Roma, 8 agosto 2013 - “Respingo come volgari e violente le affermazioni dell’ANAFE rivolte alla FIT e, cosa assai più grave, al Parlamento ed al Governo. Il rispetto per le istituzioni è un dovere civico al quale siamo tenuti sempre, tutti.
Indipendentemente dal grado di consenso che volta per volta possiamo esprimere per le singole scelte, il rispetto per le istituzioni non può mai abbandonare chiunque aspiri ad un ruolo di rappresentanza istituzionale. Ancor più in questo momento di forte tensione per tutte le istituzioni, nelle quali crediamo e ci riconosciamo convinti. In questo contesto, poi, sembra doveroso stigmatizzare con decisione l'imbarbarimento ulteriore che traspare da atteggiamenti che con tanta violenta offensivit travalicano dalla facolt di critica alla vera e propria aggressione personale nei confronti di chi con il proprio impegno rappresenta le istituzioni.
In questo senso vanno immediatamente e con decisione condannati gli attacchi gratuiti e volgari rivolti al Sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze, On. Alberto Giorgetti, a cui esprimo tutta la mia solidariet per le intimidazioni e per la campagna diffamatoria subite in queste ore, confondendosi rappresentanza di categoria con aggressione cieca, a seguito dell’approvazione del provvedimento che finalmente detta una seria regolamentazione della sigaretta elettronica”.
Lo ha dichiarato Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai.
“In assenza di regole – continua Risso Presidente Nazionale della FIT – pur potendo scegliere qualunque ubicazione sul territorio, i punti vendita e-cig si sono posizionati volutamente accanto ai tabaccai, sottraendo loro la clientela con metodi aggressivi basati su hostess che dirottavano la clientela e pubblicit con evidenti richiami alle più note sigarette, in totale dispregio del divieto vigente erga omnes della pubblicit dei prodotti da fumo e con grave e proterva insensibilit verso le doverose esigenze di tutela di soggetti che necessitano di maggiore protezione, come i minori, abbandonati alla martellante e invasiva pubblicit condotta in spregio alle più evidenti esigenze di obiettiva parit di trattamento per prodotti da fumo dalle analoghe caratteristiche funzionali e di contenuto”.
“Circa la accuse di lobby – ha concluso Risso – tengo con orgoglio a precisare che la FIT, attiva sin dal 1903, è un sindacato che opera ai sensi dell’articolo 39 della Costituzione. E lo fa direttamente e non attraverso societ di consulenza che invece hanno liberamente ed inspiegabilmente accesso, a differenza nostra, ai Palazzi del Parlamento, sin a ridosso delle Aule delle Commissioni.
Al di l delle chiacchiere, resta il fatto che ieri 265 deputati della Camera, a fronte di solo 118 contrari, hanno votato a favore della norma che aveva gi visto in precedenza il pieno consenso del Senato, del Governo e delle Commissioni Parlamentari interessate. Altro che lobby! Questa la decisione dello Stato che intende difendere la propria rete di tabaccai, piccoli imprenditori che incassano per suo conto circa 50 miliardi di euro l’anno. Una rete che oggi, a causa della grave crisi in corso, si trova in pesanti difficolt ; non meno di diecimila tabaccherie, un quinto dell’intera rete, rischiano di chiudere. E per impedire che ciò accada ed in difesa del buon nome della nostra categoria siamo pronti a dare battaglia”.
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Inviato da: cjeannine0000
il 25/07/2014 alle 12:34