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La visione e la gestione capitalistica e liberistica del mondo è ormai padrone della globalizzazione dei diritti e dei saperi?

Post n°5574 pubblicato il 24 Novembre 2011 da cile54

Qualche momento di riflessione

Se andate a visitare Palazzo Carignano sede del parlamento subalpino e di una seduta del primo parlamento italiano soffermatevi a leggere una iscrizione lapidaria sopra la porta di ingressi dell’appartamento di Mezzogiorno, sulla destra per chi entra da piazza Carignano. La lapide recita che quella era la sede del “Consorzio Nazionale per la Estinzione del debito pubblico”; il consorzio ( un ente pubblico) è nato nel 1866 ed è riuscito ad estinguere il debito pubblico nel 1929, non stante le spese dell’Unità d’Italia, le guerre coloniali, la guerra di Libia, numerosi scandali da corruzione e crack bancari e la prima guerra mondiale. Questo tanto per dire che una nazione se vuole può farcela, e l’Italia, allora era una nazione in crescita ma la popolazione era veramente povera e in gran parte contadina.

Le ragioni attuali del disastro economico a nostro sfavore sono riassumibili in tre fattori internazionali ed in tre propriamente nostri: i tre fattori internazionali sono il fallimento dell’euro come politica monetaria di sicurezza, la fallimentare politica economica europea che ha comportato dissoluzione della forza industriale che ha de localizzato i suoi patrimoni del nostro paese a favore di altri, la speculazione internazionale. I fattori che ci riguardano sono la incapacità dei nostri politici tutti quanti di rappresentare una forza italiana in Europa ( i nostri politici e tecnici per far bella figura e non aver grane con gli altri europei non sono riusciti a fare mai la voce grossa e a difendere gli interessi del nostro paese, tranne rare eccezioni), la enorme corruzione e la enorme evasione fiscale.

E’ piuttosto dubbio che la ce la possiamo fare, ma a parte questa ipotesi da cassandra sembra che tutti i problemi d’Italia non possano risolvere se prima non si  favoriscono i licenziamenti e la mobilità e mettendo mano alle regole pensionistiche. 

Il disastro economico prodotto dalla speculazione mondiale  merita una serie di riflessioni perché potrebbe essere l’ultima volta che i cittadini europei e in particolare quelli italiani  trovino la strada per  riaffermare una vera  democrazia partecipativa magari passando attraverso  una valutazione  critica della realtà.

Non c’è niente di più semplice che evitare di far vedere quello che è messo sotto gli occhi. Avete presente quando cercate una cosa, la cercate e la cercate, non la trovate e quella è lì sotto i vostri occhi?

Ebbene è tutto sotto i nostri occhi, non c’è bisogno di cercare altrove, di pensare a complotti internazionale o sovranazionali. Non c’è bisogno di cercare nell’ombra i poteri forti perché quelli non sono nell’ombra., sono lì sotto gli occhi di tutti quotidianamente attivi.

Facciamo un esempio: provate ad andare in banca per chiedere un mutuo e vi saranno chieste, per poche decine di migliaia di euro una serie di garanzie complicatissime, di firme e di impegni. Ebbene invece  c’è qualcuno che può ottenere miliardi sul nulla. Questa è una espressione dei “poteri forti” che quotidianamente si manifesta. Qualcuno decide che tu sei da sostenere e l’altro no…apparentemente senza un senso logico.

Cosa abbiamo imparato, o meglio cosa abbiamo sotto gli occhi?

La speranza che avevamo negli anni ’70 era quella di un futuro dove le persone potessero  lavorare meno, lavorare meglio e lavorare tutti. Un mondo tranquillo e un vero progresso. Nel 1969 in Italia i tre principali sindacati affiancati da tutti quelli più piccoli, anche da quelli di destra hanno lottato per ottenere nuove regole per le pensioni. E furono ottenute importanti innovazioni che permettevano ai lavoratori di non consumare tutta la propria vita nel lavoro ma di avere, magari, un po’ di futuro e un po’ di vecchiaia per loro. Certo quelle innovazioni sono state anche sfruttate per le pensioni baby, ma sono state sfruttate anche per mandare in pensione con cifre milionarie e miliardarie pochi ( ma non così pochi) strafortunati.  Dal ’92 sono state attuate molte modifiche, ovviamente sempre a scapito di chi lavora veramente, lasciando intatte o anzi migliorando economicamente le uscite dal lavoro milionarie ( soprattutto in euro).

