Creato da jusperine il 26/04/2007

Essenza e sintesi

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« Lentamente...Solitudine »

Le Sirene di Ulisse

Post n°139 pubblicato il 26 Novembre 2007 da jusperine

La mia vita sembra il perpetuo errare di un esule volontario, che ha bisogno di vagare alla ricerca di isole inesistenti, di oasi nei deserti, di stazioni nello spazio e nel tempo, ma ho necessità, a volte, anche di riposarmi e trovar pace.
Rimango nomade nell'anima, questo si, e non posso fermarmi troppo a lungo, non mi bastano i luoghi e nemmeno il tempo... forse non mi basterà nemmeno una sola esistenza.
Troppe le cose da esplorare, i mondi da conoscere, le domande a cui dare risposte, ma continuo ad inseguire un tipo di vita che mi travolga, con le sue ondate burrascose che mi scaraventano al largo, verso quell'ignoto che spaventa e allo stesso tempo seduce, come il canto delle Sirene di Ulisse.
E come Ulisse, voglio lasciarmi trasportare da una sinfonia di emozioni che abbiano la consistenza dei sogni.
La mia vita scorre nell'agrodolce del funambolismo emotivo, ostaggio di una natura lunatica, crepuscolare e invernale, senza però nessun dramma esistenziale o convinzione mistica. Ho solo voglia di vivere, di avere buoni presagi, di illuminare il mio lato oscuro... e non so se in questa situazione ci guadagni la mia saggezza o la mia follia. Forse se ne avvantaggeranno entrambe, pronte a buttarsi a capofitto sui cambiamenti, a sgomberare le strade sbarrate o a mettere le ali...
Comunque vada, io lo prendo come un gioco, senza farmi troppi problemi, senza voltarmi indietro, perché il passato mi ha già fatto troppi danni. Certi doni del destino vanno presi quando capitano, senza cercare troppo lontano. A volte sono cose semplici, che troppo spesso passano inosservate.
Fino ad ora ho ecceduto, è innegabile, ma per la prima volta nella mia vita ho goduto il presente, ho oscurato il passato, dimenticato il futuro, sepolto gli scheletri troppo ingombranti e con il tempo, imparerò a mettere un nuovo intonaco e una nuova vernice sulle crepe dei miei muri mentali, levando il calice agli amici di oggi, alle nostre risate e a tutti quelli che restano a bordo e sanno galleggiare anche quando la barca sembra un colabrodo.

Commenti al Post:
la_mia_notte
la_mia_notte il 26/11/07 alle 20:06 via WEB
Volevo scriverti qualcosa, ma la mia mente è vuota come una casa derubata dei beni più preziosi. Vorrei dirti qualcosa, ma non ne sono capace per la prima volta in tutta la mia vita rimango in assenza delle parole che nel mio vivere hanno sempre tenuto la mia mano accarezzandola. ti lascio solo un bacio ora.
 
 
jusperine
jusperine il 27/11/07 alle 00:52 via WEB
Beh, a volte il silenzio ha parole più appropriate di qualsiasi discorso... ritroverai le cose da dire quando sarà il momento giusto. Un abbraccio.
 
stellina_doro
stellina_doro il 26/11/07 alle 20:43 via WEB
oh....gelida senti mè...semmai ti servisse un imbianchino, modestia a parte io "grandepennello" :-D....non so se rendo!! sempre a disposizione di voscenza, serva sua!!! baciamo le mani donna gelida....
 
 
jusperine
jusperine il 27/11/07 alle 00:56 via WEB
hahahahaha... sempre baciassimo... baciammo... baciamo... insomma... ma le mani me le devo lavare poi??? :o))
 
   
stellina_doro
stellina_doro il 27/11/07 alle 08:55 via WEB
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr per tutte le ruote, smackkkkkkkkkkkkkk ciao "donna gelida"!!!! by stellina
 
LeQuattroLunediGiove
LeQuattroLunediGiove il 27/11/07 alle 16:39 via WEB
Beata te che ti lasci sedurre dal canto delle sirene di Ulisse. Io mi ostino a restare materialista, anche se in fondo sono tendenzialmente sognatore. La differenza tra me e te sta però nel fatto e che io sogno ed esploro mondi differenti, ma non mi lascio sedurre nella completezza e resto ostaggio della mia agonia sognatrice e questo perché non riesco a sintetizzare in definitiva il senso di una vita. In poche parole non mi lascio sopraffare dai sentimenti. Allora vago nella mia nullità quotidiana un po’ come un cavaliere antico sempre in cerca di un impresa per trasformarsi. Un impresa però che non esiste.
 
aramis1943
aramis1943 il 28/01/08 alle 12:21 via WEB
le tue pulsioni denotano uno spirito mitteleuropeo eternamente palleggiato tra dolore e speranza,lucidità e confusione,depressione e improvvisi lampi di lucidità gioiosa.......un senso di una continua sconfitta che non si vuol suoperare...o si pensa di non riuscirci.....
 
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SOGNA RAGAZZO SOGNA

E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte;
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.
Sogna, ragazzo, sogna
quando sale il vento nelle vie del cuore,
quando un uomo vive per le sue parole
o non vive più.
Sogna, ragazzo, sogna,
non lassciarlo solo contro questo mondo,
non lasciarlo andare, sogna fino in fondo,
fallo pure tu!
Sogna, ragazzo, sogna
quando cala il vento ma non è finita,
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu.
Sogna, ragazzo, sogna,
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu!
Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre,
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.
Passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita;
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.
E la vita è così forte
che attraversa i muri senza farsi vedere;
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che "quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire".
Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta, quando lei non torna,
quando il solo passo che fermava il cuore
non lo senti più.
Sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni, passerrà l'amore,
passeran le notti, finirà il dolore,
sarai sempre tu ...
Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più.
Sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu.

 

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