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The hateful eight

Post n°359 pubblicato il 08 Febbraio 2016 da Taniello
 

EE

Resuscito questo mesto diario per annotare l'uscita del film di Tarantino. E' una di quelle cose tipo Sanremo, i mondiali di calcio, Valentino Rossi, l'ISIS, le adozioni gay etc. E' una di quelle cose, cioè, su cui devi avere un'opinione e di cui devi parlare. E' giustissimo, non si vive di solo mutuo/affitto, si deve vivere anche di passioni (è pure morta la politica, tra l'altro). 

La rivoluzione in atto dagli ultimi vent'anni permette altresì di dire ciò che si pensa a molte più persone rispetto a come funzionava una volta, quando c'erano solo bar, parcheggi, panchine. In questo modo si solletica il proprio narcisismo, ovvio, ma (cosa buona, buonissima) si cerca il confronto, un punto di vista interessante, qualcosa che manca a sé stessi se si ha la lucidità di dire "cazz, è o'vero, eh. Non ci avevo pensato".
E' l'utilizzo in buona fede del mezzo, ecco.
Il film di Tarantino, dunque. Il titolo non conta, ogni volta è sempre e solo "il film di Tarantino", come per Eastwood. 

(qua non m'interessa fare l'esegesi del film, devo solo annotare lo stato d'animo)

'Sto stronzo ha fatto innamorare tantissimi (con Le Iene e Pulp Fiction), come di solito avviene con i primi dischi o i primi libri (avveniva, più che altro). Poi uno invecchia e diventa un po' autoreferenziale o caca meno idee innovative (giusto per citare le osservazioni più pertinenti che ho letto). Vero, verissimo. Come è avvenuto per stuoli di musicanti e scrivani, dietro l'angolo c'è il "non ha più idee, cos'altro deve dire?".

Me ne sbatto il cazzo. Appassionatamente, anche.  Nutro da sempre un amore sconfinato per l'ambientazione western (non il genere, l'ambientazione. Il west è un luogo, non un tempo, puttana Eva! Quante cazzo di volte uno ve lo deve dire?)
La diligenza che percorre la desolazione e raccoglie viandanti appiedati vuol dire, per quelli come me, Ombre Rosse di Ford, quindi già mi hai conquistato il cuore. E così via, per ore di film.
Lento? Non avete abbastanza esperienza di film veramente "lenti", avanti un altro.
In quella "lentezza" lo schermo era pieno di roba, poi uno o fa caso alle cose (perché le conosce, le ha viste, significano qualcosa per lui) o no, niente di male.

Poteva durare molto meno? Vero, verissimo, ma perché? Avevate da fare? Tarantino è logorroico, non ha problemi di budget e gli avvoltoi della produzione vorrebbero fare ogni volta, da un suo film, almento 2 o 3 giusto per fare più incasso.
Poi al montaggio decide lui e in tre ore e passa hai voglia a togliere roba, ma sfido a conservare la concentrazione necessaria. Oggi il pensiero è "breve", bastano già un paio di subordinate e la cognizione se ne va a puttane, io lo perdono.
Insomma, non voglio e non devo difendere nessuno, m'interessa sì discutere ma solo fino a un certo punto. In fondo io so cosa ho visto, ognuno sa cosa ha visto, poi è solo un fatto di cogliere le cose. Come all'orto.

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