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Messaggi di Marzo 2015

Simboli oscurati allo Juventus Stadium

Post n°7696 pubblicato il 31 Marzo 2015 da nadir63l
 

 

 

logo(4).png

 

Stasera la Nazionale della federazione degli incompetenti ospiterà allo Juventus Stadium l'Inghilterra per un'amichevole di lusso. Amichevole appunto, non una gara inserita in una manifestazione ufficiale che anche per esigenze di marketing richiede che gli impianti siano addobbati secondo gli standard della competizione.

La Juventus FC SpA concedendo l'uso del proprio stadio era consapevole che la FIGC avrebbe coperto tutti i simboli delle vittorie bianconere, soprattutto quel numero 32 che annovera anche i titoli che legittimamente sono stati vinti nel 2005 e 2006. Titoli conquistati sul campo ma da non esibire in tribuna e altrove.

Pur consapevole di ciò, la società bianconera non ha posto alcuna condizione per la concessione dello Stadium. Si permette così di oltraggiare ancora la Storia juventina lasciando aggredire anche quell'impianto che è il principale esempio dell'avanguardia bianconera e uno dei principali motivi d'orgoglio per i tifosi.

Qualche giorno fa a Londra per l'amichevole tra Brasile e Cile non sono stati coperti gli analoghi simboli richiamanti le vittorie dell'Arsenal, nel cui impianto si giocava la partita, a dimostrazione che non vi è alcuna norma che imponga un simile occultamento. D'altra parte non ricordiamo che in altri stadi italiani la FIGC abbia fatto altrettanto imponendo un medesimo maquillage per le amichevoli. Nel caso dello Stadium ci si è spinti oltre, arrivando ad alterare persino l'esterno dello stadio.

Se Tavecchio fa tutto questo all'interno dello Juventus Stadium è perché qualcuno glielo ha permesso, gli stessi che se non avessero voluto questa ingiuria potevano tranquillamente negare la concessione o al limite imporre delle condizioni. Si è preferito invece seguitare con la stessa timorosa logica che nel 2012 ha spinto a non esibire le tre stelle sulla maglia, rattoppandola per non urtare Lega e Federcalcio, le quali non avrebbero potuto opporre alcun regolamento per vietare l'apposizione della terza stella che sarebbe stata tanto cara all'Avvocato.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=4168

 
 
 

E mentre Elkann punge Conte, la Fiat lascia la Nazionale

Post n°7695 pubblicato il 29 Marzo 2015 da nadir63l
 

La Infront lascia trapelare la notizia che il rapporto di sponsorizzazione potrebbe essere finito:. Domani per Italia-Inghilterra la prima volta dopo molti anni in una partita casalinga degli azzurri non ci saranno pubblicità Fiat

E mentre Elkann punge Conte, la Fiat lascia la Nazionale© Ansa
TORINO - Attenzione, perché la polemica fra la Juventus e laNazionale potrebbe avere dei risvolti molto più concreti delle affillate battute di John Elkann sugli allenamenti di Conte troppo intensi. Secondo l'Ansa, infatti, sarebbe a rischio la partnership fra la Fiat e la Figc, legate da un remunerativo contratto di sponsorizzazione.

LO STRAPPO - In questi giorni torinesi della nazionale, impegnata martedì in amichevole con l'Inghilterra allo Juventus Stadium, si sta infatti consumando uno strappo: a meno di repentini cambiamenti di scenario per la prima volta dopo molti anni in una partita casalinga degli azzurri non ci saranno pubblicità Fiat. La societa' mista Infront-Il Sole 24Ore, subentrata a RCS nel ruolo di advisor pubblicitario della Figc si è vista presentare un'offerta decisamente al ribasso dal gruppo torinese per la posizione di uno dei tre top sponsor azzurri (in passato con Fiat erano Telecom e Compass). «E così - spiega Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia - abbiamo deciso di accentuare la nostra vocazione a trovare accordi all'estero. D'altra parte siamo convinti che la precedente gestione abbia valorizzato poco il marchio della nazionale, soprattutto sul mercato straniero. E' intuitivo che aziende con possibilità di usare un marchio come quello azzurro in tutto il mondo abbiano capacità di spesa superiore. E in questo senso Toyota o Volkswagen sono certo marchi più globali di Fiat».

 

ADDIO UCCELLINO - Ci sarebbero state manifestazioni di interesse importanti da queste due aziende automobilistiche, e sempre sul versante straniero per altri settori merceologici, chiarisce Bogarelli, «Il Sole24Ore ha addirittura attivato l'ICE, Istituto per il commercio estero». Ma su quello italiano il marketing azzurro come va? Ci sono conferme: domani la Puma presenta l'accordo di sponsorizzazione tecnica raggiunto nell'estate scorsa ai tempi dell'ingaggio di Antonio Conte, («Ma questo - spiega Bogarelli - prescinde dal nostro contratto. E' un'intesa raggiunta direttamente dalla Figc»). E ci sono novità: è volato via il passerotto dell'acqua Uliveto, quello che cinguettava con Del Piero. E nel settore è subentrata l'acqua Lete, che esordirà nella cartellonistica martedì. Tra gli sponsor di 'seconda fascia' accordo raggiunto anche con FASSI GRU, mentre tra quelli principali la trattativa con Compass è bene avviata, tanto che la Figc ha deciso di concedere all'azienda del Gruppo MedioBanca un spazio allo Juventus Stadium martedì. Fatta al 99 per cento anche per le media partnership, che saranno con il Corriere dello Sport-Stadio e Radio Italia. 

 
 
 

CLAMOROSO MARCHISIO, NESSUNA LESIONE AL CROCIATO!

Post n°7694 pubblicato il 27 Marzo 2015 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Incredibile ma vero: nessuna lesione al crociato per Claudio Marchisio. E' questo l'esito degli accertamenti effettuati dal centrocampista bianconero alla Clinica Fornaca. Ecco il comunicato della società bianconera: "Claudio Marchisio, rientrato questo pomeriggio dal ritiro della Nazionale, è stato sottoposto ad accertamenti da parte dei medici sociali della Juventus e dal professor Flavio Quaglia. È stato poi sottoposto in tarda serata a una nuova risonanza magnetica del ginocchio destro dal professor Carlo Faletti presso la clinica Fornaca. La visita e l'esame hanno escluso lesioni del legamento crociato anteriore. Claudio rimarrà a riposo per qualche giorno e le sue condizioni verranno quotidianamente monitorate".

 
 
 

Marchisio, stagione finita. La Juve spera in Pirlo

Post n°7693 pubblicato il 27 Marzo 2015 da nadir63l
 

Champions e Coppa Italia, oltre al campionato: Allegri conta su Vidal, Pereyra, Sturaro e Padoin, ma soprattutto sul ritorno del regista dopo la sosta. Per continuare a sognare anche oltreconfine. Il tweet di Tevez e degli altri compagni

Marchisio, stagione finita. La Juve spera in Pirlo© LaPresse

TORINO - (e.e.) La tegola Marchisio proprio non ci voleva. Il centrocampista, che a Coverciano si è infortunato gravemente (lesione subtotale del legamento crociato anteriore destro), chiude qui la stagione con la Juventus. E con la Nazionale, ovvio. Una stagione che per i bianconeri, a dirla tutta, entra nel vivo, vivissimo, proprio adesso. Semifinali di Coppa Italia e quarti di Champions inclusi, a parte il campionato, però ampiamente dominato e a prova di ribaltoni. Come rimediare? Intanto, puntando sulla forza del gruppo fin qui a prova di sventure. Infatti, proprio il gruppo via via ha sopperito alle defezioni, più o meno lunghe, di Barzagli, Morata, Vidal, Asamoah, Caceres, Romulo, Pogba, Pirlo.


