Creato da elzevira il 21/06/2006

TheLittleBlackBlog

il blog di laura ligabue

 

 

La rivincita delle Fashion Geek

Post n°73 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da elzevira
 
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La moda è il vostro sogno, ma non sapete tagliare nè cucire? Non disperate. Anzi! La creatività guarda al futuro. E beate quelle che sanno smanettare con video e pc! Mi sembra di leggere sempre gli stessi annunci di lavoro oramai. E' l'era del Fashion 2.0. Ovunque aziende di moda e agenzie di pubblicità cercano solo figure in grado di operare, a vario titolo, con e-commerce, social network, vetrine online, e così via. Proprio a tale scopo è appena stato presentato a Milano, dalla scuola AFOL della Provincia di Milano il primo corso di formazione professionale in "E-fashion Product Manager". Non occorrono competenze specifiche, ma solo la passione per la materia, e la voglia di buttarsi un'avventura che spazia a 360° nel panorama moda.  Il master, infatti, è organizzato come un grande laboratorio che unisce lezione teoriche, operative e informatiche di base. E poi c'è lo stage in azienda. E dunque, aspiranti web manager, digital manager, web editor e quant'altro, avanti c'è posto. Per chi ama la tecnologia, a dispetto della crisi,  il fashion 2.0 può diventare una grande opportunità di lavoro. Che sia la rivincita delle fashion geek che ho sempre sottovalutato?? elze.

 

 
 
 

SIAMO TUTTI SWASHER

Post n°71 pubblicato il 04 Maggio 2010 da elzevira
 
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La parola arriva dalle ultime ricerche  sugli utenti di moda su Internet. Si chiamano swasher. navigatori che non si limitano a cliccare e pagare, ma che vogliono scegliere il proprio stile. Chi compra online vuole essere attivo, partecipe, guadagnandosi sconti promozionali, curiosando, e così via. L'ho sempre pensato! e ora i tempi mi danno ragione! fashion victims arrendetevi. Per i soldatini al servizio delle griffe è tempo di marciare. Alla ricerca di un pò di identità ... Elze.

 

 

 

 
 
 

OGGI MI SENTO 2.0

Post n°69 pubblicato il 13 Aprile 2010 da elzevira
 
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Ho fatto 100. Ho tagliato il traguardo della mia crescita internettiana: 100 contatti professionali recuperati su LInkeIN (di quelli che avevo lasciato cadere per strada), diciamo ce se non sono ancora un'adulta ramificata in migliaia di gangli digitali, sono un'adolescente promettente che si affaccia sulla grande rete..E vaii!!! Elze.

 
 
 

DUBAI, STEP BY STEP

Post n°68 pubblicato il 15 Agosto 2008 da elzevira
 
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1) Il mio primo impatto con la città è l’ARIA CONDIZIONATA. Non è facile abituarsi a questa specie di bolla artificiale che ti circonda. Vorresti scappare, uscire, camminare, ma non puoi. Gli sbalzi termici sono al limite della sopravvivenza! Fuori, il caldo e l’afa ti si appiccicano addosso come una colla. Ma stranamente non sudi, non so il perché.

2) Poi c’è lo SKYLINE. Ovunque grattacieli colorati come modellini di un plastico, luci artificiali, insegne. Di notte sembra un grande videogioco. Di giorno una città di frontiera, dove il cielo si stempera in uno slavato orizzonte biancastro, intorno al quale puoi intuire il deserto. Nelle vicinanze dei cantieri, il vento soffia sabbia arida e sottile. Le luci al neon sono quelle di una metropoli in mezzo al nulla.

3) IL RUMORE. Palazzi, snodi, strade in costruzione. È un grande cantiere senza posa. Il rumore delle ruspe, di giorno appena percettibile, di notte diventa una nota di fondo. Dubai è la città delle gru, dei pannelli specchiati che sormontano come poster le facciate in costruzione, di questo basso continuo che a qualunque ora ti ricorda che qualcuno, là fuori, sta lavorando.

4) Poi c’è lo SHOPPING. Parola d'ordine: show-off. Tutto è offerto per catturare la sguardo. Oro, vetrine luccicanti, tessuti colorati, oggetti di qualunque tipo, tecnologia, gioielli, profumi, borse, abiti lussuosi. I cosiddetti Mall (mercati) fioriscono a ogni angolo di strada. E’ un mondo di golosità sintonizzato su una nota solo: la ricchezza. I centri commerciali sono maestose costruzioni che possono ricordare le piramidi o la little italy, a seconda dei casi. Ogni bizzarria è permessa, nella funzione di attirare gli acquirenti.

