Creato da ladestracalolzio il 16/08/2008

LA DESTRA CALOLZIO

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« GIANFRANCO FINI CHIEDE A...VIVA L'ITALIA! »

Fini Gianfranco, come Forrest Gump

Post n°43 pubblicato il 24 Settembre 2008 da ladestracalolzio
 

Hanno fatto bene i giovani di AN a manifestare il loro dissenso con manifestazioni e dichiarazioni tramite il loro presidente di Azione giovani di Roma, nonché consigliere provinciale del Pdl Iadicicco, nei confronti del loro ormai ex leader Gianfranco Fini, dopo la richiesta di costui di abiurare la loro fede, i loro valori, i loro principi, secondo lui, antidemocratici, antiliberali, contrari alla giustizia sociale e anticostituzionali, che li costringerebbero, altrimenti, a stare dalla parte sbagliata. Neppure fossimo al tempo della Santa Inquisizione, con Fini assurto al ruolo di novello Torquemada. I termini non saranno quelli di quei tempi bui, ma il conseguente sgomento molto gli assomiglia.
  Come se l'attuale presidente della Camera facesse parte di un governo che rispetta la Costituzione; la libertà dei cittadini: sì, di farsi sbattere in mezzo alla strada a 50 anni per rimanerci, grazie alla schiavista legge 30, insieme alle ultime novità in fatto di leggi sul lavoro che hanno abolito il precariato, nel senso che adesso siamo precari a vita. E continuiamo: un presidente della Camera che rappresenta un governo che fa gl’interessi del popolo sovrano; che pone al primo punto del suo programma la giustizia sociale; che ha in Parlamento rappresentanti eletti direttamente dal popolo come prevede un democrazia diretta come la nostra? Ma non mi sembra proprio. Per la verità i governi che si sono succeduti negli ultimi 15-20 anni sono sembrati tutti alquanto distanti da queste posizioni, quindi perché queste sparate del capo di AN? O forse, quei principi e valori tanto fascisti facevano comodo finché c’erano gli orchi comunisti che mangiavano i bambini (alias industriali), e adesso che non ci sono più, sono da eliminare, lasciando via libera a nani e ballerine, uno stuolo di giullari e lacché che possono andare a rinfocolare l’esigua (sic!) corte Versagliana di sua santità l’Imperatore d’Arcore. E certo! Così mentre la gente, il popolo minuto si perde in disquisizioni inutili su questi personaggi di grosso impatto mediatico, non pensa ai veri problemi del Paese, soprattutto non fa più caso a personaggi di altro spessore e tenore, poco avvezzi al mediatico (inteso come comunicazione non potere), ma alle aule del tribunale un pochino di più o dovrebbero averne. Per carità la maggior parte degli italiani, dei loro governanti e di tutti i saltimbanchi, visto che il nostro è il Paese dei balocchi, è gente onesta e perbene, ma sempre da tenere d’occhio, perché come si sa ”L’occasione fa l’uomo ladro e la donna ministra” e a pensare male... non si sbaglia.
  La frase che m'è balzata subito alla mente nel sentire le parole di Fini, avete potuto leggerla nell'articolo precedente, ma l'immagine che ho visto scorrermi davanti agli occhi come un flash, pensando a tutto il suo excursus, da quando ha costituito An (ricordo comunque che io non mi sono mai fidato di lui, figuriamoci...dopo Almirante)  è quella del film Forrest Gump, quando il protagonista, Forrest, ad un certo punto inizia una corsa che sembra non avere mai fine. Non si ferma neppure per radersi o lavarsi tanto sembra essere preso da qualcosa che deve raggiungere a tutti i costi. Grazie all'interessamento dei media, la sua popolarità raggiunge ogni angolo degli States, e così molti cominciano a seguirlo nella sua corsa, come fosse un moderno Gesù, pensando a quale meta potrà mai condurli. Ad un certo punto, però, (nel filmato sotto, alla fine) Forrest si ferma, si volta incredulo verso la gente che lo ha seguìto, finchè uno del gruppo gli chiede: "E adesso?" e Gump "Io vado a casa".
 "Come vai a casa?" gli chiede un altro del gruppo "Noi ti abbiamo seguito credendo che stavi andando chissà dove... Non è possibile che adesso te ne vai e ci lasci qui. Allora, perchè tutta questa corsa ?". E Gump, fra lo sgomento generale e la moltitudine che rimane là, sulla strada, a bocca aperta: "M'era soltanto venuta voglia di correre un po' , ma adesso me vado a casa". Della serie "Mi stavo facendo i cavoli miei e soddisfando una mia voglia e adesso vado per la mia strada. Sono affari vostri se mi avete seguito" (che sa molto di 8 settembre 1943).
  I non più giovanissimi si ricorderanno quanti, negli anni '60-'70 seguirono altri: della politica, della musica, dell'intellighenzia, delle religioni, con il miraggio che li avrebbero portati chissà dove. Quasi tutti, non stavano andando da nessuna parte, se non verso il divertimento puro, l'autodistruzione, o fuori di testa e, nella peggiore delle ipotesi, verso il baratro, conducendone altri. Nella migliore delle ipotesi, si facevano i propri interessi. Ecco il "Fini Gump" mi sembra proprio uno che si fà i suoi interessi, vuole continuare a farseli indisturbatamente, e cavalcare un background che non gli serve più, gli risulta un tantino ingombrante. Se da un lato, in questo modo, rischia di spostare la destra italiana, questa volta, sì, a rivendicare con orgoglio le proprie origini, spingendo qualcuno magari verso estremismi inopportuni; dall'altro, e non posso che rallegrarmene, li porta verso l'unica Destra che c'è oggi nel Paese: La Destra di Storace.

