Creato da TconZERO il 07/06/2009

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( l'agonia dell'irrequietezza )

 

 

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Post n°120 pubblicato il 14 Settembre 2011 da TconZERO


com'è possibile che
tutto ciò che è qui,
visto con gli occhi
fuori da qui,
sia il male?

com'è possibile?

 
 
 

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Post n°119 pubblicato il 28 Giugno 2011 da TconZERO

tre stelle,
il disegno su un bracciale.
tre stelle,
una rotta da tracciare.
tre stelle,
un sospiro da smorzare.
tre stelle,
le parole da non dire.

tre stelle,
tre stelle, tre!

 
 
 

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Post n°118 pubblicato il 28 Giugno 2011 da TconZERO

stamane mi hai salutato con il
morso su un cornetto mignon e
qualche domanda di piccola donna.

al rientro, ritroverò la stessa donna,
solo un pò più cresciuta nel desiderio
di risposte che ancora non avrò.

e la notte sarà un nuovo rigurgito
di sogni di mare e disegni di luce.
un pò meno buia finché ci sarai tu.

 
 
 

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Post n°117 pubblicato il 08 Aprile 2011 da TconZERO

invece, ieri ho espresso il desiderio
di diventare talmente piccolo da
poter annegare in una lacrima.
poi ho iniziato a nuotare, nuotare...

non te l'ho detto, perché non avresti sorriso.

 

eppure

 

si può sorridere

anche

pensando alle lacrime.

 
 
 

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Post n°116 pubblicato il 08 Aprile 2011 da TconZERO

mi succedono cose strane, ultimamente.
mi succede che per parlare ad A di A mi rivolga a B come se fosse A,
senza nemmeno conoscerla.
il fatto è che i soliloqui non mi soddisfano più.

le ho detto delle mani che mi tremano e delle mie tasche bucate;
del desiderio di scrivere un libro che parli di questa esplosione di colori;
della speranza che ci facciano un film, magari;
e magari di andarlo a vedere, io e te. da soli.

le è piaciuto talmente tanto ciò che le ho scritto da volerselo postare;
ovviamente, chiedendomi prima il permesso che, più ovviamente, le avevo negato.

sorrido, ora, pensando alle follie che avevo già prefigurato e che,
di volta in volta, prendendo forma e sostanza, mi danno contezza.

sorridimi sempre,
anche tu.

 
 
 

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Post n°115 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da TconZERO

credo di aver fatto molto.

ora tocca a te!

 
 
 

mattematica

Post n°114 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da TconZERO

cerco di elaborare l'algoritmo
del pianto asimmetrico e
certamente non lo troverò.
sicché, senza disperazione,
asimmetricamente piango
e di questo mistero mi beo.

 
 
 

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Post n°113 pubblicato il 01 Gennaio 2011 da TconZERO

ho mani piccole e morbide,
talvolta delicate talaltra meno.
ho mani con cui mi disseto,
prego, amo e tremo.
sono come le mie mani.

sono le mie mani.

 
 
 

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Post n°112 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da TconZERO

sì, sì. ero acqua immobile in una teca e forse ero anche felice. o meglio: forse ero sereno. perché, da immobili, non ci si chiede nemmeno di come vada il mondo e di dove vadano le persone; certe persone, in particolare.
poi un sasso; un altro sasso... [almeno, fossi stato (in) uno stagno.]
e così, ora ri-s-corro. lentamente, in un rivolo, sottile come nervo.
la vita scorre, più lentamente dentro che fuori. per tutti, credo.

ieri ho preparato l'albero: un bellissimo esemplare di pino nordico sintetico. quegli accrocchi che, per ogni ramo da ricomporre, è una fitta allo stomaco.
a tre quarti di altezza (alla lettera C, credo) mi sono dovuto fermare ed attendere, in totale alienazione, sul divano, il salvifico arrivo di M. che, con amorevole comprensione, ha saputo dare soddisfazione al contagioso entusiasmo di A.
per un attimo ho chiuso gli occhi ed ho immaginato quel cielo plumbeo, di fuori, che pareva un enorme tendone da circo. e noi, di sotto, spettatori paganti. in attesa di essere un pò protagonisti.

ti fermi o no?