LE ARMI - E allora, proprio in attesa del recupero del regista, previsto per dopo la sosta, il tecnico può contare sulla solidità rinnovata di Vidal, sulla capacità di cambiare fronte del campo di Pereyra, sul soldatino jolly Padoin e sull'Under 21 Sturaro. Insomma, c'è vita sul pianeta centrocampo, nonostante tutto, nonostante la sfortuna, nonostante i guai in serie. E ci sono pure i tre sistemi di gioco ad accorrere in soccorso: il 3-5-2 per sopperire alla lacuna numerica (e qualitativa), il 4-3-1-2 se Pirlo è abile e arruolabile e si vuole puntare ancora sul trequartista e poi il 4-3-3 finora riservato alla Coppa Italia. Dove la Juventus cercherà la rimonta sulla Fiorentina. Ma è chiaro come sia la Champions League nel mirino - e nel cuore - di tutto l'ambiente Juve. E allora la preoccupazione, dopo il ko di Marchisio, è proprio per la doppia sfida con il Monaco (14-22 aprile). La speranza è che Andrea ci sia. Andrea Pirlo, ovvio. Il problema muscolare è superato, si sta allenando bene a Vinovo. Fin qui, Claudio il Principino lo aveva sostituito alla grande in cabina di regia: ora ad Allegri serve ritrovare il Pirlo che tutti conoscono. Per continuare a puntare in alto. Anche per Claudio Marchisio.

TEVEZ: FORZA FENOMENO - Subito dagli Usa arriva il tweet di Carlitos Tevez ‏@carlitos3210: «   Fuerza@ClaMarchisio8 estamos todos a tu lado fenómeno!!!». Luca Marrone ‏@marrone39: « Forza@ClaMarchisio8 non mollare! Ti aspettiamo più forte di prima!!!». Álvaro Morata ‏@AlvaroMorata: «Te echaremos de menos hermano. Mucho ánimo y fuerza crack!! Volverás más fuerte que antes!!».

DEL PIERO: «TIFO PER TE» - Anche Del Piero ha voluto mandare, tramite twitter, un messaggio a Claudio Marchisio dopo l'infortunio con la Nazionale: «Forza Marchisio - si legge nel post dell'ex capitano della Juve -, tornerai, vincerai e sarai ancora più forte, credici! La Juve e la Nazionale ti aspettano. Io tifo per te! Ale». 

ZANETTI - Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, ha voluto inviare un messaggio a Claudio Marchisio dopo l'infortunio con la Nazionale. "Oltre ogni bandiera, forza Claudio #Marchisio: riprenditi presto che il mondo del calcio ti aspetta", le parole pubblicate su Twitter insieme ad una foto di un'azione di gioco dello juventino e dell'ex capitano nerazzurro. 

BONUCCI - «Tornerai più forte di prima per continuare con nuove ed esaltanti vittorie». Questo il messaggio di Bonucci per il suo compagno di squadra.

 
 
 

Farsopoli: l'interista chiacchierone parla sempre troppo

Post n°7692 pubblicato il 26 Marzo 2015 da nadir63l
 

© foto di Stefano Porta/PhotoViews

Calciopoli (o per meglio dire Farsopoli): sapremo mai la verità? Considerando che ancora stiamo aspettando che si faccia chiarezza su quanto accaduto ad Ustica nel 1980, non possiamo pretendere che in tempi così brevi (solo 9 anni) si riesca ad appurare la natura di quanto è accaduto realmente. Certo è che gli interrogativi e la lacune rimangono molte, tante, troppe; inoltre, se l'appello ha sentenziato che i campionati in questione non furono alterati, questa cosiddetta associazione a delinquere doveva proprio essere composta da incapaci e dilettanti. Alla fine della fiera, ciò che rimane è la figura di Moggi: un uomo in tre, ovvero tre per uno, o, per meglio dire, uno e trino, capace di fare tutto da solo. Nemmeno Superman avrebbe potuto anche solo lontanamente pensare di raggiungere certi livelli; nemmeno la fantasia di Asimov avrebbe potuto partorire una trama così fantasiosa. Eppure c'è ancora chi ci crede: è questa la parte davvero triste. Tralasciando gli aspetti giuridici, è alquanto “divertente” (per usare un eufemismo) leggere le prime reazioni di personaggi più o meno noti. Il drammaturgo attore Gianfelice Facchetti, ha detto testuali parole: “La prescrizione è una condanna morale?Di fatto sì, e c’è da essere soddisfatti. Parlano le vicende, che sono chiare, ed è inconfutabile che molto non andava per il verso giusto in quegli anni. Una vittoria morale anche per mio padre? Ci sono delle parole forti, che sono state sottolineate, su quelli che erano i poteri forti in quegli anni e le complicità in Federazione. Chi non era allineato subiva dei ricatti. Perchè l’Inter anche attraverso mio padre, non ha denunciato nulla alla Figc? Perché sapeva perfettamente che esisteva chi sosteneva certi candidati”. E' buffo leggere certe parole, ricordando che la stessa Inter si è salvata per via della prescrizione dall'accusa di illecito sportivo e che considerando quanto emerso nel corso degli anni, la posizione di Facchetti senior non è risultata proprio così immacolata come qualcuno vuole farci credere. Perchè l'Inter non ha denunciato nulla alla Figc? Avrebbero dovuto denunciare se stessi? Oddio, sarebbero anche stati capaci di farlo, probabilmente.... . Non poteva esimersi dal commentare il tutto il buon Marco Travaglio, al quale però stride enormemente l'accostamento delle due parole “tifoso juventino”. Evitiamo di definirlo così: parliamone piuttosto come del Direttore del “Fatto Quotidiano” e basta. Al di là delle idee ed opinioni personali, ciò che fa specie è vedere come una persona che si professa paladina della verità a tutti i costi, scivoli così banalmente sulla buccia di banana tesa da Calciopoli. O magari è più forte il richiamo della visibilità, della voglia di protagonismo a tutti i costi che, alle volte, tende ad annebbiare un po' le idee e la ragione. In quanto aBonolis, cosa vogliamo dire: al di là della fede calcistica, qualche anno fa risultava anche simpatico ed ironico, poi ha iniziato ad eccedere, a carcare troppo la mano, sino ad oltrepassare quella sottile linea che delinea il confine tra il buon gusto e la mancanza di rispetto verso il prossimo. Come la maggior parte degli interisti, poi, ha qualche problema nella comprensione dei fatti (omette di ricordare ciò che non gli piace). Sulle parole diTavecchio c'è poco da dire, visto che, per il ruolo che ricopre, non è che possa sbizzarrirsi in dichiarazioni diverse da quelle che ha rilasciato: farebbe comunque bene a ricordarsi che, senza la Juve, il movimento calcistico italiano sarebbe più o meno sullo stesso livello di quello della Repubblica delle banane. Uno dei pochi giornalisti che in questi anni ha cercato di dire le cose come stanno è Oliviero Beha (non proprio juventino nel sangue): abbiamo visto la fine che ha fatto....Considerazioni finali: ci avete detto per nove anni che Moggi è un mostro, che i campionato erano alterati, falsati, etc. Eppure, se andiamo ad analizzare i campionati successivi a Calciopoli possiamo notare come siano stati infarciti di errori, polemiche, proteste, tensioni ed episodi a volte davvero eclatanti: ricordate per esempio un gol dell'Inter in quel di Siena con mezza squadra nerazzurra in fuorigioco? Moggi, la Juve, gli arbitri, sono da sempre l'alibi perfetto di chi e per chi non vince mai. Sulla strage di Ustica siamo in attesa di notizie certe da quasi 35 anni; se su Calciopoli si potesse avere qualche risposta definitiva, inequivocabile e veritiera un tantinino prima.....

 

 
 
 

Calciopoli, Moggi: «Processo abnorme. Abbiamo scherzato per 9 anni»

Post n°7691 pubblicato il 24 Marzo 2015 da nadir63l
 

L'ex dirigente della Juventus dopo il verdetto della Cassazione: «Si è appurato che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari e non ci sono state conversazioni sulle designazioni»

Calciopoli, Moggi: «Processo abnorme. Abbiamo scherzato per 9 anni»© LaPresse
ROMA - "Abbiamo scherzato per nove anni e questa è una cosa spiacevole, perché questo processo abnorme si è risolto in nulla: solo tante spese e tante persone rovinate. In nove anni si è appurato che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari e non ci sono state conversazioni sulle designazioni. La Juve deve chiedere due scudetti? Questo è un problema della Juventus, non è un problema mio". Questo il commento dell'ex dg della Juve, Luciano Moggi, al verdetto della Cassazione che ha prescritto l'accusa contro di lui per associazione a delinquere e ha annullato la frode sportiva. "Sono felice - spiega Moggi - per quelli che sono stati assolti, sono felice per quelli che mi sono stati vicini. Sono meno felice per quello che è successo. Assoluzione totale? Ma no, io sono contento in questa maniera. Noi non abbiamo chiesto la prescrizione, anzi abbiamo snellito il processo, abbiamo eliminato i nostri testi quindi più di così cosa potevamo fare?".

