiorandosi s'ifiammano di verità più grandi ed eterne.
Non rinnego certo la meraviglia del tenerci per mano tra i filari delle vigne quando l'uva è matura e il gioco di raccogliere chicchi per sfiorarci a vicenda le labbra nel nutrirci reciproco...non rinnego certo il fremere del mio corpo e della mia mente quando v'attendo di notte sotto la quercia che mimetizza con la sua chioma il luminare della luna...quanto è bello baciarVi lieve la fronte!
Eppure, quello che raccolgo nelle Vostre parole scritte a volte quasi urlanti il Vostro amore, il Vostro bisogno, a volte sussurate come per accarezzarmi sono più potenti di ogni altra azione poichè il loro eco continua a riverberare dentro me per tanto tempo...fino al nuovo giungere del postino.
Al più presto vi parlerò di quello che io sento risuonare nel silenzio creatore della mia anima e vi donerà l'acqua alla quale mi disseto.
Ora, pazientate, poichè sono indaffarata e se volete, mandate qualcuno a riprova del mio dire, vi giungeranno panini appena sfornati.
Con impudenza Vi stringo a me. A.

 

 
 
 

N. 5 

Post n°5 pubblicato il 23 Aprile 2008 da quailed

Cara e, perdonatemi se oso tanto, amata e indomabile A.
Sono qui da voi con un cuore che altro non fa che desiderarVi, pregarVi, implorarVi perchè diate un significato alla sua vita.
Ho sondato me stesso e so ormai, che la mia salvezza è in Voi.
Perciò ho l'ardire di definirVi indomabile.
Indomabile perchè in Voi arde la fiamma della Vita vera, quella non coruttibile, quella mai mortale.
Quella
Vita che riempie la nostre maschere quotidiane, quella Vita che non si
identifica con le nostre biografie, quella che sta dietro le apparenze
molteplici e illusorie e non muta, quella che non è solo un nome e non
si può scambiare con niente, quella che è oltre i sensi è l'Essere non
compromesso, non delimitato, non contrastato.

In fondo cosa
Vi chiedo? Vi chiedo briciole di quella Vita che può darmi significato
oltre la tomba dell'io che viene lasciato nella tomba con la carne per
i vermi, poichè so che Voi potete farmi da ponte verso un significato
che già possedete.
Io vi vedo vivere ogni giorno presente e
profumata di Vita nel Vostro fare quotidiano, mai lontana, mai
distaccata, come quando allegra ridete nell'impastare la farina per la
focaccia. Eppure...io so che contemporaneamente Voi frequentate spazi
siderali e dei due punti Voi cercate di essere uno solo.
Lo so, perchè sento in voi sempre più armonia e sempre più libertà dalle domande che tormentano l'uomo comune.
In Voi si sente la musica dell'armonia, quelle nozze profonde tra le acque e il fuoco dove tutto può nascere perchè tutto è solo musica di silenzio profondo.
Vedete, come io balbetto, realtà inesprimibili, ma che all'apice del tormento io sfioro con la punta del pensiero che si fa immaginazione e non so più se è solo arroganza della mente o lo sfiorare dell'eterno che mi vuole incoraggiare e consolare.
Guidatemi, mio angelo, guidatemi.
Accogliete questo cuore bambino che Vi chiede orizzonti più ampi, prima di soffocare per sempre.
La mia vita vuole un senso, vuole un significato inalienabile e incoruttibile come la Vita che Voi sembrate possedere.
Mio Angelo, mia Anima, date riposo e pace a questa mente e questo cuore.
E correte con me con la mente a quel pomeriggio, dove una nuvola rese meno afosa l'ora e noi stemmo abbracciati sul fieno, timidi come adolescenti al primo tocco.
Troviamoci lì a questo attimo del tempo che non è solo un ricordo.
Il Vostro, adorante Amico. C.


 
 

 
 
 

N. 4 

Post n°4 pubblicato il 21 Aprile 2008 da quailed

Caro e beneAmato C.
la solitudine, lo sapete, mi è indispensabile per ascoltare
me stessa e ritrovare le tracce dello Spirito che anima non solo me, ma anche
Voi.
Lo Spirito di vita sussurra e lascia impronte talmente impercettibili
che per scovare i nuovi segni occorre porre estrema attenzione ai movimenti e
sussulti interiori.
Lo Spirito che aleggia in ogni cosa è silenzioso come la
neve, ed è nell’estremo silenzio che crea, informa e suggerisce cose nuove.
Mentre la mente, di cui il chiacchericcio perpetuo noi seguiamo le rotte non è
che un antiquario che ripropone cose già viste e conosciute.

Io voglio cavalcare ciò che è perennemento nuovo e perciò
perennemente libero.

Lo so, che queste non sono parole opportune, da donna
soprattutto, ma queste regole le detta l’antiquario e io non lo riconosco.

Io abito il fermento, ho possibilità di vita, di
rigenerazione, io sono una donna e ho il vento che feconda la terra, nel
ventre.

Perdonate, caro amico del cuore, la mia lontananza, ma io
torno a Voi piena di vita e di amore, piena di gioia e di nutrimento.

