PERCHE' ACQUISTARE IN INTERNET, VANTAGGI E SVANTAGGI

Post n°6 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da isitech.m
 

Perché acquistare in internet
 
“Perché acquistare in internet invece che nel mio negozio di fiducia?” Questa è la bella ed ovvia domanda che chiunque pone a sé stesso oppure ai suo fidati amici quando si accinge a cercare nel web un oggetto da acquistare.. e normalmente ci si risponde o ci si sente rispondere così: “Risparmiare anche pochi euro, coi tempi che corrono poi, fa solo bene alle nostre tasche!”. E’ questa la risposta giusta alla domanda? Si, forse, può essere, ma io aggiungo non solamente
Ecco una frase che spesso si sente dire da chi acquista un prodotto, soprattutto se tecnologico o hi-tech, in un tradizionale negozio: “Beh! ho acquistato ieri un ………… ed oggi guarda un po’ è già vecchio, superato! L’ho pagato così tanto perché mi hanno detto che era l’ultimo ritrovato tecnologico, e già oggi costa meno e non è neppure l’ultimo modello”. Risposta comune: “Con la tecnologia è così, che ci vuoi fare, corre così veloce che si fa fatica a tenere il passo, il progresso poi obbliga a fare così!”.
Infine, “Ci si può fidare ad acquistare da qualcuno che non conosco, che non so neanche dove sia, che forse mi sta tendendo una trappola e magari vuole che io lo paghi in anticipo?”  
 
E’ giunto il momento di fare un po’ di chiarezza nelle nostre idee cercando di dare una risposta logica ad alcuni quesiti e ad alcuni dubbi più comuni di chi vuole iniziare ad acquistare nel web...
 
Convenienza economica
 
Il risparmio nell’acquisto on-line deve obbligatoriamente esserci anche dopo aver sommato al prezzo del prodotto il costo del trasporto a mezzo corriere o posta.
Attenzione però ai prezzi troppo bassi: normalmente i prezzi che si possono trovare sui negozi on-line si aggirano scontati tra il 5 e il 20 % rispetto a quelli che si trovano in un negozio tradizionale su prodotti medio grandi come computer, notebook, televisori, stampanti, elettrodomestici, ecc, la convenienza sale anche al 60 % o più su prodotti di piccola taglia, ricambi e normalmente su prodotti di basso costo come schede, memorie, chiavette usb, ecc.
 
Ultima generazione
 
Nei prodotti secondo me sta la vera rivoluzione dei negozi on-line: sono sempre di ultima generazione. A differenza di un negozio tradizionale chi vende on-line non deve acquistare dal distributore all’ingrosso grandi lotti di un prodotto per ottenere un maggior sconto e far fronte ai più rilevanti costi fissi sostenuti (personale, affitti, ecc.), ma può acquistare un singolo prodotto alla volta ed essere comunque competitivo nel prezzo senza avere costi fissi. Questa è la vera novità: chi vende on-line può offrire alla propria clientela sempre l’ultima novità tecnologica a prezzi competitivi, cosa che non può fare un negozio tradizionale costretto a dover terminare le sue scorte di magazzino prima di acquistare dei nuovi articoli a scapito della possibilità di tenere e quindi offrire al cliente l’ultima generazione di prodotti. Questi ultimi inoltre risultano quelli più a rischio di prezzo al ribasso e quindi con maggiore possibilità di essere rivenduti ad un prezzo inferiore a quello del loro acquisto. E’ questo il motivo per il quale normalmente in un negozio tradizionale non si possono trovare prodotti di ultimissima generazione.
 
Venditori
 
On-line si possono trovare almeno tre diverse categorie di venditori:
a)      il venditore occasionale, anche privato, che vuol vendere prodotti che non utilizza più (usati) o prodotti anche nuovi per svariati motivi (ha ricevuto un regalo doppio oppure non gradito, ha fatto un acquisto non ponderato, ecc…).
Pro: prezzi a volte veramente convenienti.
Contro: il venditore occasionale non può certo offrire continuità nel post-vendita se il prodotto non rispecchia le aspettative; molte volte non può dare neanche la garanzia sui prodotti nuovi, si pensi ai regali per esempio ai quali non si allega mai lo scontrino fiscale e chi li rivende non può certo ottenere lo scontrino dell’acquisto; a volte i prezzi sono alti perché deve far fronte a commissioni molto onerose di inserzione sui negozi on-line; non può emettere fatture o ricevute fiscali; può facilmente fare il furbetto non rischiando nulla; normalmente non paga né i tributi sui guadagni né i diritti Siae, Raee, ecc… che gravano su alcuni prodotti, addebitando all’ignaro acquirente tutte le possibili ritorsioni del fisco; a volte importa dall’estero senza autorizzazione e senza pagare lo sdoganamento; chiede il pagamento anticipato o al massimo in contrassegno addebitando le commissioni, ecc…
b)      il venditore misto, professionale, che vende prodotti sia nel negozio tradizionale che on-line.
Pro: affidabilità, questo soggetto non si può permettere di fare brutte figure; continuità nel post- vendita; garanzia a norma di legge sui prodotti venduti; emissione di regolare fattura o scontrino fiscale.
Contro: il venditore misto a volte usa il web come fosse un out-let e vende quei prodotti che non riesce a vendere nel negozio tradizionale. I prezzi difficilmente possono essere competitivi perché deve sempre far fronte alle spese fisse del negozio; non sempre segue la clientela on-line in modo adeguato essendo per lui un secondo lavoro, meno importante rispetto al “coccolare” i clienti del negozio tradizionale; chiede il pagamento anticipato o al massimo in contrassegno addebitando le commissioni, ecc…
c)     il venditore on-line puro, è un venditore professionale che vende prodotti solo on-line.
Pro: affidabilità, questo soggetto non si può permettere di fare brutte figure essendo l’attività on-line  la sua unica fonte di reddito; continuità nel post vendita; garanzia a norma di legge sui prodotti venduti; emissione di regolare fattura o scontrino fiscale; avanguardia nell’offerta dei prodotti (sempre di ultima generazione); ottimi prezzi; disponibilità costante on-line per dare informazioni e dettagli sia nella prevendita che nel post-vendita; fidelizzazione del cliente attraverso l’offerta dei numerosi servizi on-line. Se desidero utilizzare un nuovo metodo di acquisto questo è l’unico attualmente disponibile mentre gli altri sono semplici tentativi di “tenere il piede in due scarpe”.
Contro: pagamento anticipato o spedizione della merce in contrassegno con addebito delle commissioni; qualcuno tenta di dare il “furbetto” anche se è facilmente smascherato, vedi sotto.
 