LEGALE MOGGI - L'avvocato Prioreschi, legale di Moggi, commenta così la sentenza: "Mi aspettavo qualcosa di meglio, devo dire che questa sentenza non scioglie un nodo principale che è quello dell'associazione a delinquere che adesso è rimasta veramente poca cosa. Perché questo processo è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea prima indagati e poi imputati e praticamente è rimasta un'associazione con soli due arbitri, Racalbuto e De Santis, e solo tre frodi sportive sulle 21 contestate all'inizio nelle quali sono state condannate due arbitri: Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato ipotizzato dai pubblici ministeri all'inizio. Questo è un po' il dato che stona con una dichiarazione di prescrizione su un'associazione a delinquere. Predeterminare i risultati del campionato di calcio 2004-2005? Mi sembra un po' difficile farlo con due arbitri e tre partite. Rimane un processo che è stato fatto con un obiettivo predeterminato che era quello di Luciano Moggi alla Juventus perché se la difesa di Luciano Moggi nel corso del giudizio di primo grado non avesse tirato fuori le intercettazioni di tutti gli altri, probabilmente ci sarebbe stato un altro processo oppure non ci sarebbe stato nessun processo. Questo è un dato che nessuna sentenza potrà mai cancellare: comportamenti simili sono stati valutati in maniera diversa, questo lascia un po' l'amaro in bocca. Il bilancio è comunque positivo. Dal punto di vista morale c'è stata una rivalutazione da parte dell'opinione pubblica della figura di Luciano Moggi quando sono uscite le intercettazioni di tutte le altre società e si è scoperto che non soltanto Luciano Moggi parlava con i designatori ma che ci parlavano tutti e che era un fatto normale e nemmeno vietato dal regolamento".

 
 
 

Calciopoli, Moggi prescritto. Senza arbitri, niente Cupola

Post n°7690 pubblicato il 24 Marzo 2015 da nadir63l
 

Calciopoli finisce, come ampiamente previsto, in prescrizione, ma non senza erodere ulteriormente l'impianto accusatorio

Calciopoli, Moggi prescritto. Senza arbitri, niente Cupola© LaPresse
ROMA - All'una in punto si è sciolta la camera di consiglio e i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione hanno iniziato a leggere il dispositivo intorno all'una e un quarto. Calciopoli finisce, come ampiamente previsto, in prescrizione, ma non senza erodere ulteriormente l'impianto accusatorio. Il teorema dell'associazione a delinquere regge fino alla fine (Moggi, Giraudo e Pairetto nella requisitoria del pg suonano "colpevoli" e l'organizzazione esistente), ma è puntellata da una sola condanna a titolo definitivo (De Santis), di due soli arbitri e da un numero esiguo di frodi, con alcune partite (tre delle cinque rimaste in piedi) alterate senza avere l'arbitro (forse con la sola forza del pensiero in stile Giucas Casella). Un'associazione molto light, insomma. Si dovrà attendere la lettura delle motivazioni per capire e commentare, per ora rimane la sensazione di un'impianto accusatorio tenuto in vita con la respirazione artificiale, pur di evitare un ribaltone che sarebbe risultato troppo scomodo. 

IL DISPOSITIVO - Il dispositivo che dice: Moggi prescritto per l'imputazione di associazione a delinquere, mentre viene annullata la sentenza per due frodi sportive perché il fatto non sussiste. Giraudo prescritto per associazione a delinquere. Bertini, Dattilo e Mazzei assolti perché il fatto non sussiste. Rigetto del ricorso per De Santis per il quale viene confermata la condanna. Inammissibili i risarcimenti civili. Rinvio al giudice civile competente per l'eventuale risarcimento della Figc, che riapre la battaglia dei risarcimenti (dai quali tuttavia sono stati esclusi i club) da discutersi in altra sede. Un ramo di Calciopoli che potrebbe anche infiammarsi in seguito. 

LE ASSOLUZIONI - Ma quello che ha sorpreso, al di là delle prescrizioni scontate, sono le ulteriori assoluzioni degli arbitri (Bertini e Dattilo che avevano orgogliosamente rinunciato alla prescrizione) e di un designatore (Mazzei, che si occupava dei guardalinee). Dei 37 imputati iniziali solo uno ha ricevuto una condanna definitiva (De Santis) e non certo per colpa delle difese che fin dal primo grado di giudizio hanno cercato di velocizzare il processo (vedi la rinuncia a quasi un centinaio di testimoni che erano stati chiamati). Di 8 arbitri inizialmente coinvolti, ne sono rimasti 2: De Santis e Racalbuto, già prescritto in secondo grado e che ieri si è visto rigettare il ricorso. Delle oltre cinquanta partite finite nel mirino nel sono rimaste cinque e non è chiaro come e perché, visto in tre casi gli arbitri sono stati assolti. Come funzionava questa cupola? Che dispendio enorme in termini organizzativi per un risultato così misero, al punto dal primo grado di giudizio fino a questa notte, tutti i giudici hanno confermato che il «campionato non fu alterato», il «sorteggio non fu truccato», le «ammonizioni preventive non esistevano». Come esercitava questo sconfinato potere l'associazione di Moggi lo scopiremo solo leggendo le motivazioni, che sono previste entro 90 giorni. 

NON FINISCE QUI - Resta, per ora, una sentenza che proscioglie condannando, ma la Cupola Moggiana, grandiosa costruzione di architettura giudiziaria nel 2006, finisce per assomigliare a un edificio diroccato, che ha perso nel corso degli anni mattoni e architravi. Della Calciopoli del 2006 rimangono dei resti che il tempo ha reso archeologici e con i quali la logica non riesce a immaginare «il più grande scandalo del calcio italiano», visto che sono rimasti due arbitri e cinque partite (Scommessopoli in confronto è un grattacielo). Non finisce certo qui, perché da questo momento potrebbe rientrare in scena la Giustizia Sportiva: la Juventus ha pronto il ricorso all'articolo 39 per la revisione e le assoluzioni della Cassazione sono altri proiettili per la sua cartucciera.

 
 
 

LIVE CALCIOPOLI - Il giorno del giudizio. PG Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo.

Post n°7689 pubblicato il 23 Marzo 2015 da nadir63l
 

Chiesta assoluzione per Bertini e Dattilo

© foto di Stefano Porta/PhotoViews

12:20 - Ora la parola passa agli avvocati, poi la sentenza.

12:10 - CHIESTA ASSOLUZIONE PER BERTINI E DATTILO - Per gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo, invece, i pg hanno proposto l'annullamento senza rinvio della sentenza e quindi l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste".

12:00 - DE SANTIS, CHIESTO RIGETTO RICORSO - Per l'ex arbitro Massimo De Santis è stato invece chiesto il rigetto del ricorso che aveva presentato.

11:55 - ANCHE PER PAIRETTO E MAZZINI CHIESTA PRESCRIZIONE - Chiesta la prescrizione anche per l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto e per l'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini. 

11:45 - PG CASSAZIONE: PRESCRIZIONE PER MOGGI E GIRAUDO - Il pg Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione del reato di associazione per delinquere per l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi e per l'ex amministratore delegato della società torinese, Antonio Giraudo, in secondo grado. L'ex dg bianconero era stato condannato in appello a 2 anni e 4 mesi, mentre l'ex ad aveva ricevuto una condanna con rito abbreviato a 1 anno e 8 mesi  Il pm, inoltre, ha chiesto per Moggi l'annullamento senza rinvio per i capi d'imputazione riguardanti la frode in competizione sportiva.

11:15 - PARLA IL PG -  A prendere la parola in aula è il sostituto pg di Cassazione Gabriele Mazzotta.

