Creato da agnomentano il 29/08/2007

killamaivisto?

Concorso a premi organizzato da Alleanza Nazionale per chi riesce a fotografare mezzi dell'ama che non si sono mai visti in giro

 

 

Regolamento e premi

Post n°3 pubblicato il 29 Agosto 2007 da agnomentano
 

Kill'AMAiVisto? è un concorso a premi organizzato dai consiglieri di Alleanza Nazionale Francesco Filini e Fabrizio Santori, rispettivamente del IV e del XVI Municipio di Roma.

Partecipare al concorso è molto semplice: basta inviare all'indirizzo email killamaivisto@gmail.com delle foto o dei video che riprendano determinati mezzi dell'Ama S.p.a. di Roma in azione.

I mezzi dell'Ama da scovare sono:

1 Squaletto: Mezzo di ridotte dimensioni adibito alla pulizia dei marciapiedi
e del fondo stradale.

2 Triciclone: Mezzo usato prevalentemente nel centro storico per la pulizia di strade e marciapiedi, particolarmente adatto per la rimozione di escrementi canini e cicche di sigarette.

3 CiaoPorter: è il termine aziendale per indicare un tipo di mezzo meccanico a tre ruote, in dotazione ad alcune zone su cui sono posti uno o due contenitori, normalmente di plastica, nel quale depositare i rifiuti raccolti.

QUESTI SONO I MEZZI CHE L'AMA S.P.A. DICHIARA DI AVER ACQUISTATO CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI CHE PAGANO LA TA.RI., CHE PERO' NON HANNO MAI VISTO.
TUTTI I MEZZI SONO VISIONABILI SUL SITO UFFICIALE DELL'AMA A QUESTO LINK

La facilità con cui si può tranquillamente partecipare al concorso si scontra contro l'enorme difficoltà che incontreranno i concorrenti nel riuscire a trovare i mezzi fantasma.

REGOLAMENTO

E' importante - nel caso in cui uno riesca nell'ardua impresa - riuscire a riprendere anche il numero di matricola del mezzo e indicare la via e l'orario in cui si è riscontrato il mezzo al lavoro, per far si che gli organizzatori del concorso possano riscontrare nei depositi e isole ecologiche Ama la veridicità della prova, per garantire correttezza e trasparenza del concorso.

PREMI

Saranno premiati i primi 50 utenti che invieranno la documentazione, non sono ammessi foto o videomontaggi, miraggi, allucinazioni, fate morgane o foto di repertorio che ritraggono assessori del Comune che pubblicizzano il mezzo.

Per ogni "SQUALETTO" fotografato è in palio una copia del libro "Sarkozy, la lezione francese" di Marina Valensise edito dalla Mondadori

Per ogni "TRICICLONE" debitamente documentato in azione è in palio una copia del libro "Il Cacciatore di Aquiloni" di Khaled Hosseini, edizioni Piemme

Per ogni "CIAOPORTER" è in palio una copia del libro "La Rabbia e l'orgoglio" di Oriana Fallaci, edizioni Rizzoli.

PER IL RITIRO DEI PREMI I VINCITORI SARANNO CONTATTATI DALL'ORGANIZZAZIONE.

Per qualunque tipo di informazione è attiva la mail killamaivisto@gmail.com

 
 
 

Le videoinchieste sui disservizi dell'AMA S.p.a.: VELTRONI SPRECA OLTRE 50.000.000,00 DI EURO!

Post n°2 pubblicato il 29 Agosto 2007 da agnomentano

Kill’AMA? Vol.1
Videoinchiesta sui disservizi dell’Ama.


