Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Saremo in tanti a manife...La manifestazione di ogg... »

Con tutte queste bugie, si rischia di perdere il lume della ragione, di non vedere pił le tragedie dalla parte delle vittime

Post n°4514 pubblicato il 27 Marzo 2011 da cile54

Bugie di guerra

 

Quante bugie! Si sa, in tempo di guerra se ne dicono tante, e la prima vittima di ogni guerra e proprio la verità. E di bugie ne sentiamo tante anche in questi giorni. Ma una in particolare mi ha colpito, profondamente!

Certo, ci sono le bugie dei responsabili giapponesi della centrale nucleare di Fukushima, e di tanti altri sul nucleare.

Le bugie nella prima guerra del Golfo con il famoso cormorano ricoperto di petrolio. Bugie sulle bombe ritrovate in Adriatico dopo i bombardamenti del 1999 sulla Serbia e Kosovo. I responsabili dissero che erano della seconda mondiale, ma i pescatori nelle loro reti hanno potuto leggere da vicino che la data scritta su quelle bombe era inequivocabile.

Le bugie sulle armi di Saddam per poter scatenare la seconda guerra contro l’Iraq, nel 2003, proprio in questi giorni. Lo hanno ammesso poi anche i responsabili. Bugie sugli obiettivi colpiti, sui missili intelligenti, sugli effetti collaterali, sulle ‘missioni’: parola sempre più usata per parlare di guerra. E così non si capisce chi sono i veri missionari. Il 24 marzo è l’anniversario dell’assassinio di mons. Romero,si ricordano i ‘missionari martiri’, quelli che vanno ad annunciare il Vangelo, ma qualcuno penserà ai militari, impegnati nelle ‘missioni di pace’.

Con tutte queste bugie, si rischia di perdere il lume della ragione, di non vedere più le tragedie dalla parte delle vittime, del loro dolore e disperazione, ma di essere travolti in una spirale dove si parla di Francia, di aerei, di comandi, di basi, di Nato. Mentre scrivo è in corso il dibattito alla Camera sulla Libia. Quante bugie, temo. Bugie sono anche non avere detto chiaramente che a Gheddafi l’Italia ha venduto tante armi e che l’attuale Governo vorrebbe anche cambiare la legge sulla vendita delle armi per rendere più facile questo grande affare. D’altronde anche chi oggi, all’interno del Governo, esprime contrarietà alla guerra contro la Libia lo fa perchè si preoccupa dell’arrivo degli immigrati che fuggono dalla guerra e di non perdere tutti gli accordi economici già firmati. D’altronde Gheddafi è anche socio azionista di Finmeccanica.

Bugie di Berlusconi che dice: “I nostri aerei non hanno sparato e non spareranno” e subito dopo invece un responsabile militare dichiara che i nostri aerei hanno colpito gli obiettivi.

Chi ha ragione? Chi dice bugie?

Ma la vera bugia che mi ha colpito è quella di un pilota italiano, un topgun, padre di famiglia, che in un’intervista ha detto: “Le mie figlie pensano che di mestiere io faccia il maghetto che se ne sta su per aria. La guerra è una parola che non conoscono e che è giusto che in questo momento non conoscano”.

Sarà anche vero… Ma quanti bambini e bambine al mondo purtroppo sono costretti a conoscere la guerra da vicino, come vittime e nessuno riesce a nascondere loro la verità. Perchè vedono morire i propri genitori o fratelli, perchè devono scappare terrorizzati, non è importante se dalle armi di Gheddafi, vendute dall’Italia, o da quelle francesi, americane, inglesi o italiane. Sarebbe bello negare la realtà della guerra. Ma purtroppo la guerra c’è! E non si può negare. Ho incontrato, nel 2003, un soldato americano a Baghdad, piangeva pensando ai suoi quattro bambini piccoli a casa con la moglie. Mi ha poi detto che lui era sui carri armati e lanciava le bombe a 4 km di distanza, eseguendo gli ordini, e non vedendo certo dove cadeva la bomba, magari proprio su una casa con altri bambini come i suoi. C’è anche qualcuno che le bugie non le dice, come quei piloti libici, forse papà anch’essi, che si sono rifiutati di sparare, rischiando la propria vita.

Si, la bugia di quel topgun mi ha fatto pensare. Il suo è un mestiere in cui si prevede anche di uccidere… e di essere uccisi. Tragicamente. In questo caso spesso si diventa eroi, motivo di orgoglio per i figli che restano. Ma che mestiere è quello che va prima nascosto e poi esaltato? In questo tempo in cui si parla molto del valore dell’educazione, credo che si educhi per quello che si è, non per quello che si dice o si nega.

E a quel papà che vola e fa il maghetto vorrei ricordare che quando i figli crescono, a volte raccontano bugie, e i genitori si arrabbiano, giustamente.

Ma è difficile chiedere ai ragazzi di dire la verità se sono gli adulti a dire bugie!

 

Mosaico di Pace – Via Petronelli n.6 – 76011 Bisceglie (BT) – tel. 080/3953507 – fax: 080/3953450 – email: info@mosaicodipace.it

 

Renato Sacco

www.peacelink.it/mosaico

23 marzo 2011

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963