11:00 - LA NAZIONE - BERTINI, ARBITRO AI TEMPI SUPPLEMENTARI - Il quotidiano La Nazione focalizza l'attenzione sulla situazione di Paolo Bertini: "Paolo Bertini, da buon arbitro, aspetta i tempi supplementari: condannato per Calciopoli, non si arrende e cerca la riabilitazione in cassazione. E' l’ultimo atto dopo il quale o la sentenza diventa definitiva o si riparte con un nuovo processo in appello. Chi era dunque Bertini ai tempi in cui passava per uno dei migliori arbitri della serie A, uno dei pochi con la qualifica di internazionale: un ingranaggio del sistema Moggi, ammesso sia esistito, come dicono le due sentenze di Napoli, o uno, come lui proclama, finito dentro una storia più grande di lui con la quale sono stati regolati conti occulti dentro il calcio che vale? Bertini è convinto della sua innocenza e ha rinunciato in appello alla prescrizione.

Per i Pm napoletani l’arbitro era il titolare di una delle sim svizzere regalate da Moggi e con le quali Big Luciano avrebbe tenuto i contatti con i suoi fedelissimi. Inutile dire che Bertini ha sempre negato di averne mai avuta una, i due verdetti gli danno torto. Stamani il suo avvocato Mauro Messeri, suo cugino, cercherà di dimostrare l’illogicità delle sentenze di condanna, sia pure con la seconda che ridimensiona la prima: un anno e mezzo in primo grado e solo dieci mesi (ma bruciano anche quelli) in appello. L’udienza in cassazione sarà lunga. Sentenza, se arriva oggi, a tarda ora".

10:40 - PANORAMA - ECCO COSA PUO' ACCADERE - Giovanni Capuano, sulle colonne di Panorama.it, ci spiega cosa potrebbe accadere oggi in Cassazion(CLICCA PER LEGGERE)

10:20 - UDIENZA INIZIATA, MOGGI C'E' - 
E' cominciata l'udienza in Cassazione sul processo Calciopoli. Luciano Moggi è presente in aula. A prendere la parola in aula per primo sara' il sostituto pg di Cassazione Gabriele Mazzotta.

10:00 -  LA REPUBBLICA - JUVE PRONTA A CHIEDERE LA RESTITUZIONE DEI TITOLI IN CASO DI ASSOLUZIONE - Sullo sfondo del processo penale - riporta La Repubblica -, resta lo scontro che il caso ha determinato in sede sportiva. La decisione della Cassazione si riverbererà sul contenzioso ingaggiato dalla Juventus, che ha chiesto alla Figc un risarcimento di 443 milioni di euro. Più difficile, ma non impossibile, una richiesta di revisione (in caso di assoluzione con la formula più ampia) del processo sportivo che portò alla revoca dei due scudetti vinti sul campo dai bianconeri. 

 
 
 

ALLEGRI IN CONFERENZA: "Segnale importante di maturità e responsabilità. Tevez è stata una sorpresa"

Post n°7688 pubblicato il 22 Marzo 2015 da nadir63l
 

Massimiliano Allegri sta rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Tuttojuve.com sta riportando integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

L'impressione è che questa Juventus dia sempre l'impressione di non mollare mai. Si è vista tanta cattiveria dopo la gara di coppa...
"Credo che questo sia merito dei ragazzi, della responsabilità che hanno. Avevo chiesto di affrontare la partita nel migliore dei modi perchè era una delle tre partite quasi decisive del campionato. Non era semplice perchè affrontavamo il Genoa che ci aveva battuto all'andata e soprattutto è una squadra difficile da giocarci contro. Invece i ragazzi sono entrati in campo, hanno dato subito intensità, abbiamo avuto subito un paio di occasioni. Dopo Tevez ha fatto questo gol straordinario. Nel secondo tempo abbiamo avuto le occasioni di chiudere la partita, prima su rigore e poi in due-tre situazioni. Abbiamo difeso bene, non abbiamo concesso niente, solo in quell'occasione dove Barzagli ha levato un gol fatto a Perotti. E credo che la squadra abbia dato un segnale importante di maturità e di responsabilità. Dopo la partita di mercoledì non era assolutamente facile ottenere questa concentrazione".

Negli ultimi minuti hai sbraitato molto. A Genova avevate preso gol perchè si aveva voglia di vincere. Ti chiedo se eri arrabbiato perchè avete chiuso tutti avanti o per altro...
"No, ho cercato di tenere alta l'attenzione perchè era un momento in cui sembrava che la partita la avessimo in mano, però non vincevamo 3-0, ma 1-0, e basta una situazione per rischiare o prendere gol. Quindi bisognava fare meglio e chiudere la partita meglio. Comunque credo che la vittoria sia meritata per quello che hanno fatto i ragazzi".


Negli ultimi minuti hai sbraitato molto. A Genova avevate preso gol perchè si aveva voglia di vincere. Ti chiedo se eri arrabbiato perchè avete chiuso tutti avanti o per altro...
"No, ho cercato di tenere alta l'attenzione perchè era un momento in cui sembrava che la partita la avessimo in mano, però non vincevamo 3-0, ma 1-0, e basta una situazione per rischiare o prendere gol. Quindi bisognava fare meglio e chiudere la partita meglio. Comunque credo che la vittoria sia meritata per quello che hanno fatto i ragazzi".

Un commento su Barzagli. Ora il 3-5-2 può essere l'unico modulo?
"Barzagli sembra un ragazzino, perchè dopo 8 mesi giocare tre partite in una settimana-dieci giorni, non era semplice, con questa intensità. E' un giocatore recuperato che ci è mancato molto. Noi abbiamo passato un periodo con i difensori contati, perchè avevamo Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra, perchè avevamo Caceres, Barzagli, Asamoah fuori. Bonucci ha fatto tantissime partite. E' un recupero importante anche perchè da qui alla fine del campionato e nelle altre competizioni ho la possibilità di ruotare anche i difensori".

Il distacco rimane ampio. Ti ha sopreso più la Juve o pensavi che la concorrenza fosse più dura?
"Ma credo che se abbiamo questi punti di vantaggio ce li meritiamo. Vincere le partite in Italia non è mai facile, soprattutto per la Juventus che tutte le volte che incontra le squadre gli altri giocano la partita della vita. Vincere le partite nel campionato italiano è sempre molto difficile, quindi credo che ci siano grandi e grossi meriti della Juventus e meno demeriti delle altre squadre".

Tevez è il più forte che abbia mai allenato?
"E' stata una sopresa, ma soprattutto per la continuità che dà durante la partita e durante gli allenamenti. E' un giocatore caratteriale, un giocatore tecnico. Oggi ha fatto una partita molto importante perchè ha giocato quasi da centrocampista. A lui piace molto girare dietro la punta, muoversi liberamente e soprattutto è talmente bravo ad andare a occupare gli spazi dove andare a ricevere palla e questo credo che abbia creato grosse difficoltà al Genoa".

Tevez ha detto che avrebbe preferito incontrare Barcellona o Real, in modo che se doveste arrivare in finale nessuno potrebbe dire che avete incontrato una squadra semplice. E' d'accordo?
"Dobbiamo accettare il sorteggio, tanto dovremo pensarci tra un quindicina di giorni e non ora. E' un quarto di finale, sarà molto difficile, nessuno si deve aspettare un quarto di finale facile. Il Monaco ha dei valori differenti dal Borussia e dalle altre squadre, è una squadra che difende molto bene, è ben organizzata in fase difensiva, molto brava sulle ripartenze, hanno giocatori veloci e quindi bisogna prepararla per bene. Sapendo di avere un'ottima possibilità di approdare alle semifinale, ma non perchè c'è il Monaco, ma perchè giochiamo un quarto di finale"(redazione Tuttojuve.com).

 
 
 

PERLA DI TEVEZ E LA JUVE SI VENDICA

Post n°7687 pubblicato il 22 Marzo 2015 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus vuole allungare per lo scudetto, Allegri sceglie Llorenre davanti con Tevez, Padoin in fascia e difesa con Barzagli confermato, Gasperini con Lestienne che supera Laxalt in volata
Avvio molto caldo con un'occasione per parte, prima la Juventus con Lichtsteiner e poi il Genoa con Niang. Juventus molto aggressiva in avvio, partita veloce. 