5) ORIENTE E OCCIDENTE. L’ineccepibile accoglienza anglofona ti rammenta che sei in una città di servizi, fatta per stranieri in arrivo da tutto il mondo. Qui c’è oriente e occidente, Bibbia e Corano. Divertimento free, sisha (lunghe pipe tipo narghilé) in salsa rock . La cucina rispecchia questo mix artificiale, negli ottimi ristoranti di tutti i tipi, giapponesi, marocchini, italiani, francesi, la maggior parte dei quali sono ospitati nel complesso di lussuosi hotel. E allora capita che la hall di un albergo diventi l’antica l’agorà. Un perno intorno al quale le persone vanno e vengono, e la vita ruota frenetica.
Chiunque qui a Dubai può trovare il suo angolo di casa. O di solitudine. O entrambi.

6) ll MARE, Jumeira Beach (lembo di costa residenziale abitato dai ricchi manager occidentali e dalle loro famiglie), la “PALMA” hanno un che di onirico. Di giorno sono come grandi parchi dei divertimenti. La superficie verde e tranquilla del mare è un invito a entrare. L’acqua calda è una sorpresa, difficile abituarti.


7) AIN'T ON SALE, AM I?! In ascensore incontro un tizio vestito all’araba con tunica bianca. Poche chiacchiere, mi chiede se sono qui sola, da dove vengo, le solite domande di rito, e alla fine il numero di camera. Naturalmente rispondo solo per gentilezza, essendo il tizio assolutamente inguardabile (o almeno per i miei gusti ☺). Si può essere più ingenue? Dopo cinque minuti mi telefona in camera. Inizia a blaterare che gli piaccio, che vuole vedermi, tra un’ora, tra mezz’ora, premurandomi di specificare che lui è “uno sceicco”, “un uomo importante”. Il mio imbarazzato rifiuto lo lascia indifferente. Continua a parlare, vuole venire in camera, mi chiede che piani ho per la giornata. Nel tentativo di convincermi il sedicente very important man mi propone di andare a fare shopping insieme. Inizia a disseminare la parola “money” nei suoi inviti, alla fine arriva a offrirmi 100 solo per bere un caffè insieme nella hall. Mi sembra di essere in un film! La sua insistenza già prima sfiorava lo stalking. Adesso sono offesa. Mi vedo costretta a rompere ogni regola di gentile educazione comunicandogli che la nostra conversazione è finita. "Non sono in vendita, grazie".
Quattro ore più tardi nel parcheggio del grande centro commerciale, in attesa del mio shuttle ovviamente in ritardo, attanagliata da una micidiale mescolanza di smog, aria bollente e umidità al 100%, dopo un pomeriggio di sfiancante zapping tra una boutique e l’altra, con il naso appiccicato alle vetrine di negozi dove, saldi o non saldi, era perfettamente inutile entrare, ripenso alle mie parole: era poi necessario essere così perentoria? Non sono in vendita è una dichiarazione al limite della supponenza, della sfrontataggine. Figuriamoci… Chi non ha prezzo?!!


8) Il canto del RAMADAM, alle sette di sera. I taxisti scendono dalle loro cabine, una parte della città si ferma. Solo in quel momento ti ricordi che sei negli Emirati Arabi.

9) Il BURKA non esiste. O meglio, è una versione riveduta e corretta. Sono andata in spiaggia nel giorno riservato alle musulmane, il lunedì only-lady. Ebbene, frotte di donne ammantate di nero arrivano camminando gagliarde spesso accompagnate da bambini. Sono come noi, disinvolte, chiacchierine, persino alquanto vanitose sotto la loro apparente sobrietà. Si spogliano in spiaggia senza problemi. Alcune indossano una specie di leggings con canotta di cotone, altre bikini all’occidentale, o intero (sgambato). Sotto agli abiti neri ancheggiano su tacchi altissimi, con un elegante portamento enfatizzato da un’acconciatura a crocchia sotto il velo. Quelle di loro più magre appaiono slanciate come figurini. Le maniche sono orlate con passamanerie di strass, cristalli e qualunque dettaglio scintillante. Le borse sono tutte griffate. Senza eccezione, Gucci, Chanel, Fendi, Dior…Pensa a un nome, e loro ce l’hanno.

10) Poi ci sono i NUOVI SCHIAVI. Pakistani, filippini... O semplicemente gente che dove è nata sta anche peggio che qua. Riempiono la città della loro silente e operosa presenza. Sarà che sono scuri, abbronzati o sporchi, ma sono come ombre appena percettibili. Se non fosse per i caschi arancio neon che ogni tanto indossano, quasi non li vedresti. Autobus come camionette li trasportano da una parte all’altra della città, alla destinazione del loro lavoro. Visi scavati e cotti dal sole, occhi lugubri. Dai finestrini aperti per fare corrente (i loro pulmini sono gli unici a non avere aria condizionata) ti guardano. Scrutano con i loro occhi avidi e profondi la gente che passa, la gente dentro i taxi, la gente che abiterà i lussuosi grattacieli che un mattone sopra l’altro lo stanno costruendo nel silenzio. Autobus come vecchie camionette vanno e vengono per le strade di giorno e di notte. Non puoi sapere se iniziano il turno, o se riportano a casa quelli che hanno finito il loro.


