Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0licassetta2iltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Lo sconcerto di tanti di...Più tasse! La voce che i... »

Doppi e tripli stipendi, pensioni da favola, consulenze che nemmeno il papa

Post n°4979 pubblicato il 21 Luglio 2011 da cile54

Ma come fanno certi marinai a stare sempre a galla?

 

Giuliano Amato, chissà perché chiamato "dottor Sottile", con quello che percepisce di pensione non è proprio un peso piuma. Ex presidente del consiglio, famigerato autore della prima

riforma previdenziale che cominciò a ridurre i trattamenti previdenziali nel 1992, e della

seconda più grande manovra finanziaria di taglio (stangata di 90 miliardi di lire), gode di

pensione da professore universitario dal primo gennaio 1998 di 22.048,11 euro mensili lordi. Rocco Buttiglione, invece, gode di pensione da professore universitario dalla fine del 2007 di 5.498,30 euro mensili lordi.

Mario Baldassarri economista e presidente commissione bilancio ed ex sottosegretario

al tesoro del governo Berlusconi è titolare di una pensione di professore universitario di 5.714,42 euro mensili dal 2008 e per "arrotondare" percepisce pure una pensione di reversibilità di 697,56.

Renato Brunetta gode di pensione da professore universitario dal 2009 di 4.351,07 euro mensili lordi

Giuliano Cazzola, famoso per i suoi continui ed insistenti interventi a favore delle modifiche (leggi tagli) del regime pensionistico (degli altri), come ex dirigente della

pubblica amministrazione prende una pensione dal 2007 di 10.776,66 euro mensili.

Non mancano nella lista Antonio Di Pietro (pensione, 2.664,57), Sergio D'Antoni (pensione, 8.595,74), Mario Draghi, che oltre ai suoi lauti stipendi da banchiere prima in via Nazionale e ora all'Eurotower gode di pensione da dirigente della pubblica amministrazione dal 2005 di 14.843,56 euro. E poi ancora

Francesco Ferrarotti, (6.983,47);

Publio Fiori (14.590,26)

Giorgio Guazzaloca (16.516,58);

Luciano Infelisi (9.098,44);

Antonio Martino (5.788,33)

Monorchio Andrea (19.051,51)

Sirchia Girolamo (10.290,00);Renato Squillante (9.799,23);

Mario Sossi (13.216,37); Sergio Siracusa (27.927,75); Umberto Veronesi (4.235,87).

Calcolando la media del risparmio ottenuto con il sistema del tetto sulla ventina di personalità sopra riportate, all'anno avremmo un importo "recuperato" a favore della collettività di circa 3 miliardi

(255 milioni al mese).

Per quanto riguarda le retribuzioni, da gennaio del 2011 è entrato in vigore il "ritocco" delle buste paga della pubblica amministrazione. La classifica delle buste paga ridotte è guidata dalla Presidenza della Repubblica, dove nel triennio si risparmieranno 10 milioni di euro. Molti, gelosi di privilegi e prebende, sono subito andati alla ricerca delle contromisure.

Tempo fa il Giornale ne ha pubblicato i nomi indicando nel dettaglio 'gli emolumenti' e la funzione, criticando nettamente la scelta dell'esecutivo di tagliare gli stipendi pubblici superiori ai 311 mila euro con l'eccezione, però, di una ventina tra Authorities e enti di gestione e società pubbliche i cui amministratori percepiscono emolumenti ben superiori alla soglia discriminante. La lista dei super emolumenti pubblicata dal quotidiano è lunga e riguarda 89 grand commis che, messi tutti insieme, costano ogni anno ai cittadini quasi 22 milioni di euro.

In prima fila di una ideale pole-position, secondo le informazioni de Il Giornale, si colloca senza ombra di dubbio Pietro Ciucci, che presiede la società autostradale Anas forte di uno stipendio di 750 mila euro. Ad una incollatura di pochi spicci in meno, Mauro Masi che da presidente della Rai intascava emolumenti per 715 mila euro. Si deve scendere fino a 'quota 500' per trovare i primi stipendi da allineare nella seconda fila della pole dei ricchi e scampati. Ecco così Antonio Catricalà, con 512 mila euro alla guida dell'Antitrust. Danilo Broggi, amministratore delegato della Consip che, con una retribuzione di 570 mila euro, gestisce gli acquisti per conto della Pubblica Amministrazione. Saldamente sopra 'quota 500' anche il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Massimo Varazzani (533 mila) e quello della Fintecna, Maurizio Prato (520 mila). Sempre ben saldo oltre quota 500, il presidente dell'autorità per l'Energia Alessandro Ortis, con 512 mila euro di stipendio. A 'quota 400' in terza fila: i quattro consiglieri dell'Antitrust Antonio Pilati, Piero Barucci, Carla Bedogni, e Salvatore Rebecchini ricevono 427.416 euro l'anno  a testa. Meglio sta Corrado Calabrò, presidente dell'autorità per le comunicazioni, retribuito con 477 mila euro. Anche Paolo Garimberti, presidente Rai, e Guido Pugliesi, presidente dell'Enav, trovano posto in terza fila, con emolumenti rispettivamente di 448 mila e 460 mila euro.

