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Centrale Nucleare nel Veneto

Post n°69 pubblicato il 28 Luglio 2009 da italiarepubblicana
 

La notizia di alcune settimane fa, presente nei quotidiani nazionali, sulla disponibilità data dalla Regione Veneto per l'installazione nel suo territorio di una Centrale Nucleare, ha prodotto solo qualche misero commento ed è subito scomparsa dalle pagine nazionali e locali. L'argomento è considerato tabù da tutte le forze politiche, sia della maggioranza che dell'opposizione.

Il PDL deve dire di si per ordine di scuderia (lombarda) e perchè sa che solo così ha qualche possibilità di vedere confermata la presidenza della Regione. La Lega Nord, paladina delle tipicità venete, tace. Spera, con questo silenzio, di venire ripagata con la candidatura alla presidenza della Regione. Il PD, oltre a essere impegnato su cose più importanti, annida al suo interno diversi sostenitori di questo tipo di installazioni. I movimenti ecologisti, sempre attenti alle puttanate, forse in questo momento sono in ferie.

antenoride

 
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Grillo ed il PD

Post n°68 pubblicato il 12 Luglio 2009 da italiarepubblicana

Non sono iscritto al PD e pertanto non mi sognerei mai di essere candidato a segretario di tale partito. Dubito che Grillo, fino a due giorni fa, fosse iscritto al PD (e se lo fosse stato sarebbe da ridere a pensare a certe sue precedenti affermazioni). Pertanto ritengo che sia un modo come un altro per essere in prima pagina e poi sparare ad alzo zero dopo che verrà ritenuto illegittimo il suo diritto a candidarsi. Personalmente ho sempre ritenuto Grillo una persona che, dall'antipolitica a certe polemiche sul controllo demografico, ha un retroterra culturale di destra, solo che meno consapevole e meno colto di quello di Travaglio.
Va poi aggiunto che dalla candidatura di Marino,( il terzo candidato PD, persona capace, e con affermazioni non di rado condivisibili, e decisamente perbene) che afferma che a lui basta avere il 5% del partito e poi prenderà i voti dei cittadini, all'attuale candidatura di Grillo, a quella precedente di Pannella, credo sia ormai chiaro come l'idea di un partito fluido , di un partito che non segna i confini tra iscritti e società civile, che non si interroga su quali siano i modelli democraticamente ( anche in termini di democrazia interna) coerenti di partito politico, abbia mostrato i suoi limiti.

Edera Rossa

 
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NO al Nucleare

Post n°67 pubblicato il 12 Luglio 2009 da italiarepubblicana

Non sono favorevole al nucleare.

Esserlo stato nel 1987 in occasione del referendum, più che una contraddizione la sento come una evoluzione.

Il mondo, e l’ultimo G8 non è altro che una ulteriore conferma, non ha il coraggio di affrontare le emergenze dell’astronave terra e a pagarne le conseguenze saranno le generazioni future.

E’ indubbio che la crisi e l’emergenza energetica in tempi più o meno brevi si ripresenteranno.  Affrontarla e tentare di risolverla con metodi vecchi, come se l’economia di questo paese uscisse da un’economia prettamente agricola e dovesse lanciarsi in uno sviluppo industriale incombente, mi sembra una scelta antistorica. Perché ripetere gli errori fatti da altri paesi? Forse è l’unico grande errore che il nostro travolgente sviluppo economico non ha commesso (e non certo per merito suo). Perché questo masochistico desiderio di volerlo commettere dopo che è passato ormai un quarto di secolo?

E’ nel momento in cui si presentano grandi crisi che gli uomini compiono le più grandi trasformazioni. La terza rivoluzione industriale dovrà essere quella che ci libera dagli inquinamenti utilizzando energia compatibile con gli esseri umani che vogliono continuare a vivere in questo pianeta. Il nucleare con la sua pericolosità, il suo inquinamento, il rischio di catastrofi e le sue scorie radioattive dalla durata millenaria non è certo un investimento per il futuro.

Leggo sulla stampa che la Sicilia e il Veneto hanno dato la loro disponibilità per ospitare degli impianti nucleari. La Sicilia nel dare il suo assenso dichiara che la decisione definitiva sarà però oggetto di referendum. Il governo Veneto, nella sua totale prostrazione verso il governo, sembra non essersi riservato questa possibilità. Non sarebbe il caso di dare questa opportunità all’intero paese visto che nell’87 si era espresso contro il nucleare?

antenoride

 

 
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un immigratro clandestino

Post n°66 pubblicato il 05 Luglio 2009 da italiarepubblicana
 

Condannato a morte nel suo paese dal quale vive in esilio da quasi quaranta anni un uomo che la polizia svizzera ha schedato per i baffi all'imperiale, il colore tetro del volto e l'abitudine di mangiar noci, continua a girare impunemente per l'Europa. Il principale esponente della diplomazia europea lo ha definito come un "piccolo brigante italiano" e ne ha segnalato il forte tasso di pericolosità. Eppure non manca chi , nonostante si conoscano i suoi trascorsi, continua ad aiutarlo. Come in passato il comune svizzero di Grenchen, più di recente anche il piccolo comune svizzero di Epiquerez ha ritenuto di tentar di impedire l'espolsione dalla Confederazione sollecitata dal governo del suo paese, come in passato da quello di ancor più importante stato europeo, votando all'unanimità del suo consiglio comunale la cittadinanza di Epiquerez per questo pericoloso individuo. La provocazione buonista ha raggiunto il suo colmo quando il sindaco di questo paesino dei Vosgi svizzeri, all'unica voce di sensata protesta, quella di un sacerdote, ha risposto che ogni buon repubblicano ha il diritto di essere cittadino svizzero. Fortunatamente tutta questa manfrina è stata inutile. Ma il noto sovversivo internazionale , uscito dalla porta è rientrato dalla finestra , ed attualmente si trova nel Canton Ticino in qualità di immigrato clandestino.
Lugano dicembre 1869

                                                       Edera Rossa

 
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i cavalier , l'arme, gli amori

Post n°65 pubblicato il 20 Giugno 2009 da italiarepubblicana

.

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor;

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor poté il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane
,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers
F.De Andrè 
 
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