I furbetti
 
Tutto il mondo è paese, anche nella comunità di internet c’è chi tenta di allungare le mani sulle proprietà altrui. Però qui non si utilizzano fortunatamente elementi offensivi classici come coltelli, pistole, ecc…., ma si utilizzano la furbizia, l’astuzia, l’intelligenza per far credere di essere un’ entità amica, per imbrogliare con metodi non ortodossi e cercare di distogliere denaro a ingenui (e non solo) acquirenti. La sfida intellettuale tra le parti a volte diventa anche avvincente e stimolante, quasi a misurarsi, e a sfidarci vicendevolmente. Tutto ciò può essere facilmente prevedibile e verificabile per evitare di essere imbrogliati.  Ora vedremo alcuni semplici consigli da seguire quando ci si accinge a fare un conveniente acquisto in internet.
 
1)      Acquistare in negozi on-line dove ci richiedono la registrazione e ci mettono a disposizione il loro nome, indirizzo, posta elettronica, partita iva, numero di telefono al quale rivolgersi per parlare con una persona e ottenere delle spiegazioni.
2)      Diffidare di siti esteri (se non conosciuti) soprattutto di paesi extraeuropei. Evitare siti che inviano comunicazioni tradotte in automatico dall’inglese facilmente individuabili perché contengono errori di sintassi ed ortografia. Evitare siti che propongono prezzi troppo bassi rispetto alla media dei prezzi per l’oggetto che stiamo cercando.
3)      Controllare bene le e-mail che si ricevono; può accadere che chi ci scrive si presenti con un nome di comodo popolarissimo come Poste Italiane, Banca …, ecc…, ma in realtà sia un soggetto diverso. Lo si evince dall’ indirizzo di posta elettronica dal quale parte la mail che risulta registrato su siti liberi (es. Poste Italiane [rossi@libero.it]). Che senso ha presentarsi con un nome popolarissimo se non si ha niente da nascondere?
4)      Mai! dare informazioni sulla nostra banca, sui nostri redditi, sulle nostre carte bancomat, carte di credito o carte prepagate, tantomeno fornire codici segreti in sede di registrazione ad un sito o su richiesta del sito stesso che in ogni caso può tutelarsi con la richiesta di pagamento anticipato a fronte di un acquisto da parte di un cliente on-line.
5)      Valutare un sito non solo basandosi sulle apparenze: bei colori, belle immagini che corrono da destra a sinistra e che scompaiono e ricompaiono. I siti più seri sono quelli che si presentano puliti, con chiare e complete informazioni sui prodotti in vendita, i costi e le spese di spedizione da sostenere. Tutto il resto è un piacevole surplus che rende più invitante navigare sul sito ma che in sostanza non è utile ai fini dell’acquisto vantaggioso. Fare quindi attenzione agli specchietti per le allodole!
 

Se dopo aver letto attentamente hai ancora dei dubbi o ti servono consigli, approfitta di un team di tecnici affidabili e preparati che ISITECH ti mette a disposizione gratuitamente senza impegno, scrivi una e-mail isitech.m@libero.it e ti risponderemmo al più presto.

Nella speranza di aver contribuito a far chiarezza su un'argomento non facile da affrontare, porgiamo i nostri più calorosi saluti.

 

 
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FARE UN BUON FILMATO E' LA PARTENZA PER UN PRODOTTO FINALE DI SICURO INTERESSE

Post n°5 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Tag: Video
Foto di isitech.m

I VIDEO CATTURATI CON LA VIDEOCAMERA SONO SPESSO IL PUNTO DI PARTENZA PER REALIZZARE UN FILMATO DI QUALITÀ CHE, CON QUALCHÉ’ PUÒ ESSERE VALORIZZATO AL MEGLIO
 
1. LA RIPRESA
Per effettuare un montaggio privo di complicazioni è necessario avere a disposizione del materiale di partenza di buona qualità, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come inquadrature. Onde evitare video tremolanti e soggetti mal posizionati nell’inquadratura è quindi importante curare:
• la fissità dell’immagine, impugnando la videocamera in maniera corretta e mantenendo una postura che non affatichi (appoggiandosi eventualmente contro una base solida). Usare sempre entrambe le mani per stabilizzare l’apparecchio e, se possibile, utilizzare un cavalletto qualora si debbano fare riprese molto lunghe o con zoom molto spinto.
• Il bilanciamento dell’inquadratura, considerando come regola aurea generale (che ha comunque le sue eccezioni, come tutte le regole) che il cielo occupi il 60% dell’inquadratura sopra le linea dell’orizzonte quando si ha a che fare con paesaggi. Una persona, invece, non dovrà avere la testa troppo distante dal bordo superiore dell’inquadratura ed è consigliabile non posizionarla al centro ma lasciare più spazio (“più aria” in gergo tecnico) dal lato verso cui guarda.
• Il salvataggio di ogni ripresa, che deve sempre avere almeno 3 secondi di registrazione “cuscinetto” a inizio e fine filmato per consentire una facile gestione dei tagli e delle transizioni effettuate in fase di montaggio (sia direttamente in camera che su computer).
 
2. SELEZIONE DEL MATERIALE
Una volta terminate le riprese è bene fare una prima scrematura delle riprese buone, di quelle di cui si è incerti e quelle da scartare. In linea di principio è sconsigliabile cancellare definitivamente un filmato, anche il meno riuscito/significativo, poiché in fase di montaggio anche la “peggiore” delle riprese può essere usata in maniera creativa... meglio non porre limiti alla propria fantasia e intuizione artistica del momento. Nel caso si trasferisca il girato su un computer è bene suddividere le riprese in cartelle e sottocartelle per una più facile gestione delle singole clip.

3. MONTAGGIO
Le potenzialità della tecnica del montaggio sono enormi, tanto che con le medesime scene è possibile raccontare due storie completamente diverse operando solo con l’editing. Pur non volendo arrivare a tanto, anche il filmato delle vacanze o le riprese della festa di laurea possono assumere un aspetto decisamente professionale “ripulendo” le riprese grezze delle inevitabili imperfezioni della “presa diretta’.’ Prima di tutto è bene tagliare le teste e le code dalle singole dip, lasciandosi al massimo i secondo di margine qualora si voglia usare una dissolvenza.
Ordinare quindi le varie dip in sequenza, che non deve essere per forza di cose temporalmente coerente. Eventualmente inframezzare blocchi di sequenze con immagini fisse o titoli che descrivano cosa ci si appresta a vedere. Usare una dissolvenza incrociata quando si desidera passare in maniera delicata da una scena all’altra. Corredare il filmato finale con una musica di sottofondo, che non distragga però dal video.
 
