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L’ASINO

Post n°780 pubblicato il 26 Maggio 2012 da kiwai
 

 

Avete mai visto un asino coi paraocchi?

Teoricamente è inutile .. l’asino non ha “intelligenza interpretativa” .. non è un purosangue, attento, sensibile, sempre vigile e talvolta nervoso .. per un cavallo di razza i paraocchi servono per concentrarne l’attenzione sull’obiettivo del momento, ad evitare che fatti marginali o occasionali lo possano distrarre … un asino no, non ha fantasia, tutt’al più si inchioda oppure tira calci al vento 

 

Succede anche tra gli umani …

Chi nel leggere “si ferma troppo presto”, convinto di aver “capito l’antifona”..

Chi si “impunta” nelle sue convinzioni, a prescindere …

Chi non ha sufficiente intelligenza e cultura per distinguere …

Chi fa della critica ai pensieri altrui la propria ragione di esistere …

 

Insomma avete capito, l’asino di turno … quello, commenta così il mio post sull’impiegato “ombra”:

“Facile prendere come esempio gli assenteisti, parlare di loro non deludono mai le aspettative, con questi esempi da burini demagoghi si può recriminare tutto quello che si vuole e nessuno ci darebbe torto ma la pubblica amministrazione non è fatta solo di assenteisti, c'è chi lavora sodo e fa i turni di notte.”

 

Sempre "a prescindere" (come direbbe Totò) dal fatto che non ho mai visto un “impiegato” fare turni di notte .. a meno di non considerare notturne le ore dalle 14.01 in poi …

Si è fermato troppo presto, convinto di aver “capito l’antifona”..  infatti avevo scritto:

E non venitemi a dire che esistono tanti dipendenti pubblici che lavorano .. lo so benissimo, ma “quelli” nessuno si sogna di licenziarli, ma anzi dovrebbero essere incentivati e premiati per il loro lavoro.

Dirò di più … quasi certamente la pensano come me.”

 

L’asino si è impuntato .. "a prescindere":

“Per questi diversamente nullafacenti, le regole esistono solo per i dipendenti, ma non per i manager corrotti messi a dirigere grazie ai favori di qualche politico.”

Lui, che certamente non ha mai esercitato una libera professione, parla di “faticose nottate in un pronto soccorso”, mentre “l’imprenditore” gioca al pc ..

e, inconsciamente, riesce a dire quattro cazz .. inesattezze insieme:

primo, perché ho in famiglia chi, da sempre, fa turni di notte in un pronto soccorso …

secondo perché “un imprenditore di se stesso” non ha orari e spesso fa “straordinari impensabili” per un dipendente …

terzo, perché ho sempre detto peste e corna dei “manager pubblici” spesso corrotti e quasi sempre incapaci, sempre “figli di partito”…

quarto, perché ho espressamente parlato di “impiegati scalda sedie” figli di una burocrazia clientelare voluta dai partiti.

 

Il quadrupede, nonostante, o forse a causa, dei paraocchi ideologici, non ha sufficiente intelligenza e cultura per distinguere gli obiettivi … e tira calci al vento:

“E' ovvio che una riforma di tale portata interessa molto a quel tipo di imprenditore sia pubblico che privato che vorrebbe poter licenziare e assumere, ricattare il lavoratore per renumerare guadagni sulle spalle dei lavoratori.”

Agli imprenditori, quelli veri, non quelli pubblici che non esistono (sono i manager incapaci di cui sopra) e ai cittadini – tutti – interessa che le strutture pubbliche funzionino, fornendo quei servizi, che sono l’unico motivo per cui esistono, e consentano al lavoro – privato – di creare ricchezza.

 

Tutto il resto sono .. ragli stonati.

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

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