VELTRONI AUMENTA LE TASSE AI ROMANI PER RIPIANARE IL DEFICIT DELL’AMA…
… MA L’AMA INCASSA DECINE DI MILIONI PER SERVIZI MAI RESI E PER COMPRARE CASSONETTI CHE SI SFASCIANO.
ALLEANZA NAZIONALE PRESENTA UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI CONTRO L’ACQUISTO DEI NUOVI CASSONETTI: 21 MILIONI DI EURO SPESI PER COMPRARE CASSONETTI CHE SI SFASCIANO DOPO POCHI GIORNI
A fine marzo il consiglio comunale di Roma ha approvato due delibere per ripianare il deficit dell’Ama e aumentare di conseguenza la Tariffa Rifiuti.
All’Ama vengono riconosciuti 80.653.352 euro per coprire il disavanzo 2003-2005 (che ha ricevuto direttamente dalla casse comunali) e 43.904.422 euro di conguaglio per il 2006 che riceverà dai contribuenti romani sulla prossima bolletta TaRi.
Oltre a questi soldi, per il 2007 l’Ama ha chiesto e ottenuto da Veltroni di incrementare la Tariffa rifiuti del 16% per le famiglie e del 30% medio per le imprese, per un introito maggiore complessivo di 94.600.000.
Queste somme servono a coprire e finanziare il Contratto di Servizio tra il Comune di Roma e l’Ama, attraverso il quale viene regolato il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti e di pulizia delle strade e aree pubbliche.
Capitolo 1: le lavacassonetti fantasma.
            Nel contratto di servizio si prevede il servizio di lavaggio dei cassonetti e disinfezione almeno ogni 20 giorni (15 in estate). Per effettuare il servizio vengono acquistati 56 camion attrezzati per il lavaggio con una spesa di 8.400.000 euro. Compreso l’acquisto, il costo complessivo del servizio che Ama addebita al Comune e copre con la Tariffa Rifiuti che riscuote direttamente dai cittadini è di circa 25.000.000 dal 2003 a oggi. Ma questo servizio non viene mai reso: siamo andati negli stabilimenti Ama e abbiamo trovato macchine abbandonate, camion vecchi di 6 o 7 anni che avevano percorso solo 80 km o 111 km. Nei casi migliori si raggiungono percorrenze medie di 40.000 km a fronte di un piano di esercizio che ne prevede minimo 35.000 all’anno. Macchine che avrebbero dovuto percorrere 250.000 km hanno lavorato per massimo un anno (quando hanno funzionato) per poi essere lasciate ferme. Ma il contratto di servizio 2003/2005, tuttora prorogato e valido, continua a citare questo servizio e a giustificarne il costo per valutare l’entità della TaRi.
Capitolo 2: i cassonetti “nuovi” già da buttare.
Luglio 2005: il sindaco Veltroni “ordina” all’Ama di cambiare i cassonetti dei rifiuti. Sono vecchi, rotti e antiestetici. Nella sua campagna per il decoro urbano entra anche questo capitolo. L’azienda esegue immediatamente. Il 28 luglio il CdA decide di indire una gara per la fornitura di 30.000 cassonetti al prezzo di 21.000.000. La gara viene pubblicata il 3 agosto (!) sulla Gazzetta Ufficiale dalla comunità europea; vengono concessi 30 giorni per presentare i prototipi, in un periodo in cui le aziende metalmeccaniche sono praticamente ferme e con il personale in ferie. La gara viene comunque svolta e assegnata (vince la ditta Mazzocchia), non senza strascico di ricorsi. I cassonetti vengono forniti a scaglioni e sono attualmente distribuiti nei municipi II, VI, VII, XIII, XX e in corso di posizionamento in XII, per un totale di 13.000 pezzi già in opera. Dopo pochi giorni sono già tutti rotti: le bocche di lupo non reggono l’urto con le compattatici all’atto dello svuotamento, le tendine di copertura si strappano e lasciano aperti i cassonetti (in questi giorni di gran caldo le conseguenze sono ovvie). Per correre ai ripari viene modificato il modello, inserendo una seconda bocca di lupo simmetrica al lato di svuotamento per bilanciare i pesi, si rafforza la struttura di sostegno, ma con scarsi risultati. E’ evidente che qualcosa nell’appalto non ha funzionato: non sono stati testati i prototipi, la commissione di collaudo avrebbe dovuto accorgersi dell’inadeguatezza dei cassonetti e dei materiali. Ancora oggi non è chiaro da chi dipenda questo madornale errore (se si tratta di un errore…): dal capitolato d’appalto che contiene specifiche tecniche sbagliate? Dalla ditta che ha realizzato i cassonetti? Dalla commissione di collaudo che non ha fatto il suo dovere? E chi sta pagando, di conseguenza, i costi delle modifiche? L’Ama o l’impresa? Per fare luce sulle responsabilità, il gruppo di Alleanza Nazionale in Campidoglio ha presentato un esposto alla Corte dei Conti.
In conclusione, se sommiamo i 25 milioni delle lavacassonetti e i 21 milioni dei cassonetti “nuovi” abbiamo certificato uno spreco di 46 milioni, che supera i 43.904.422 del conguaglio 2006 che Veltroni sta chiedendo di pagare ai romani. Come denunciato più volte, sarebbe bastato amministrare meglio le aziende comunali e non ci sarebbe stato nessun bisogno di chiedere altri soldi ai cittadini. Soldi che, alla luce di quanto abbiamo documentato, Alleanza nazionale chiede che vengano restituiti ai cittadini.