Il Genoa risponde colpo su colpo, dopo un colpo di testa alto di Chiellini, due occasioni per i rossoblu con Buffon che deve uscire basso e poi conclusione a lato di Bertolacci che al minuto 22 viene ammonito per un fallo su Vidal. 

PRODEZZA TEVEZ - Carlos Tevez segna un gol bellissimo al minuto venticinque. L'argentino parte da fuori area sul lato di destra, salta due avversari e fa partire un tiro potentissimo sotto la traversa che fulmina Perin, ennesima prodezza dell'Apache.  Subito dopo occasione per Lichtsteiner, palla alta.

Dopo il vantaggio la Juventus prova a controllare la gara e il Genoa tenta qualche sortita, Perotti a fine primo tempo prova il tiro telefonata, nulla di pericoloso. 
A fine primo tempo la Juventus va vicinissima al raddoppio, testa di Llorente, miracolo di Perin e poi sottomisura Chiellini colpisce una clamorosa traversa. 
Il secondo tempo inizia con Borriello al posto di Niang. Si fa male Perin ed entra Lamanna al suo posto, secondo tempo a ritmi iniziali più lenti.
La Juventus si risveglia al minuto sessantuno, bella azione Tevez, Lichtsteiner, Pereyra con El Tucumano che si procura un rigore. Tevez però so fa ipnotizzare da Lamanna, poco dopo palla buona per Llorente che sul più bello viene chiuso dalla difesa rossoblu. 
Doppio cambio al minuto settantadue con Pepe e Matri che rilevano Lichtsteiner e Llorente autore di una prova poco efficace.
La Juventus non chiude la gara e la formazione di Gasperini resta viva ed e' Barzagli a salvare su Perotti. Non buono il finale di gara con qualche errore in disimpegno che galvanizzano i rossoblu. Esce anche Vidal ed entra a Sturaro, ex di turno come Matri entrato poco prima. 
Nel recupero grandi occasioni per la Juventus con Pereyra che sbaglia un passaggio facile facile e poi Tevez spedisce in curva. 
La Juventus vince ancora e vola momentaneamente a più diciassette in attesa della Roma e della Lazio a questo punto. Partita risolta da Tevez che forse poteva essere chiusa prima ma visto lo sforzo di mercoledì, va benissimo così, si conferma solida la difesa ancora imbattuta. 

 
 
 

ALLEGRI: "Non siamo ancora ubriachi, col Genoa gara molto difficile.

Post n°7686 pubblicato il 21 Marzo 2015 da nadir63l
 

Conte non mi ha chiamato per Barzagli. Pirlo torna dopo la sosta, Marchisio recuperato. Sul futuro di Pogba..."

© foto di Giulia Borletto

Dopo la positiva missione europea, la Juventus è rituffarsi nel campionato dove è attesa dalla sfida casalinga contro il Genoa. Una gara che Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa dalle ore 12:00, al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com segue in diretta l'evento, riportando integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero.

Come si fa a non essere ancora ubriachi, estasiati dalla grande partita di mercoledì? Il ct ti ha chiamato per sapere le condizioni di Barzagli? Ti scoccerebbe se fosse convocato?
"Ancora ubriachi non lo siamo assolutamente, anche perchè abbiamo fatto un ottimo ottavo di finale, sia all'andata che al ritorno; avevamo l'obiettivo di passare il turno, ci siamo riusciti e quindi ora ci prepararemo per questo quarto di finale. Ora abbiamo una partita molto difficile col Genoa, che è la squadra che innanzitutto ci ha battuto in campionato, è una squadra che ha fatto venti punti in trasferta, ha rimontato sette volte in situazione di svantaggio e sarà una partita difficile e complicata, perchè loro hanno avuto una settimana per prepararla, noi praticamente solamente oggi, quindi dobbiamo essere molto bravi, soprattutto perchè credo dalla partita di domani - e poi ci sarà la sosta, così recupereremo un po' di energie e un po' di giocatori - e le due partite a seguire, vale a dire Empoli in casa e Parma fuori, sono tre partite credo decisivi ai fini del campionato, per non andare a incasinarsi e a crearci dei problemi, per poter preparare al meglio il ritorno di Coppa Italia a Firenze e il quarto di finale col Monaco. Per quanto riguarda la seconda domanda, se mi ha chiamato il ct, no, non mi ha chiamato, però i giocatori che ho a disposizione stanno tutti bene, Barzagli è rientrato, ha fatto due ottime partite anche se è otto mesi che è praticamente fermo, quindi quando i giocatori vanno in Nazionale vuol dire che stanno tutti bene e sono molto felice".

Un commento sul sorteggio di ieri più dettagliato. Unanimemente è stato definito un  buon sorteggio. Considerato che c'è la sosta, ci dobbiamo aspettare una Juventus con tutti i migliori o c'è qualche giocatore che ha bisogno di rifiatare? Recupera infortunati?
"Per quanto riguarda il sorteggio, innanzitutto è un quarto di finale. Il Monaco per essere arrivato a giocare un quarto di finale vuol dire che ha dei valori e dei meriti: ha eliminato l'Arsenal e non è cosa semplice, giocando buone partite. Io ieri, dopo che è venuto fuori il sorteggio, ho letto che la Juventus ha avuto fortuna in questo sorteggio, io credo invece che magari si possa rovesciare la cosa, viste le due partite che ha giocato la Juventus in casa col Borussia e a Dortmund, magari sono le altre che hanno tirato un sospiro di sollievo a non incontrarci in questo momento. C'è anche il rovescio della medaglia. E' un quarto di finale molto difficile, abbiamo le possibilità per poter andare avanti e bisogna prepararsi al meglio. Per quanto riguarda domani, i recuperi, Marchisio sta bene, ha smaltito l'influenza, Sturaro è a disposizione da oggi. Pirlo non è a disposizione, lo sarà dopo la sosta, e Pogba no, perchè si è fatto male tre giorni fa, quindi non è a disposizione. E domani valuterò oggi le condizioni di tutti, però non è che ci siano grandi stravolgimenti. Morata è squalificato, quindi siamo credo 15/16, con due ragazzotti della Primavera con noi, che sono anche bravi. Siamo al completo".  

Avete già programmato quando più o meno pensate di vincere lo Scudetto? Dopo Dortmund si è parlato molto della Juve di Allegri, questa definizione ti inorgoglisce? Quanto ci hai messo di tuo nella Juve europea?
"A me i conti non piace farli, perchè da noi si dice: una volta che si fanno i conti, vengono fuori i contadini. Quindi credo sia meglio non farli. Ho detto prima che queste tre partite sono decisive. Bisogna essere molto bravi, non sottovalutarle, perchè sottovalutare l'avversarie significa avere mancanza di rispetto e soprattutto le partite vanno vinte, perchè domani quando inizia la partita siamo 0-0 contro un Genoa che è una squadra difficile da incontrare, perchè è una squadra rognosa, che non ti fa giocare e che ti può creare dei problemi. Quindi attraverso queste tre partite è normale che passa gran parte del futuro del campionato, per non andare molto in là. Quindi dobbiamo essere molto molto bravi e credo che i ragazzi lo siano e siano molto responsabili. Per quanto riguarda la Juventus di Allegri, la Juventus non è di Allegri, la Juventus credo sia da 100 anni dela Famiglia Agnelli, quindi nelle società di calcio passano i giocatori, passano gli allenatori, la società rimane. Io credo che la Juventus sia cresciuta molto nella consapevolezza dei propri mezzi da parte dei ragazzi, sia stato fatto un buon lavoro da parte di tutti, non solo mio, ma a parte di tutto lo staff, di quelli che lavorano con me e della società, per cercare di migliorare, ma questo deve essere l'obiettivo. Un lavoro iniziato credo quattro anni fa con il primo Scudetto vinto. E' normale che bisogna cercare sempre di crescere e migliorare. Per essere competitivi a livello europeo è normale che bisogna fare ancora molto e credo che la Juventus, l'obiettivo che debba avere, è quello di riuscire a rientrare stabilmente nelle prime otto. E per farlo, la cosa innanzitutto che bisognerebbe fare, è quella di vincere il girone, perchè vincere il girone vuol dire poter avere un sorteggio sicuramenteun pochino più favorevole e garantirsi con più percentuale i quarti di finale. Poi ai quarti di finale può succedere di tutto, però quando stabilmente sei nei quarti di finale, è normale che hai più possibilità di arrivare in fondo".

