LA DESTRA CALOLZIO

Lezione McCain

  Subito dopo aver capito che il distacco da Obama era incolmabile e che non c’era più nulla da fare, il senatore McCain, reppubblicano, s’è premurato di telefonare al suo contendente alle presidenziali per complimentarsi con lui e assicurargli il suo appoggio nel futuro. Nei suoi discorsi e confronti, svolti in campagna elettorale mi aveva sempre messo una grande tristezza, soprattutto quando appariva insieme alla Palin, invece nel discorso di commiato e ringraziamento ai suoi sostenitori il veterano McCain mi ha davvero colpito. Nelle sue parole, nessun astio, nessun rancore (in effetti sono sempre stati amici), ma grande serenità e soltanto complimenti, dichiarazioni di appoggio, amicizia e il commovente rammarico per la morte della nonna del suo avversario, avvenuta pochi giorni fa, che non ha potuto assistere al trionfo del nipote prediletto, dopo tutti i sacrifici compiuti in vita per vederlo diventare qualcuno.
  Quando poi ha fatto il nome di Obama, qualcuno dal pubblico ha accennato qualche fischio, ma il “vecchio” McCain, in un tono giustamente contrariato lo ha subito zittito: “Please”… Per favore, ha detto e ha continuato gli elogi del vincitore. Davvero grande, lui e grande lezione, soprattutto per i nostri politici della maggioranza, che tanto male si sono comportati dopo la vittoria alle elezione di Prodi del 2006, magari a ragione, visto che era in sapore di qualche “broglioncello” elettorale.
  In questi giorni, tuttavia, qualche capogruppo della maggioranza ha parlato, continua e continuerà a sparlare a sproposito, alimentando menzogne generiche su Obama, ma anche altri temi di casa nostra. Ma perché qualcuno non lo zittisce? Avete peccato in lungimiranza? Non importa sappiamo, che politicamente non valete molto; ma basta! Obama ha stravinto, ha democraticamente vinto una campagna elettorale, che lo aveva visto forse predestinato per il cambiamento e magari non riuscirà a realizzare il suo ambizioso e difficile programma. Come teme qualcuno, lo faranno fuori come hanno fatto con i fratelli Kennedy, M.L.King, Malcom X, le prime persone a cui è andato il mio pensiero, ma adesso bisogna congratularsi e aiutarlo nel suo difficile e arduo cammino per cambiare veramente le cose dopo otto scellerati anni di presidenza Bush, per sperare che riporti gli USA sulla giusta strada della democrazia e della verità. Non lasciarsi andare alle gravi dichiarazioni di Gasparri argomento di dibattito delle ultime ore, tanto per intenderci. Inoltre, mi chiedo come si fa a commentare così insensatamente e falsamente una vittoria di oltre il 60% contro i 36% dell’avversario? Ma ultimamente Gasparri le spara grosse un po’ su tutto. Ecco perché è importante il ritorno alle preferenze nelle votazioni, così la gente, anche la sua gente, potrebbe avere il diritto e la speranza di non vederlo più e non sentire più le sua vaccate. Impariamo dagli americani, ogni tanto, qualcosa di veramente sorprendente e non soltanto recepire e importare violenza, cose brutte e bullshit. Importiamo dal loro sistema anche le cose belle. E quel discorso e quell’atteggiamento di McCain dopo la vittoria di Obama è stata una cosa certamente bella, di grande valore. Questa volta onore a lui, soprattutto; ma anche a tutta l’America.