DI MARCO MARSILIO CAPOGRUPPO AN COMUNE DI ROMA


TESTO ESPLICATIVO DELLA NORMATIVA DI FABRIZIO SANTORI E FRANCESCO FILINI

CHE COS’E’ AMA SPA ?
Considerato che il D.Lgs. n. 267/2000, Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, ha previsto la possibilità per i Comuni di gestire i servizi pubblici locali attraverso Società per Azioni a prevalente capitale pubblico locale il Consiglio Comunale con deliberazione n. 141 del 2 ottobre 2000 ha approvato la trasformazione dell’Azienda Speciale A.M.A. in Società per Azioni AMA S.p.A. ai sensi della legge 15 maggio 1997, n. 127, approvandone contestualmente lo Statuto e confermando la gestione dei servizi pubblici locali già affidati all’azienda Speciale A.M.A.
AMA, Azienda Municipale Ambiente nasce dunque nel settembre del 2000, come società per azioni il cui capitale sociale è interamente di proprietà del Comune di Roma, raccogliendo l’ eredità dell’ omonima Azienda Speciale che aveva gestito i servizi di igiene urbana a partire dal 1994. La progenitrice di AMA, l’ AMNU - Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana, era nata nel 1985 e aveva rilevato a sua volta il Servizio di Nettezza Urbana nella capitale, svolto sin dai primi del ’ 900 dal Comune in economia.

A partire dal primo gennaio 2003 con Delibera di Consiglio Comunale n° 24 del 3 marzo 2003 (Regolamento per l’applicazione sperimentale della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani ex art. 49 del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 nel Comune di Roma) nasce la Tariffa Rifiuti (TaRi), riscossa direttamente da AMA, introducendo un principio molto semplice: d’ ora in poi i cittadini pagheranno la tariffa anche in base alla quantità di rifiuti che effettivamente producono e gli introiti derivanti dalla TaRi dovrebbero coprire integralmente i costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani.


COSA FA AMA SPA ?

Con oltre 6600 dipendenti in Italia e circa 3000 all’ estero, il gruppo AMA si colloca come il principale operatore italiano nella gestione integrata dei servizi ambientali. Ogni giorno si occupa (???) dell’ igiene e del decoro urbano della città di Roma, di numerosi comuni limitrofi e di alcune capitali straniere.
Proprio nella tutela e nella valorizzazione dell’ ambiente cittadino (???) AMA ha individuato il settore centrale delle sue attività, senza però trascurare una linea di sviluppo che integra tecnologia e servizi ambientali innovativi (???).

LA MISSIONE E GLI OBIETTIVI FUTURI DI AMA SPA SONO REALISTICI?
Consolidare il proprio ruolo di principale operatore italiano nella gestione integrata dei servizi ambientali, mantenendo un forte orientamento all’ efficienza ed all’ efficacia delle attività svolte per il Comune di Roma (???)
Crescere nel tempo acquisendo un ruolo di primo piano nel settore dei servizi ambientali, coniugando efficienza e capacità di sviluppo ed innovazione. Divenendo così leader nel settore dei servizi ambientali in termini di dimensioni, redditività e qualità del servizio, ricercando la massima efficienza (???)

IL CONTRATTO DI SERVIZIO TRA AMA SPA E COMUNE DI ROMA VIENE RISPETTATO ?

Con Deliberazione della Giunta Comunale n° 33 del 28 gennaio 2004 viene approvato il Contratto di Servizio tra Comune di Roma ed AMA S.p.A. per la gestione dei rifiuti urbani e i servizi di decoro e igiene urbana valevole per gli anni 2003/2004/2005.


Il Contratto di Servizio regola i rapporti tra l’Amministrazione Comunale e AMA S.p.A. per l’erogazione dei “servizi coperti da TA.RI”, definendo per ciascuno di essi obiettivi e livelli di servizio attesi, e regola altresì le modalità e la definizione dei corrispettivi per l’attivazione dei “servizi di decoro e igiene urbana non coperti da TA.RI a pagamento” che l’Azienda erogherà su richiesta del Comune e dei “servizi integrativi a pagamento” su richiesta di cittadini ed utenze commerciali.





ESISTE ANCHE UN ORGANISMO DI CONTROLLO STRAPAGATO.
CHI SONO E COSA DOVREBBERO FARE ?

ART 8  DEL CONTRATTO DI SERVIZIO


PERCHE’ IL COMUNE DI ROMA NON APPLICA LE SANZIONI ?

ART 12  DEL CONTRATTO DI SERVIZIO





LA GIUNTA COMUNALE PROROGA IL CONTRATTO PER BEN TRE VOLTE

-         DELIBERAZIONE N° 1 DEL 5 GENNAIO 2006
Proroga al primo semestre del 2006 del Contratto di Servizio tra Comune di Roma ed AMA S.p.A. valevole per gli anni 2003/2004/2005, approvato con del. G.C. n. 33 del 28 gennaio 2004".