Un giornale francese oggi ha riportato delle dichiarazioni di Nedved che avrebbe confermato un incontro a Montecarlo tra Pogba e il presidente del Psg. La Juventus ha smentito queste dichiarazioni. Che cosa hanno detto a lei del futuro di Pogba?
"Del futuro, della stagione prossima, non abbiamo ancora parlato di niente., anche perchè credo che abbiamo  impegni molto importanti ancora da affrontare. Che Pogba sia un giocatore straordinario, richiesto dalle grandi squadre, credo sia una cosa normale, come altri giocatori della Juventus. Però credo che la Juventus, quando è nelle prime otto d'Europa, e speriamo di essere tra le prime quattro tra un mese, credo che sia una squadra di altissimo livello, dove tutti i giocatori vogliono venire e rimanere. Quindi noi in questo momento noi pensiamo al campionato, poi alla Coppa Italia e alla Champions, poi a bocce ferme vedremo di programmare la prossima stagione".

Ad agosto è arrivato tra molto scetticismo e ha avuto un'accoglienza non facile. Poi questa è diventata la sua Juve, ha lasciato un'impronta. Si aspettava di arrivare a questo punto con 14 punti di vantaggio in campionato, che sono 15 con lo scontro diretto, con quella vittoria in casa del Dortmund e ancora in corsa per la Coppa Italia? E' andato al di là di ogni previsione...
"Io quando sono arrivato era normale che dopo tre anni con un allenatore che aveva vinto tre Scudetti, da parte dei tifosi ci potesse essere un trauma, un dispiacere. Però io alla fine credo molto in quello che faccio, nel mio lavoro, e credo ci voglia molto equilibrio, credo di non esaltarmi mai quando le cose vanno bene, di non deprimermi quando le cose vanno male, perchè  quando una squadra ha dei valori prima o poi vengono fuori. Questa squadra credo abbia delle qualità importanti, lo ha dimostrato nei tre anni precedenti, lo ha dimostrato quest'anno e credo abbia le qualità per poter ancora migliorare perchè ci sono dei giovani dentri, ci sono degli anziani che hanno grandi obiettivi e voglia di stupire. Credo che se riusciremo a vincere questo quarto Scudetto sia una cosa straordinaria per i ragazzi; se riusciremo ad arrivare in semifinale di Champions e magari ci giocheremo una grande semifinale, però credo che bisogna fare un passo alla voglia, credo che ci voglia molto equilibrio quando facciamo le cose, soprattutto nel lavoro rimanere sempre con un profilo molto basso, perchè oggi sei bravo e domani non sei più bravo. E il calcio è bello e brutto per questo. In questo momento le cose stanno andando bene ed è il momento in cui bisogna stringere perchè bisogna essere molto più bravi ora di tre mesi fa". 

E' il suo momento migliore?
"Io spero che questo sia un ottimo momento, ma non sia il migliore, perchè l'ambizione e l'obiettivo mio, ma deve essere l'obiettivo di tutti i ragazzi, è quello di migliorare e fare delle cose importanti. E per farlo ci vuole grande sacrificio, sacrificio nel senso di allenamento, sia fisico che con la testa, e i ragazzi lo stanno dimostrando, ma non lo stanno dimostrando solamente quest'anno, ma in questi quattro anni. E' normale che ci sia un percorso da fare, un percorso dove bisogna migliorare e credo che queste due partite col Dortmund abbiano dato più consapevolezza dei propri mezzi, qualche certezza in più, però non deve essere assolutamente un punto di arrivo, deve essere un punto di partenza, un buon punto di partenza, dove dobbiamo cercare di continuare, dobbiamo lavorare, per andare a migliorare ancora quelle cose che non vanno bene".

L'anno scorso a livello internazionale delle squadre italiane c'era solo la Juve. Quest'anno la Juve è ai quarti di Champions e ci sono due squadre in Europa League. Eppure c'è qualcuno che continua a dire che questo campionato non sia all'altezza rispetto all'anno scorso, di basso livello. Lei cosa pensa? Crede che la Serie A sia tornata ai livelli della Bundes o della Premier?
"Innanzitutto, il fatto che tre squadre italiane, due in Europa League e una in Champions, siano ancora in corsa per centrare degli obiettivi importanti, questo dice che il calcio italiano non è tutto da buttare. Quindi credo che a volte in Italia noi ci facciamo prendere dalla depressione, sottovalutiamo quello che abbiamo, e però non è così. E' normale che ci sono dei momenti, dei cicli dove le cose vanno meglio, dove le cose vanno un po' peggio, però il calcio italiano è sempre stato a buoni, ottimi livelli. Il fatto che tre squadre a livello europeo stiano andando avanti credo sia un buon segnale. Per quanto riguarda il campionato italiano, non è assolutamente scarso come viene detto e come si dice, però in Italia fa moda e fa tendenza denigrare quello che abbiamo in casa, quindi io non sono d'accordo. C'è un dato di fatto, che a livello economico è un problema del Paese, dove le squadre al momento non si possono permettere i grandissimi giocatori che fanno la differenza; ma di grandissimi giocatori nel mondo ce ne sono sei-sette, non è che ce ne sono mille. In Italia però credo che ci stiamo difendendo bene e soprattutto credo che sia importante iniziare un programma di lavoro nei settori giovanili, per portare a giocare i giocatori italiani nelle prime squadre, perchè non credo che in pochi anni l'Italia abbia perso il gusto, la voglia e soprattutto le qualità per portare i ragazzi a giocare a calcio".

Si può dire a chi ha detto in passato che non ci si poteva sedere in un ristorante da 100 euro, si può ovviare alle problematiche economiche con altre cose come avete dimostrato voi?
"Come ho detto prima, credo che nelle cose bisogna fare un passetto alla volta e bisogna crescere piano piano. Io credo che in Italia ci siano molti giocatori bravi italiani, stranieri altrettanto; forse non riusciremo a mangiare piatti costosi, però sicuramente le squadre italiane possono sedersi tranquillamente in un ristorante costoso. Ma questo credo sia il primo punto da dove il calcio italiano debba e possa ripartire. Ma non solo il calcio italiano, ma anche le infrastrutture che devono essere create per creare una base solida, perchè altrimenti fare un tetto senza fondamenta serve praticamente a poco".

Come ha gestito l'evoluzione di Morata? Coman nell'ultima parte della stagione, se la situazione dovesse evolvere positivamente, può avere anche lui un margine di crescita? Si aspetta un'esplosione simile? Su Tevez ha pensato almeno una volta, se me l'avessero preso a gennaio quell'anno lì, come sarebbe andata a finire...?
"Per quanto riguarda Tevez credo che sia un giocatore straordinario, ma come tutti i grandi campioni. Basta dirgli poche cose, sono talmente bravi, soprattutto quando hanno entusiasmo e voglia, fanno la differenza. Poi nella vita le cose cambiano da un giorno all'altro, come nelle partite di calcio, la vita viene decisa dagli episodi. Quindi sono fortunato ad essere alla Juventus e ad allenarlo alla Juventus. Potevo allenarlo al Milan, ma questa è acqua passata e quindi non ha senso ritornarci sopra, si vede che doveva andare così. Morata è un ragazzo che è arrivato dal Real Madrid, giovane, aveva bisogno di trovare continuità, perchè un conto è essere trattato da ragazzo e un conto è essere trattato da un giocatore pagato 20 milioni dalla Juventus, quindi un giocatore importante con grandi aspettative. Aveva bisogno di un suo percorso. Ora è un giocatore diverso, sia a livello fisico, a livello tecnico. Morata ha delle qualità straordinarie, non è che c'è bisogno di Allegri per vederlo. Quindi aveva bisogno di una sua crescita. In questa crescita credo sia stato importante e fondamentale Llorente, sia per come gli è stato vicino, sia soprattutto perchè in quel momento in cui Morata non era pronto, Llorente ha fatto ottime cose e ha lavorato moltissimo per la squadra, sia quando ha giocato all'inizio che quando è entrato. Coman è un ragazzo giovane, ha fatto degli spezzoni di partite, ha fatto intravedere delle ottime cose. Io lo vedo in allenamento, sta crescendo, è un '96, bisogna dargli tempo, perchè come al solito, quando sei in una grande squadra, giocare una partita ogni tre giorni, è differente che giocarne una alla settimana e che se ne pareggi due non succede niente. Qui se ne pareggi una, già incomincia un po' di casotto, quindi bisogna essere bravi nella gestione. Ma questo credo sia normale in una grande squadra. Fortunatamente ho Matri che ora sta bene e ci darà una mano, poi abbiamo Tevez che Dio ce lo mantenga nelle migliori condizioni. Come tutti gli altri, credo che la squadra stia bene, ha molta fiducia in se stessa. Ma in questo momento credo sia la cosa più difficile, bisogna rimanere con i piedi per terra, perchè trovare la concentrazione, lavorare bene e fare risultati ora, direi che è più difficile che giocare la partita di Doprtmund, perchè giocare a Dortmund, preparare la partita di Dortmund, credo sia stata una cosa abbastanza semplice a livello di motivazioni, di stimoli e quindi domani la partita col Genoa è un banco di prova importante e bisogno essere molto responsabili e soprattutto essere intelligente nel capire l'importanza della partita che abbiamo domani, anche perchè voglio passare una sosta in totale serenità e tranquillità".

