Creato da kinderella.lilla il 05/02/2009

MONDO DI KINDERELLA

DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO

 

Messaggi del 24/04/2014

MARE DISPERATO (21)

Post n°1807 pubblicato il 24 Aprile 2014 da kinderella.lilla

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Gli uomini erano alla ricerca di Karina e la madama sembrava fuori di testa, era passata la mezzanotte e decise che era meglio mandare a casa la "nuova".

"Rita, tu e la "nuova" andate a casa che è meglio."

Appena arrivate a casa, Gianela si chiuse in bagno, tirò fuori dalla sua borsa un sacchetto di plastica dove teneva come reliquie le sue poche cose da toilette: una consunta saponetta profumata, il barattolo del talco, lo spazzolino da denti ed il mezzo tubetto di dentifricio, ah e lo spazzolino per le unghie. Si lavò con la solita cura maniacale, si fece sanguinare le gengive tanto si sfregò i denti e la lingua!Dopo aver mangiato pane ed affettati, si coricò sulla branda sgangherata che le indicò Rita. A Gianela dava fastidio quel brutto odore d'aria stagnante e di muffa la faceva respirare a fatica ed inoltre non riusciva a prendere una posizione per poter dormire. Si annusava le mani profumate dalla saponetta, era spossata ed aveva sonno, tanto sonno ed era decisamente stanca e nauseata! La schiena, affossata nell'avallamento della branda e non riusciva nemmeno a mettersi su di un fianco. Finalmente, dopo quei mesi di vagabondaggio, il pensiero andò alla sua famiglia, il gusto amaro per l'abbandono dei suoi genitori si destava spesso e lacrime che non riuscivano ad uscire la lacerarono dentro!

In questi mesi aveva tentato di soffocare tutto, e di convincersi che l'avessero fatto per il suo bene, ma ormai stava prendendo coscienza che la situazione in cui si trovava, non era transitoria ne' fittizia!

Quella gente era la gente di cui sentiva parlare a casa dei signori di Tirana.

"Mamma papà, che mi avete fatto? Non sono vostra figlia"?Sempre più sordo il dolore le bloccò lo stomaco e dovette correre in bagno a vomitare!

"Hey tu, che ti succede?"

La voce di Rita era scocciata perchè stava addormentandosi.

"Forse il salame non sò."

Tornata nella branda ormai spossata, dopo un po' stava per addormentarsi, ma un gran calpestio sulle scale la fece mettere sull' attenti ed aprì gli occhi per poter sentire meglio.

Ibra, la madama, Vlade, Fernando, Anna ed Oxana entrarono con grande agitazione, imprecavano e bestemmiavano, erano veramente furiosi e fuori di testa.

Uno scossone la fece sussultare.

"Uè tu, oggi che sei stata qui con Karina, ti ha

detto qualcosa? E' forse uscita?"

"No signora è sempre rimasta qui e non mi ha detto niente, nemmeno mi ha parlato."

"Brava, brava Gianela, così devi comportarti", una vocina dal suo profondo la esortò a tacere e a non rivelare i preziosi consigli che le aveva dato Karina. Ormai anche lei aveva capito cosa fosse successo quella sera; Karina si era sottratta all'attenzione dei papponi ed era riuscita a scappare. Vlade e Fernando tirarono sù dal naso quella polverina bianca come il talco, che aveva visto fare da Alma e Paulo a Bologna.

Fernando era così ubriaco che quasi non si reggeva in piedi, ma con bramosia aspirò ancora una lunga striscia di polvere!

"Ora io e Vlade andiamo a fare ancora un giro, passeremo i night di Milano, non si sa mai che non sia stata attratta da qualcuno."

Naturalmente si riferiva a Karina, erano come belve fameliche a cui hanno strappato il pezzo di carne dalle fauci! Ormai stremata dalla stanchezza, Gianela si addormentò di un sonno molto profondo ma senza sogni! Al mattino dopo si svegliò con un gran male alla schiena, a malapena riuscì ad alzarsi da quell'affossamento. C'era un gran rumore di russamenti di ogni tipo, nella branda accanto c'erano Rita e Vlade, mentre nella camera da letto semiaperta, si intravvedevano i due letti grandi, occupati da Fernando, Anna ed Oxana, nell'altro c'erano la madama ed Ibra.

Erano tutti seminudi ed era uno spettacolo indecente e disgustoso. Qualcuno si stava svegliando e Gianela si affrettò in bagno, mentre si stava lavando i denti si aprì la porta ed entrò Ibra che si diresse al water senza far caso alla ragazza, fece pipì ed uscì lasciando la porta aperta. Per fortuna che Gianela aveva finito le sue abluzioni, altrimenti avrebbe dovuto assistere al via vai che si stava susseguendo il quel cesso! Qualcuno fece il caffè e scaldò del latte, Gianela aspettava che gliene dessero, ma ognuno pensava per sè, così si avvicinò al tavolo e chiese;

"Posso prenderne anch'io?"

Con aria quasi stupita la guardarono tutti, mentre Oxana le indicò con la testa le ciotole dentro la "madia"! Dopo un'ora circa erano tutte pronte nei loro abbigliamenti e trucchi da "lavoro". Anna diede un'occhiata al trucco di Gianela e scoppiò in una fragorosa risata, si girarono tutti a fissare la bambina e madama esordì:

"Che cazzo hai fatto? Sei ritardata? Come ti ha truccata quella stronza di Karina ieri? Vedi di rifartelo uguale e sbrigati!"

Senza proferire parola ed a testa bassa, Gianela tornò in bagno e riprese il kajal che era sopra la mensola dello specchio e calcò ulteriormente il trucco degli occhi ed il fard sulle guance.

"Uè signorina, vedi di non farti più aspettare."

Uscirono tutti, salirono in macchina e si diressero al "lavoro", cominciò così la seconda giornata, sulla Paullese, per Gianela. Il primo cliente di quella mattina, era un camionista, la madama le disse di andare che lo conosceva già, però appena entrati sul viottolo, il tizio si aprì la cerniera dei pantaloni e prese la testa di Gianela e la cacciava giù. Sentendo resistenza da parte della ragazza, il trucido scoppiò a ridere, non era contrariato, anzi sembrava divertito ed eccitato più che mai! Fermò il camion all'ombra del filare d'alberi, la guardò con sguardo lascivo e le chiese:

"Quanti anni hai?"

"Diciotto".

Rispose pronta Gianela.

"Ahhaha... sìììì... Beh che mi fai adesso? Finisci quello che volevo prima? Dài che così mi piace e se sei brava vengo con te tutte le settimane."

*Gi*

To be continued......STEL

 

 
 
 

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Io ti verrò a cercare.

Lo sai che lo farò!

Ma la domanda è:

"Tu faresti lo stesso

con me?"

E' questo che devi capire.

Perchè un giorno la

smetterò di inseguirti.

Alda Merini

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   ^_^   SMILE ^_^

Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
illumini il tuo viso di tristezza
e nascondi ogni traccia di contentezza
ma anche se una lacrima sta per scendere
è quello il momento in cui devi
continuare a provare
sorridi, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
è il momento in cui devi continuare
a sorridere, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi.....

C. Chaplin

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 gino

GAB

 

 

 

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