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Post n°1378 pubblicato il 17 Aprile 2008 da corsivo79
LA JUVE GRATTUGIA I PARMIGIANI 3-0 E SIAMO QUASI IN CHAMPIONS
La Signora ipoteca la qualificazione in Champions League asfaltando il Parma nel recupero di campionato e volando a + 12 sulle quinte (Milan e Samp). Ora manca solo il conforto della matematica. Partita dominata dagli uomini di Ranieri, subito in vantaggio con Trezegol, che si sblocca dopo due giornate di astinenza e sigla il suo diciottesimo 18 gol. Resuscita anche Palladino, che raddoppia con un magnifico destro a giro e delizia l'Olimpico con spettacolari giocate. Alla fine c'è gloria anche per Tiago che entra nell'azione del terzo gol propiziando l'autorete di Morrone. Grande Juventus.
TRE GOL AL PARMA, JUVE DA CHAMPIONS - Repubblica - Nel mercoledì del recupero, la Juve ha raccolto la sua vittoria senza neanche sforzarsi di allungare la mano verso l´albero delle mele proibite. E stato facilissimo come un allenamento, il 3-0 sul Parma ha un senso esatto nonostante il primo gol sia un errore nell´arbitro e il terzo un´autorete, ma in mezzo c´è stata una voragine di differenza tra una squadra e l´altra (e anche il bel gol di Palladino, unico evento memorabile di una serata smorta). I bianconeri tengono così viva la loro speranziella di secondo posto (il terzo, chi gliel´ho tocca?) il Parma sembra invece una squadra in agonia: chi deve salvarsi di solito non s´arrende ancora prima di cominciare. La Juventus avrebbe vinto anche senza aiutini, perché il Parma le si è offerto con rassegnazione preventiva: Cuper ha impoverito con un massiccio turn over una squadra già povera di suo e che infatti si è consegnata in un attimo ai suoi dominatori, anche se il gol di Trezeguet è viziato da una doppia irregolarità, cioè un fallo di Camoranesi su Zenoni prima del fuorigioco dell´attaccante, che ha segnato a venti centimetri dalla porta dopo un corner di Del Piero e una carambola sul palo. Il mediocre Banti ha continuato a guastare la partita con una mezzoretta di fischi pro-Juve (ha ammonito Falcone che protestava per un fallo - non fischiato - su Reginaldo lanciato a rete) prima di dedicarsi alla compensazione, risparmiando dunque l´espulsione allo stopper gialloblù, che aveva fermato la palla con le mani per reclamare un´altra punizione e poi trascurando una manata di Couto a Chiellini, il quale ne ha esagerato le conseguenze. Tornando negli spogliatoi, lo juventino s´è lamentato con Falcone («Gli daranno quattro giornate con la prova tv»), ma se si dovesse riguardare tutto quello che non ha visto Banti, bisognerebbe organizzare una maratona cinematografica. Nel frattempo, la Juventus ha continuato a scrivere il suo compitino attaccando senza esagerare eppure affondando teneramente in mezzo alle debolezze del Parma, che s´è definitivamente arreso alla mezzora quando Zenoni ha bucato l´intervento spalancando il campo a Palladino, il quale ha castigato Bucci con uno splendido shoot di destro. Il povero portiere, per altro, ha dovuto per tutto il tempo incassare gli insulti insistiti della curva juventina. La partita, di suo, ha raccontato poco e coinvolto ancora meno. La Juve ha tenuto ritmi bassi, Ranieri ha assorbito senza problemi le sue assenze neanche troppo leggere (Zanetti, Sissoko, Iaquinta e Nedved, lasciato in panchina a farsi passare il mal di testa, che deve essere invece venuto a Tiago, silurato per l´ennesima volta: i due sono poi entrati insieme a metà ripresa) e ha chiesto alla sua squadra di attaccare senza stancarsi, tanto arrivare di fronte a Bucci era davvero semplicissimo: con un minimo di cattivera sarebbe finita in goleada. Cuper, oltretutto, ha perso Corradi all´inizio della ripresa: visto che era l´unico