Creato da haevi76 il 30/07/2008
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La mia testimonianza

Post n°3 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da haevi76

Sono nata in una famiglia di credenti  praticanti e fedeli con due fratelli più grandi di me di parecchi anni.

Sono nata prematura infatti dopo pochi giorni sono stata operata per una deformazione interna ma Dio mi ha salvato .All'eta di 1 anno ho perso mio padre ed mia madre ha scoperto che sono disabile.

Quello che adesso voglio parlare e di quando avevo 8 anni i miei due fratelli hanno avuto un incidente con la moto il secondo era grave si trovava in coma ed fu in quel periodo che cominciai a pregare Dio gli chiedevo di guarirlo ma non lof ece (ADESSO SO CHE èGIUSTO COSì PERCHE SAREBBE RIMASTO VEGETALE )naturamente mi ha esaudito dicendomi no.

Quando vidi questo non pregai piùperchè pensavo che non mi avesse eusadito anche se continui a frequentare la chiesa,gli anni passarono e ero esaurita ed il vuoto dentro che avevo era pesante la vita è davvero brutta e quindi cominciai a vivere fuori dalla realtà e a chiudere la porta del cuore dove ci sono le emozioni e i dolori.

Una sera ad una riunione il predicatore disse queste parole che mi rimasero in testa:"Gesù sta passando di quà e vuole entrare nella tua vità"  queste parole mi risuonarono per tutta la notte cosi la mattina di domenica mentre ero in riunione  diedi la mia vita nelle mani di Gesù avevo 13 anni.

Il Signore giorno per giorno mi ha aiutato e lavorato il mio trauma ed come in un episodio avevo gli attacchi di panico non prendevo medicine perchè mi facevano stare male invece che bene.

Una mattina gridai a Dio di guarirmi perchè non volevo più gli attacchi di panico che spesso mi bloccavano dopo poco sentii una mano posarsi sulla mia spalla e li non vidi nessuno e un calore intorno a me che sembrava un abbraccio percepii di essere guaritano ho avuto più attacchi di panico .

Ho dovuto ancora lottare con la mia fantasia e una sera gridai di aiutarmi ea poc a poco   cominciai a guardarmi intorno e vedere quello che realmente c'era intorno a me e adesso vedo che la vita no è solo brutta ma è anche bellacome: il parlare con le persone, la natura,tutte le cose che ho ogni giorno (cido, vestiti,vedere ,sentire nuovermi) queste sono le cose belle.

Non dico che non ci sono periodi brutti ma oggi posso affidarmi a Dio e voglio ringraziarlo per il percorso che mi ha fatto fare perchè adesso quando incontro qualcuno che è nella mia situazione di allora posso capirlo perchè ho lottato proprio come lui ma anche dargli una speranza che solo Dio può tirarti fuori dalla depressione, dalle malattie psichiatriche ,dall'ansia ecc.

a presto

 
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Il figlio che torna a casa

Post n°2 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da haevi76

Un uomo aveva due figli. Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.  Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali.  Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava.  Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi".  Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò.  E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".  Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,  perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa.  Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse. Quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo".  Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare.  Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici;  ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato".  Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua;  ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato"».

 
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