Creato da kimty il 08/02/2006
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Messaggi di Novembre 2015

 

Al mio cuore di domenica

Post n°2726 pubblicato il 27 Novembre 2015 da kimty

Ti ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.

Hai settanta meriti al minuto....
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.

Ti ringrazio, cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal tutto,
separata anche nel sonno.

Badi che sognando non trapassi in quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le ali.

Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e benché sia domenica,
giorno di riposo,
sotto le costole
continua il solito viavai prefestivo.

Wislawa Szymborska ***

 
 
 

Una copia del libro (2)

Post n°2725 pubblicato il 26 Novembre 2015 da kimty

In cambio offrì del tè. I due si conoscevano, per un passato imbarco su un peschereccio atlantico.

Nella stanza Moschea i due uomini scalzi bevvero il tè.
"Per noi questo libro è tutti i libri.
Hai salvato una biblioteca".

"Non ho salvato niente se non ho issato a bordo chi l'ha perso"

"Un giorno salverai chi l'ha perso."
Il pescatore ci pensò, bevve un sorso e fece si
con la testa.
Fuori di lì il vento di maestrale sbatteva panni e insegne, rotolava un barattolo inseguito da un cane.
Qualcosa di antico accadeva in quel punto con la precisione della profezia, insieme alla pazienza di
attenderla ogni giorno di lavoro in mare.

*Erri De Luca * (da il suo libro recente..
Il piu' e il meno)

 
 
 

Una copia del libro (1)

Post n°2724 pubblicato il 26 Novembre 2015 da kimty

Con il titolo in su e le pagine aperte verso il fondo,
galleggiava sul mare una copia del libro chiamato
Corano.
Qualcuno lo aveva portato con sè nel poco bagaglio, un riassunto dell'indispensabile. Strana gente si mette in questi viaggi con un libro.
Eccolo lasciato alle onde insieme alla vita.
I libri galleggiano, gli uomini no. Si vede che i libri non sono ciambelle di salvataggio.
Il pescatore aveva tirato a bordo nella rete due scarpe diverse, un secchio di plastica, un imbuto, il libro.  Il pescatore appese il libro con la molletta a un filo, lo trattò come un indumento.
Serve a questo quando avvolge un uomo in preghiera.   Anche con la musica succede.
In terraferma il pescatore andò con il libro al negozio accanto al porto, usato da Moschea.  "Dev'essere vostro. L'ho pescato in mare", disse
a un uomo che accolse a due mani il libro, ispessito
di salsedine.  "Si, è nostro, è il Corano" e lo baciò.

(... segue)

 
 
 

Io te vurria mancà

Post n°2722 pubblicato il 25 Novembre 2015 da kimty

Io te vurria vasà , sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbastà,

come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare....

E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbastà.


Io te vurria vasà , insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria mancà,

più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.

E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria mancà.

* ERRI DE LUCA *

 
 
 

Ricordo

Post n°2721 pubblicato il 21 Novembre 2015 da kimty

Lei sola percepiva i suoni
dei miei silenzi.

 Temevo
a volte che fuggisse il tempo
ostile mentre parlavamo.
Dopodiché

ho smarrito la memoria
ed ora mi ritrovo a parlare
di lei con te, tra spirali di fumo
che velano la nostra commozione.

Ed è questa la parte di me

 che ritrovo
mutata: il sentimento,

per sé informe,
in quest’oggi che è solo

di rimpianto.

Eugenio Montale

 
 
 
 
 

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