ring pong

Reading Montale

“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.”
― Eugenio Montale, Satura, 1962-1970

Non credo di farcela

foto foto foto

cosa pensava... cosa diceva... cosa taceva

e poi

perchè perchè perchè perchè

.........

e ora?  e ora?  e ora?

[scena dall'infanzia]

sgomento

[scena dall'adolescenza]

dolore

[scena recente]

disperazione

[frasi, parole abituali, sguardi]

vuoto dell'anima

....ricordo tutto perfettamente

il tarocco n.13

Tutti pensano di conoscere

i Tarocchi

tutti

pensano di saperne tutto

Non è così

nessuno ne sa

Nulla.

Ogni tarocco

è una porta

un mondo diverso

una botola

un tombino

che si apre.

Nel nuovo livello ti ci senti

un sopravvissuto

un leviatano

sei smarrito spiazzato disorientato

Nessuno

nessuno sa nulla di quello di prima

...

Di che colore era il vestito della mamma?

(rosso granata a disegni neri e bianchi)

di che colore era il fodero della sciabola di papà?

(verde bandiera)

come si chiamava la panettiera?

(Tudina)

che ci portò papà dalla Turchia?

(dei braccialetti in filigrana d'argento)

...

Non credo di farcela

senza titolo affatto