Viene criticato il sistema pensionistico italiano perché è l’unico che riserva ancora pensioni di anzianità e che gli italiani vanno in pensione troppo presto. E si sottolinea che questo non è più possibile a causa dell’allungamento della vita media. Io ho fatto caso che chi sostiene questo argomento in genere non è uno che suda lavorando. E ho fatto caso che non tutti dopo i sessantacinque anni sono ancora dei giovanotti come qualcuno afferma. L’allungamento della vita non significa automaticamente il mantenimento della salute.

La visione e la gestione capitalistica e liberistica del mondo è ormai padrona della globalizzazione. Con un colpo di spugna della storia sono scomparsi gli ideali del socialismo in particolare quelli del socialismo internazionale.  E’ reale  che in alcune circostanze storiche i paesi a guida socialista abbiano dovuto ricorrere a forme di governo autoritarie ma  è invece falso che l’adozione dei principi liberali e capitalistici sia il bene dell’umanità. Il capitalismo difende se stesso e difenderà sempre l’ottenimento del massimo guadagno. Una volta questo guadagno veniva in parte reinvestito, ora viene tutto riportato alla finanza e moltiplicato con attività  virtuali che risucchiano soldi veri, risparmiati dai lavoratori. Concedetemi di usare ancora questo termine che sembra del passato. Certo in Europa non esistono più i “lavoratori “ di cui si parlava nei primi sessanta anni del secolo scorso, ma esistono ancora lavoratori veri il cui obiettivo è vivere dignitosamente, mandare i figli a scuola e assicurarsi una serena vecchiaia qualsiasi attività svolgano, persone normali. E’ su queste persone che sta ricadendo  tutto il peso della crisi attuale.  Se si crede che siano queste persone la causa della crisi si dice una bugia si fa mistificazione. Al parlamento europeo il dibattito sui provvedimenti, sulla sospensione della democrazia, sulla reale finalità dei poteri economici europei nel guidare la transizione dai governi nazionali a un supergoverno economico europeo con fantocci al potere nelle singole ex nazioni è stato ampio e aspro ma non se n’è avuta eco. Molti parlamentari europei, non necessariamente italiani,  in queste settimane che hanno preceduto il vertice di Cannes, hanno attaccato i superburocrati non eletti che sono stati gli autori veri della caduta di governi democraticamente eletti.

La eliminazione concordata di questi governi è un  pericoloso precedente, ma ormai sta nelle cose della realtà  sotto gli occhi di tutti.  E’ vero, il voto popolare ha portato anche a vari disastri ma questo è capitato nel  passato in Europa. Ma se dobbiamo accettare di essere governati da entità economiche impalpabili  e da élites, allora, probabilmente, è tempo di rimettere sul tavolo, in contrapposizione,  i vecchi ideali delle avanguardie che guidano la riscossa della gente, ve le ricordate? Si chiamava socialismo e internazionalismo, allora proletario, ora potrebbe essere quello della gente.

La sinistra italiana ( ma tutta la sinistra europea, con pochi esclusi) è morta ma prima di morire ha tirato a tutti un bel tiro mancino: ha partecipato e partecipa al tentativo in atto di salvare il capitalismo. Quel sistema stava implodendo, come qualcuno dei leader storici del socialismo, aveva preconizzato un centinaio di anni fa. E’ bene ricordare che quel tipo di sistema economico è capace di distribuire un po’ di briciole della ricchezza prodotta per tenere in piedi la macchina consumistica: è questo e non altro.  La cosiddetta sinistra italiana è diventata funzionale al sostegno del liberismo capitalista finanziario che governa il mondo occidentale. Una sinistra piena di ideali “borghesi” e capace di rinnegare i propri padri e i propri figli . Se è vero che la crisi italiana avrebbe potuto affossare il capitalismo occidentale allora non si capisce perché la sinistra italiana non abbia approfittato di questo momento storico per lasciare affondare il capitalismo mondiale. Se l’Italia, come molti vorrebbero , si rifiutasse di onorare i debiti contratti attraverso i rimborsi dei suoi buoni del tesoro comprati dalla speculazione mondiale  impegnandosi a rifondere solo quelli in possesso delle banche italiane e dei cittadini italiani che li posseggono realmente in Italia, cosa potrebbe succedere? Succederebbe che i buoni dello stato, in mano agli speculatori e solo quelli resterebbero carta straccia. E il nostro “debito”, quello prodotto non per causa nostra,  diminuirebbe miracolosamente.  Dopodiché cosa farebbero i “mercati”? si organizzerebbero per bombardare Roma? Non credo proprio. Le nostre banche di credito e deposito hanno bruciato i risparmi di chi aveva versato i propri denari in Italia, e sono organizzate con le banche europee e la banca centrale europea a indebitare gli italiani per non dovere rendere quello che avrebbero dovuto far fruttare e che invece hanno bruciato. Tutte queste banche, ma direi i banchieri, persone ben definite,   hanno provveduto a spartire lauti dividenti, cioè soldi, fra pochi, invece che metterli a disposizione dello sviluppo industriale o imprenditoriale.  I provvedimenti in cantiere faranno diminuire la liquidità circolante cioè i soldi veri nelle tasche della gente, quei provvedimenti non serviranno ad evitare che i grossi capitali sfuggano alla tassazione, restringeranno la spartizione della ricchezza. Vedremo invece come sarà ripartito il peso dei sacrifici.

