FERNANDO ZORZELLA

Dal cuore alle parole!!!

Creato da FernandoIR il 14/04/2011

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei link preferiti

 

 

« BAR NEKLETTERA SPEDITA AL PRESI... »

150 MILIONI DI EURO – IL ROMANZO : 3° PUNTATA

Post n°6514 pubblicato il 13 Gennaio 2021 da FernandoIR

Questo è un  romanzo scritto interamente da Zorzella Fernando e presentato a puntate qui sul blog.

Le puntate usciranno in maniera casuale.

IMPORTANTE : RIBADISCO IN MODO CONVINTO E PRESSANTE CHE i nomi di persona, gli edifici, le vicende, le situazioni, tutto il romanzo è frutto di PURA PURA PURA fantasia e non ha nessuna nessuna nessuna attinenza con la realtà.

I luoghi sono reali, ma le storie no.

TESTO DELLA PUNTATA

Il 1° Marzo, Marco fu convocato presso la filiale della Banca, per la comunicazione ufficiale dell’avvenuto versamento della vincita nell’apposito conto corrente.

Il Direttore Generale in persona, gli comunicò la lieta notizia, ma non perse tempo a mettere in allerta Andrea da possibili situazioni che potevano far bruciare velocemente il capitale. Inoltre non era da escludere il fatto che la voce della sua vincita potesse trapelare e che qualche investitore di dubbia provenienza potesse contattarlo per far investire quella grande cifra in azioni losche e poco redditizie.

La cifra ammontava esattamente a 151 milioni e 235 mila euro.

Altri 52 mila euro Andrea li possedeva già come risparmi propri.

In totale Andrea possedeva ora 151 milioni 287 mila euro.

Venne aperto un conto ad Doc dove vennero tutti versati dentro, da questo conto sarebbero usciti i soldi per possibili investimenti , sarebbero entrati qui gli interessi e sarebbero usciti i soldi verso il conto che Andrea avrebbe usato per le sue spese personali e per le altre attività che avrebbe generato.

Da subito 150 milioni esatti vennero investiti in una obbligazione della durata di 5 anni che avrebbe fruttato un interesse netto del 3%, che gli sarebbe stato riconosciuto semestralmente, cioè ogni sei mesi.

Stavamo parlando di 2.250.000 euro netti ogni 6 mesi.   

Arrivato a casa, Andrea, si aprì una bottiglia di spumante e se la bevve tutta da solo, aveva voglia di festeggiare, si sentiva gasato ed elettrizzato, la sua vita da ora avrebbe preso una piega diversa.

Ringraziò ripetutamente il cielo, i parenti defunti e tutti i santi del paradiso, questo dono era veramente un dono divino.

Chiamò Ketty e Marco per una riunione al pomeriggio e Sonia, la sua amica prostituta per passare bene la serata.

Al pomeriggio organizzò una piccola festicciola, andando a prendere tutte cose sfiziose e preparando un buon banchetto, così tra un bicchiere e l’altro si cominciò a mettere giù le basi del programma di lavoro.

Ketty: “Ora quale sarà il primo passo che dovremo fare?”

Andrea: “Apri subito una società dal nome Benessere a Siriate, in cui io sia l’unico proprietario. Poi vai dal Sindaco e dal Parroco a presentare il progetto e l’intenzione per cui nasce questa società. Ovvero la volontà di realizzare progetti sociali per togliere dalla disoccupazione delle persone che ne hanno bisogno per utilizzarle in lavori socialmente utili in paese, scaricando l’ente interessato da molti obblighi e pagamenti. Se ce ne sarà bisogno sono disponibile a firmare anche delle convenzioni.”

Kety: “Per esempio assumerai delle persone per gestire i parchi giochi, o l’isola ecologica?”

Andrea: “Proprio così! I tempi e i modi dell’esecuzione dei lavori li decideremo assieme in base ai bisogni dell’ente.”

Ketty: “E se volessero sapere chi sei e cosa fai?”

Andrea: “Per ora non dite niente, o meglio dite il meno possibile, voglio studiare con calma il momento in cui uscire allo scoperto.”

Ketty: “Ok capito, saremo molto diplomatici.”