centravanti che s´era portato a Torino (Lucarelli e Budan li ha lasciati a casa), ha dovuto arrangiarsi con Gasbarroni. Il Parma ha attaccato più per dovere che per interesse, ha mantenuto un lieve equilibrio a centrocampo ma altrove la Juve l´ha sempre sovrastato, anche se i suoi giocatori hanno più che altro pensato ad andare a caccia di glorie personali e anche se poi il 3-0 l´ha segnato Morrone, che ha deviato nella propria porta un cross di Tiago poco prima che Couto si facesse espellere per proteste: in quel minuto, il Parma ha detto tutto di sé. JUVE INARRESTABILE, PARMA BATTUTO - La Stampa - Aspettando le notturne di Coppa nella prossima stagione, la Juve si è impratichita battendo per 3-0 il Parma nel recupero infrasettimanale della partita rinviata il 30 marzo per la morte di Matteo Bagnaresi, il tifoso emiliano investito da un pullman in autogrill. Chi aveva ancora negli occhi le emozioni del match di sabato scorso contro il Milan ha avuto la forte tentazione di chiuderli: altra serata, altra storia, anche un Del Piero tornato per una sera tra gli umani e ormai si è visto quanto il suo gioco pesi sulla spettacolarità della Juve. La rete di Trezeguet ha stemperato presto le incertezze, sempre legate alla Juve quando gioca con le avversarie più deboli senza metterci l’energia di quando affronta le grandi. I bianconeri questa volta sono andati al riposo addirittura in vantaggio di due gol (dopo le disavventure di Palermo è la seconda partita consecutiva che realizzano due reti nel primo tempo) e si capiva che il Parma non avrebbe risalito la corrente neppure se l’avessero trascinato con le corde: Hector Cuper, l’«hombre vertical», l’uomo del 5 maggio e che all’Inter imponeva le mani sul petto dei giocatori prima di entrare in campo come a toccarne il cuore, ha ben poco da riscaldare in questa squadra che naviga ai bordi della serie B. Del resto quando si rinuncia volontariamente a due punte come Lucarelli e Budan, per averli più freschi contro il Napoli, si trasmette un messaggio chiaro: ragazzi qui c’è poco da fare, pensiamo al futuro. Un futuro cui, per altri versi, sta guardando la Juve. Ormai si parla del mercato più che di classifica. L’ultima voce riguarda il terzino sinistro del Marsiglia, il nigeriano Taiwo, un altro dei tanti imbarcati sulla scialuppa dei possibili acquisti. Il fatto è che i tifosi ormai si preparano agli addii, aspettano i cambiamenti per cui uno come Palladino, che è nella lista dei possibili partenti, appena svirgola un pallone lo fischiano: neppure il gol squisito (traversone di Camoranesi al 30’, incertezza di Zenoni, Palladino entra in area e con il destro disegna un diagonale perfetto) è bastato a riconquistargli la simpatia di chi lo considera già un pezzo del passato. Non sappiamo come sarà disegnata la Juve della prossima stagione, e molto dipenderà dall’arrivo di Amauri, ma quella attuale è sempre più salda al terzo posto. Gli otto punti sulla Fiorentina sono una buona garanzia contro le rimonte, i sette dalla Roma un ostacolo alle speranze di risalire di una posizione. Un limbo dorato in cui Ranieri, acclamato dai tifosi, può valutare certe cose. Ieri ad esempio ha provato, per gli infortuni di Zanetti e Sissoko, un centrocampo inedito, chiedendo a Camoranesi di fare ancora il regista centrale. A lui non piace, e lo ha detto, eppure con la maturità che ha raggiunto trovarsi sempre in mezzo al gioco ne moltiplica l’efficacia: è curioso che non lo consideri, potrebbe riservarsi anni ancora più brillanti per il finale di carriera. L’oriundo argentino è entrato nelle azioni dei primi gol. Sul primo ha deviato di testa l’angolo battuto da Del Piero e nella mischia Trezeguet, vicino al palo, è stato il più rapido a toccare in porta: c’erano