4. ESPORTAZIONE
Con il filmato sistemato non rimane che decidere come finalizzarlo. Tutto dipende da dove si desidera memorizzare il lavoro finito e su quali apparecchi volerlo riprodurre. Il formato più diffuso è l’MPEG2 opportunamente codificato con il profilo DVD Video, che può essere letto da un qualsiasi lettore DVD da tavolo o per PC. Chi è in possesso di un player Blu-ray può invece optare per il profilo AVCHD che, grazie all’ottimo rapporto di compressione, consente di registrare su un normale DVD fino a 60 minuti di video in HD. Un formato utilizzabile per essere letto da player portatili, computer e alcuni lettori da tavolo è il DivX (che usa il codec MPEG4ASP), molto efficace come rapporto qualità/spazio occupato. Importante effettuare sempre una copia di backup del materiale originale e del montato, da salvare su un supporto capiente come ad esempio un Hard Disk esterno da tavolo.
 
MOLTEPLICI SUPPORTI DI REGISTRAZIONE , DUE STANDARD DI DEFINIZIONE, MOLTEPLICI ACCESSORI DISPONIBILI ... SCEGLIERE UNA VIDEOCAMERA PUO’  RIVELARSI PIÙ DIFFICILE DEL PREVISTO. VEDIAMO DI CHIARIRE I PUNTI PIÙ OSCURI
 
OTTICA: L’obbiettivo ha il compito di catturare la scena e inviare le immagini al sensore. I valori fondamentali da considerare per valutare se l’ottica soddisfa le nostre necessità sono la luminosità (o apertura, che corrisponde nella scheda tecnica al valore f/1.8 - 3.2 e così via.., minore è il valore più luminosa è l’ottica) e la focale, che indica l’angolo di campo massimo (grandangolo) e minimo (tele) inquadrato e che viene indicata da una coppia di cifre, come ad esempio 41-1189 mm (equivalente a 35 mm). PER CHI: Chi effettua riprese al crepuscolo o con poca luminosità ambientale dovrebbe porre un occhio di riguardo alla luminosità dell’obbiettivo, soprattutto nelle focali più lunghe (tele) dove è facile che la luminosità decada velocemente.
 
MIRINO/DISPLAY: Solitamente le videocamere sono dotate sia di un mirino elettronico presente sul retro dell’apparecchio che, di un display LCD con apertura a libro, posto sul lato sinistro dell’apparecchio. Il mirino consente di contenere il consumo della batteria ma è più piccolo e scomodo da usare, soprattutto durante le riprese a mano, Il display LCD può invece essere ruotato e consente di effettuare riprese anche da angolazioni decisamente estreme e particolari.
PER CHI: Chi usa un cavalletto e ama realizzare inquadrature fìsse può tranquillamente usare il mirino e preservare il consumo energetico, mentre il display è indispensabile qualora si debba (o si voglia) riprendere a mano.

ZOOM OTTICO/DIGITALE: Lo zoom ottico permette di modificare la lunghezza focale dell’obiettivo mediante lo spostamento delle lenti, così da allargare o stringere la porzione di campo inquadrata. Molto spesso nelle foto/videocamere è possibile attivare anche uno zoom digitale, che potenzia il massimo ingrandimento ottico ottenibile rielaborando l’immagine inquadrata e ingrandendo la porzione interessata mediante il processore video, in maniera del tutto analoga all’ingrandimento compiuto su una fotografia con un programma di fotoritocco (con tutti i medesimi limiti qualitativi del caso).
PER CHI: Uno zoom versatile può servire a chi riprende eventi sportivi o intende sperimentare inquadrature con focali estreme. Uno zoom meno spinto solitamente permette di avere ottiche con una migliore luminosità.
 
FUNZIONE FOTO: Grazie alla definizione dei sensori HD, alla potenza dello zoom e alla qualità delle ottiche, è possibile usare la videocamera per scattare ottime foto da 4 o più Megapixel, più che sufficienti per stampe formato cartolina.
PER CHI: chi ama viaggiare leggero e portare con sé un apparecchio polivalente apprezzerà la consistenza della funzione foto nelle video- camere di ultima generazione, soprattutto quelle HD.
 
SENSORE CMOS/CCD: Il sensore è un dispositivo formato da elementi fotosensibili a semiconduttori in grado di trasformare un segnale luminoso in un segnale elettrico (poi trasformato in digitale da un convertitore A/D). Più elevato è il numero di pixel contenuti nel sensore, maggiore è il dettaglio dell’immagine catturata. I vantaggi del sensore CCD (Charge Coupled Device) sono: alta densità dei pixel, alta dinamica, uniformità, basso rumore video, per contro sono costosi da produrre e richiedono vari livelli di tensione di alimentazione. Il sensore CMOS (Complementary Metal Oxide Semi- conductor) offre invece bassa tensione e potenza di alimentazione, minori consumi e un processo produttivo standardizzato e quindi più economico; però soffriva fino a pochi anni fa di rumore video e uniformità di cattura dell’immagine. Attualmente il top è ancora rappresentato dai sensori con 3 CCD, uno per ogni colore fondamentale RGB, ma la tecnologia CMOS ha fatto passi da gigante ultimamente ed è molto promettente.
PER CHI: Gli appassionati di sport e riprese veloci potrebbero preferire il sensore CMOS, più reattivo, mentre il CCD (soprattutto nella versione a tre sensori) assicura maggiore precisione e pulizia in condizioni di bassa luminosità o nelle riprese in interni.
 