 

 

 
 
 

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Post n°111 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da TconZERO

mi ero iscritto ad un corso di tiro con l'arco, nella
speranza che il centro tornasse al suo posto.
ed invece l'ho perso.

ripercorrendo a piedi la strada che mi divideva da te
ho recuperato i brividi di un risveglio di metà dicembre.
in piena notte.

scegliendo ancora l'insonnia come placida amica
il coro di una canzone è il biglietto di sola andata
per questo viaggio che vorrei non finisse più.

barcamenandomi tra parole senza senso
cerco gli spazi che diano loro il compimento.



intanto vivo,
penso.

 

 
 
 

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Post n°110 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da TconZERO

ho male al polso. un male che, scendendo giù sino alle falangi per poi salire all'avambraccio ed alla spalla, sembra tracciare la traiettoria di fuoco delle luci di un pungiball nella posizione di insert coin.
insert coin, allora. ancora ed ancora; che il dolore fisico mi fa sorridere, quasi gioire.
intanto, la visione dell'abbraccio di un medico al suo paziente mi ha dato coscienza del fatto che il processo di mutazione da guscio in ghEriglio non sarà inutile ma irreversibile, forse.
la poltiglia oleosa e marcescente ha ancora voglia di vociare, per quanto piano, che i silenzi, in certi casi, sono quanto di più nobile ed onesto si riesca a donare.
fino a quando, in automatico, nella mia testa, non si concretizzerà la consapevolezza che questo tempo lo sto perdendo questo tempo vorrò viverlo ancora. ancora.
l'autoconvincimento è la lama sottile che può dividere la nostra verità da quella degli altri... e ferire.

p.s.:
grazie alla professora. davvero grazie. senza di te cosa farei? :)

 
 
 

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Post n°109 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da TconZERO

A parla di cose che non vede, quali gli odori e i ricordi.
si riconosce comprensibilmente incompreso, per via di certe storie che sfrecciano come proiettili tra la sua materia, che è nera più che grigia.

B replica raccontando di cose, case, città e persone.
intanto sostiene A, senza toccarlo, consapevole del fatto che le mani possono essere l'arnese attraverso cui misurare, palmo a palmo, la tangibilità di certi desideri.

A e B appartengono ad un insieme abbastanza vasto da consentirgli di sfiorarsi.
ché tanto può bastare per far tornare i rispettivi conti.

A e B non si sommano, non si sottraggono, non si moltiplicano e non si dividono
rappresentando, ognuno per proprio conto, la porzione e l'intero.

 
 
 

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Post n°108 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da TconZERO

ora ho voglia di essere in pace col presente
ché ho bisogno di fare i conti col passato.

 
 
 

u tempu longu

Post n°107 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da TconZERO

A sittant'anni e doppu
mentri cala u sipariu
e accurza a vista,
l'omu leggi 2 Nuvembri
nto calannariu di l'occhi.

Ma stamatina,
senza grazia accanzata,
io leggiu Pasqua e risurrezioni;
e viu davanti a mia
u tempu longu,
i strati aperti,
u celu nettu
e senza trona chi scàttanu.

E diri ca c'è a guerra,
a caristia,
e populi pronti a scannarisi.

E diri c'haiu a carni scurciata,
i pedi spinati,
e u cori
chi si jinchi e svacanta ogni ghiornu;
e c'haiu vogghia d'erba
e di pani càudu
e di vucchi e d'occhi chi vàgnanu
e scippanu i siccumi du cori.

D'unni veni sta luci
ca m'illumina l'occhi
e mi fa vìdiri u lustru nto scuru,
u celu nte funnali
e a gioia lùciri nte lacrimi?

Cu sfardò i negghi
ca chiòvinu sangu
e mi fa vìdiri u munnu rinasciri,
a terra allungarisi,
e u celu gràpirisi
e tràsiri nta àutri celi?

Cu mi fa vìdiri
i muntagni vivi,
l'arbuli additta
e u suli ca i vesti
e u ventu c'arrimina e ci parra?

Non è a puisia;
a puisia adduma e s'astuta,
affunna nterra e mori,
acchiana ncelu e cadi:
havi l'ali di pagghia.

Zocch'è e pirchì,
guardu a campagna e ciurisci cu mia,
guardu u mari e mi pari u me lettu,
guardu u celu e ci trasu cu cori?

Zocch'è e pirchì
io sugnu sulu
e viu genti e banneri
e òmini d'ogni lingua
e mi sentu carni ncurpurata
e ciumi nte ciumira?

Zocch'è e pirchì
mi sentu natura
chi mori e rinasci
ed haiu i carni tènniri?...

