LA VOCE DI KAYFA

Mastella in autogol?

Chissà cosa starà passando per la testa in queste ore a Clemente Mastella; se il  leader dell’UDEUR, artefice della caduta del Governo Prodi insieme a Dini, potendo ritornare indietro rifarebbe quello che ha fatto visto che concreto è il pericolo che il suo partito resti fuori dai giochi delle alleanze, rischiando alle elezioni se si presentasse come lista autonoma di non raggiungere la percentuale di voti necessaria per avere un rappresentante alla Camera o al Senato, sparendo mestamente dalla scena della politica italiana. È vero come riferiscono le cronache che Berlusconi prova un sentimento di riconoscenza verso Mastella perché ha causato la caduta di Prodi, ed è quindi probabile che alla fine il cavaliere annetterà nel PDL anche lui. Tuttavia i nodi da sciogliere sono tanti, a partire dall’aut aut di Fini e altri membri del PDL quali Cicchito che non vedono di buon occhio l’uomo di Ceppaloni in quanto “inaffidabile”  per la sua natura instabile che lo porta a spostarsi con facilità da destra a sinistra e viceversa. Altro particolare non trascurabile è se Mastella fosse disponibile a lasciarsi fagocitare nel PDL rinunciando al simbolo, come si chiedeva a Casini che ha risposto picche, scegliendo di correre da solo candidandosi come premier con la benedizione della CEI! Dal versante della Rosa Bianca di Tabacci e Pezzotta, partito che si propone come forza di centro, alternativa al PDL e al PD, altrettanta ritrosia si nutre verso Mastella sempre per il suo eterno ondivagare da un versante all’altro degli schieramenti politici tanto da meritarsi nel corso degli anni l’appellativo di  voltagabbana per eccellenza della politica italiana. Se però consideriamo la decisione del PD di non inserire nelle liste campane dei candidati alle prossime elezioni De Mita, di cui Mastella fu il delfino, per "raggiunti limiti di età", non si può escludere che non si rinnovi il sodalizio politico De Mita/Mastella con l'ingresso dell'ex capo di Governo nell'UDEUR e rivedere nella prossima legislatura l’uomo di Ceppaloni sedere in Parlamento accanto a quello di Nusco.

Ma, chissà perché, forte è il dubbio che Mastella facendo cadere Prodi si sia fatto un clamoroso autogol, vedremo!