Accessori per Completare la vostra videocamera
MICROFONO ESTERNO
Benché i microfoni integrati possano offrire una registrazione multicanale e adattare la loro sensibilità e ampiezza di campo a seconda della focale utilizzata, un microfono esterno (da attaccare alla slitta a contatto caldo della videocamera o all’ingresso Mic) garantisce maggiore qualità e dettaglio anche sui rumori più fini grazie alle maggiori dimensioni dei trasduttori. Il raggio d’azione può spesso essere regolato a seconda della direzionalità del suono che si vuole catturare.
OBIETTIVI AGGIUNTIVI
Per aumentare i fattori di ingrandimento o l’ampiezza di campo coperto dall’ottica della videocamera è possibile ricorrere a obiettivi aggiuntivi di alta qualità, che permettono ad esempio di raddoppiare la lunghezza focale standard dell’apparecchio a tutto tele o, al contrario, di allargare il grandangolo.
I FILMATI SU DVD SENZA PC
Chi non possiede un computer o non desidera utilizzarlo per salvare i filmati registrati con la videocamera può sempre rivolgere l’attenzione ai masterizzatori DVD esterni presenti nei cataloghi delle maggiori aziende produttrici di videocamere. Si tratta di unità autosufficienti, alle quali collegare una videocamera compatibile mediante un semplice cavo USB e archiviare su DVD i contenuti presenti su scheda di memoria, disco fisso interno o nastro. Sempre mediante l’unità ottica esterna è poi possibile rivedere sul TV quanto masterizzato utilizzando l’uscita preferita (dal semplice composito all’HDMI).
CAVALLETTO
Molto utili per effettuare riprese stabili e senza sbavature, i cavalletti possono essere dotati di comandi sull’impugnatura così da comandare l’inizio/arresto della registrazione e lo zoom senza dover toccare la videocamera rischiando di rovinare l’inquadratura. Esistono anche treppiede compatti che non consentono eccessive escursioni in altezza ma hanno il vantaggio di poter essere tenuti in tasca.
LUCE SUPPLEMENTARE
Per gli amanti delle riprese in notturna o al chiaroscuro risulta fondamentale l’utilizzo di una luce alogena esterna, da attaccare alla slitta a contatto caldo, in grado di generare un fascio di luce più o meno concentrato di discreta potenza (solitamente tra i 10 e i2OW).
 
BORSA PER ILTRASPORTO E SPORTIVA
Indispensabili per riporre la videocamera e gli altri accessori praticamente indispensabili che la accompagnano, come carica- batteria e batteria supplementare, supporti di scorta, cavi. Alla comodità di avere tutto ordinato e ben riposto, le borse offrono anche una buona protezione contro gli urti accidentali. Più specifiche le custodie impermeabili e sportive, che consentono di utilizzare la videocamera anche sott’acqua. a decine di metri di profondità.
 
CAVI
Un buon collegamento tra gli apparecchi è fondamentale per non far degradare la qualità del segnale digitale/analogico in uscita dalla videocamera. Oltre ai classici cavi di collegamento quali HDMI e Firewire, vi sono quelli per veicolare il segnale audio/video (Component, S-Video, composito) e gli adattatori (ad esempio da HDMI a mini-HDMI).
 
BATTERIA SUPPLEMENTARE E CARICABATERIA
L’autonomia di una videocamera non è mai abbastanza, quindi meglio avere sempre con sé almeno una batteria di scorta per non dover interrompere le riprese per un’improvvisa mancanza di energia elettrica.  I caricabatteria più evoluti consentono di mettere sotto carica più di una batteria alla volta e offrono informazioni molto utili come il tempo di ricarica e la carica residua.
Alcuni termini di uso comune da conoscere
HDMI L’Hig Definition Multimedia Interface è una connessione per veicolare audio e video digitali in alta definizione. Lo sviluppo della connessione HDMI arrivata alla versione 1.3: se tutti gli apparecchi della catena A/V sono dotati di tale presa è possibile sfruttare lo spazio colore esteso xvYCC.
 
LUNGHEZZA FOCALE È la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il sensore alla quale viene messa a fuoco l’immagine di un punto posto all’infinito.
 
ZOOM È un obiettivo la cui lunghezza focale può variare a seconda dello spostamento delle lenti che compongono il gruppo ottico.
 
APERTURA OBIETTIVO Identifica la luminosità dell’ottica e quindi la quantità di luce che viene fatta transitare attraverso l’obiettivo. L’ampiezza dell’apertura è regolata da una scala di intervalli detti stop o fstop. Ogni valore di stop corrisponde a una quantità di luce doppia rispetto al valore precedente su una scala così composta: f/1 f/1.4 f/2 f/2.8 f/4 f/5.6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64. Passare da un valore di f/1.4 a f/2 significa dimezzare la quantità di energia luminosa che penetra attraverso l’obiettivo.
 
BILANCIAMENTO BIANCO Serve per adattare il sensore della videocamera alla dominante colore della scena che stiamo riprendendo  per ottenere un risultato cromatico quanto più simile alla visione naturale. Il nostro occhio tende infatti ad adattare automaticamente le dominanti più accentuate restituendoci tinte meno nette rispetto a quanto catturato dal sensore elettronico se non opportunamente tarato.

Se dopo aver letto attentamente hai ancora dei dubbi o ti servono consigli, approfitta di un team di tecnici affidabili e preparati che ISITECH ti mette a disposizione gratuitamente senza impegno, scrivi una e-mail isitech.m@libero.it e ti risponderemmo al più presto.

Nella speranza di aver contribuito a far chiarezza su un'argomento non facile da affrontare, porgiamo i nostri più calorosi saluti.

 
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COSCERE SCELTA CONSIGLIO GUIDA SELEZIONE DI UNA VIDEOCAMERA

Post n°4 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Tag: Video
Foto di isitech.m

GUIDA ALLA SCELTA DI UNA VIDEOCAMERA

Con questa breve guida ci proproniamo di aiutare il lettore a capire come è fatta una videocamera a definire le proprie aspettative sul prodotto da acquistare, per riuscire a fare un acquisto centrato alle proprie esigenze.

