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Se Gianni Di Gregorio fosse francese, danese o minchiese vedremmo i suoi film nei cineforum per poi diventare oggetto di remake da parte di registi nostrani animati dalla pur giusta esigenza di portare il piatto a tavola.
Invece Gianni Di Gregorio è italiano, fa gradevolissime commedie e non se l'incula nessuno, qua funziona così.
Anche "Buoni a nulla" ritrae alla perfezione fette di italiche consuetudini, lo fa con tonnellate di gusto e, paradossalmente, leggerezza.
Nel mirino questa volta c'è la funzione pubblica, gli "statali" e oggi non è davvero facile scherzare su 'ste cose, si sappia.
Meno bello dei precedenti ma una salutare ottima boccata d'aria fresca.
Viva Gianni.