L’obiettivo della banca centrale europea è togliere di mezzo la liquidità. Togliere i soldi reali dalle mani dei cittadini significa renderli privi di una base solida sulla quale poter mantenere la propria forza contrattuale. Se i cittadini perdono di forza ( la forza vera contrattuale è quella economica) perdono ogni possibilità di contrattazione sociale. Significa che sono disposti ad accettare qualunque contratto pur di continuare a sopravvivere e a far sopravvivere la propria famiglia. Ogni cosa pur di avere un minimo di sostentamento con cui sopravvivere. In un seistema capitalistico togli il risparmio alla gente e fai diventare la gente schiava.

Se inventi una moneta che vale il doppio di quella reale ma rende la metà, non solo hai dimezzata la ricchezza, l’hai ridotta del doppio,  hai dimezzato le entrate della gente e hai impedito il risparmio. Tutti sappiamo che quello che costava 1000 lire al momento dell’ingresso dell’euro costa 1 euro che vale 2000 lire. Qualcuno attribuisce questo ad una mancanza di controlli ma non è così.  Una automobile che costava 10000000 ora costa 10000 euro che sono il doppio, ma le materie con cui è costruita non costano il doppio. La benzina che deriva dal petrolio ora costa 1,6 euro, e prima costava 1600 lire, ma il costo del petrolio non è aumentato, anzi è diminuito largamente. Per governare questo tipo di raggiro è stato necessario sospendere o bruciare la attività delle piccole imprese, creando delle vere holding internazionali che governano i prezzi base e immettono sul mercato manufatti a prezzo, di fatto, doppio.

Il discorso delle pensioni, in questa ottica va letto nei suoi vari numerosi aspetti. Uno di questi è che se sposto in avanti l’ età per andare in pensione io evito di sborsare somme cospicue che finiscano nelle mani dei cittadini (TFR e soldi della pensione in assenza di sfruttamento). Non è vero che i soldi non ci sono, è vero che chi ne ha fatti tanti e tanti non ha nessuna intenzione di mollarli per reinvestire e per distribuirli.  Il passaggio sulla età pensionabile è funzionale a questo furto e anche le normative sul licenziamento, sulla messa in mobilità,: i meccanismi che saranno messi in atto sono semplici: impedire il turnover nel mondo del lavoro in questo modo le famiglie che hanno ancora un risparmio a disposizione lo devono bruciare per mantenere le nuove generazioni che non trovano lavoro e comunque i lavoratori sempre più anziani che saranno licenziati potranno essere pagati molto meno del dovuto. Non basta dire che l’età media di sopravvivenza aumenta. Aumenta con essa anche la probabilità di ammalarsi e di ricadere a scapito della famiglia. Il welfare costerà di più e sarà necessaria una notevole compartecipazione. Questo caricherà la famiglia di un onere aggiuntivo, per esempio. E’ palese a tutti che non basta affermare che l’età media aumenti. L’età dei lavoratori aumenta certamente nella prospettiva di sopravvivenza, ma si dovrebbero scorporare i dati su chi sopravvive. E’ possibile che sopravviva che lavora in mansioni scarsamente usuranti. Probabilmente moriranno o si ammaleranno sempre più a proprie spese per le cure prima quelli che si usurano di più. Quindi anche la loro pensione sarà rimborsata per un numero minore di anni.

Alla caduta del socialismo ha contribuito la fame di ricchezza e di prodotti consumistici : per chi si ricorda attorno ai carri armati sovietici sui quali Eltsin pronunciò il suo discorso liberal, c’erano un mucchio di ragazze coi tacchi a spillo e le borsette da sera. Triste fine per una storia che era iniziata con la rivoluzione degli affamati contro il regime zarista. Ma tant’è.

Però se lo sfascio economico dell’Italia poteva veramente provocare un disastro del mondo capitalistico, la cosiddetta sinistra ha perso l’ultima occasione per definirsi tale. Abbandonare il capitalismo al proprio sfascio era esattamente quello che Lenin postulava e prevedeva: il sistema capitalistico mondiale sarebbe prima o poi imploso. Ma Lenin non poteva prevedere che quelli che una volta credevano nel socialismo avrebbero abiurato in nome di una cravatta firmata.