Andrea: “Una cosa vorrei che facessi per primo, ……………, ovvero assumere Paolo, mi serve un tutto fare come lui per iniziare, perché si sa districare su molti lavori di carpenteria, e poi vorrei dare una ristrutturata a questa casa.”

Marco: “Dovremmo sistemare tutto anche per la gestione dei dati personali, perché, entrerai in possesso di dati sensibili e bisogna avere tutto in regola ed in ordine.”

Andrea: “Chiariamo subito le cose, per i prossimi sei mesi ci sono 1 milione e 200 mila euro a disposizione, penso che saranno ottimi per sistemare tutte le scartofie che ci sono da sistemare.”

Marco e Ketty si guardarono e si misero a ridere perché alla fine si stata mettendo i puntini sulle i solo su bazzecole irrilevanti.

Con Sonia, Andrea, uscì la sera stessa. Andarono a mangiare fuori, e Sonia come al solito, aveva precedentemente prenotato una camera d’albergo pensando per il dopo.

Andrea spiegò a Sonia  della vincita, dei progetti che aveva in mente e le chiese se le sarebbe piaciuto diventare una sua dipendente, svolgendo così un lavoro normale come tante altre donne, e smettendo di fare la prostituta.

Andrea: “Sonia sei una ragazza giovane, dai una possibilità alla tua vita per essere una donna diversa e per non farti mancare niente che le altre donne hanno, come amore e affetto.”

Sonia : “Se ti dicessi che questa sera io potrei accettare la tua proposta, dicendoti che la camera d’albergo che ho prenotato non ti servirebbe più, cosa risponderesti?”

Sonia disse così per pungere Andrea nel profondo  e per capire se dietro la proposta di Andrea non ci fosse l’intima volontà che lei diventasse la sua prostituta personale, che allora sarebbe diventata ancora peggio.

Andrea: “Per me anche subito possiamo decidere che di quella stanza non ne facciamo niente, io ti faccio questa proposta perché ti considero un’amica, non ti ho mai considerato una prostituta, sei la terza persona a cui dico del mio progetto. I soldi che ti davo te li ho sempre dati con il cuore. Io vorrei per te una vita diversa.”

Sonia voleva essere sicura di non diventare schiava e riempì di domande Andrea.

Sonia: “Il mio compenso di quanto sarà e cosa vorresti che facessi?”

Andrea: “Penso che 5000 euro al mese per fare da governante in casa mia senza calcolare il numero reale di ore di lavoro che farai, potrebbe essere un buon compenso, pensando che comunque non farai mai 40 ore di pulizie alla settimana.”

Sonia rimase sbalordita, ma volle rincarare la dose: “Se ti verrà voglia delle mie grazie?”

Andrea: “Io come ti ho detto non ti tratterò più da prostituta e quindi non ti chiederò più prestazioni di un certo tipo.”

La serata proseguì molto serenamente lasciando il ristorante solo all’ora di chiusura, si salutarono e Sonia rientrò a casa come pattuito precedentemente, anche se dentro di lei quella camera d’albergo l’avrebbe utilizzata perché comunque lui era un affascinante ragazzo e non era semplice lasciarsi andare certe occasioni.

Ketty il giorno dopo assunse subito Sonia nella società e Andrea le spiegò a pieno il da fare.

Mentre stavano lavorando in ufficio, non era passato inosservato il vestito che Kety aveva messo, molto leggero, che le vestiva succintamente il corpo e la minigonna del vestito che le arrivava fino a metà coscia quando era in piedi.

Ma se si inginocchiava o curvava sulla scrivania per scrivere le saliva ancora, tanto che ogni volta Kety se la doveva sistemare.

Andrea era eccitato, i minuti passavano e quel star vicino corpo a corpo seppur la sede della società fosse formata da varie stanze era stretto.

Così in un momento che Kety si era piegata sulla scrivania, senza far rumore si sbottonò i pantaloni e li scese un po’ si avvicinò a Ketty da dietro, le alzò di colpo la minigonna e trattenendola la fece sua.

Kety gemette, cercò di girarsi ma ormai era troppo tardi.

