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attualità, politica, cultura

 

 
« Emanuele Fiano, il "liberticida"Un appello agli elettori... »

Dove alligna il vero "fascismo"

Post n°1616 pubblicato il 12 Luglio 2017 da r.capodimonte2009
 

A voglia immaginare un “qualunque tipo” di ripresa del nostro Paese, quando il Parlamento, orchestrato dalla maggioranza criminale che lo domina, collegata con l’altra, quella che presiede l’Unione Europea, continua a decidere col voto di fiducia, su questioni decisive e strategiche, come i fallimenti bancari, e questo mentre il Quirinale si gode le sue “eterne vacanze”, e non pronuncia mezza parola dopo tre anni di Governi trasformisti che decretano esattamente come soleva faceva il fascismo. Diciamo la verità: il primo fascismo, quello che governò fino al 1925, in coalizione con socialisti moderati, liberali e popolari, non si azzardò mai a coprire l’intero spazio istituzionale con “decreti legge”. Cosa che prima Renzi, adesso Gentiloni, continuano invece a fare in barba alla democrazia: la quale prevede, a livello costituzionale, che la “fiducia”, cioè il voto dell’accozzaglia di banditi che formano la maggioranza, sia esclusivamente utilizzato per “questioni di urgenza”!

L’urgenza, da questi “antifascisti” dell’ultima ora, al contrario, è stata mistificata nell’assioma totalitario del consenso: trasformando la casacca del deputato e del senatore, nella veste stracciata del corrotto, che vota sì per ritrovarsi parlamentare, magari con ancora addosso la funzione di giudice (a cui non ha mai rinunciato per mero interesse di bottega!); oppure carico di inchieste o addirittura di procedimenti penali, ma certo di godere dell’immunità, che lo rende intoccabile; o con trent’anni di carriera, con il laticlavio impallido di vergogne e salti della quaglia; oppure, tranquillamente ed esclusivamente, “raccattatore di vitalizi per sé e per la propria famiglia”.

Poi, è ovvio che ci sia chi protesta, come è accaduto ieri e tante altre volte, contro questa “grande loggia massonica” che ha sostituito la democrazia repubblicana, e che non si arrende, esattamente come accadde, appunto 90 anni fa, quando questi “antifascisti” dell’ultima ora, dimenticano cosa fu l’”Aventino”; la stessa entità che si è costituita nel nostro sistema istituzionale, “di fatto”, con l’opposizione asserragliata a lottare contro una maggioranza di “venduti” e “violenti”, che governa da tempo con sistemi autoritari!

E’ questo, onorevole Emanuele Fiano, quello che ella vuole significare, con questa “ventata antifascista”, intesa ad opporsi ai bancarellari e ai bagnini fascisti? Oppure, sotto sotto, come sostengono coloro che hanno scelto di non mentire al popolo, si tratta dell’ultima fase (quella che seguì lo scioglimento dell’ “Aventino”, e, quindi l’inaugurazione delle “leggi speciali”!), di disintegrazione della democrazia, esattamente come è avvenuto in Grecia tre anni fa?

Eppure da una persona “squisita”, che accampa “olocausti” di famiglia, causati dalle peggiori tirannie, e dovrebbe essere più sensibile di altri, a questa terrificante svolta autoritaria che il suo partito sta imprimendo al Paese, ci aspettavamo una presa di coscienza più nitida, temperata anche dalle sue origini ebraiche, che molti, oggi, confondono con la “normalizzazione” del potere massonico! Invece, forse perché la sua cultura è più “machiavellica”, e “intrigante”, ella ha inteso darci d’intendere i classici “fischi per fiaschi”: il “fascismo” da cui gli italiani dovrebbero guardarsi, infatti, non è quello dei busti del duce o dei gagliardetti, nè tanto meno dei pezzi legittimi di una storia che appartiene, come quella degli ebrei italiani, al nostro Paese, e non va di certo cancellata con un colpo di spugna, abbattendo cultura e pietre, come fa l’ISIS. Il suo “integralismo” politico-religioso, infatti, è il vero nemico da temere: e poca differenza fa se le origini siano al di qua o al di là del Giordano, su quella terra che con “grande senso della democrazia” i suoi correligionari, settant’anni fa, depredarono agli arabi, dando inizio, grazie ai sensi di colpa dell’Occidente, a nuove, sanguinose crociate!

Ed ora ella, onorevole Fiano, vorrebbe proiettare questo odio inveterato contro la storia, verso il popolo italiano? E magari mistificandone i mezzi, che altro non sono che “mezzi e strumenti di tipo totalitario”?

Se ne vada, esca di scena, lei e questa “ringhiosa” e “ridicola” imitazione del Partito Fascista che, lei e i suoi epigoni, avete voluto chiamare, con la tipica “battaglia delle parole” che un tempo scagliaste contro chi veramente si ispirava ai suoi principi (allora si chiamò “Arco Costituzionale”), “Partito Democratico” nel significato più distorto del termine! Ma prima la smetta di dire corbellerie, e si occupi invece della sua funzione, che è quella di dare una legge elettorale, e quindi, restituire democrazia, agli italiani: cosa che ci è sembrato, dal cipiglio vendicativo in perfetto stile “shylock”, lei abbia totalmente, fatto finta di dimenticare! (R.S.)

 
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