sia una spinta di Camoranesi su Zenoni sia il fuorigioco del francese, rete poco regolare ma nell’andamento della partita non c’è mai stata l’impressione che il Parmetto di Cuper potesse sopravvivere a lungo. Semmai c’era la sensazione che potesse esplodere ma di rabbia Bucci, massacrato di stupidi insulti per il suo passato nel Toro. Il gol di Palladino rendeva meno interessante il tutto, l’arbitro Banti sballava decisioni sulle quali il Parma protestava con qualche ragione, però ignorava un cazzotto da espulsione (e rigore) di Couto a Chiellini nel primo tempo: il portoghese rimediava con la solita gentilezza alla svista facendosi espellere nella ripresa, subito dopo la terza rete juventina frutto della deviazione decisiva di Morrone su un tocco di Tiago. IL TABELLINO DELLA PARTITA - Apcom - Questo il tabellino di Juventus-Parma (3-0), gara giocata iera sera allo stadio Olimpico di Torino e valida quale recupero della trentunesima giornata del campionato di Serie A: JUVENTUS (4-4-2) - Buffon; Grygera, Stendardo, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Camoranesi (dal 76' Nedved), Nocerino, Palladino (dall'80' Marchionni); Trezeguet, Del Piero (dal 66' Tiago). Allenatore: Claudio Ranieri. PARMA (4-4-2-) - Bucci; Zenoni, Falcone (dal 75' Rossi), Couto, Antonelli; Dessena (dall'88' Cigarini), Mariga, Morrone, Castellini; Reginaldo, Corradi (dal 48' Gasbarroni). Allenatore: Hector Cuper. Arbitro: Luca Banti di Livorno. Marcatori: 16' Trezeguet/J, 31' Palladino/J, 76' aut. Morrone/P. Ammoniti: 32' Falcone/P, 79' Reginaldo/P. Espulso: 78' Couto/P RANIERI: "BUONA PROVA, SONO SODDISFATTO" - Corriere dello Sport - Claudio Ranieri è molto felice. La vittoria sul Parma ha messo l’ultimo visto mancante sul passaporto per la Champions: la Juve è salita a 64 punti, a sette punti dalla Roma seconda. «Era importante continuare così – dice il tecnico a fine partita ai microfoni Sky - dobbiamo cercare di trarre il massimo da qui alla fine. Sono soddisfatto: i ragazzi hanno fatto una buona prova. Camoranesi centrale? Mauro mi da l’opportunità di variare, è un giocatore universale, Mauro sa giocare in più posizioni e sa sacrificarsi. Buffon avrà la possibilità di riposare? Prima raggiungiamo la certezza matematica, poi valuteremo tutto. Palladino resterà? A me non piace parlare di queste cose, a me piace tantissimo, è un giocatore sul quale crediamo, poi sta ai giocatori ritagliarsi uno spazio. A lui, così come a tutti gli altri Il Parma si salverà? Glielo auguro. Ci sono grandi giocatori, non meritano la posizione che hanno in classifica». RANIERI: "CAMORANESI E' LA CHIAVE" - AGM-DS - Claudio Ranieri ammette: `La chiave di tutto e` Camoranesi, giocatore di grande qualita``. Il tecnico della Juventus e` soddisfatto della vittoria per 3-0, che manda con un piede e tre quarti in Champions League. `Sono contento - ha spiegato Ranieri a `Sky` - E` importante continuare cosi`. Sono partite decisive, dobbiamo affrontarle a viso aperto. Abbiamo fatto bene con il Milan, oggi era un bel test per lo spirito morale e di motivazione e lo abbiamo superato. Camoranesi ci da` l`opportunita` di variare l`assetto di gioco. E’ un giocatore universale con gran classe, e` una manna per me. E’ un regista esterno che ama la fascia, ma si sacrifica volentieri per la squadra.` Ranieri pero` non si accontenta, nonostante la netta vittoria con il Parma. `Noi ancora dobbiamo migliorare, ci mancavano Sissoko e Zanetti. Passare in vantaggio e` stato importante, perche` le squadre che si chiudono noi le soffriamo - ha detto il tecnico bianconero -. Se non fai gol subito e` dura perche` poi ti innervosisci. Il primo gol? Visto in tv e` in fuorigioco, netto. Buffon? Vediamo se riposera`, prima dobbiamo raggiungere la Champions. Valuteremo con Gigi, prima voglio la qualificazione.