CARPE DIEM

il blog per chi ama sognare

Creato da lauretta85LI il 29/05/2006

10 anni... e sembra ieri...

Se fossi stato al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare...

 

Ricordiamoci di lei...

 

Non abbiamo altro in nostro potere che giustizia, verità, sincerità.


Dalai Lama

 

 

 

quanto ancora hai da insegnarci....

FABRIZIO DE ANDRE'

LA BALLATA DELL'EROE

Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle

e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinsero a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d'un altro eroe alla memoria

era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle

ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria.

 

www.troviamoibambini.it

Bambini scomparsi - Troviamo i Bambini

 

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« ..CHE FANTASTICA STORIA ......PENSIERI... »

NO ALLA CENSURA

Post n°115 pubblicato il 19 Novembre 2006 da lauretta85LI
Foto di lauretta85LI

Non li va bene la satira, la politica, i problemi sociali.... Cosa vogliono?

E' protesta contro il telefilm in onda il 20 novembre su Rai Uno
L'attore fa il padre di una lesbica sposata, in Spagna, con la compagna

I cattolici della Rete contro Banfi
"Oscurate la fiction omosessuale"
Email e siti per dire no al programma: "Scrivete alla Rai"
di CLOTILDE VELTRI

LINO Banfi, nei panni del padre di una ragazza lesbica che si sposa con la sua compagna, non è tollerabile. Perché la fiction verrà trasmessa sulla Rai in prima serata, perché la vedranno i bambini che, dio solo sa, cosa potranno pensare. "Noi questo non lo possiamo permettere...Per questo propongo di tempestare la Rai con emails di protesta, chiedendo lo spostamento in seconda serata (quantomeno!) della fiction...". E' questo, in sostanza, il senso della protesta che sta motando nei siti internet di area cattolica. La polemica riguarda, appunto, il telefilm prodotto dalla tv pubblica, protagonista il "nonno Libero" nazionale, alias Lino Banfi, la cui messa in onda è prevista per lunedì 20 novembre su RaiUno.

La trama è semplice: Riccardo (Banfi) è un agricoltore del sud di sani principi che va a trovare la figlia in Spagna e scopre che la ragazza è lesbica. Non solo: è sposata con la sua compagna. Dopo varie peripezie e diffidenze l'uomo accoglierà di buon grado l'omosessualità della ragazza, facendo prevalere l'affetto sul pregiudizio. Ce n'è abbastanza per far scattare la censura da parte dei cattolici che non apprezzano l'apertura della Rai al mondo gay. immagine


Soprattutto se il programma coinvolge un attore popolare e familiare come Banfi. Soprattutto se in prima serata, quindi in fascia protetta. La campagna contro la fiction si combatte a suon di email e di blog. Le prime chiedono ai destinatari di unirsi alla crociata per far slittare la programmazione o, addirittura, per annullarla.

Perché già nonno Libero aveva esagerato inneggiando - nella fiction "Un medico in famiglia" - "alle famiglie 'aperte e allegre', dove regna l'allegria, la mancanza della mamma è surrogata da nonni e tate premurose, dove il padre si sposa la zia e insieme spariscono per lunghi mesi, lasciando la famiglia nelle mani di questo instancabile nonno, che denigra la scuola libera, inneggia al sindacato come risolutore di tutti i mali e si sposa la consuocera borghese per redimerla".

Il limite, secondo il sito Culturacattolica.it, sarebbe già stato abbondantemente superato, se non fosse che Banfi adesso obbliga i pubblico ad accogliere con simpatia il matrimonio tra due lesbiche. Prosegue il sito: "Nonno Libero, si lancia in un'altra operazione di 'marketing culturale', con la prossima fiction in onda su Rai Uno, il 20 novembre, in prima serata, dal titolo "Il padre delle spose".

Perché, si legge ancora: "Una cosa è accogliere la figlia lesbica e un'altra è dire che il matrimonio tra due omosessuali e due eterosessuali è la medesima cosa. Io voglio protestare, perché questo continuo far passare in televisione l'idea, che tutte le unioni possono essere equiparate, è una forzatura innaturale. Non sospenderanno certo la fiction per le nostre proteste, ma far sentire la nostra voce, chiedere lo spostamento in seconda serata e magari disdire il canone Rai potrebbe essere utile".

immagineL'anatema è assicurato. Ma restare a guardare passivamente non basta. Bisogna scrivere alla Rai, protestare, farsi sentire. Ecco quindi che i difensori della morale cattolica chiedono di inviare messaggi alla Rai in cui si invita a far slittare il programma o a depennarlo.

