LA VOCE DI KAYFA

Ci sono profumi che non si dimenticano. Che hanno il potere, all’atto in cui li respiri, di riportarti indietro nel tempo, a eventi, luoghi, persone di cui avevi perso completamente memoria ma la cui traccia nell’inconscio è legata a quel particolare odore, e basta respirarlo perché il passato ritorni ad affacciarsi nella mente con tale chiarezza come se fosse trascorso appena un giorno anziché una vita. Uno di questi profumi che su di me suscita effetto rimembrante, facendomi tornare con piacevole nostalgia al passato, è quello che si leva dalla terra non appena ha smesso di piovere. Mi basta respirare quell’afrore di terra bagnata così intenso, così ricco di vita perché nella mente si affaccino immagini sempre più vive di attimi dolci e spensierati legati all’infanzia, all’adolescenza, all’età matura. A momenti condivisi con una ragazzina, con una fanciulla, con una donna all'ombra di un albero, su di una panchina, distesi sull'erba umida o semplicemente chiusi i macchina a scambiarci sguardi, sussurri, silenzi, carezze, sapori, emozioni. Momenti in cui l’anima prendeva il volo, esaltata dall’euforia dell'attimo che scuoteva piacevolmente i sensi spiegando nel muto ma semplice linguaggio della natura cosa fosse l'amore! Oggi, a distanza di anni, quei momenti di vita che formarono il romanzo di uomo ritornano alla mente al solo respirare quell’odore di terra bagnata che dopo ogni temporale impregna l’aria tutto intorno, sparpagliando nell’etere come foglie al vento frammenti della mia vita che un'invisibile, compassionevole mano ricompone come un puzzle per magia, affinché nell’anima si riformino nitide le tracce di una felicità spensierata, ma dimenticata, soffocata dalle incombenze della vita. Ricordandomi, soprattutto quando lo sconforto mi assale per un non so che, che anch’io ho vissuto momenti di gioia meritevoli da ricordare che si innestano l’uno nell’altro simili a scatole cinesi. Perché tutto ciò che accade nella vita di un uomo non è mai avulso da ciò che lo ha preceduto e da quanto lo seguirà. Non esistono attimi di gioia ma la Gioia! Apparentemente frammentata in svariati istanti di vita, ma in realtà eternata nell’infinità del ricordo in quanto la vita di una persona è un lungo, infinito istante che inizia col parto e si conclude con la morte, e forse continua aldilà del tempo…  Nulla di quanto ci capita si cancella, esso viene rielaborato dalla mente e depositato in appositi cassetti della memoria le cui chiavi per aprirli spesso sono semplici odori. E quell’odore di terra bagnata, che mi ricorda tanto il profumo di donna in amore, quando lo respiro mi rende felice. Felice di aver ceduto alla tentazione di vivere un momento di vita, una storia che va ad arricchire di pagine rosa il libro della mia esistenza!
Resistere alla tentazione di vivere origina il rimpianto, il rimpianto di aver rifuggito le emozioni della vita. E il rimpianto è più doloroso del rimorso, perché mentre il rimorso scaturisce dall’angoscia che smuove la coscienza dopo aver compiuto qualcosa che ne appagava il bisogno, non tenendo però conto del presunto dolore che compierlo avrebbe arrecato agli altri, (dubbio che spesso è semplicemente sintomo della sfiducia, del disamore che nutriamo verso noi stessi), il rimpianto è soffocamento di se stessi, repressione dell’anima – pertanto anticamera della depressione; indizio del malessere derivante dall’esserci astenuti a malincuore dal fare qualcosa cui invece tenevamo tanto a realizzare, a prescindere da quello che avrebbero detto o pensato di noi gli altri. Ecco quel che mi sussurra il profumo della terra bagnata tutte le volte che ne respiro l'aroma: ama perché il ricordo e il rimorso sono indici di vita!
Solo chi non ama non ha né ricordi né rimorsi.
Solo chi non ama è insensibile ai profumi della vita.
Solo chi non ama sopravvive.
Solo chi ama vive!