` Con una vittoria la qualificazione in Champions e` matematica. A questo punto si pensa gia` al futuro. `Amauri o Palladino? Ho visto sui giornali tanti nomi, non mi piace parlare di queste cose - ha spiegato Ranieri -. A me piace Palladino, credo in lui. Sta a lui ritagliarsi spazio con questi campioni, nessuno regala niente a nessuno. Giovinco? Vedremo, ne parleremo con la societa`. PALLADINO: "QUELL'ACUTO SENZA SORRISO" - La Stampa - Dopo Brazzo, spunta Lele. Sono gli eroi per caso della Juve che da ieri può sentirsi con entrambi i piedi in Champions, visto il +12 su Milan e Samp a 5 giri dal traguardo. Salihamidzic, l’eroe felice, dopo la doppietta da mille e una notte al Milan cede il posto a Palladino, l’eroe triste, che col Parma non doveva giocare. «Non me l’aspettavo, era un mese e mezzo che non vedevo il campo - dirà alla fine - e l’ho saputo soltanto in mattinata». Nedved è ancora ammaccato dopo la testata di Palermo, così tocca a Lele - come lo chiamano nello spogliatoio - e in qualche modo c’è sempre il Palermo di mezzo, perché la Juve vorrebbe spedirlo laggiù nell’ambito dell’affare Amauri ma il ragazzo, che oggi compie 24 anni, non vuol saperne. Mezz’ora e la sorpresa scende in campo, perché Palladino, scarpe rosse fiammanti ai piedi, si veste da Cristiano Ronaldo, «il mio idolo», brucia Falcone e fulmina Bucci con un tracciante di destro sul secondo palo. Dribblati anche i fischi, dopo un digiuno lungo 203 giorni: Aladino non la spediva in porta dal 26 settembre, 4-0 alla Reggina. «Mi sono fatto un bel regalo di compleanno, il gol mi mancava parecchio». Dopo quella prodezza di inizio autunno è stata una stagione con poche luci e molte ombre, che si specchiano nell’esultanza freddina. «Ho esultato in modo strano perché mi sentivo di fare così - la spiegazione nel dopogara -. Venivo da un periodo difficile in cui ho subìto tante critiche. Qualche volta ho giocato male, ma mi è mancata la continuità. Eppure ho continuato ad allenarmi bene, il mister l’ha visto e io mi sono fatto trovare pronto. Questo gol è un segnale soprattutto per me stesso». Si aspettava di più dal suo campionato, Palladino, come forse si aspettava di più dalla Juve e poco prima del rinnovo fino al 2011 l’aveva anche detto: «Ho paura di perdere il posto in Nazionale, l’Europeo è un obiettivo». Ranieri gli ha anche cambiato ruolo, cucendogli su misura il vestito di vice Nedved, ma anche ieri ha ripetuto di non potergli regalare nulla: «Né io, né gli altri campioni che abbiamo in attacco. C’è grande concorrenza e non è facile guadagnarsi il posto». Ora che l’Europeo è più lontano, nonostante il lampo che ha steso il Parma, Palladino si sente grande e vorrebbe tenersi stretta almeno la Juve. Mica facile, senza garanzie e con uno come Amauri pronto a sbarcare sul pianeta bianconero. «Se arriva sarà il benvenuto - dice Trezeguet del possibile acquisto -, come del resto tutti i campioni che andranno a rinforzare la Juve del prossimo anno, in grado di puntare subito allo scudetto. Il mio gol? Importante, anche se in fuorigioco. Con Borriello è una bella sfida nella classifica marcatori». Anche Lele l’anno prossimo vorrebbe restare sul treno giusto: «Io fino all’ultimo spero di rimanere alla Juve - spiega Palladino -, sono testardo. Ci tengo tantissimo, proprio ora che abbiamo quasi acciuffato la qualificazione in Champions, e mi dà fastidio vedere il mio nome accostato ad altre squadre, anche se non ho rifiutato nulla. A 24 anni, però, ho anche voglia di giocare con continuità». A Torino o altrove, ancora è presto per dirlo. PALLADINO: "GRANDE SODDISFAZIONE DOPO TANTE SOFFERENZE" - Corriere dello Sport - Felice per il ritorno da titolare e