QUESTA E’ DUBAI...O SOLO L’INIZIO?

 
 
 

MISSING YOU

Post n°67 pubblicato il 27 Maggio 2008 da elzevira
 

All’improvviso non siete più insieme. Tu resti, per cosa? A te tocca la lotta quotidiana. Il pugno serrato. Il magone che ti affoga in gola quando meno te le aspetti. A te tocca andare avanti. La superficie dell’acqua che si richiude sopra la testa. Sotto, il baratro. A te tocca la solitudine. Il distacco dalle persone, gli altri che sono felici, quelli che non possono, e a volte non vogliono, essere intaccati da questa “cosa”. A te tocca la ricerca di un raggio che può filtrare tra le nuvole, e riscaldarti dal cielo. A te tocca ringraziare il cielo nei momenti in cui questo accade, perché sai che ben presto finirà, e il tuo cuore sarà coperto di nuovo.

Chi è lo sfortunato? Chi se ne va, o chi resta?... Chi vive, o chi riposa in pace?
Forse, veramente, non abbiamo la risposta a questa domanda...
L

 
 
 

SOLTANTO UNA STROFA NELLA MIA TESTA

Post n°66 pubblicato il 20 Maggio 2008 da elzevira
 

In this proud land we grew up strong
We were wanted all along
I was taught to fight, taught to win
I never thought I could fail

No fight left or so it seems
I am a man whose dreams have all deserted
Ive changed my face, Ive changed my name
But no one wants you when you lose...

(Peter Gabriel, Don't give up 1984)

 
 
 

FASHION IN KIEV

Post n°65 pubblicato il 24 Marzo 2008 da elzevira
 
Foto di elzevira

La popolare stilista OLGA GROMOVA inaugura la nuova settimana della moda Ukrainian Ready-to-Wear Fashion Week con il meglio dei suo outfits. c'è posto per tutti....

 
 
 

LAPO, OLTRE LE SCARPE C'E' DI PIU'

Post n°64 pubblicato il 24 Marzo 2008 da elzevira
 
Foto di elzevira

In questo mondo globalizzato esisterà un modo per controllare l'immagine del maschio italiano? E' una variabile mediatica che sfugge al nostro controllo. Una scheggia impazzita che può rimbalzare senza preavviso da una pagina all'altra dei rotocalchi stranieri e e coglierci impreparate. Flavio Briatore è quasi un miraggio, in confronto. Un bel giorno ti alzi, leggi su People che l'ultima gloria nazionale si chiama Rossano Rubicondi, ignoto attore di belle speranze fidanzato di Ivana Trump (con la quale pare si sposerà entro l'estate).
Il giorno dopo ci riprovi, e scopri che la nuova icona dell'italian style è LAPO ELKANN.
Lo so, noi siamo così «provinciali» e «non abituati alla diversità», come il nostro dichiara amareggiato dai post del suo blog. E mentre noi stiamo qui a interrogarci sull'identità del suo parrucchiere, lui fresco e bello trasmette la sua "italianità" al resto del mondo con una linea di moda (Italia Indipendent, acclamata persino nel Blog del New york Times bibbia della moda e dello stile). Si accaparra la copertina di Vogue America. Diventa musa ispiratrice di linea di mocassini glamour firmati Arfango.
Ridateci Massimo Ciavarro, e le sue camicia jeans color carta da zucchero!
 

 
 
 

10 COSE PER CUI VALE LA PENA USCIRE DI CASA

Post n°63 pubblicato il 13 Novembre 2007 da elzevira
 
Foto di elzevira

A volte mi chiedo perché prendersi la briga di vestirsi e uscire di casa. Vorrei lanciare un sondaggio su questo blog. E intanto ho stilato la mia classifica.