                                  Continua…

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Commenti al Post:
faber.2008
faber.2008 il 24/09/08 alle 20:03 via WEB
In verità, la lettera del presidente di AG non era per nulla di dissenso dalle parole di Fini e tantomeno un chiarimento. Mi è parso un disperato tentativo di spostare l’attenzione su altri argomenti, di tenere quieti i militanti, di non indispettire le gerarchie del partito, mantenendo un buon equilibrio ministeriale... Fosse stato ancora un mistero, finalmente ora conosciamo il giudizio post-Fiuggi di Fini sul fascismo e sulla Repubblica Sociale Italiana. Non conosciamo, invece, quello della Meloni, ma neanche il rapporto che l’area giovanile politica da lei guidata mantiene con il fascismo... www.spigoli.info/archives/192
 
MarcheseDeSade_RN
MarcheseDeSade_RN il 24/09/08 alle 22:35 via WEB
Bell'articolo.
 
ladestracalolzio
ladestracalolzio il 25/09/08 alle 12:42 via WEB
Ma come Faber? Fini ha chiesto ai giovani di An antifascismo, di essere antifascisti e non mi sembra dal comunicato (del link) che i giovani di An non abbiano dissentito. Più che dire che non saranno mai antifascisti...
 
faber.2008
faber.2008 il 25/09/08 alle 14:51 via WEB
Mi riferivo alla lettera della Ministra e non c'è alcun accenno al non voler o al non poter essere antifascisti. Onore alla lettera all'agino romano, ma la Meloni è pur sempre il presidente di AG e maggiormente autorevole.
 
 
ladestra_lecco
ladestra_lecco il 29/09/08 alle 00:01 via WEB
La meloni ha solo due bei meloni e basta. Basta donne in politica. Lei, la santanchè, la Mussolini a casa a cucinare!
 
ladestracalolzio
ladestracalolzio il 07/11/10 alle 20:23 via WEB
Alla fine sarà proprio Fini il dopo Berlusconi. Altrochè Tremonti. Questultimo non sarà mai a capo di un governo. Buon ministro forse, ma mai capo di un governo.
 
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Un politico pensa alle prossime elezioni; un uomo di Stato alle prossime generazioni.
- John Clarke

Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda!
- Achille Tournier

 

La politica è una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.
- Charles De Gaulle

 

Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura (dal film MATRIX).

E' tempo di sapere quale futuro vogliamo per il nostro pianeta, per noi, stessi e per le generazioni che ci seguiranno.

E' giunto il tempo per i cittadini di smettere di fidarsi ciecamente al modo con cui i politici gestiscono il mondo, servendo esclusivamente interessi personali.

Per ridare un senso alla democrazia, i cittadini devono smettere di essere passivi e spettatori, come il docile gregge che si vorrebbe che siano. Devono riflettere a ciò che vogliono veramente ed assumere in modo coerente il ruolo di stipendiato, consumatore, contribuente, elettore, dimostrando di non essere più pecora delle pecore.

Le direzioni prese dall'economia, la società, la tecnologia e l'ambiente non sono inevitabili

 
 
 

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