La crociata ovviamente ha immediatamente scatenato le contromosse dei laici della Rete innescando una vera e propria rincorsa al messaggio alla Rai. Il blog Pennarossa ha promosso una campagna per sostenere Banfi e la sua fiction politically correct. Lo stesso ha fatto Ivan Scalfarotto, già candidato della società civile alle primarie dell'Unione, oggi autore di un blog.

ARTICOLO 31

FOTTI LA CENSURA

Cos’é volgare? Chi é morale? Chi, o cosa, la domanda deve essere posta,
chi ha l’onniscienza per definire la decenza, chi decide quello che può
corrompere una coscienza, in quali casi bisogna censurare, su quali basi si
opera per evitare che arrivi qualcosa all’orecchio della gente, qualcosa che
offende, qualcosa di indecente, cos’é la parolaccia? Cos’é il buongusto?
Cosa provoca l’offesa, e qual’é il linguaggio giusto? No, nessuno può
rispondere lo so, nessuno fa le veci dei principi che io ho. Mi riferisco a
quegli sbirri incravattati che mi chiamano scurrile e indignati dal mio parlare
chiaro, dal mio dire le cose come stanno, e che di tutto fanno per zittirci,
incapaci di capirci, il dissenso é risolto, si chiedono ancora cos’é andato
storto, difensori col fiato corto di un perbenismo morto, e comunque
inquisitori, a ragione o torto, chiaro, forte e chiaro mi esprimo, se per me sei
stronzo, stronzo ti dico, rifiuta i mezzi termini, combatti chi ti oscura, grida la
tua rabbia, e fotti la censura!!!

Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!immagine

Vivo dove per vendere saponette bisogna mostrare una serie di culi e di
tette, dove per soldi anche la moralità si vende, ed ecco cos’é volgare, cos’é
che mi offende, ma per la strada c’è rabbia, qualcosa si muove, qualcosa di
violento, qualcosa di irruento, qualcosa di cui faccio parte, e di cui fa parte
anche il mio modo di parlare, non mi si deve bloccare ...con questa merda di
segnale, Art. 31 trasgredire nel dire, Art.31 due parole per agire contro il
sistema d’immagazzinazione di pensiero per distinguere ciò che é
occultazione del vero, la censura mi blocca ...per ogni vaffanculo un tappo
sulla bocca, si, vengo travisato ignorante, inferiore considerato, perché
spesso ho osato, ma non c’é niente di più immediato, e che a quello che
dico dia più significato, ascolta bene il senso di queste parole, sarò pesante
si, ma quando ci vuole ci vuole, allora fotti chi lo combatte perché ne ha
paura ...fanculo!! Fotti la censura!!

Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Io sono volgare, io sono immorale, sono certamente un individuo da evitare?
No, non ne sono sicuro, anzi di chi lo dice io me ne batto il culo di queste
persone che non si possono toccare, insultare, criticare, contrastare,
censurare, perchè al loro parlare han dedicato la vita, e la loro volgarità é
immaginevolgarità costituita, fotti chi vuol dire sempre quello che gli viene in mente e
se ne frega di ascoltare la risposta di chi mi sente, noi Art.31 nuovo modo di
espressione non possiamo confinarci in una falsa educazione che ci é
imposta, non proposta, messa dove si mette una supposta, ci impegniamo
per divulgare quelle idee nuove che fanno male a chi rifiuta questa cultura e
che procura una dura cura proprio a quella legislatura che decide la fattura
dei prodotti di rottura e che é tutta una montatura per difendere la dittatura
degli insegnanti di una cultura che definiamo spazzatura, e allora fotti quella
fasciatura scura, che ti opprime che ti incula, entra nella linea dura fotti la
fottuta censura!!

Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura
!!

 
 
 
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Liberare i nostri pensieri.
Liberare i nostri sogni.

 

ORA BASTA!

 

GUAI AL POPOLO CHE NON HA MEMORIA!!!

Non ho più avuto una vita normale. Non ho mai potuto dire che tutto andasse bene e andare, come gli altri, a ballare e a divertirmi in allegria...
Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre allo stesso posto. È come se il "lavoro" che ho dovuto fare laggiù non sia mai uscito dalla mia testa...
non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.

Shlomo Venezia

 

Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.

TIZIANO TERZANI

 

quanto me la canto!!!