Uno dei rifugi dorati per generali, prefetti e gran commis è il Consiglio di Stato, dove 84 consiglieri (più dieci fuori ruolo) prendono in media 130 mila euro l'anno lordi e i 21 presidenti, quasi un quinto del totale del personale, si intascano secondo dati ufficiali circa 14 mila euro lordi al mese. Per le spese di gestione occorrono almeno 25 milioni. Gli scatti d'anzianità arrivano puntuali ogni due anni. Un monte stipendi che allo Stato costa oltre 14 milioni l'anno, senza contare le spese per le otto auto blu, a disposizione dei vertici, tutte a noleggio Consip.La storia recente è costellata di indagini e manette: nel 2003 un consigliere fu condannato (in primo grado) a tre anni per concussione, nello stesso anno un collega finiva alla sbarra accusato di ricettare tesori archeologici, nel 2007 un terzo membro è stato arrestato per associazione a delinquere e corruzione in atti giudiziari. Oggi i 13 anni che i pm di Milano hanno chiesto per Nicolò Pollari sono stati commentati con un'alzata di spalle, nonostante l'ex capo del Sismi, messo in Consiglio dal Governo Prodi due anni fa, sia stato definito addirittura come il «regista di un sistema criminale» che ha coperto la Cia nel sequestro dell'ex imam di Milano Abu Omar. Pollari non si è dimesso dall'incarico.

Il consigliere Antonio Catricalà, di sicuro, se ne sta con le mani in mano. Oggi è ufficialmente presidente di sezione fuori ruolo, ma da tempo immemore non entra a Palazzo Spada, avendo preferito fare il capo di gabinetto, il consigliere giuridico e il segretario generale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ora è il capo dell'Authority per la concorrenza e guadagna 477 mila euro annui, a cui aggiunge quelli percepiti come presidente di sezione. Un extra da "ottomila euro al mese", ammette a "L'espresso". Chi è "prestato" ad altre istituzioni conserva sia il salario base sia l'indennità giudiziaria, la voce legata ai rischi di essere un giudice. La intasca anche chi, di fatto, fa un altro mestiere.

Il doppio trattamento è un privilegio di altri undici "fuori ruolo": da Salvatore Mario Sechi, consigliere del presidente della Repubblica, a Alessandro Botto dell'autorità di vigilanza dei Lavori pubblici, dal vice segretario della presidenza del Consiglio Luigi Carbone al braccio destro del ministro Sacconi Caro Lucrezio Monticelli. Pure Franco Frattini è un consigliere che non consiglia da un pezzo, visto che passa da lustri da un incarico politico all'altro. Il ministro degli Esteri ha rinunciato allo stipendio parlamentare, ma la carriera "fantasma" a Palazzo Spada continua ad andare a gonfie vele.

Paradossali i casi di Umberto Maiello e Francesco Riccio: hanno ruoli interni che per legge gli consentono l'esenzione parziale dal lavoro, ma hanno il tempo per l'attività all'Agcom il primo (35 mila euro per il 2009) e all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori (3 mila euro al mese fino al 2011, poi si vedrà) il secondo.

La lista è infinita. Di sicuro dentro la casta non si dice di no a nessuno. Nemmeno a Carlo Deodato, il capo di gabinetto del "ministro antifannulloni" Renato Brunetta, che somma lo stipendio da consigliere, gli 80 mila euro per l'incarico al ministero e i 28 mila l'anno come tecnico di supporto del "commissario straordinario per la gestione dell'emergenza idrica del Simbrivio". L'anno passato aveva garantito, come si legge in un verbale del 9 luglio scorso, "che non avrebbe mai più chiesto ulteriori proroghe". La proroga è stata invece chiesta, votata con scrutinio segreto e, a maggioranza, autorizzata.

Passando ai manager pubblici, il più pagato nel 2009 è stato presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini, con oltre 5 milioni e mezzo di euro.

A seguirlo sono l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, e quello dell'Eni, Paolo Scaroni, rispettivamente con 3.236.308 e 3.077.000 euro. Più staccati, ma pur sempre con stipendi superiori al milione di euro, troviamo l'ad delle Poste, Massimo Sarmi, e il presidente dell'Eni, Roberto Poli, il primo con 1.580.329 e il secondo con 1.131.000 euro. La classifica dei dieci manager d'oro dell'economia di Stato è completata da Piero Gnudi (presidente Enel, 923.348), Mauro Moretti (ad Ferrovie, 870.000), Alessandro Castellano (ad Sace, assicurazioni, 855.000), Innocenzo Cipolletta (presidente Ferrovie, 750.000) e Massimo Varazzani, ad Cassa Depositi e Prestiti, 710.000).

L'inchiesta condotta dai tecnici di Palazzo Vidoni riguarda 1.785 consorzi e 3.356 società partecipate dalle Pubbliche amministrazioni, dove trovano posto 19.870 rappresentanti negli organi di governo.

 

Fa. Sal.

17/7/2011

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963