 SENSORE: Sostituisce la pellicola nelle foto/videocamere digitali e si interfaccia direttamente con l’obiettivo, poiché converte la luce catturata dall’ottica in cariche elettriche, a loro volta poi trasformate in bit digitali. Può essere costruito con tecnologia CCD o CMOS, ma in ogni caso è uno dei componenti più importanti poiché determina la qualità dell’immagine, la sua definizione del dettaglio e la fedeltà dei colori.
SUPPORTO DI REGISTRAZIONE: Sono almeno quattro i supporti usati per memorizzare i video; Hard Disk, mini DVD. memorie a stato solido e nastri magnetici, ognuno dotato di caratteristiche peculiari in grado di influenzare altri parametri dell’apparecchio quali dimensioni, peso, forma e applicazioni pratiche.
COMMANDI: Possono variare a seconda della forma della videocamera e quindi dal modo in cui viene impugnata. Di solito zoom e tasto di registrazione sono disposti in modo da poter essere azionati con una sola mano, mentre gli altri controlli più o meno secondari sono disposti dietro il pannello LCD e nei pressi dell’ottica.
OBBIETTIVO: È il dispositivo ottico che cattura l’immagine. Nelle videocamere è formato da più lenti in grado di spostarsi modificando la distanza l’una dall’altra. In questo modo, al variare della lunghezza focale (la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano del sensore), varia anche la porzione di immagine inquadrata, che può avvicinarsi o allontanarsi senza che si sposti l’apparecchio. In questo caso si parla di obiettivi a focale variabile, o zoom.
EXTRA al crescere della complessità (e anche del costo) della videocamera aumentano le dotazioni avanzate integrate, come il flash, il microfono multicanale 5.1, la slitta a contatto caldo per montare accessori.
MIRINO E MONITOR LCD Entrambi i dispositivi permettono di vedere cosa si sta riprendendo e di comporre l’inquadratura. Il mirino consente di risparmiare batteria e, nonostante le piccole dimensioni, dà un’idea ben precisa dell’area di campo inquadrata. Lo schermo LCD, che ha dimensioni variabili solitamente tra 2,5 e 3.5 pollici, può essere ruotato e inclinato a piacere, assicurando massima maneggevolezza.
IGRESSI E USCITE  Il set di prese in e out può variare a seconda del supporto di memorizzazione, anche se non è una regola fissa e standardizzata. USB e FireWire servono per connettere l’apparecchio al computer, mentre come uscite audio-video si parte dal videocomposito e si sale fino all’HDMI. Come prese extra  possono figurare l’ingresso microfono e l’uscita cuffia.
MEMORIE A STATO SOLIDO 

 
Riprese da taschino
TEMPO Dl REGISTRAZIONE: per memorizzare i filmati vengono utilizzate schede di memoria removibili di capienza variabile. Visto l’ottimo rapporto capienza/prezzo raggiunto dalle schede da 4 GB si tende a utilizzare questo come taglio minimo, salendo fino a 16 GB (o più) nel caso si abbia a che fare con la registrazione di materiale in alta definizione. Le ore di video memorizzabili variano considerevolmente anche in base alla qualità di registrazione selezionata. In linea generale è possibile dire che a definizione standard su una scheda di memoria da 4 GB è possibile memorizzare fino a un’ora di fumati ad alta qualità (in formato MPEG2), mentre in alta definizione (formato AVCHD) si scende a 30 minuti con la massima qualità d’immagine possibile (volendo privilegiare la durata si sale fino a 80 minuti).
 
ERGONOMIA: piccole, compatte, resistenti agli urti... sono solo alcune delle caratteristiche di spicco di queste videocamere che, non avendo parti meccaniche in movimento offrono grande affidabilità e minor consumo della batteria. Le dimensioni sono estremamente ridotte e la forma dell’apparecchio può svilupparsi sia orizzontalmente che verticalmente. Il peso può essere inferiore ai 25Og compresa la batteria.
 
ARCHIVIAZIONE: i filmati possono essere trasferiti sul PC collegando la videocamera tramite presa USB oppure inserendo direttamente nel lettore multicompatibile del computer la scheda di memoria.
 
HARD DISK (HDD)
 
Lo spazio non è un problema
TEMPO Dl REGISTRAZIONE: il disco fisso integrato (non removibile) permette di memorizzare decine di ore di filmati senza doversi (virtualmente) preoccupare di esaurire Io spazio a disposizione proprio sul più bello, I dischi hanno dimensioni variabili tra 30 e 120 GB a seconda che la videocamera registri in definizione standard o in alta definizione. Tranne alcuni casi particolari, dove nonostante l’Hard Disk da 30 GB si arriva a registrare tra le 5 e le 7 ore di filmati HD a causa dell’uso del formato di compressione MPEG2, i modelli più recenti garantiscono da 20 ore di girato in su per lo standard SD-MPEG2 e almeno 15 per l’HD in formato AVCHD.
 
ERGONOMIA: lo spessore di 1.8” di questi Hard Disk non influisce eccessivamente su dimensioni e peso dell’apparecchio, anche se non si può pretendere la compattezza dei modelli basati su memorie a stato solido.
 
ARCHIVIAZIONE: per trasferire e finalizzare i video contenuti nella videocamera è sufficiente collegarla a un PC tramite cavo USB così da liberare lo spazio a disposizione sul disco fisso integrato. Esistono anche soluzioni ad hoc ideate da alcune delle maggiori case produttrici di camcorder con HDD che consistono in un masterizzatore esterno in grado di interfacciarsi alla videocamera senza bisogno del computer e masterizzare i filmati direttamente su DVD.

SUPPORTO OTTICO
Video subito pronti

TEMPO Dl REGISTRAZIONE: i supporti utilizzabili sono mini DVD e mini Blu-ray Disc del diametro di 8 cm. I secondi sono ancora poco utilizzati, anche perché i DVD a doppio strato riescono a contenere fino a 1 ora di video in alta definizione utilizzando il formato AVCHD (contro le due ore garantite da un Blu-ray in MPEG2). Con il meno performante (ma più facile da gestire in fase di editing) MPEG2 in un DVD a doppio strato è possibile memorizzare massimo 30 minuti di video in HD, che salgono a 120 con gli apparecchi in standard definition.
 
ERGONOMIA: la forma solitamente è leggermente più sviluppata in verticale rispetto alle altre videocamere a causa dell’ingombro inevitabile dell’unità ottica, la cui apertura è situata sul lato destro con apertura a libro. La presa è sempre molto comoda e il peso è solitamente inferiore a quello delle HDD Cam.
 
ARCHIVIAZIONE: oltre alla possibilità di collegarsi con il PC tramite porta USB, le DVD Cam offrono l’indubbio vantaggio di poter modificare e finalizzare il girato direttamente in camera, creando un DVD perfettamente leggibile da qualsiasi lettore da tavolo/computer compatibile.

NASTRO
 
Editing facile

TEMPO Dl REGISTRAZIONE: le cassette MiniDV sono disponibili nelle versioni da 60 e 80 minuti di registrazione. Il formato DV, usato per la definizione standard, può attivare la modalità LP (lunga durata) e innalzare del 50% il tempo utile di registrazione (quindi da 60 a 90 minuti e da 80 a 120), mentre il formato HDV, con cui vengono memorizzati i video in alta definizione, può utilizzare al massimo le cassette da 80 minuti senza la possibilità di attivare l’LP

ERGONOMIA: paragonabili come dimensioni, ingombro e peso alle DVD Cam, questi apparecchi offrono una presa comoda e un facile accesso ai tasti di controllo. Il cambio delle cassette è rapido e il supporto facilmente maneggiabile e meno delicato rispetto a un DVD.
 
