Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Bossi, dall’auto, ha mos...Venezia: Violente carich... »

Illusi dalla vittoria di Scopeliti i lavoratori delle autolinee Lirosi di Gioia Tauro da giorni manifestano a Catanzaro

Post n°5221 pubblicato il 18 Settembre 2011 da cile54

Licenziati e picchiati

 

Hanno deciso di resistere e portare la mobilitazione fin sotto le finestre degli uffici della Regione. Perché nessuno possa far più finta di non sapere. Nonostante quattro giorni e quattro notti di presidi nei punti nevralgici della città, le istituzioni locali, sembrano non vedere e non sentire. E' con la disperazione di chi pensa di non avere più nulla da perdere che i lavoratori delle autolinee Lirosi di Gioia Tauro da giorni manifestano a Catanzaro per protestare contro il mancato pagamento di stipendi e Tfr e il licenziamento di venti dei loro colleghi. La riduzione dei fondi destinati al settore trasporti dalla Regione Calabria è stato il pretesto che l'azienda ha utilizzato per rendere ancora più insopportabili le condizioni dei lavoratori.

Obbligati a utilizzare mezzi vetusti per arrampicarsi su strade che sono un rosario di cantieri, pagati poco e in modo irregolare, licenziati dall'oggi al domani senza un perché, i lavoratori hanno deciso di dire basta e di presidiare la città fino a quando il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti non deciderà di riceverli. Un incontro, che i dipendenti della Lirosi hanno chiesto da tempo, anche tramite il consigliere delegato ai trasporti Fausto Orsomarso, ma che dal Palazzo continuano a negare. «Quando Scopelliti è stato eletto presidente eravamo convinti che questo nostro conterraneo ci avrebbe portati alle stelle», commenta amaro un lavoratore, «invece ci ha ridotti alle stalle».

L'ennesimo no giunto ieri al presidio della stazione ferroviaria di Catanzaro Lido, dove i dipendenti Lirosi hanno bloccato il traffico ferroviario fino a notte inoltrata, è stata la miccia che ha fatto scattare rabbia e indignazione. Due dei lavoratori si sono incatenati ai binari, minacciando di darsi fuoco. Una tanica di benzina e un accendino in mano. La disperazione negli occhi e l'intenzione di passare dalle parole ai fatti. «Cosa dico ai miei figli», ha spiegato uno dei due, «che lavoro e non ho soldi per comprare loro un pezzo di pane, che non posso comprare il latte? Non è giusto che un onesto lavoratore debba perdere così lavoro e dignità, non è giusto essere costretti a fare gesti di questo genere per vedersi riconoscere i propri diritti».

Ma nonostante il gesto disperato, dalle istituzioni regionali, cui i lavoratori hanno fatto appello, è arrivato solo un silenzio assordante. Puntuali sono arrivate invece le cariche della polizia, che in tenuta anti-sommossa stazionava da ore attorno ai manifestanti. Ufficialmente, gli agenti sono intervenuti solo per evitare che i due uomini si dessero fuoco. Una versione sostenuta anche da Domenico Galizia, primo dirigente della Polizia di Stato, secondo il quale non ci sarebbero neanche state cariche, ma gli agenti si sarebbero limitati a "respingere" i manifestanti. Radicalmente diverso il racconto dei lavoratori, che per tenere a bada i manganelli dei poliziotti e proteggere i propri colleghi ancora incatenati ai binari, hanno fatto ricorso ai sassi della massicciata. Uno dei due uomini ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale, mentre l'altro veniva condotto in caserma per essere identificato. In stazione, i lavoratori hanno invece mantenuto il presidio sui binari fino a notte fonda, senza che un cenno di risposta arrivasse dal governatore.

E se la Regione tace, l'azienda non ha saputo fare di meglio che denunciare per appropriazione indebita i dipendenti che per protesta hanno deciso di parcheggiare i vetusti autobus della Lirosi di fronte al palazzo della Giunta a Catanzaro. «L'azienda si dovrebbe preoccupare piuttosto di pagare stipendi e Tfr dovuti, piuttosto che scaricare sulle spalle dei lavoratori il peso dei tagli, mentre la Regione dovrebbe iniziare a prendere sul serio la proposta che il sindacato ha fatto per risolvere il problema del trasporto regionale», commenta Nino Costantino, responsabile regionale della Cgil trasporti. Un problema annoso in Calabria, ma che rischia di diventare emergenziale con i tagli previsti nella finanziaria recentemente approvata. «Attualmente il settore è balcanizzato e il trasporto viene gestito da più di trenta aziende di cui solo quattro sono pubbliche, i pochi fondi a disposizione si disperdono in mille rivoli. Una situazione di per sé insostenibile, ma che alla luce dei futuri tagli rischia di tradursi in un massacro sociale per i lavoratori e in disservizi per gli utenti». Alla Regione il sindacato ha proposto la creazione di un'azienda unica regionale, che pianifichi i trasporti e i servizi in base alle necessità del territorio. Ma anche in questo caso, dalla Regione è arrivato solo silenzio.

 

Alessia Candito 

17/09/2011

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963