Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
« Se vince il NO, il CNEL ...I nuovi vandali: Renzi e... »

L'Europa matrigna tende la mano all'Italia che ha affondato!

Post n°1446 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da r.capodimonte2009
 

E’ un’Europa che ha perso la dignità di confessare a se stessa il fallimento più letale della sua storia: tutta allineata e coperta, a difendere i regimi cui ha dato vita, capaci solo di aver distrutto non solo l’idea della cultura, faro del mondo, ma di aver trasformato le sue contrade in caravanserragli, dove si rinchiudono milioni di immigrati, che, assieme alle proprie masse  di disoccupati e precari, costituiscono le gravi colpe di aver voluto assoggettarsi ad un modello di democrazia fasullo, che antepone una supposta libertà all’obbligo di subirla con le armi e la violenza.

Le grandi menti da cui partorirono le idee guida della storia, ora non sono che un pallido ricordo, abbarbicato a tecnologie insulse, come quelle dell’elettronica pret-a-porter,  dell’estrazione di idrocarburi, dello sviluppo delle armi, della mala pianta del  consumismo degli scarti e dalla povertà cronica; la cultura poggia ormai su modelli tossici: il plagio verso i giovani, le campagne ideologiche sulla liberalizzazione delle droghe e dell’alcool, l’uso smodato dei motori, che uccidono peggio delle guerre, la filosofia del successo a tutti i costi, anche legato alla vendita di tutto, anche di se stessi! La famiglia e la religione non sono altro che “sovrastrutture” senza più alcuna funzione, perchè al posto dello spirito, dell’amore, del sacrificio e dall’audacia, il nuovo vangelo concepisce l’omosessualità, la maternità in affitto, la pedofilia, l’usura, la viltà e la rassegnazione, infine la disperazione e il suicidio!

Al centro di questa Europa, che la barbarie dei secoli bui rafforzò nelle sue certezze e princìpi, la nuova barbarie sta lasciando nuove desolate e dolenti rovine, soffocate dall’esaltazione del dio Mammone, la speculazione finanziaria delle lobby mafiose e politiche, dalle teorie gender, eugenetiche e kalergiane, tese tutte a creare l’uomo “nuovo”, senza razza, sesso e sentimenti, affamato di celebrità, inesorabile con i deboli, vile con i forti, ma convinto di afferrare, da solo, la coda del demone, prima che si inabissi.

Ora, a ben vedere, c’è una nazione, se così si può ancora chiamare un’”entità geografica” la cui bandiera è insozzata dalla corruzione, dalla vergogna, dalla menzogna e dall’usura bancaria e fiscale, e copre di ludibrio un esercito di mercenari al servizio dello straniero, mandati a combattere contro popoli che mai si sono sognati di farle  guerra, ma che i suoi servi e ruffiani, hanno deciso di combattere per volontà di chi vuole imporre il suo dominio nel mondo. Si tratta proprio dell’Italia, il ricettacolo di tutti i mali che travagliano l’Europa, la cenerentola che si agita, come un fantasma, nella melma dei suoi uomini di potere, che altro non sanno fare che accaparrarsi denaro e privilegi, mentre il popolo degli ignavi perde, ogni ora di più, i suoi diritti: da quello del lavoro, a quello del cibo e della salute. Chiusa in una serie di caste, tutte legate l’una all’altra, che hanno fatto una scelta basilare e definitiva: giocarsi il potere, scommettendo sulla testa dei propri sudditi, come se i secoli non fossero mai trascorsi, dai tempi dei re assoluti e delle tirannie insanguinate. Se poi lo strumento si chiami referendum, o riforma del Senato, o rinuncia ai privilegi monetari, o franchigia da parte della giustizia, o trasformismo, non ha alcuna importanza. Il fine ultimo è la conservazione del potere!

Nel brodo di sopravvivenza in cui, da sola o con il tradimento della propria matrigna europea, si agita, l’Italia è disposta a tutto, per sopravvivere: e la sua matrigna, che pure l’ha ridotta a pelle e ossa, le allunga il braccio, perché non affoghi ancora. E’ presto: l’opera di barbarizzazione e di rapina non è ancora finita, il suo popolo, anche se a fatica, inizia ad aprire gli occhi, a livello internazionale si sente l’attrazione verso altri partner, che non sia il solito padrone delle ferriere americano.

E quindi, ecco che il Parlamento dei traditori respinge la proposta di abbassare i privilegi, per volgerli verso i bisognosi; e l’Europa, risponde, mercanteggiando verso l’approvazione del referendum, accettando, salvo approvazione dopo il 4 dicembre, una legge di stabilità tossica! Se a questo si aggiungono le preoccupazioni dell’alleato principale, e la compravendita mediatica da parte dell’editoria imprenditoriale, la più mascalzona del mondo, ci si rende conto che cosa resta...

Una brughiera, una palude, un deposito di rottami: nulla di più rimarrà quando le armate dei nuovi “Attila” avranno depredato l’ultima risorsa, ma anche l’ultimo lucignolo di dignità. Ma non si illudano costoro: i conquistatori non faranno prigionieri! Anche Attila, alla fine, cadde! (ST.JUST)

 

                                                                                                                                                                                                             

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

acer.250iltuocognatino2karen_71diabolikas0m12ps12robert.sstaff.communityLibannawintour0Miele.Speziato0rossella1900.rlucylla_sdCWBriggsgiuseppisOsservatoreSaggio
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963