-         DELIBERAZIONE N° 48 DELL’8 FEBBRAIO 2006
Proroga al primo semestre del 2006 del Contratto di Servizio tra Comune di Roma ed AMA S.p.A. valevole per gli anni 2003/2004/2005, approvato con del. G.C. n. 33 del 28 gennaio 2004".  Modifica della deliberazione G.C. n. 1 del 5 gennaio 2006.


-         DELIBERAZIONE N° 10 DEL 13 GENNAIO 2007
Proroga per l’anno 2007 del Contratto di Servizio tra Comune di Roma ed AMA S.p.A., approvato con deliberazione Giunta Comunale n.33 del 28 gennaio 2004 e prorogato con deliberazione Giunta

Comunale n. 48 del 8 febbraio 2006 fino al 31 dicembre 2006.


IL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N° 105 DEL 12 MAGGIO 2005 APPROVA IL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

ART 15 COMMA 5
La frequenza di raccolta deve garantire la salvaguardia igienico-ambientale ed il decoro pubblico e le relative modalità sono definite nel Contratto di Servizio con il soggetto gestore.

IL CONSIGLIO COMUNALE A MAGGIORANZA CON DELIBERAZIONE N° 57 DEL 28-29 MARZO 2007 AUMENTA LA TARIFFA SUI RIFIUTI DEL 16 % PER LE FAMIGLIE E DEL 30 % PER LE IMPRESE.


LAVACASSONETTI: UN’OPERAZIONE COSTATA 25 MILIONI DI EURO


AUTOMEZZI IN DOTAZIONE

30 LAVACASSONETTI POSTERIORE

26 LAVACASSONETTI SIDE LOADER


IVECO 175.24  E FIAT  160 





QUANTO COSTA AI ROMANI IL SERVIZIO LAVACASSONETTI ?

COSTO DEGLI AUTOMEZZI

26 LAVACASSONETTI SIDE LOADER * 150.000 € =  3.900.000 €


30 LAVACASSONETTI POSTERIORE * 150.000 € =  4.500.000 €


TOTALE  8.400.000 €

ONERE ANNUO DEL SERVIZIO (AL 2003)

LAVACASSONETTI  SIDE LOADER 70.000 € * 26 = 1.820.000 €


LAVACASSONETTI POSTERIORE 61.000 € * 30 =  1.830.000 €

                                   TOTALE ANNUO  3.650.000 €

ONERE ANNUO DEL SERVIZIO (AL 2004)

LAVACASSONETTI  SIDE LOADER 80.000 € * 26 = 2.080.000 €


LAVACASSONETTI POSTERIORE 71.000 € * 30 =  2.130.000 €

                                   TOTALE ANNUO  4.210.000 €

ONERE ANNUO DEL SERVIZIO (AL 2005)

LAVACASSONETTI  SIDE LOADER 90.000 € * 26 = 2.340.000 €


LAVACASSONETTI POSTERIORE 81.000 € * 30 =  2.430.000 €

                                   TOTALE ANNUO  4.770.000 €

ONERE ANNUO DEL SERVIZIO (AL 2006)

LAVACASSONETTI  SIDE LOADER 100.000 € * 26 = 2.600.000 €


LAVACASSONETTI POSTERIORE 91.000 € * 30 =  2.730.000 €

                                   TOTALE ANNUO  5.330.000 €

ONERE ANNUO DEL SERVIZIO (AL 2007)

LAVACASSONETTI  SIDE LOADER 110.000 € * 26 = 2.860.000 €


LAVACASSONETTI POSTERIORE 101.000 € * 30 =  3.030.000 €

                                   TOTALE ANNUO  5.890.000 €

( CIRCA 5 % DEI COSTI DI GESTIONE SERVIZI RSU – RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI DATI BILANCIO 2007)


6,7 % DEL TOTALE DEL GETTITO TARI 2007 484.600.000 €  (390.000.000 € AL 2006)
TOTALE DEGLI ONERI DAL 2003 AL 2007    = 23.850.000 €


TOTALE GENERALE DEI COSTI   

SECONDA PUNTATA DELLA VIDEOINCHIESTA SUI DISSERVIZI DELL’AMA ENZIMI SCADUTI, NESSUNA SANIFICAZIONE NE’ LAVAGGIO DA ANNI PER I CASSONETTI, 55.000 "BOMBE ECOLOGICHE" DISSEMINATE IN CITTA’.TROVATE FERME E ABBANDONATE SEDICI "KAMOTO", ENNESIMO SPRECO NELLA ROMA DI VELTRONI.