ARCHIVIAZIONE: economiche e poco ingombranti, le cassette MiniDV obbligano ad accedere al materiale registrato in maniera lineare, essendo questo memorizzato su un nastro magnetico. Il trasferimento sul PC avviene collegando la videocamera al computer tramite cavo USB o FireWire. Di tutti i formati esistenti, il DV è quello che al momento meglio si presta a operazioni di editing e post-produzione.
 
IL CAVO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Una volta terminate le riprese, i filmati memorizzati nella videocamera possono essere gestiti in due modi diversi: esportati verso un PC (o masterizzati direttamente su unità ottiche stand alone) oppure visualizzati direttamente tramite la videocamera su un TV.
Esportazione: le prese possono cambiare a seconda della tipologia di videocamera,  anche se generalmente vengono utilizzati gli standard USB o FireWire. Nel caso si usi un supporto removibile (mini DVD o scheda di memoria) questo può essere inserito direttamente nel computer.
Visualizzazione: le videocamere che riprendono in alta definizione hanno adottato l’HDMI come standard di connessione audio-video digitale. Sugli apparecchi in standard definizione è invece sempre presente un’uscita video composita S-video solitamente veicolati mediante un cavo proprietario.
LE VIDEOCAMERE IBRIDE
A seconda del tipo di supporto utilizzato dallavideocamera, è possibile che questa sia dotata di più di un sistema di registrazione combinato, da sfruttare per aumentare le ore di video memorizzabili e in grado di ampliare la flessibilità operativa dell’apparecchio. Nastro, mini DVD e Hard Disk possono infatti essere affiancati da memorie a stato solido removibili o integrate direttamente nell’apparecchio (o entrambe contemporaneamente). La massima interoperabilità si ottiene con le DVD Cam dotate di memoria interna (solitamente 8 GB) e slot per memory card. Al momento della registrazione è infatti possibile scegliere di utilizzare la memoria a stato solido, più flessibile e con maggiore autonomia del supporto ottico, e in un secondo momento masterizzare il prodotto finito ed editato direttamente in camera su DVD, per vederlo con un qualsiasi lettore da tavolo/PC compatibile. Sfruttando invece le memorie removibili si semplifica il trasferimento sul PC per successive operazioni di editing poiché non c’è bisogno di portare con sé la videocamera; inoltre è anche possibile vedere direttamente il girato inserendo la memory card in un TV dotato di slot compatibile.
PROVIAMO A VALUTARE LA SCELTA DI UNA VIDEOCAMERA
Conosciuti tutti gli elementi che compongono una telecamera e i loro vantaggi che ci possono dare, cerchiamo di mettere un po’ d’ ordine esplorando il formato di ripresa più adatto alle proprie esigenze e alla definizione minima che dovrà avere il nostro filmato. Infatti come fine ultimo non è possedere una bella telecamera con tanti costosi optional “aggeggi”, ma un dispositivo che ci soddisfi per i risultati che riesce a riprodurre.
HD VIDEO IN ALTA DEFINIZIONE: riprese in alta definizione non sono ormai più patrimonio solo di professionisti del settore, ma possono essere realizzate anche da amatori che desiderano sfruttare appieno la catena HD casalinga, composta solitamente da una TV a schermo piatto e un lettore Blu-ray, un duo da completare con una videocamera HD. Dalla scelta di una videocamera in alta definizione derivano tutta una serie di considerazioni da valutare attentamente al momento dell’acquisto.
PIU’ LINEE = PIU’ DEFINIZIONE: riescono a catturare più dettagli rispetto ai filmati in Standard Definition. I video contengono un numero di pixel da due (720p) a cinque (1.080i) volte rispetto alla definizione standard, infatti si passa da circa 400.000 pixel (risoluzione SD) a circa 920.000 (720p) o 2.000.000 (1.080i).
COMPONENTISTICA DI ALTO LIVELLO:
una maggiore capacità di catturare i dettagli che ci circondano presuppone non solo un sensore più risoluto, ma anche un insieme di componenti di alta qualità in grado di assecondare tutto il processo di cattura in HD. Quindi ottica in grado di mantenere una buona luminosità non solo a tutto grandangolo ma anche a tutto tele (con uno zoom 10x valori di F 1,8/2,3 sono da considerare più che buoni), processore video con la potenza di calcolo necessaria per gestire il flusso HD, prese di ingresso e uscita ausiliarie e svariate modalità manuali a disposizione.
EDITING PIU’ IMPEGNATIVO: L’utilizzo del formato di compressione MPEG-4 AVC/H 264, il più efficiente per memorizzare video in alta definizione, richiede in fase di editing computer di discreta potenza (processore a doppio Core e almeno 1 GB di RAM) e software in grado di gestire il flusso video così codificato.