FRANCESCO GUCCINI

QUELLO CHE NON...

La vedi nel cielo quell' alta pressione, la senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d' un fiato che il dio dell' inverno è arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano? Lo senti quel suono di un piano,
di un Mozart stonato che prova e riprova, ma il senso del vero non trova?

Lo senti il perchè di cortili bagnati, di auto a morire nei prati,
la pallida linea di vecchie ferite, di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il rumore di favole spente? Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato, stagione, cortile od un prato...

Conosci l' odore di strade deserte che portano a vecchie scoperte,
e a nafta, telai, ciminiere corrose, a periferie misteriose,
e a rotaie implacabili per nessun dove, a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse e i sedili di un' ex terza classe?

L' angoscia che dà una pianura infinita? Hai voglia di me e della vita,
di un giorno qualunque, di una sponda brulla? Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,
non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita...

Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...
Si fa a strisce il cielo e quell' alta pressione è un film di seconda visione,
è l' urlo di sempre che dice pian piano:
"Non siamo, non siamo, non siamo..."

 

QUANTO E' ATTUALE!!

ANTONELLO VENDITTI

PENNA A SFERA

Penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome è diventato una bandiera.
Tutto comincia in un verde mattino
due brioches e un cappuccino
e poi di corsa trafelato giù al giornale
e questa volta certamente per un colpo sensazionale
si tratterebbe di spubblicare questo dice il direttore
un onesto e benvoluto cantautore
tanto per non fare un torto al professore
solo due fotografie magari in primo piano
mentre fa pipì oppure fa l'indiano
ma l'importante è calcare molto la mano;
poi parlarono di soldi, ragione della sua vita,
centomila più le spese di trasferta
e tutto il resto a sua discrezione personale
penna rossa, penna nera prese a volo un taxi
e le due civette con i flash alle calcagna
e arrivarono alla reggia del cantautore
non c'erano carri armati né polizia privata
fu facile penetrare nel giardino
ma nella notte il destino stava tendendo un tranello
penna a sfera decise di agire
si tramutò in un albero di mele
Pollicino e il Gatto con gli stivali
del cantautore, del cantautore nemmeno l'ombra
telefonò in tutti gli alberghi
e perfino nel piano bar
pensando che stesse bevendo ancora una coppa di champagne.
Il cantautore era al Milite Ignoto
penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome è diventato una bandiera.
Sono il re dei festivals, delle feste padronali
delle crociere promozionali, dei giornali musicali
qui c'è sotto, qui c'è sotto un tradimento, tradimento
decise di rilassarsi i nervi
alla prima di un film qualsiasi
dove tutti lo aspettavano perciò non c'era rimasto nessuno
ferocemente gridò nel buio: "Stampa!"
il film era molto brutto
ma degno di tre pallini
ma segno indiscutibile di una stampa libera ed obbiettiva
lui si sentì un fallito
andò in via del Campo Marzio a comprare una pistola
e poi ancora giù di corsa al suo giornale
e
certamente questa volta per un colpo sensazionale
Direttore direttore smettiamola di fare la farsa
non sono nato per fare il servo o lo spione
e fino a prova contraria sono un grande scrittore
e la pistola fece clic come tutta la sua vita
quattro anni sono lunghi da passare in galera
anche con la solidarietà della stampa intera
penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome, il tuo nome è diventato una bandiera.

 

BANDABARDO'

SOGNI GRANDIOSI

Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
ma mi dirai "Ah, poesia!!
Non si mangia, sai, con la poesia!!"
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
pensa se la gente, invece del potere,
pensasse all'amicizia come modo per godere
E come capi indiani, magia,
si fuma per la pace
ma tu mi dirai "Poesia,
non si mangia con la poesia!!"
basta! Per me questo è un duello
devo salvar la testa perché dentro c'è il cervello!
E come un aquilone
volare via spezzando il filo...
...Lo vedi si può volare
e non smetter di pensare
animo, animo, i tempi duri passano
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
per combattere la noia e la nevrosi
e se ancora non ci credi fa come vuoi
io mi lancio verso il cielo, apro le braccia
e poi...
...Lo vedi si può volare

 

NOBEL A GINO STRADA!!!!

 immagine
 “Credo che la guerra sia una cosa che rappresenta la più grande vergogna dell'umanità. E penso che il cervello umano debba svilupparsi al punto da rifiutare questo strumento sempre e comunque in quanto strumento disumano. ”
 

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