In riferimento al quesito posto:" Fede e ragione possono convivere?" __ Mi sovviene la risposta di un signore, di cui è appena uscito un suo libro: " Quel che resta di Dio". L'autore, in questione, è tale Armando Torno, il quale asserisce, con ferma convinzione, " Dio non può esistere senza la riflessione e il pensiero; il che significa che, se gli uomini, da sempre hanno avuto un dio, lo si deve al fatto che hanno pensato. Hanno pensato al senso del loro essere al mondo, e la ragione non ha saputo dare una risposta soddisfacente. La stessa ragione, allora, per darsi una risposta, , ha elaborato scenari non verificabili, , richiedendo, per essi la fede. La fede non piove dal cielo; sorge dalla stessa ragione alle prese con il tutto della vita" . Prosegue: " La fede è la forma che la ragione ha dato a se stessa di fronte all'immenso problema della vita. In questa prospettiva la separazione tra fede e ragione cade ".
A questo punto, ribatto e contrasto fortemente, tale asserzione. Prima di tutto, dico che tutta la storia del mondo, affonda le sue radici nella necessità che ha l'uomo di spiegarsi il perchè della morte. Secondo poi, , non si possono mettere fede e ragione insieme, non possono convivere tra loro, semplicemente per il fatto che si trovano agli antipodi.....Se è vero che. gli uomini hanno pensato, è atresì vero che hanno ragionato e, di conseguenza, hanno argomentato in base alla logica. Dal vocabolario: Ragione = facoltà del pensiero di stabilire rapporti e connessioni tra le idee; discorso logico, razionale.
Ora, non c'è nulla di logico e razionale, nel credere che, la moglie di Lot, a suo tempo, divenne di sale e si pietrificò, poichè disubbidì; non c'è nulla di razionale nel credere che, Giona si salvò dalla pancia della balena, poichè pregò il Signore; non c'è nulla di sensato e nulla di razionale nel credere che la manna piovve dal cielo ( è vero che la fede non piove dal cielo, la manna sì però....) E non c'è nulla di razionale credere nel fatto che, Giobbe fu messo alla prova dal Signore, il quale gli mandò diverse disgrazie terrene; non c'è nulla di logico e di accettabile nell'incitare a compiere l'uccisione del proprio figlio , per mettere alla prova la fede di Abramo ( istigazione all'omicidio! ). La lista delle idiozie è infinita. Per quanto riguarda la fede, dal vocabolario: Credenza ferma fondata sull'altrui autorità o su una personale convinzione; insieme delle cose a cui si crede; la fede religiosa cristiana e cattolica. Come vede, Signor Torno, le due cose e i due significati sono molto distanti e non vanno di pari passo. Ne consegue, a mio avviso, che la fede non può nascere dal pensiero , quindi dalla riflessione; non può sorgere dalla stessa ragione, così come lei ha affermato. " O si crede o si pensa! " Sosteneva Schopenhauer. Il pensiero nasce dalla ragione e la ragione ci dice di non poter credere, per fede, ad un cumulo di assurdità e, alle favole di stampo religioso. Mentre la fede è scevra del pensiero, poichè è irrazionale. Da qui, il dualismo fede-ragione, si dissipa in maniera netta e chiara, non ha contorni imprecisi e si distingue fortemente, giacchè o esiste l'una o , esiste l'altra. Non può esserci convivenza alcuna .
annaluce73
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il 25/03/2009 alle 06:22
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il 25/03/2009 alle 03:03
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il 25/03/2009 alle 02:53
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il 25/03/2009 alle 02:29
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