Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

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Mud

Post n°278 pubblicato il 28 Marzo 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 

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La limousine accosta silenziosamente davanti al 1539 di Park Avenue. Il portiere gallonato si precipita a spalancare la portiera. Ne esce un anziano e distinto gentiluomo.
Buongiorno Avvocato.
Buongiorno Fred.
Ferenc Turm, del famoso studio legale Turm & Turm, ha un appuntamento. La ricca ereditiera Laureen Chandler, vedova del ben più famoso Ralph Bogey, che coltivava campi petroliferi nel Texas, ha deciso di modificare per la cinquantanovesima volta il suo testamento. Nel suo coccodrillo formato valigetta l'avvocato ha già pronta la bozza. Si tratta solo di cambiare alcuni lasciti. In effetti il Fondo per la salvaguardia del mammut rimarrà a bocca asciutta, mentre si sorprenderanno piacevolmente le devote della Tredicesima Chiesa del Post Avvento Atomico. Naturalmente in via del tutto provvisoria. Ovvero, fino alla prossima stesura del testamento. Cosa che avverrà tra una quindicina di giorni al massimo. Laureen Chandler non ama ricevere visite, ma cambiare testamento ogni due settimane le da un brivido perverso.
Ferenc Turm, lo sguardo abbassato alla punta delle impeccabili Church's, cammina spedito nell'immenso atrio tra marmi e specchi. Senza mai alzare gli occhi, si infila nell'ascensore riservato all'attico. Solo il meglio per Laureen.
Orlando, il maggiordomo inglese, accoglie l'avvocato con un sorriso ineffabile.
Ben arrivato, avvocato Turm, Miss Chandler l'attende nella biblioteca piccola.
Grazie Orlando, se avrai la bontà di servirmi del bourbon liscio te ne sarò grato.
Senz'altro avvocato.
La biblioteca piccola è una stanza veramente accogliente. Boiseries e antichi mobili del Cinquecento importati direttamente dalla Toscana. E tutti quei volumi ad urlare leggeteci. Siamo qui per questo. Ma Miss Chandler fa sempre orecchie da mercante.
Ferenc conosce a menadito il copione. Si muove lento, compassato. E' pagato a ore dai suoi clienti, che senso avrebbe agitarsi? Saluta cerimoniosamente la vedova. Discorre con lei del tempo e degli ultimi ospiti da Oprah, in limousine si è documentato leggendo Vanity Fair e Rolling Stone.
Dopo aver sorseggiato con calma il whisky, apre la valigetta ed estrae la bozza. Ne da lettura con voce impostata:
La sottoscritta Laureen Chandler nel pieno possesso
lascio 150.000 dollari al mio cane Black, di razza carlino
lascio 100 dollari a mio nipote Frank Bogey, impenitente bugiardo
Laureen annuisce soddisfatta, afferra la MontBlanc edizione limitata con intarsi in unicorno e sogghignando firma con uno svolazzo. L'avvocato raccoglie i documenti e li sistema nella valigetta.
Alla prossima caro Ferenc.
Per il nostro studio è un onore essere al suo servizio.
Lascia la ricca vedova alla sua solitudine.
Nella limousine calcola quante ore addebitarle e poi si fa portare al campo di squash. E' anziano, ma una buona sudata, ottenuta facendo rimbalzare una stupida pallina contro il muro, se la può ancora permettere. Negli spogliatoi, dopo la rigenerante doccia scozzese, si riveste con gesti automatici, gli occhi ben lontano dagli specchi.
Di nuovo in limousine, stavolta verso il Plaza. Il suo cliente ha una suite di ottocentoquarantadue metri quadri a lui riservata.
Buona sera Mr Housseini.
Inshallah avvocato.
Stavolta le chiacchiere preliminari vertono la politica estera degli Stati Uniti. Ferenc ha letto accuratamente il New York Times e il Washington Post. Sorseggiano tè freddo alla menta, l'avvocato ne è disgustato ma la sua impressione è imperturbabile. Il suo cliente viene al sodo.
Avvocato carissimo, in quella sacca troverà l'importo pattuito. Riferisca alla Senatrice che è solo l'inizio. In questo momento abbiamo appena inaugurato un nuovo dolllarodotto. Resta sottinteso che ci aspettiamo grandi cose. Inshallah.
Finalmente verso casa. Dallo studio passerà domani, questa giornata è stata lunga.
E' un uomo metodico, l'avvocato Turm.
Dopo il solito whisky sour si rolla un joint e sprofonda nel divano di pelle di foca. Dal diffusore stereo del buon jazz e Ferenc si appisola non prima di essersi sfilato la dentiera in porcellana cinese di epoca Ming.
Si risveglia nel cuore della notte, tutto intorpidito. In fondo è un vecchio, e la foca non è poi così comoda.
Con la mente annebbiata, si dirige verso il bagno, ha la vescica che scoppia. Si appunta mentalmente di prenotare il controllo urologico alla Johns Hopkins. Come ti esplorano il retto quelli, non vi è uguale, i migliori al mondo.
Con aria trasognata alza gli occhi allo specchio e vede quello che per tutta la giornata ha evitato. Sotto la pelle, delicata come quella di un neonato, velata da una barba rada non vi è un bello spettacolo. In trasparenza, anellidi e zampette pelose di insetti osceni si agitano in un putrido fango. Si osserva affascinato per un lungo momento, tutta quella vita sotto la sua pelle, poi scrolla le spalle e inonda di urina puzzolente la tazza del water.
Domani lo attende un' altra dura giornata allo studio Turm & Turm, possibilmente senza specchi.

Commenti al Post:
orcofalk
orcofalk il 14/04/07 alle 22:58 via WEB
n'challa.....
 
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La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

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