Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Mentre l’introduzione de...I servizi dei giornali i... »

Mi ricordo della questione dell'acqua e sento che è da là che devo riprendere a ragionare

Post n°4552 pubblicato il 05 Aprile 2011 da cile54

I panni sporchi non si lavano più in famiglia

 

Si proprio così che potrebbe succedere se l'acqua  fosse privatizzata.

Perché chi mai oserebbe far sapere all'azienda  Tal dei Tali quanti litri di acqua sono andati nello scarico portando con sé i segreti?

E se a qualcuno venisse voglia di andare a vederli, questi segreti? Che figura! No, no, meglio non pensarci

E poi, perché l' acqua dovrebbe diventare di proprietà di qualcuno? Mica le Ninfe possono stare fuori dagli stagni o le Dee lavarsi nelle docce comunali!

No, no, meglio non pensarci.

 

E invece  sì, pensiamoci.

Ma come, l'acqua,  l'acqua che tutto sistema,  pulisce,  calma,  alimenta …. quest'acqua potrebbe non essere più MIA?

Mi addormento dalla fatica di questi pensieri. E sogno.

Mi appare Oceano, dio di tutte le acque, che pensieroso si accarezza la lunga barba. Mi fa segno di avvicinarmi e, quando gli sono accanto, mi chiede che cosa mai stia succedendo sulla Terra, (oddio, terra. in fondo, pure la terra formata da acqua, per più del 70%) perché lui e le sue figlie Oceanine si sentono un po' ribollire dentro.

Gli dico che, sulla Terra, in questo periodo si sta discutendo di un fatto molto importante, ossia se dare la gestione dell'acqua pubblica in mano ad Aziende private.

Mi annacqua, letteralmente, in segno di dissenso e, con cavalloni che sembrano voler inghiottire le stupidità mi chiede se per caso io e gli altri terrestri ci siamo dimenticati del valore dell'acqua per ognuno di noi. E'  ad essa e con essa che possiamo pensare e riferirci per spegnere tutti i nostri intimi incendi di vita, tutti i bruciori che ci mettono nel rogo delle ingiustizie o delle passioni, giuste o non giuste. Dove passa l'acqua, tutto passa, simbolicamente e non.

E mi annacqua di nuovo, per confortarmi dallo stupore della sua reazione, ed io provo che è bello,  provo quello che solo l'acqua sgorgante  può far provare.

 

Mi sento libera, pulita, bella, dimagrita da ogni orpello. Niente più coltri pesanti a stancare le membra e, anzi, mi sento cullata da onde dolci e materne e dondolata da flussi potenti e paterni e mi sento mia, mia nella mia acqua.

E allora ne bevo e avverto che divento grande di corpo e di pensieri. L'acqua mi nutre e mi solleva in alto, nel mondo degli uomini e delle cose.

Quando mi sveglio, ho la sensazione di aver fatto un sogno importante.

Sono un po' stordita come qualcuno che dopo aver ricevuto un colpo in testa e deve ricominciare daccapo a ragionare.

Mi ricordo della questione dell'acqua e sento che è da là che devo riprendere a ragionare

No, per carità non date via l'acqua a nessun tal dei tali, no per favore, non privatizzatela!

Ci sentiremmo persi, orfani della nostra fantasia di avere un seno tutto nostro al quale attaccarci e suggere un latte che purifichi ogni sudore di vita.

Perderemmo il nostro immaginario di liquido amniotico protettivo e difensivo da qualsiasi colpo maldestro;  perderemmo la capacità di simbolizzare e metaforizzare ogni liquido come forma vitale.

 

Ci mancherebbe la forza di trasformare, nei pensieri, ogni solido in liquido e viceversa: nulla ci sembrerebbe congeniale per la costruzione delle cose: non sapremmo più con cosa impastare i segreti nostri.

L'acqua è il nostro tempio di pensieri e di atti nella fluidità: come potremmo pensare ad un  nostro pozzo privatissimo a cui attingere se mai dovessimo andare al pozzo del signor tal dei tali?

No, non possibile. Nessuno potrà mai costringerci a diventare cammelli e dromedari nell'umana protesta.

 

Grazia Aloi

30 Marzo 2011

da Psychologies

www.fondfranceschi.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963