Quanto sei sorpreso del crollo della Roma? Hai qualche consiglio da dare a Garcia?
"Innanzitutto non ho consigli da dargli perchè già faccio fatica a far quello che devo fare io. Poi nelle situazione bisogna trovarsi. Credo che il campionato italiano dimostri che vincere le partite non è semplice, bisogna avere grande equilibrio e la dimostrazione che tutte le squadre che giocano con noi giocano sempre la partita della vita, quindi per noi è sempre difficile giocare tutte le partite ad un certo livello e per vincerle bisogna che tu sia pronto a giocarle. La Roma credo abbia tutte le possibilità di rifarsi, potenzialmente mancano undici partite, può fare 33 punti, quindi ne ha 50 e può arrivare a  83. Al momento la quota Scudetto è a 83 punti".

 
 
 

SORTEGGI CHAMPIONS- La Juve pesca il Monaco, sorteggio benevolo per i bianconeri.

Post n°7685 pubblicato il 20 Marzo 2015 da nadir63l
 

Spicca il derby di Madrid

© foto di Pietro Mazzara

12:39- Da Nyon è tutto, un saluto ai lettori di "Tuttojuve.com" da Giuseppe Giannone.

12:38- Arrivano anche le date della doppia sfida: andata il 14 aprile, ritorno il 22.

12:29- Parla Nedved: "Ai quarti non si trovano avversarie facili, ma con il Monaco ce la possiamo giocare tranquillamente. L'assenza di Pogba? Avrei preferito affrontare i quarti al massimo della condizione, purtroppo è capitato questo infortunio, ma non dobbiamo piangerci addosso, la rosa della Juve è di assoluto valore. Tevez? Il suo valore non si scopre oggi, per noi è un leader, un giocatore fondamentale, a Dortmund è stato il trascinatore della squadra. Il Monaco non verrà sottovalutato, mi hanno impressionato molto, soprattutto fuori casa. Attenzioni solo sulla Champions? Assolutamente no, affrontiamo tutte le competizioni con il massimo impegno, e faccio i complimenti ad Allegri e al suo staff per la gestione della rosa, siamo al top della condizione, la rosa può sopportare tutti gli impegni. Cali di concentrazione? La Juve non ha di questi problemi, è concentrata su qualsiasi avversario, qualsiasi partita. La difesa? Il mister è stato bravissimo sia quando la squadra ha giocato a 4 che a 5, Allegri ha dato la tranquillità che serve in Europa per gestire i match".

12:28- A breve le dichiarazioni di Nedved sull'esito del sorteggio.

12:20- Per quanto riguarda le altre sfide, decisamente impronosticabile l'esito del derby di Madrid, mentre Bayern e Barcellona partono certamente favorite su Porto e PSG.

12:17- Juve decisamente più forte dei monegaschi sulla carta, ma sarà ovviamente d'obbligo non sottovalutare l'avversario, decisamente solido in difesa e con qualche individualità, come Moutinho, Berbatov e Ferreira Carrasco, da tenere d'occhio.

12:13- Sarà dunque Juventus-Monaco!! I bianconeri giocheranno la gara d'andata a Torino, il ritorno si giocherà a Montecarlo. Sorteggio senza dubbio benevolo per i bianconeri, che pescano la squadra meno forte tra quelle ancora in lizza per la conquista del trofeo.

12:12- Terzo quarto, Porto-Bayern, la Juve a questo punto sarà sorteggiata contro il Monaco.

12:11- Secondo quarto, sarà derby di Madrid, Atletico-Real.

12:11- Il primo quarto sarà PSG-Barcellona.

12:10- PSG prima squadra estratta.

12:09- Infantino riepiloga le regole del sorteggio e le date dei quarti, particolari che vi abbiamo già fornito nel corso di questa diretta.

12:07- Riedle afferma di essere rimasto particolarmente impressionato da Juventus e Monaco nel turno precedente.

12:06- Sale sul palco Kalle Riedle, ex bomber di Borussia Dortmund e Lazio, nonchè ambasciatore della finale di Berlino.

12:05- Clip su Berlino, città che, il prossimo 6 giugno, ospiterà la finale del torneo.

12:03- Parte il consueto video che presenta le 8 squadre qualificate ai quarti di Champions League.

12:00- Gianni Infantino, segretario generale dell'Uefa, entra sul palco e dà il benevenuto alla cerimonia dei sorteggi.

11:56- Tutto pronto a Nyon, manca ormai pochissimo all'inizio della cerimonia dei sorteggi.

11:47- Meno di un quarto d'ora all'inizio della cerimonia del sorteggio, a Nyon la sala va riempiendosi sempre più.

 
 
 

DA ZERO A DIECI: DAGLI ZERO TIRI AL MISTER DA DIECI

Post n°7684 pubblicato il 19 Marzo 2015 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus si regala una di quelle notti da ricordare, una di quelle serate magiche con la musichetta, lo stadio avversario molto caldo, giocatori di valore, bell'ambiente, rispetto, sportività, una cornice regale che riconcilia con il bel calcio e con questo sport, tutti con il sorriso a fine gara, consapevoli che il sogno continua.

VOTO ZERO: come i tiri subiti nella gara di ieri. Solo alcune conclusioni da lontano, ma globalmente una sensazione di forza, una prestazione di alto profilo che permette ai bianconeri di acquisire consapevolezza nel presente e nel futuro.

VOTO UNO: a chi sperava di vedere una Juventus fuori dall'Europa, di gufi ne avevamo visti volare tanti e ne vedremo ancora, la Juventus però' si conferma la squadra numero uno anche in europa e nel ranking. 

VOTO DUE: come le vittorie esterne in champions in questa stagione, dopo Malmoe arriva la vittoria a Dortmund e sicuramente questa ha un sapore molto, ma molto migliore. Due come le qualificazioni ai quarti raggiunte.

VOTO TRE: come le squadre che la Juventus vorrebbe evitare, il fortissimo Bayern di Monaco, il Real Madrid ed il Barcellona. 

VOTO QUATTRO: come le vittorie bianconere a Dortmund. Ogni trionfo dalla Uefa alla Champions ha un sapore particolare e riporta a una grande stagione, la Juventus spera che anche questa possa essere così. 

VOTO CINQUE: al Borussia. Male la formazione tedesca, poco concreta in avanti e sbadata dietro, non conferma i progressi del dopo sosta invernale e viene mangiata in tre bocconi da Tevez&c.

VOTO SEI: a Klopp. Fa quel che può e a livello tattico perde la sfida e anche i cambi non aiutano ma vince a livello umano e di classe e per sportività. 

VOTO SETTE: a Evra e Lichtsteiner. Bravi nelle fasce, spingono e coprono, garantiscono un grande aiuto e giocano un'ottima partita. 