Rimase senza parole.

Andrea era fermo.

Lei inarcò la schiena e disse: “Non puoi fare così Andrea.” gemendo.

Andrea: “Ti voglio tutta per me, quando sei qua sei mia.”

Andrea prese Kety dai fianchi, mentre lei si sorreggeva con le mani sulla scrivania e cominciò un momento di passione poco desiderato.

Kety gemeva e quando riusciva diceva: “Basta dai per piacere smettila, non puoi non devi così.”

Andrea non la stava ascoltando e proseguiva.

Senza togliergli il vestito con le mani si era aggrappato ai seni di lei ed in questa posizione per un bel po’.

Una volta smesso il tutto, Andrea si allontanò qualche metro e Kety si riassettò.

Poi prese coraggio e disse ad Andrea: “Non mi tratterai più così, non mi prenderai più così. Io non volevo.”

Andrea: “Ti desideravo e da molti giorni che lo voglio fare.”

Kety: “Me lo fai capire e vedo io quando è possibile farlo. Marco mi ha scopato ieri sera e stamattina, forse non ne avevo voglia di farlo ora, che ne dici? ……. Io me ne vado i documenti per oggi sono a posto, mi prendo un paio di giorni per riprendermi. ……. Sei uno Stronzo.”

Pssarono 3 giorni intensi a firmare carte, e a leggere documenti ed a impostare tutto perché tutto doveva essere a norma di legge.

Kety si era presa solo un giorno e poi era ritornata al lavoro.

Marco si era allontanato per lavoro e Ketty dovette fermarsi tutta la mattina da Andrea, così decisero di mangiare assieme a mezzogiorno.

Dopo pranzo, mentre stavano lavando i piatti, Andrea, e Ketty fece capire ad Andrea che lo desiderava.

Prendendola da dietro cominciò a baciarla sul collo e a morderle l’orecchio. Lei lo assecondò. 

Tra un bacio e l’altro, si spogliarono e sopra la tavola si consumò un intenso momento d’amore, con l’energia e la forza di chi lo faceva per la prima volta.

A Ketty pensandoci bene piaceva sentirsi dominata da un uomo non suo, che non aveva proprio niente da imparare sul sesso.

Passarono poi a letto, dove rimasero per qualche ora sicuramente più comodi.

Il campanello della casa suonò e per i due fu come sentire una campana d’allarme che segnalava un attacco aereo, si ricomposero alla velocità della luce, Ketty volando al bagno e Andrea come una lepre si vestì e volò ad aprire la porta.

Era Paolo, e Andrea tirò un sospiro di sollievo, dovevano discutere la proposta d’assunzione.

Paolo entrò e si accomodò in cucina dove notò uno strano disordine, notò inoltre che maldestramente era stata nascosta una cosa simile ad una calza autoreggente dietro una porta.

Non fece domande, ma ascoltò Andrea che mentre gli preparava un caffè gli spiegava la sua proposta.

Rimase sbalordito e a bocca aperta nel sentir spiegare tutto il progetto: la vincita, la società, i progetti sociali, ma soprattutto il fatto che gli veniva proposto di lavorare con uno stipendio di 3000 euro al mese netti se avesse accettato di fare il tutto fare.

Paolo: “E’ allucinante e fantastico, ti bacio tutto Andrea, mi licenzio subito ……….. in questo momento ……… anzi sono già disoccupato …….. voglio far parte della tua squadra, sono ai tuoi ordini.”

Andrea: “Per ora nessuno dovrà sapere che sono io ad aver vinto i soldi e tutti i progetti che ho in mente.”

Paolo: “Si mio capitano.”

Andrea: “Per ora lavorerai qui a casa mia, ho bisogno di una piccola ristrutturazione, ……… di giorno verrà una ragazza carina di nome Sonia a fare le pulizie, trattamela bene e non farla arrabbiare.”

Di li a poco arrivò anche Ketty, con quel tipico atteggiamento di chi è stato in bagno e si è perso tutto, si trattenne poco con loro e poi se ne andò.

Paolo notò che non era proprio in ordine e tutta tirata come era di solito, ma appariva un po’ trasandata.

Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963