Creato da ventovela il 01/08/2005
niente di più imprevedibile del vento

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Blog preferiti

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Ultime visite al Blog

mariomancino.mchampaoselpaolo.971Bludooruntesorostrong_passionadoniesisossimorakia96.mcrangelifealmera1974ansa007rmayfaircamara70leitraot
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« La sciaàncora? »

Rompighiaccio

Post n°120 pubblicato il 29 Novembre 2008 da ventovela

c'era una bambina. vendeva fiammiferi per strada e una notte che nevicava, li accese, perché non aveva casa e aveva freddo. così li bruciò uno per uno, e la mattina la trovarono morta. ma così bella, nella neve, il volto così bianco. era così dolce, nella neve, che fece piangere tutti i passanti.

soprattutto quelli che non avevano comprato fiammiferi. insomma, quelli che l'avevano vista mendicare.
è spiacevole, vedere qualcuno che mendica. io, personalmente, a volte guardo altrove. è terribile vedere una mano tesa.

invece vederla morta - quasi un sollievo, una preoccupazione in meno, e in più una vicenda così dolcemente straziante! che tutti ci ricamarono cose ancora più strappalacrime: ogni fiammifero, acceso, era l'illusione di un focolare - di una famiglia - di un albero di Natale, con sotto i doni! di un'anatra arrosto sulla tavola - di un focolare, di un focolare acceso.
ora la piccola si sentiva le mani calde.
ora si addormentava piano, convinta di riposare il capo sul grembo di una madre.

era così seducente, quel dolore straziante, che tutti amarono esserne straziati per un po'. le lacrime versate li fecero sentire nobili, tutti. era così bella, era così piccola, era così povera! che sofferenza. che pena. 
una sana punta di dolore cristiano da pigiare come pulsante-sprigiona-carità postuma.

è così che vanno le cose. le storie che ci piacciono sono quelle a cui non possiamo porre rimedio. quelle infinitamente tristi che ci convincono che se solo avessimo potuto fare qualcosa! ma oramai è troppo tardi, peccato.

invece le cose che non sopportiamo sono quelle minute, quelle a cui si può porre rimedio e ci pungolano con la loro possibilità-di-cambiamento-se-solo-lo-vogliamo.

siamo amanti delle grandi cause, romanticoni da finali strazianti. ci piace pensare che amiamo tutto il mondo perché i bambini che muoiono di fame, quello ci fa tristezza.
ma ora qui si sono trasferiti i cingalesi, che figura ci fa questo condominio, che una volta era tanto perbene? 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/labarcaeilviaggi/trackback.php?msg=5998557

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
champaosel
champaosel il 01/12/08 alle 14:26 via WEB
è vero. c'è chi ama condolersi e le storie a triste fine, ma si vede che sono ersone comunque infelici, connotate da una visione negativa e quindi realistica del mondo. eppoi l'happy end è spesso visto di mal ochio (doppio senso). ma la psicosomatica insegna che l'accostarci a emozioni positive ci fa stare meglio e il contrario peggio. questione di neurotrasmettitori specifici. e allora? boh?
(Rispondi)
 
ventovela
ventovela il 04/12/08 alle 00:00 via WEB
sisi, sono d'accordo con te. quando leggo la letteratura russa ci penso spesso. sarà forse la matrice cristiano-martire, che ci fa pensare che dolore é bello. e santo. e giusto. e magari la soluzione, che è più bella e più santa è più giusta (ma senza stimmati) appetisce meno.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963