Oggi è palese il distacco di nuovi governanti rispetto alle problematiche della gente. Un distacco di chi , comunque vadano le cose , non verrebbe toccato da una eventuale catastrofe. Gli italiani, quelli che lavorano e cercano di mantenersi a galla mantenendo a galla questo paese, sanno bene che non c’è scelta: o la catastrofe certa o un pagamento amaro sulla pelle di ciascuno, sperando che non sia l’ennesimo colpo mancino che la finanza e le banche mettono a segno per succhiare gli ultimi risparmi della gente.

L’obiettivo finale è il maggior impoverimento della gente per un migliore e più incisivo sfruttamento. Il programma è farti pagare più tasse per servizi pubblici  sempre più risicati ai quali dovrai comunque contribuire ancora esborsando ed esborsando.  Qui ovviamente qualcuno recita la frase consolatoria “ certamente i non abbienti e i più poveri non saranno chiamati a pagare” .  Bhè questa frase è una vera presa in giro. Sembra una grande enunciazione di solidarietà ma se ci pensate bene è una vera presa in giro: un poveraccio, spiantato, con famiglia e 900euro al mese non avrebbe comunque nulla da dare a te governo per pagare qualche ticket.  Quelli che non hanno soldi non possono pagare. Per ora. Presto però saranno obbligati a pagare anche i più poveri perché i soldi, a chi ne ha tanti e ne vuole di più, non bastano mai .  La storia ce lo insegna.  

La pseudo sinistra ha chiuso definitivamente il coperchio della bara del socialismo mondiale. Non ha approfittato della crisi del capitalismo mondiale che sta mangiando i suoi figli e, anzi, propone di salvare il capitalismo con la spremitura definitiva della gente. Noi abbiamo le nostre colpe. Invece di proseguire per la costruzione di un mondo nuovo ci siamo fatti infinocchiare dall’intellettualismo capitalista. 

 Ora chi ragiona con la propria testa non è rappresentato in parlamento e si porta dietro pochi sopravvissuti ai richiami delle sirene. La Lega arriva a fare discorsi che ci si aspetterebbe dalla vera sinistra. Il buon PD, come quegli alunni buoni che vogliono studiare, ha accolto il professore ringraziandolo perché punirà i cattivi scolari. Si rendono conto questi parlamentari di centro sinistra che la cura del disastro è affidata a livello globale proprio a quelli che hanno contribuito a crearlo. Le celebri facoltà di economia mondiali sfornano gli stessi individui che pullulano nella finanza mondiale, che diventano manager fra i migliori,  perché capaci di licenziare. Non c’è bisogno di evocare massoneria o poteri forti o gruppi di potere organizzati. E’ come nei club.  Quelli esclusivi sono solo per qualcuno, la gente che lavora sta fuori.

Vedremo presto che questo governo, né l’ Europa, farà nulla per migliorare le cose e cioè non prenderà provvedimenti contro la pirateria finanziaria, non prenderà provvedimenti contro le banche d’affari, non prenderà provvedimenti contro i paradisi fiscali, non prenderà provvedimenti contro banche o nazioni che nascondono i capitali degli evasori, non prenderà provvedimenti contro il riciclaggio, non prenderà provvedimenti contro la mafia nazionale e internazionale. La gente normale che lavora , pagherà molto, tutto, e molto di più. Ma non cambieranno le cose per chi, questa estate andrà in vacanza affittando uno yacht battente bandiera delle Cayman. In questo disastro molti e ben conosciuti si arricchiranno di più. E non ditemi che non si può far nulla contro i veri mali della gestione economica mondiale, non si può far  nulla a favore di un reale cambiamento delle cose, perché magari non si riesce a catturare e piegare conoscono chi ha accaparrato e dove. Forse è ancora troppo presto perché la gente possa svegliarsi, ancora le famiglie hanno ”riserve” per sopravvivere e far sopravvivere i propri figli forse ancora per  vent’anni, magari appellandosi  a qualche santo. Poi però qualcuno si sveglierà dal torpore e farà quello che è la vera radice comune dell’Europa, il vero substrato che accomuna i popoli europei: non la religione, non la cultura, non le belle architetture. Questa radice comune  che nessuno ha voluto ascrivere alla “costituzione” europea, si chiama  spirito rivoluzionario. E allora molti tra la gente che ora si appella a vari santi per tirare avanti si appelleranno all’unico santo che li starà a sentire, un santo ma non proprio del paradiso : Saint Just.  

 

Redazione Lavoro e Salute

 
 
 
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Roma, 12 maggio 1977

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