FORMATI DI REGISTRAZIONE: Con l’avvento del digitale sì sono moltiplicati i modi in cui è possibile codificare e salvare delle informazioni analogiche su un supporto fisico digitale, sia esso un DVD, un Hard Disk, un nastro magnetico o una memoria a stato solido. Infatti il supporto, adesso, non indica più in maniera univoca il tipo di materiale che vi è stato memorizzato come in ambito analogico (vinile/musica, VHS/video, musicassetta/audio). I fattori che influenzano il formato di registrazione sono essenzialmente due: la risoluzione del video (SD o HD) e il supporto di memorizzazione. Più elevata è la qualità e la risoluzione del filmato, più efficiente deve essere il formato di compressione o capiente il supporto. Per le registrazioni in HD i formati più utilizzati sono MPEG-4 AVC/H.264 e HDV, con alcune videocamere che utilizzano l’MPEG2. Vi è poi il formato AVCHD, introdotto nel 2006 da Panasonic e Sony che, sfruttando la compressione AVC H.264, utilizza una struttura ben precisa e standardizzata di cartelle e file per creare menu e indici delle riprese effettuate, diversamente dalle altre videocamere che salvano ogni ripresa in un singolo file o che utilizzano una struttura di gestione dei filmati proprietaria. Il formato HDV è l’evoluzione del DV, introdotto nel 2003 per registrare sulle medesime cassette da 60/80 minuti contenuti in alta definizione con compressione MPEG2. L’arrivo sul mercato di apparecchi in grado di usare supporti sempre più piccoli ma, in rapporto, anche con minore capacità di registrazione (come i mini DVD e le schede di memoria) ha spinto i produttori all’adozione della compressione MPEG-4AVC/H.264, creata con l’intento di offrire elevata qualità video (sia in SD che in HD e per molteplici piattaforme) a bitrate inferiori rispetto ai formati precedenti (MPEG2 in primis). Al momento l’unico limite di questo formato è dato dalla potenza di calcolo richiesta per visualizzare e (ancor più) editare filmati in AVC/H.264. Le registrazioni in SD sfruttano anch’esse un ventaglio di formati di compressione a seconda del supporto di memorizzazione utilizzato dall’apparecchio. Il formato DV (Digital Video), introdotto nel 1996, è diventato rapidamente (anche grazie alle cassette MiniDV) lo standard di riferimento nel settore delle videocamere consumer. L’elevato bitrate utilizzato (25 Mbit/s), reso possibile dalla capienza offerta dal nastro magnetico, assicura buona qualità video, mentre il sistema di compressione poco aggressivo permette un montaggio privo di complicazioni tecniche anche su computer non recentissimi. li formato MPEG2 è invece il più utilizzato nelle videocamere dotate di mini DVD e Hard Disk in quanto garantisce un buon compromesso tra qualità video/spazio occupato ed è facilmente leggibile dai lettori DVD poiché è lo stesso formato usato dai DVD Video. Le videocamere che registrano su schede di memoria utilizzano invece sia I’MPEG2 che il più efficiente MPEG4 ASP/AVC, riuscendo in entrambi i casi, grazie alla capacità crescente delle schede di memoria removibili, a garantire una discreta autonomia di registrazione anche alla massima qualità video.
SCHEDE : leggere, compatte, resistenti e maggiormente affidabili in quanto prive di parti di registrazione in movimento, sono solo alcune delle caratteristiche di spicco delle nuove videocamere che sfruttano le memorie flash removibili o integrate come supporto di memorizzazione dei fumati. Si tratta di un settore in rapido sviluppo, ricco di novità tecnologiche sia software che hardware, e rappresenta sicuramente il futuro della videoripresa, soprattutto quella “da taschino”.
UNA MEMORIA TUTTOFARE: tra i fattori principali che hanno aiutato l’esplosione di questa tipologia di apparecchi figura sicuramente la capienza sempre maggiore raggiunta dalle schede di memoria a stato solido, solitamente presenti sul mercato nello standard SD/SDHC o Memory Stick (cambia la forma e la compatibilità con alcune videocamere, ma il supporto fisico utilizzato è il medesimo), che sono ora disponibili nei tagli da 4, 8, 16 e anche 32 GB, con capienze ancora superiori già all’orizzonte. Se i 32GB soffrono ancora di un costo al GB non troppo favorevole per i videoamatori senza particolari esigenze, le schede da 4 e 8 GB hanno ormai raggiunto prezzi vantaggiosissimi, impensabili solo qualche mese fa. Si tratta di tagli di tutto rispetto, che permettono di registrare 30 o 60 minuti di video FuIl HD in MPEG4 AVCIH.264 alla massima qualità, autonomia che raddoppia scendendo un po’ con il bitrate (e quindi con la qualità video generale). La comodità delle memorie flash sta anche nella possibilità di cambiarle con grande facilità, proprio come si fa con una fotocamera, sostituendole una volta piene e riponendole nelle loro custodie protettive dall’ingombro praticamente inesistente.
DOPPIO SUPPORTO DOPPIA DURATA: oltre alle videocamere con slot per schede removibili, alcuni modelli integrano anche un quantitativo variabile di memoria flash (solitamente 4 o 8 GB). In questo modo l’apparecchio è fin da subito pronto per memorizzare i video, con la possibilità di espandere l’autonomia di registrazione aggiungendo una classica memory card removibile dal taglio desiderato. Anche l’esportazione dei filmati è semplice e immediata: basta collegare la videocamera al PC tramite cavo USB oppure inserire la scheda di memoria in un lettore di memory card compatibile.