VOTO OTTO: a Vidal, Marchisio e Pereyra. Fantastici in tutto e per tutto, Vidal torna ad essere un gladiatore, Marchisio un lottatore con il righello del geometra e Pereyra uno stantuffo che corre, dribbla e inventa. 

VOTO NOVE: a Tevez e alla difesa. Perfetto l'Apache nel segnare e inventare, campione formidabile nella scia di Baggio e Del Piero, delizia per occhi e orecchie, incubo per gli avversari. Modestia che regala spunti di classe da ricordare. Perfetta la difesa, Chiellini, Bonucci e Barzagli non concedono nulla. Menzione per Barzagli che anche se con condizione precaria regala e si regala una grande prova.

VOTO DIECI: a Massimiliano Allegri. Forse siamo stati avari in passato, ma va dato il giusto riconoscimento ad un allenatore che sta centrando gli obiettivi. I quarti erano quello sperato e sono arrivati, rivincere lo scudetto non e' certo ma la posizione e' scaramanticamente invidiabile, la coppa Italia può ancora essere raggiunta, insomma lo scetticismo ormai e' sparito. Quanto e' arrivato abbiamo detto che saremmo stati i suoi primi tifosi e non volevamo caricare la pressione sul mister perché rivincere e' sempre complicato, il mister e' entrato in punta di piedi, ha lavorato bene e oggi raccoglie i frutti. Nulla e' stato ancora raggiunto ma i complimenti per quanto stato fatto sono meritatissimo, chapeau.

 
 
 

ALLEGRI IN CONFERENZA: "Passaggio ai quarti non è una sorpresa. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi.

Post n°7683 pubblicato il 18 Marzo 2015 da nadir63l
 

Tevez valore aggiunto"

Max Allegri risponde alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Tuttojuve.com sta riportando integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

Partita perfetta. Poche squadre possono venire qui, vincere 3-0 e non subire un tiro in porta. Mi ha ricordato il Real l'anno scorso all'Allianz Arena col Bayern. Questa sera tu hai dato un segnale all'Europa? Esistono avversari che la Juventus non può incontrare? Real, Psg, Bayern, Barcellona devono preoccuparsi della Juve?
"Direi più che preoccuparsi loro della Juventus, noi dobbiamo essere consapevoli delle nostre qualità e dei nostri mezzi, sia a livello tecnico che a livello fisico. Questo i ragazzi se lo devono mettere nella testa, perchè lo hanno dimostrato in Italia e lo hanno dimostrato quest'anno in Europa. Nelle due partite, la Juve ha giocato delle ottime partite. Stasera meglio tecnicamente della partita d'andata, ma soprattutto tra le partite del girone che abbiamo giocato e queste due degli ottavi, credo che la squadra abbia sempre giocato delle partite in crescendo, perchè anche quando abbiamo perso a Madrid, una partita nella quale abbiamo giocato molto bene contro una squadra che concede poco,  abbiamo concesso un tiro in porta dove abbiamo subito gol; e in Grecia è stata una partita strana, dove siamo usciti dal campo sconfitti immeritatamente. Il passaggio del turno non è assolutamente una sorpresa, perchè da quando è iniziata la Champions la Juve è andata in continuo crescendo come prestazioni e soprattutto come consapevolezza nei propri mezzi. Questa credo sia la cosa più importante, poi se nel quarto di finale incontreremo una delle magnifiche quattro, che sono Barcellona, Real, Bayern e anche il Psg ci posso mettere dentro, questo lo vedremo. Se saremo all'altezza e saremo più bravi, passeremo il turno, altrimenti giocheremo due partite importanti con le squadre più importanti d'Europa".

All'inizio dell'avventura Champions avevi detto che c'era questo alone, che quando la Juve giocava in Europa c'era sempre qualcosa che non andava, timore. Come hai fatto a levarlo?
"Io non ho levato assolutamente niente, ho solamente cercato di trasmettere una serenità ad una squadra che ha dei mezzi importanti per poter fare una'ottima Champions. E' normale che poi quando arrivi ai quarti di finale ti vai poi a scontrare con squadre importanti, però non è detto che non abbiamo le potenzialità per giocarci un quarto di finale. Dobbiamo crederci, anche perchè credo che per raggiungere il massimo e per fare delle cose straordinarie, è importante avere la consapevolezza di noi stessi, e credo che questa rosa abbia dei giocatori importanti, giocatori che sono cresciuti. Lo stesso Morata, lo stesso Pereyra che stasera ha fatto un secondo tempo straordinario; Vidal che spesso mi ci arrabbio, perchè a volte è troppo istintivo, è troppo irruente, e stasera ha giocato una partita molto buona sotto l'aspetto tecnico e tattico. Questo credo sia importante. E' normale che se i giocatori riescono a migliorare, migliora poi anche il gioco della squadra".

Che effetto fa aver aiutato a far tornare Tevez importante e fondamentale in Europa? L'anno scorso si diceva che avesse il mal di Champions...
"Tevez sta facendo un'ottima stagione e in Champions sta facendo cose importanti. Oltre a giocare singolarmente, con le sue qualità, credo sia molto importante perchè in mezzo al campo aiuta molto i compagni, ogni tanto qualcuno va fuori posizione e lui è molto bravo nelle letture. E credo sia un valore aggiunto. Poi ha qualità tecniche e caratteriali".

 
 
 

TRIS JUVE A DORTMUND: E' FESTA JUVE

Post n°7682 pubblicato il 18 Marzo 2015 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it

Partita fondamentale per la Juventus in Germania per continuare la corsa, in un stadio caldissimo con settantamila tifosi scatenati, Massimiliano Allegri sceglie una squadra con la difesa a quattro, con formazione confermata con Pereyra trequartista. Dalla parte opposta il Borussia propone Papastathopoulos in difesa e lancia Mkhitaryan e Kampl con Reus dietro a Aubameyang. 

MORATA E TEVEZ - grandissima partenza della Juventus, prima Morata va via a Hummels e crea una superiorità che purtroppo non porta la palla a Pogba, poco dopo e' Tevez a segnare con una prodezza, palla da fuori area, cannonata che batte Weidenfeller, grande Juventus in avvio. 

Dopo il gol prova la reazione il Borussia ma e' ancora la Juventus a creare problemi al Borussia, Lichtsteiner impegna Weidenfeller in corner. 

Comincia la pressione del Borussia e Vidal rischia molto com qualche fallo di troppo. 

Purtroppo si fa male Pogba e Allegri passa alla difesa a tre inserendo Barzagli e scalando Pereyra nel centrocampo a tre. Per la Juventus un episodio sfortunato.
Il cambio di modulo porta sofferenza, la Juventus e' in difficoltà ma regge e riparte e con Morata va vicino alla rete.

Un primo tempo sicuramente buono, concluso in vantaggio grazie alla prodezza di Tevez, peccato per l'infortunio di Pogba. 

La ripresa vede il Borussia con Schmelzer out e dentro Kirch.
Grande occasione per Morata al minuto cinquanta, Tevez inventa, Morata tutto solo davanti a Weidenfeller si fa ipnotizzare e non riesce a fare gol. 
Cresce la Juventus e Morata ha ancora una grande occasione dopo una cavalcata di Pereyra ma lo spagnolo non sfrutta il bel passaggio del compagno. Entrano Ramos e Blaszczykowski escono Mkhitaryan e Bender.

Il Borussia sembra essersi un attimo fermato ma Subotic va vicino al pareggio con una conclusione deviata. 

MORATA - Il raddoppio della Juventus chiude il discorso, grandissimo lancio di Marchisio per Tevez sul filo del fuorigioco che serve un cioccolatino a Morata che raddoppia, grande secondo tempo della Juventus. 
Esce Morata ed entra Matri.

TEVEZISSIMO - standing ovation per la Juventus, grande giocata di Pereyra per Tevez che controlla in cross e fulmina Weidenfeller.  Esce l'Apache ed entra Pepe.

La Juventus controlla nel finale la gara.
Una grande Juventus che regala ai propri tifosi una bellissima prestazione europea, una qualificazione che fa entrare la Juventus nel G8, finalmente una partita Europea di grande livello dopo tanto tempo, una goduria, complimenti a tutti, Allegri sorride per la prestazione dei suoi, ora il sorteggio ma la soddisfazione e' massima. 

 
 
 

     

 

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