Nella "puntata precedente" abbiamo mostrato che i camion lavacassonetti acquistati per garantire il lavaggio e la sanificazione dei cassonetti sono fermi nei piazzali degli stabilimentî~ da anni, e che molti di questi mezzi non hanno mai lavorato, segnando’ icontachilométri in alcuni casi anche percorrenze di soli 80 o 111 km. L’AMA - che percepisce dalla Tariffa Rifiuti appena aumentata da Veltroni oltre 25 milioni di euro in 5 anni per questo servizio non reso - ha risposto a questa accusa di sprechi milionari che la sanificazione dei cassonetti viene garantita da un sistema sperimentale dal 2004 ad oggi che si fonda su enzimi liquidi o in polvere che vengono spruzzati sul cassonetto e che aggrediscono e neutralizzano i batteri.

Siamo andati a verificare, vincendo ostilità e resistenze della dirigenza Ama e del Comune di Roma verso i sopralluoghi e le ispezioni, e abbiamo scoperto...

- che dei quattro stabilimenti AMA dai quali partono le compattatrici per svuotare e pulire i 55.000 cassonetti, uno (Salario) non ha compattatrici fornite del sistema di sanificazione a enzimi, quello di Tor Pagnotta è fornito di compattatici per enzimi a polvere ferme dal dicembre scorso perché se il cassonetto non è umido gli enzimi in polvere non si attivano e non sanificano. Solo i restanti due (Rocca Cencia e Ponte Malnome) hanno a disposizione compattatrici fornite del sistema a enzimi liquidi, in numero non superiore a cinque per deposito;

- nello stabilimento di Ponte Malnome abbiamo scoperto due compattatrici su cinque ferme in riparazione, e montavano latte di enzimi da 20 litri scadute da tre mesi. Lattine confezionate nell’aprile 2006 con un anno di validità dichiarata;

- abbiamo chiesto di vedere il deposito per capirne di più, e àbbiamo trovato due pancali di lattine tutte della medesima scadenza, per un quantitativo che - a conti fatti - non garantirebbe un’autonomia di più di sette giorni di lavoro;           

- nessun intervento di sanificazione viene effettuato sui cassonetti della raccolta differenziata (aspettano gli esiti della "sperimentazione" dell’Ama);

- di lavare i cassonetti nemmeno se ne parla: interpellati sull’argomento, i dirigenti Ama presenti al sopralluogo hanno candidamente ammesso che a lavare i cassonetti "ci pensa il padreterno".

Riassumendo: in tutta la città non viene mai lavato nessun cassonetto. In tutta la città i. cassonetti bianchi e blu non vengono nemmeno sanificati. In mezza città (coperta da due stabilimenti sui quattro rimanenti) gli enzimi liquidi sono montati su dieci macchine in tutto che spruzzano una soluzione liquida con enzimi scaduti da mesi: in pratica, spruzzano acqua profumata. Una situazione allarmante sotto il profilo igienico-sanitario, della quale il sindaco Veltroni, come ufficiale sanitario, deve assolutamente rispondere.

 

 

 

KAMOTO ABBANDONATE:
 
siamo andati a cercare le reclamizzate KAmoto, motociclette Suzuki attrezzate per aspirare le deiezioni canine. Stanchi di cercarle nei depositi zonali, le abbiamo trovate quasi tutte ferme da anni, con chilometraggi sempre inferiori ai 10.000 km (spesso solo 2-3000 km), nelle officine di Tor Pagnotta, dove non vengono riparate per mancanza di pezzi di ricambio. Un altro spreco di oltre un milione di euro: tanto sono costate le moto, per non contare i costi della formazione professionale degli operatori.
 
 
POSSIAMO TRANQUILLAMENTE SOSTENERE CHE L’AMA DOVREBBE RISARCIRE I CITTADINI ROMANI DI ALMENO 50 MILIONI DI EURO. TROVA ULTERIORE CONFERMA LA NOSTRA BATTAGLIA CONTRO L’AUMENTO DELLA TARIFFA RIFIUTI VOLUTA DAL SINDACO VELTRONI. INVECE DI EFFICIENTARE IL SERVIZIO E RIDURRE GLI SPRECHI, VELTRONI HA PREFERITO METTERE LE MANI NELLE TASCHE DEI CITTADINI. ALLEANZA NAZIONALE TORNA A CHIEDERE DI RESTITUIRE IL MALTOLTO AI CITTADINI E DI REVOCARE L’INCREMENTO DELLA TA. RI.

 
 
 

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