soprattutto al gol, Raffaele Palladino: «Mi mancava il gol, questa sera abbiamo fatto una bella prestazione. Mi sono anche fatto un bel regalo perché domani è il mio compleanno. Sono felice per me e per la squadra, abbiamo quasi ipotecato un finale di stagione importante. E arrivare in Champions League: ce l’abbiamo quasi fatta. Ranieri è stato bravo a preparare questa partita, le “piccole” ci avevano sempre messo in difficoltà , soprattutto in casa, oggi invece c’è stata grande determinazione fin dall’inizio e abbiamo subito atto capire che volevamo vincerla. L’esultanza contenuta? Mi sentivo di fare così: era da tanto che non segnavo. Stasera era importante farmi trovare pronto. Sono queste le soddisfazioni, dopo tante sofferenze". A giugno parlerò con la società e tireremo le somme». PALLADINO E IL FUTURO: "A GIUGNO PARLERO' CON LA SOCIETA'" - AGM-DS - Raffaele Palladino ammette: ` A giugno parlero` con la societa` e tireremo le somme`. Il suo nome e` sulla bocca di tutti, specie per il suo possibile coinvolgimento nella trattativa di Amauri. `A giugno parlero` con la societa` e tireremo le somme - ha detto l`attaccante a `Sky` -. Non ho esultato? Mi sentivo di fare cosi`: era da tanto che non segnavo. Stasera era importante farmi trovare pronto. Sono queste le soddisfazioni, dopo tante sofferenze`. Palladino parla della sua personale condizione di panchinaro di lusso. `Mi mancava il gol, questa sera abbiamo fatto una bella prestazione - ha detto il centravanti napoletano -. Mi sono anche fatto un bel regalo perche` domani e` il mio compleanno. Sono felice per me e per la squadra, abbiamo quasi ipotecato un finale di stagione importante. E arrivare in Champions League: ce l’abbiamo quasi fatta`. TREZEGOL: "SIAMO VICINI ALLA CHAMPIONS" - AGM-DS - David Trezeguet ha il volto felice: `Abbiamo un piede in Champions`. Il centravanti della Juventus riflette dopo la netta vittoria ottenuta dai bianconeri nel recupero dela 31.a giornata contro il Parma. `Siamo molto vicini alla Champions - ha detto Trezeguet a `Sky` -. E` stata una gara importante, con una vittoria siamo quasi matematicamente certi della Champions. Andiamo a vincere gia` domenica con l’Atalanta, vogliamo arrivarci subito.` Per il francese c`e` anche la corsa al titolo cannonieri: `Voglio continuare a segnare, sono vicino a Borriello che sta facendo un campionato strepitoso - ha detto Trezeguet -. Voglio continuare a segnare e vincere la classifica marcatori. Ci voleva un prova importante perche le piccole ci avevano messo in difficolta`. Speriamo di finire bene l’anno.` Trezeguet elogia il tecnico Ranieri (`Stiamo facendo un campionato molto buono, possiamo migliorare ma Ranieri lavora bene)` e volge lo sguardo al futuro. `In futuro con i nuovo acquisti possiamo arrivare a vincere lo scudetto - ha spiegato il numero 17 della Juve -. Amauri? Se viene da noi e` per darci una mano, perche` c’e` la Champions e abbiamo bisogno di uno come lui. Ha le caratteristiche per giocare nella Juve". CHIELLINI: "IN DISCESA DOPO IL PRIMO GOL" - juventus.com - Tutto facile nel recupero. Il risultato finale parla dei tre gol fatti, ma anche di un Parma quasi mai pericoloso. Merito della difesa juventina, pronta a chiudere sulle poche incursioni emiliane. Tra i protagonisti c’è ancora una volta Giorgio Chiellini. Il livornese commenta così la gara su Juventus Channel: «Oggi abbiamo fatto il contrario rispetto a tutta la stagione, chiudendo la gara già nel primo tempo. Il gol di David ha tagliato loro le gambe e per noi tutto è stato in discesa. Stasera siamo stati bravi a tenere la squadra corta e se loro hanno fatto poco il merito è anche nostro. E’ andata bene l’intesa con Stendardo, lui ha fatto una grande partita, si è subito integrato bene