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Nella speranza di aver contribuito a far chiarezza su un'argomento non facile da affrontare, porgiamo i nostri più calorosi saluti.

 
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COME PROTEGGERE E SALVARE L'ARCHIVIO I DATI DEL PC NOTEBOOK O SERVER

Post n°2 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Foto di isitech.m

 Salvataggio dati

 
L' hard disk del nostro computer non può essere considerato un buon metodo per archiviare i nostri preziosi dati, infatti innumerevoli possono essere le cause che possono far perdere per sempre il nostro sudato lavoro. A nessuno piacerebbe perdere per sempre i propri lavori sia che si tratti di un archivio con dati di famiglia sia che si tratti di dati di una impresa. Basti pensare che la rottura di un hard disk è più frequente di quanto si possa immaginare, la perdita o il furto di un PC, soprattutto se notebook, è cronaca di tutti i giorni o semplicemente posso per errore  cancellare definitivamente cartelle o file e mandare in fumo mesi di lavoro o ricordi di bei momenti passati con i nostri cari famigliari e amici.
Ora vedremo alcuni accorgimenti che possono essere molto utili per salvaguardare i nostri archivi:
 
a)      registrare periodicamente i nostri archivi su cd o dvd, almeno ogni mese, e nel caso si tratti di una importante registrazione sull’hard disk del computer è consigliabile effettuare il salvataggio immediatamente su cd o dvd, questo infatti è il modo più semplice ed economico per salvaguardare nel breve periodo i nostri dati.
      Questo metodo non può ritenersi sicuro nel lungo periodo in quanto il supporto ottico è molto delicato e si può danneggiare facilmente, rendendo illeggibili i dati salvati. Sebbene non consigliato come archivio è comunque meglio che non fare nulla. Un suggerimento utile può essere quello di salvare i propri dati su almeno due supporti diversi, cioè creare due cd o dvd per registrare gli stessi dati e conservali nella loro custodia rigida in luoghi asciutti e lontano da fonti di calore, necessariamente in luoghi diversi rispetto al PC. In caso di necessità pulire il disco con  un panno morbido senza strisciare la superficie.
Ora si affacciano sul mercato i masterizzatori blu-ray con i dischi blu-ray che hanno una alta capacità di contenere dati, circa 25 Gb su singolo lato, ma in quanto sicurezza vale quanto detto sopra per i Cd (0,7 Gb) e DVD (4.7 Gb su singolo lato).
      Sistema di archiviazione dati da sconsigliare per archiviare dati di aziende.
NB: si informa che tutti i supporti ottici (cd e dvd ) anche vergini sono soggetti a imposte SIAE, quindi diffidare di chi propone supporti a pochi centesimi, la pirateria è perseguita per legge. Il venditore deve obbligatoriamente scrivere sui documenti di trasporto e/o fattura che le imposte SIAE sono assolte.
b)      Il metodo che ritengo di consigliare per il salvataggio periodico dei dati di una famiglia è l’hard disk esterno. Questo supporto infatti dà affidabilità, ha grande capacità di contenere archivi anche importanti da centinaia di gigabite, è pratico e facile da usare e per tali motivi non trova rivali in altri modi di archiviazione. Per i più scettici e per i più prudenti si consiglia l’uso di due unità distinte di backup dati esterno per il salvataggio degli archivi. A questo punto sfido qualsiasi sfortuna,  non si possono contemporaneamente perdere i dati registrati su tre unità distinte! Esistono anche unità esterne che contengono due dischi di salvataggio che possono essere usati sia in modo distinto (doppia capacità) sia in raid (i due dischi in questa configurazione conterranno gli stessi dati e la capacità totale sarà dimezzata rispetto al precedente sistema); personalmente non consiglio questa soluzione in quanto se un disco non registra i dati l’altro fa la copia di un disco vuoto e mi ritrovo senza salvataggi, non è improbabile che mi accorga del fatto solo quando andrò ad estrarre gli archivi... non sarebbe una piacevole sorpresa. Ad onor del vero alcuni hard disk esterni hanno il controllo dei dischi ma qui i costi cominciano a lievitare.
c)      Ora proviamo a vedere come un' azienda può salvare ed archiviare con sicurezza i propri dati anche quelli prescritti da norme e leggi vigenti. L’archivio dati per una azienda sia questa di piccole dimensioni, medie o grandi rappresenta il suo know-how e la sua storia che in qualsiasi modo dovrà essere tutelata e protetta. Un buon progettista di sistemi di archiviazione dati nel realizzare il progetto dovrà tener conto di alcuni semplici elementi indispensabili per identificare l'hardware più idoneo alle sue esigenze: quantità di dati da archiviare, frequenza di archiviazione, importanza dei dati, segretezza, livello di sicurezza sulla salvaguardia dei dati. Un modo per salvare i propri dati con sicurezza in una azienda piccola o media, è il seguente: predisporre un sistema NAS a 5 dischi che eseguono la copia degli archivi dai dischi fissi del server almeno una volta al giorno, alternando i dischi di giorno in giorno, ( se possibile posizionare il NAS in una stanza diversa rispetto al server), poi fare il backup del disco con i dati aggiornati su nastro ogni giorno, sostituendo la cassetta di volta in volta. Si consiglia di archiviare quest'ultima in luoghi protetti e diversi dall'azienda. In questo modo si ottengono diversi benefici: il primo è di avere sempre a disposizione su disco del NAS dei dati salvati, facilmente e velocemente utilizzabili, che contengono una settimana di lavoro, poi di avere sicurezza e affidabilità date dal backup su cassetta che mi mette al riparo da qualsiasi incidente possa sussedere all'interno dell'azienda, un altro beneficio che ottengo è di avere sempre i dischi del server liberi e non occupati dalla registrazione del backup, ecc. Naturalmente posso avere anche più cassette installate se una non è sufficente a contenere tutto l'archivio. Se sono disposto a sacrificare sicurezza, affidabilità e velocità di lavoro posso installare meno dischi sul NAS o addirittura non fare il backup su nastro direttamente dai dischi del server seguendo le modalità sopra descritte. Consigliabile è fare la registrazione dei dati di notte per evitare di sovraccaricare il server.
d) Altro modo di archiviare dati è affittare sul web spazi su cui riversare il nostro archivio, in questo caso la sicurezza e l'affidabilità ci viene data dalla società che gestesce il servizio. Secondo il mio parere questo sistema innovativo può essere di sicura comodità per due principali motivi, uno ho terzializzato una incombenza e una responsabilità non da poco conto, poi posso avere a disposizione i miei dati ovunque mi trovo nel mondo e non solo all'interno della mia rete aziendale. Sulla sicurezza di ritrovare i miei dati sono sicuramente tranquillo ma sulla segretezza degli stessi qualche dubbio mi resta, ( a mio parere ).
 

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GUIDA ALLA SCELTA DI UN PC O NOTEBOOK

Post n°1 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Foto di isitech.m

GUIDA ALLA SCELTA DI UN PC

Sento la necessità e il bisogno di acquistare un PC, parlo con amici e conoscenti che a parole sono illuminati in materia ma la mia confusione in testa continua a essere tale che non so da dove iniziare. Bene è arrivato il momento per fare chiarezza, leggi un pò quanto scritto qui sotto e le tue idee inizieranno a farsi certezze o almeno meno nebulose.

Per prima cosa devo definire se il PC devo adoperarlo in un posto fisso, se ho la necessità di averlo sempre con me in viaggio o se lo devo adoperare in casa ma in stanze diverse. Con questa scelta ho definito se il mio PC dovrà essere un notebook ( portatile ) o un desktop ( fisso ).

A questo punto sono di fronte a un'altra scelta fondamentale: con il PC devo giocare, fare cad-cam ( disegni, modellazione 3D, programmi macchina CNC, ecc. ), video e foto professionali? o lo userò per l' ufficio o il tempo libero con programmi offfice, per organizzare foto e video amatoriali, ecc? Nel primo caso avrò la necessità di acquistare un PC fisso , PC portatile o una workstation con prestazioni elavate e con scheda video potente, nel secondo caso mi basterà un buon PC fisso o PC portatile con prestazioni medie. Attenzione! nella scelta delle tue necessità rifletti sia su quelle attuali che future in modo che la spesa diventi un buon investimento; inoltre consiglio di scegliere sempre un PC con prestazioni un pò più performanti di quello che necessito, ogni giorno infatti inventano programmi che richiedono hardware ( macchine ) sempre più potenti.

Scelta la famiglia di PC di cui ho bisogno non mi rimane altro che scegliere la dimensione del video e definire il targhet di prezzo che sono disposto ad investire nel mio nuovo PC. La dimensione di un video medio per ufficio e tempo libero è di circa 15,4" per un notebook e 17" per un desktop, per cad-cam e per utilizzatori con esigenze particolari si consiglia 17" per notebook e 19" per desktop.

Consiglio: non scegliere mai un PC partendo dal suo costo, perchè facilmente incapperò nella scelta sbagliata. E' naturale che, a seconda del carattere di una persona, si sceglierà un PC o super performante o sottoperformante ed in entrambi i casi avrò fatto un cattiva scelta e in brutto investimento. Quindi la scelta di un PC deve essere fatta in base alle proprie necessità presenti e future.

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