1) Comperare la carta igienica (non puoi continuare a imboscare rotoli in borsa prima di uscire dal lavoro alla sera).
2) Spostare la macchina per il lavaggio delle strade (hai già preso una multa la settimana scorsa).
3) Camminare verso un supermercato, e tornare indietro prima di entrare (si vede già fila alle casse).
4) Pagare 1 bolletta (lasciandone minimo altre 9 nel cassetto perchè lo dice anche la Bibbia che “a ogni giorno basta la sua pena”).
5) Scaldarsi, con il movimento (i giorni in cui la caldaia va in tilt)
6) Andare a fare la doccia in piscina (per lo stesso motivo di cui sopra).
7) Evitare che il portinario ti citofoni (per farti firmare la solita raccomandata di non so chi).
8) Lasciare la casa libera alla donna delle pulizie (non c’è spazio per entrambe).
9) Andare al cinema (perché con le multe per i ritardi dei DVD pagate finora avresti potuto diventare socio del Block Buster).
10) Non ne puoi più del tuo vicino (va bene essere sordi, ma guardare Tempesta d'Amore supera ogni limite).

 
 
 

"DIVENTARE IMBECILLI": UN LIBRO DI AUTO-AIUTO SPOPOLA SUL WEB

Post n°62 pubblicato il 13 Novembre 2007 da elzevira
 
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Che l’universo maschile sia afflitto da sconsolante imbecillità è cosa nota. Ma che esistano manuali fai-da-te per accellarare questo processo di autosabotaggio del proprio cerebro è veramente preoccupante. Mi spiego meglio: mi sono imbattuta in questa perla letteraria mentre indagavo per un pezzo sui nuovi siti di self-publishing, ossia i siti dove chiunque può diventare editore di se stesso e pubblicare il proprio libro. Ebbene: il più famoso in assoluto di tali siti è lulu.com, portare editoriale che ha vinto anche diversi award. Sbircio questo fenomeno internettiano e cosa scopro? Che al numero 2 della classifica dei 100 libri più venduti sul sito-fenomeno dell’anno si posiziona il seguente manuale di Attrazione Rapida (rapida perché non c’è da perdere tempo no?) Il libercolo (venduto alla interessante cifra di soli 65 euro) promette sicuro successo con le donne a patto di capire la prima fondamentale regola del genere femminile: Leggo: "alle donne non interessa che cosa si dice ma come lo si dice”. E poi prosegue l'interessante autore (che in foto sembra la dimostrazione più eloquente di come la sfigataggine sia un traguardo possibile per tutti): “…solo quando con te stesso sarai apposto...”. APPOSTO?! (…..no comment). E poi continua la sua prefazione-civetta spiegando come anche il più incurabile degli “sfigati” (questo lo dico io) dopo la lettura del suo manuale si trasformerà in un conquistatore di donne dall’irrefrenabile (e vaniloquente) parlantina.

ORA IO DICO: Il mondo è già pieno di gente che blatera senza pensare a quello che dice. Era proprio necessario che qualcuno si mettesse a scrivere un manuale per insegnare agli uomini a dire cazzate?? Ci sono fior di talenti naturali in giro che non hanno bisogno di imparare niente di più. Nemmeno la grammatica.

 
 
 

RADIOHEAD: più musica per tutti

Post n°61 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da elzevira
 
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Un colpo di genio. E di stile. Non si definisce altrimenti la mossa operata dai Radiohead: a partire dal 10 ottore sarà scaricabile  il nuovo album dal sito web inrainbows.com. E fin qui tutto normale. La novità è che sarà lasciata all'utente la possibilità di decidere quanto pagarlo. Certo sarei curiosa di sapere le offerte a quanto ammontano, e se i navigatori risponderanno con altrettanta classe alla libertà concessa dal gruppo. così musica per tutti, dai ricchi ai poveri. Bravi Radiohead, il guadagno non è tutto (soprattutto quando attinge anche a ben altre fonti..)

 
 
 

MILANO MODA DONNA

Post n°60 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da elzevira
 
Foto di elzevira

La settimana della moda è già finita. Tutto secondo calendario, inclusi i ritardi, la pioggia a battente, le pr, gli ex-colleghi, gli aperitivi, ecc. Ecco uno scatto improvvisato nello stand: la redazione moda di Grazia al completo! Vista così sembra quasi che tutti vadano d'accordo e che l'armonia regni sovrana. Invece le due boss  (la capa di tutto e la vice) si lanciano i coltelli, c'è una responsabile servizi che salva solo se stessa e odia tutte, un paio di storiche che non si sopportano. Ma per fortuna, c'è anche spazio per la nuova generazione. E poi, miracolo dello shooting, siamo tutte felici di essere insieme!
wow
LL

 
 
 

Post n°59 pubblicato il 24 Settembre 2007 da elzevira
Foto di elzeviraCAMPIONI WOW
 
 
 

Post n°58 pubblicato il 24 Settembre 2007 da elzevira
Foto di elzeviraLA PUPA E IL BULLO
 
 
 

Post n°57 pubblicato il 24 Settembre 2007 da elzevira
Foto di elzeviraBRINDISI CON TIBARINE. IL MUST DELLA VACANZA
 
 
 
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