Io sono anche il Vostro nutrimento mentre per Voi sono il
cielo dove volare libero.

Per essere cielo ho bisogno di spazi infiniti e queste
vertigini le posso trovare solo in abissali silenzi.

Al più presto, Vi porgerò una mia ala e vi farò librare alle
mie vette, lì troveremo una unione che nessuno potrà mai spezzare.
Intanto, consolatevi con questa meringa alle fragole,
scovata nelle pieghe dei miei più variopinti sapori. So che delizierà la Vostra
gola e voi penserete che mi preannuncio col piacere di assaporarmi…e avrete
ragione.



Sempre più intimamente Vostra. A.



 



 

 
 
 

N.3 

Post n°3 pubblicato il 18 Aprile 2008 da quailed

Tenera, cara
e indispensabile A.

Tre lunghi giorni Siete mancata e il sole è mancato alla mia terra.

Perfino il canto, dentro di me non ha avuto più voce.

La sera scendeva silenziosa, le stelle non mi parlavano più di Voi.

La notte era triste ed era diventata solamente buio e non più il ricovero dei
miei sogni.

Con questa mia, vengo davanti alla Vostra porta, come un cane che felice fa
guardia alla casa del suo padrone, finalmente tornato.

Mi acquieto qui, ai Vostri piedi, sperando che la Vostra luce non mi manchi
mai più.

Poichè Voi sapete vero che Siete la mia unica luce.

Voi sola mi fate intravvedere la possibilità di un'altra vita, oltre a questa
dove tutto parla di effimero e di morte.

La mia anima ha gravato pesantemente sul mio cuore per la Vostra assenza.

Vi prego non mi abbandonate più se non per gravi motivi che non
dipenderanno da Voi.

Comunque ora siete qui e qui Vi attendo nel nido del mio cuore.

Scoppia la primavera, tutto ritorna alla vita, e così io mi sentirò se Voi
vorrete parlarmi

o scrivermi per consolare un pochino questa terra arida che son io senza la Vostra presenza.

Il vostro affezzionato e fedele C.



 



 

 
 
 

N. 2 

Post n°2 pubblicato il 16 Aprile 2008 da quailed



Caro C.,

caro due volte, come lo sono io per la Vostra mente e il cuore.

Mi sento bene nell'abbraccio delle Vostre parole.

Vi trovo attenzione e calore, quel che mi serve per nutrirmi e trovarvi
conforto.

Quale forza, mio caro amato, per rispondere alle Vostre parole, quale forza...

Io la vado spigolando, come si fa con il grano lasciato a giungno sul campo.

La raccolgo con tanta pazienza, scegliendola fra quelle proposte, perchè non
sempre tra le fonti conosciute, si può trovare quella giusta.

Quella che corrobora intendo, quella che non mente, quella che non illude solo
per un attimo.

Caro e amato C. quante fonti conosciamo che danno acqua falsa, che non disseta.

Io le ho assaggiate, s'intende nel mio piccolo, queste acque, ma l'arsura è
tolta

per lo spazio di un attimo e poi la sete è ancora più grande e la bocca più
amara.

La forza di cui parlo la trovo solo nel profondo, oscuro e silenzioso pozzo
nascosto sotto tutto il resto, e che trovi solo dopo aver tanto vagato perchè
così vuole la mente.

Tu sai, caro C., quanto la mente si perda in labirintici giochi, ma io ormai
sto attenta e non la seguo, anche se i suoi agguati sono sempre più sottili e
nei tranelli ogni tanto ci cado.

Mi sento chiamata, devo andare. M'attardo con voi domani, se posso.

Ho fatto delle buone frittelle di mele, che dite, volete mandare qualcuno con
un pretesto che Ve le possa allungare?

Con tutto l'amore di cui posso, vi abbraccio.

A.



 



 

 
 
 

N.1 

Post n°1 pubblicato il 16 Aprile 2008 da quailed



Cara, e
ancora: cara.

Son qui da Voi come sempre, perchè lì è il mio pensiero da quando avete
permesso al mio essere di avvicinarmi.

E' lì con Voi, e con Voi dimora alla ricerca di una unione totale ove il tempo
e lo spazio altro non sono che veli che ancora di più seducono...cos'ì come io
sono sedotto da Voi: dal vostro biancore, dalla vostra levità, che man mano
passano gli anni, si fa sempre più rosea e legata alla vita.

Siete sempre più bella, nonostante gli affanni non Vi diano tregua.

Ogni giorno compite la Vostra
battaglia, ogni sera vi coricate vittoriosa.

Qual'è la forza, mi chiedo.

Cosa in voi dimora?

In me tutto trema, tutto si contorce quando la luce lascia il suo posto alle
ombre, quando il timore come un grigio cielo soffoca la mia gola.

Perciò Voi siete la mia luce e io V'inseguo non solo con gli occhi, ma anche
con l'anima

perchè essa si nutra della vita che in Voi non teme sconfitte.

Grazie per le profumate ciliegie che m'avete voluto mandare, succose, profumate
e adornate dalla vostra grazia che come solito ha voluto lasciare il suo tocco
nell'amabile cesto merlato.

Vostro nel sangue e nella mente.

C.



 

 
 
 
 
 

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