nel gruppo e ha preso confidenza con i nostri meccanismi. Il duello con Corradi? Siamo molto amici, in campo ci diamo volentieri le botte e alla fine ci abbracciamo». CUPER ACCETTA LA SCONFITTA: "OGGI E' MANCATO TUTTO" - AGM-DS - Hector Cuper e` provato: `Oggi ci e` mancato praticamente tutto`. Il tecnico del Parma appare sconsolato dopo la scoppola subita per mano della Juventus. `E` stata una partita da dimenticare - ha detto Cuper a `Sky` -. Ho fatto le mie scelte, i giocatori che sono entrati erano al cento per cento. È un momento difficile, devo gestirlo, ho fatto questa scelta e dopo risultato non c’e` dubbio che e` andata male. Ora dobbiamo dimenticare e pensare al Napoli.` Senza Budan, Lucarelli e Cigarini sembrava in effetti dura. `I giocatori che non hanno giocato avevano piccoli problemi come Lucarelli e Budan - ha spiegato Cuper -. Cigarini ha avuto una contrattura importante dopo la partita di Empoli, anche Morfeo si e` alzato a mezzogiorno con la febbre. Questo non deve essere motivo per spiegare la partita.` Per Cuper una sola vittoria in sei partite. Un magro bottino per l`ex tecnico dell`Inter. `Sapevamo che sarebbe stato difficile, fino alla partita di oggi avevamo guadagnato il 40 % dei punti, oggi la percentuale e` bassa, ma ancora ci sono partite da giocare e c’e` fiducia - ha detto il tecnico -. Praticamente non abbiamo fatto niente, ha fatto tutto la Juventus. Abbiamo avuto problemi soprattutto con la difesa alta della Juventus siamo caduti 10-12 volte in fuorigioco. Reginaldo ha giocato in un ruolo che non ha fatto tante volte, ma quando un giocatore non e` in forma la squadra deve aiutarlo. Al Parma e` mancato tutto.` LE PAGELLE BIANCONERE - La Stampa - I voti assegnati ai giocatori bianconeri da Fabio vergnano del quotidiano torinese La Stampa. Buffon sv INOPEROSO. Non sollecita la schiena malata, a parte qualche piegamento per recuperare innocui palloni vaganti. Grygera 6 FRENETICO. Cattura palloni e parte a spron battuto offrendosi al contropiede. Fa tutto con la frenesia di chi non vuole soltanto esserci, ma anche fare il protagonista. Stendardo 6,5 ATTENTO. Non deve sbrogliare situazioni particolarmente delicate. Divide con Chiellini la custodia di Corradi prima e di Reginaldo poi. Chiellini 6,5 MASSICCIO. Molto determinato e anche sfortunato. Entra in ogni mischia con vigore e per due volte si infortuna al viso. La seconda alla fine del primo tempo per un cazzotto di Couto in piena area di rigore che l'approssimativo Banti ignora bellamente. Molinaro 6 MINIMALISTA. Di sicuro non è il terzino del futuro nonostante la giovane età sia sua alleata. Maschera con il grande impegno problemi evidenti e arcinoti. Salihamidzic 6,5 POSSENTE. Una macchina da guerra. Dove lo mettono se la cava con tranquillità. Camoranesi 7 ESSENZIALE. Costretto dall'emergenza a riposizionarsi al centro, smista palloni ed entra nei due gol: prima con una capocciata per Trezeguet, poi con un lancio di quaranta metri che manda in orbita Palladino. (dal 21' st Tiago 6 Segna con un cross che Morrone trasforma in gol) Nocerino 6 CONCENTRATO. Solita attenzione nel coprire e ripartire, senza grossi squilli, ma anche senza cadere in errori pericolosi. Palladino 7 CHIRURGICO. Si adatta ancora una volta a rivestire il ruolo di Nedved. Assolve i compiti del ceco con tagli verso il centro e qualche progressione sulla fascia. Molto bravo nell'azione del raddoppio nell'accentrarsi e colpire con un diagonale preciso. Chiude da attaccante puro, fino alla sostituzione (dal 34' st Marchionni sv). Trezeguet 6,5 SPIETATO. L'Inzaghi bianconero segna il 18° gol stagionale con una rapina a mano armata. Lui come sempre c'è, ma c'è anche il fuorigioco che l'assistente Lion ignora. Del Piero 6 NORMALE. Neppure