Stamatina addivintavu omu.


(Ignazio Buttitta)


Grazie ad Angela,
il cui impulso meridionalista, fonte di tante tensioni tra noi, ha saputo regalarmi questa perla... senza frontiere.
La tentazione di postare quel "pezzo" in particolare c'è stata ma è subito svanita, conscio del fatto che la poesia sia un pensiero compiuto, comprensibile solo nella sua interezza, che non può appartenerci a tratti.
Della serie: "NO comprendi NO party" ;)

 
 
 

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Post n°106 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da TconZERO

apro la porta per metà. sbircio velocemente dentro, attraversando lo stipite con la testa sino al collo. mi accorgo che tutto ciò che è rimasto lì può essere portato via in un pugno. lo lascio, come pretesto per tornare. almeno un'ultima volta.

da "un modo per tornare" di F. R.

 
 
 

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Post n°105 pubblicato il 30 Luglio 2010 da TconZERO

c’è un posto dove torno di rado ma e’ un posto dove torno volentieri.
ci si arriva dopo aver costeggiato il mare, inforcando una strada irta che ad ogni tornante ti mostra in bellavista da dove si viene e dove, prima o poi, si dovrà ritornare.
si attraversano alcune folte pinete che, da marzo a settembre, inondano dell’odore di pece l’abitacolo di chi ha ancora l’ardire di viaggiare coi finestrini tutti abbassati mentre, con il palmo e le dita tese, ha l’impercettibile impressione di toccare le mucche e le capre che quell’aria l’hanno respirata; un giorno o un secolo prima, non è molto chiaro.
già! perché nel paese dei non abbracci il tempo sembra addirittura scorrere all’indietro, quando non si è fermato.

vado a svuotarmi di ciò che mi resta tra stomaco e testa.
(poi torno.)

 
 
 

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Post n°104 pubblicato il 20 Luglio 2010 da TconZERO

Ho sempre creduto che la tenacia fosse un pregio, da preservare e da premiare.
Nei tuoi occhi, in questi giorni, rivedo quella che non ti è mai appartenuta.
Così ho la tangibile sensazione che la mia si piegherà alla tua e, questa volta, sarà per davvero. Senza colpi di coda e senza indugio, avrà ancora i miei occhi; o i tuoi, più belli.
Se non sarà il pronome dell'amore, prenderà vita dall'eco di essa per arrivare lontano ed immergersi nel conforto che oggi è mancato.
I flaccidi abbracci riprenderanno vigore e senso; le parole racconteranno ancora, di te e di me (di noi?).

Forse.
Se saprai ricordarmi il tuo nome.
(Ed il mio).

 
 
 

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Post n°103 pubblicato il 09 Luglio 2010 da TconZERO

ci sono notti di veglia,
fatte per smarrirsi
ed altre di sonno
dove sogni si distendono 
tra i giorni, senza patire.
poi ci sono le notti come questa,
che è già troppo tardi per tutto.
pure se è ancora molto presto.

 
 
 

stagioni

Post n°102 pubblicato il 01 Giugno 2010 da TconZERO

nel terreno ferroso
pianti vite
in tempo di fioritura.
e aspetti i frutti

tra sospiri e bestemmie
un maglio di gommapiuma
batte colpi.
senza eco

l'egoista
fa pari e dispari
col codardo.
... e vince!

 


 

 
 
 

come, quando, quanto & perché.

Post n°101 pubblicato il 01 Giugno 2010 da TconZERO

come sto?
come sto. ovvero, come chi non è disposto a barattare più nemmeno un briciolo di dignità per ammetterlo. che la condicio sine qua non è una "non condicio".

quando sto?
quando sto. ovvero, in tempo di fioritura (imprevista), mentre sei intento a decidere se preparare il terreno alla semina. che le stagioni di una volta non esistano più è fatto acclarato con l'assunto dell'irreversibilità del tempo. (tempus fugit?)

quanto sto?
quanto sto. ovvero, il tempo di una marea, talmente matta da fottersene della luna e dell'intero firmamento, capace di sfidare le leggi della natura ma non quella degli uomini. che di naturale l'uomo ha solo l'origine. (e manco sempre!)

perché sto?
perché sto. perché, sull'inutilità dei perché, ho in mente un trattato da non trattare. (lo prometto)

 

che il cielo vi fulmini, illuminandovi!

 
 
 
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