laici nella Chiesa

Contributo Tiziano Bandiera  

INCONTRO sul LAICATO MISSIONARIO

Vigevano, 8 Gennaio 2006

Alcuni Punti

Un percorso per arrivare ad una comunità di persone che possa esprimere laici missionari.

E’ necessario che il gruppo di persone interessate a vario titolo all’iniziativa del laicato missionario inizi a lavorare insieme: bisogna creare una piccola comunità, all’interno del Centro Missionario, che sia poi lievito nella comunità più grande che esprimerà i laici missionari.

Occorre ricostruire una rete di rapporti intorno al Centro Missionario. Idealmente, ciò dovrebbe portare ad un gruppo abbanstanza ampio di persone da cui dovrebbero venire i volontari per l’esperienza di missione.

Una domanda da porsi: a quali persone vogliamo indirizzare preferenzialmente iniziative ed attività di sensibilizzazione sul laicato missionario?

Per ritessere la rete dei rapporti, possiamo partire da una riflessione sulla nostra esperienza passata.

Quali iniziative hanno aperto maggiormente il Centro Missionario alle comunità sul territorio e alle parrocchie?

Quali sono stati i “fattori di successo”?

E’ possibile riproporre queste iniziative, sia come tali o con opportuni cambiamenti?

Verosimilmente, le persone che potrebbero essere maggiormente interessate all’esperienza di volontariato internazionale sono i giovani (fascia di età 25 - ?).

Iniziative: viaggi missionari, giornate di animazione(si può proporre qualcosa di simile indirizzato a giovani universitari e lavoratori, e come?); teatro, rappresentazioni (ad es. I piedi della Parola).

Corso/i di formazione: spunti ed idee.

Nell’ottica di costituire un gruppo di persone interessate ad un cammino che possa sfociare nell’esperienza di missione, sarebbe auspicabile avviare una varietà di proposte.

Se possibile, si potrebbe proporre un corso di approfondimento/formazione per coloro che hanno già fatto una prima brevissima esperienza di missione sotto forma di viaggi missionari. Al contempo, realizzare iniziative che possano coinvolgere anche altre persone permetterebbe di “allargare” il gruppo.

Qualora si individuassero i giovani come destinatari principali della proposta, occorrerebbe pensare queste iniziative non solo sotto l’aspetto dei contenuti, ma anche della forma. Bisogna essere consapevoli che le iniziative che si penseranno/realizzeranno dovranno avere un’ottica di lungo respiro: alcuni potrebbero avere bisogno di un percorso che richiederà tempo.

Sul versante dei contenuti, credo che si possano proporre temi specifici che riguardano la missione propriamente detta, ma anche tematiche che siano riconducibili alla missione. Suggerirei di sviluppare un percorso intorno al termine di “Incontro con...” (sul modello attuato, per esempio, dalla parrocchia di Santa Croce in Mortara).

Alcuni temi che potrebbero essere sviluppati sono i seguenti:

- Il fondamento teologico della missione; perchè la missione ancora oggi; che cosa significa missione oggi. Queste tematiche potrebbero essere sviluppate come parte del corso di formazione vero e proprio per chi ha già fatto una prima esperienza di missione.

- la situazione dei paesi del Sud del mondo: giornalismo e missione (ad es. l’esperienza di Misna); salute e missione (che cosa significa fare il medico missionario).

- le culture dei paesi del Sud del Mondo meta di missione: racconti, poesia, musica.

Le tematiche riportate sopra potrebbero dunque essere sviluppate come:

“Incontro con il teologo”

“Incontro con il missionario”

“Incontro con il medico”

“Incontro con il giornalista”

“Incontro con il poeta”

“Incontro con il musicista/gruppo musicale”

Realizzazione

Il percorso e le iniziative delineate richiedono un impegno notevole prima di tutto da parte del Centro Missionario. Tuttavia, poichè l’obiettivo di avviare un’esperienza di laicato missionario è molto sfidante, è necessario coinvolgere intorno a questo tutta la Chiesa di Vigevano. Occorrerà lavorare insieme con altri centri pastorali per poter realizzare al meglio quanto ci si propone. La collaborazione si dovrebbe basare sulla valorizzazione delle “competenze” di ciascun centro. Non ci sarà competizione ma sinergia, poichè il laicato missionario sarà comunque un esperienza per un numero molto ridotto di persone. Ma è possibile che da questo percorso emergano interessi e “vocazioni” che si possono attuare in altri ambiti rispetto alla missione ad gentes, a vantaggio comunque della Chiesa di Vigevano.