questa volta vive di rendita. Fa il suo, seppure con minor efficacia e convinzione del solito (dal 21' st Nedved sv). Ranieri 6,5 LA NUOVA CLASSIFICA - Inter 75; Roma 71; Juventus 64; Fiorentina 56; Milan 52; Sampdoria 52; Udinese 51; Genoa 45; Napoli 43; Palermo 42; Atalanta 41; Lazio 40; Siena 38; Torino 34; Catania 32; Cagliari 32; Parma 31; Reggina 30; Empoli 30; Livorno 29 PROSSIMO TURNO 20/04/2008 - Atalanta-Juventus; Cagliari-Empoli; Catania-Lazio; Fiorentina-Palermo; Milan-Reggina; Parma-Napoli; Roma-Livorno; Sampdoria-Udinese; Siena-Genoa; Torino-Inter AMAURI: "DA BAMBINO SOGNAVO LA JUVE" - Corriere dello Sport - «In questo momento penso solo alla maglia rosanero». Parola di Amauri Carvalho de Oliveira. I pensieri, però, sono tutti juventini. JUVE NEL DESTINO - L'attaccante, infatti, afferma il suo attaccamento al Palermo ma la mente è già a Torino: «So che la Juventus sta trattando con la società. È davvero una grande squadra con campioni formidabili. I bianconeri hanno una storia invidiabile ed io sono onorato che il mio nome sia accostato a loro». Dopo l'incontro di ieri tra le due società, il giocatore sembra ormai parte integrante dello scacchiere torinese della prossima stagione e in conferenza le suo parole suonano come un "saluto": «Qui mi sono sempre sentito a casa e i tifosi rosanero mi hanno dato davvero tanto a livello affettivo. Da parte mia, ho sempre dato tutto per questa squadra». STAGIONE DA DIMENTICARE - L'accordo ancora non c'è ma la trattativa, ormai intavolata, è sotto gli occhi di tutti dopo l'incontro tra le due società. Ma l'italo-brasiliano, intanto, pensa a quella che, ancora per cinque giornate, è la sua squadra, il Palermo. Una stagione quasi fallimentare per la società di Zamparini. Quarantadue punti e decimo posto non possono che lasciare l'amaro in bocca. «Questo campionato è stato stregato per noi. Abbiamo dovuto far fronte a numerosi infortuni - ha aggiunto l'attaccante rosanero - ci sono stati diversi intoppi e per questo non ci siamo potuti esprimere al meglio. Il prossimo anno spero che i rosanero possano essere più fortunati anche perché Zamparini ha assicurato che farà una squadra più forte di questa». SFIDA CON I VIOLA - Sabato il Palermo va a Firenze per affrontare la Fiorentina, ma Amauri sembra continuare a pensare al suo futuro anche se il desiderio di fare bene fino alla fine è comunque forte: «Vedere il mio nome accostato ad una grande squadra come la Juventus rappresenta una vittoria per me. È la realizzazione di ciò che sognavo da bambino, qualcosa che mi ripaga dopo anni di sacrifici e, soprattutto, dopo l'infortunio». DOPO AMAURI ARRIVA DIARRA? - Corriere dello Sport - La Juventus è interessata a due giocatori del Real Madrid: il centrocampista maliano Mahamadou Diarra e l'attaccante argentino Gonzalo Higuain. A darne notizia è stato il giornale sportivo spagnolo As, quotidiano vicino al club merengues. Secondo quanto riportato dal giornale, il ds bianconero Alessio Secco ha fatto visita la scorsa settimana in Spagna ai dirigenti del Madrid per negoziare il possibile trasferimento dei due giocatori a Torino. Il Real non ha alcuna intenzione di cedere Higuain mentre sarebbe lieto di dar via Diarra su cui, specifica As, è concreto anche l'interesse dell'Inter.
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AMORE CEKO Il tributo finale del popolo bianconero a Pavel Nedved
JOHN ELKANN ALL'ATTACCO Il nipote dell'Avvocato punzecchia tecnico e giocatori (video Sky Sport)
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LA STORIA SIAMO NOI UNA SOLA MAGLIA, UNA SOLA FEDE, UN UNICO GRANDE AMORE
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il 23/03/2024 alle 11:41
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