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In Italia stiamo davvero vincendo questa guerra o siamo ancora lontani dal traguardo?
Post n°5933 pubblicato il 04 Febbraio 2012 da cile54
E' LA PREVENZIONE PRIMARIA LA STRADA MAESTRA DELLA GUERRA AL CANCRO Il 4 febbraio è una giornata speciale per noi forlivesi, è infatti il giorno in cui si festeggia la Madonna del Fuoco, nostra Patrona, ed anche il giorno in cui, a livello internazionale, si celebrerà quest'anno la "Giornata mondiale contro il cancro". Una buona occasione quindi per riflettere su una patologia che, secondo dati ufficiali, nel 2011 è stata diagnosticata in 360.000 italiani, ne affligge 2.243.953 ed ha causato 176.000 decessi http://www.epicentro.iss.it/temi/tumori/aggiornamenti.asp Alla diagnosi e alle terapie del cancro vengono destinate anche nel nostro paese ingenti risorse: è stato calcolato che nel 2009 il costo per la sola chemioterapia sia ammontato mediamente per ogni centro italiano a 2,2 milioni di euro, in aumento del 90% rispetto al 2004. Anche per quest'anno, il 2012, si punta l'attenzione sui fattori di rischio individuali e sul potenziamento di nuove terapie, studiando ad esempio il microbioma, ovvero i miliardi di batteri che il nostro corpo ospita fin dalla nascita, nell'ipotesi che possa essere correlato allo sviluppo del cancro, specie del colon retto Ma siamo davvero convinti che tutto ciò sia utile? Stiamo davvero vincendo questa guerra o siamo ancora lontani dal traguardo? Credo sia utile ricordare una lettera del 2005 - ma più che mai attuale - "Come vincere la guerra contro il distribuito agli intervenuti alla presentazione del volume "Ambiente Tumori " il 26 gennaio scorso a Forlì. Questa lettera è stata scritta da Samuel S. Epstein, Professore Emerito di Medicina Ambientale e del Lavoro presso l'Università dell'Illinois di Scuola di Sanità Pubblica e Presidente della Cancer Prevention Coalition (http://www.world-wire.com/news/0510050001.html): in essa, facendo un paragone fra la guerra contro il cancro e la guerra in Iraq, l'Autore constata che entrambe sono condotte "in modo sorprendentemente maldestro ed ingannevole". Di fatto i "generali che conducono la guerra al cancro richiedono miliardi di dollari – oltre ai 50 miliardi di dollari già spesi – al fine di sconfiggere il flagello del nemico. Ma, in modo crescente, esperti indipendenti stanno riferendo che le strategie di questi generali sono palesemente sbagliate e che costoro coscientemente travisano gli insuccessi al fine di fornire falsi, rosei scenari….. Ma dopo trent’anni di reclamizzate ed ingannevoli promesse di successi, la triste realtà è infine affiorata: stiamo infatti perdendo la guerra al cancro, in un modo che può essere soltanto descritto come una sconfitta. L’incidenza dei tumori – in particolare della mammella, dei testicoli, della tiroide, nonché i mielomi e i linfomi, in particolare nei bambini – che non possono essere messi in relazione con il fumo di sigaretta, hanno raggiunto proporzioni epidemiche. C’è una forte evidenza scientifica che questa moderna epidemia sia dovuta all’esposizione a cancerogeni industriali in tutti gli ambienti – aria, acqua, suolo, posti di lavoro e prodotti destinati al consumo, in particolare cibi, articoli da toeletta, cosmetici e prodotti per la casa – e persino a farmaci di uso comune. Trascurando la prevenzione – il principio basilare che la medicina ci ha insegnato nel corso dei secoli e la necessità di ogni scienza ancora una volta sottolineata nella guerra contro il cancro – i nostri generali del cancro hanno abbracciato la strategia del “controllo del danno”, simile al trattamento dei soldati feriti, invece di cercar di impedire l’avanzata del nemico. Il semplice fatto – più il cancro viene prevenuto e meno c’è da curare – continua a non essere presente nei piani di battaglia dei generali". Ed Epstein termina con queste parole che devono assolutamente farci riflettere:"Quasi tutti gli americani conoscono le pene causate dal cancro a parenti e amici. Il crimine è che molti di questi tumori sarebbero evitabili". La necessità di una inversione di rotta nella guerra conto il cancro è ormai indicata con chiarezza anche nelle più prestigiose scientifiche quali Nature che, con una immagine del maggio 2009 più efficace di tante parole, ci dice che è giunto il momento di scalzare dalle radici la mostruosa pianta del cancro e non limitarci a potare qualche ramo in qua ed in là. Questo il messaggio che abbiamo inteso ribadire anche nell'incontro del 26 gennaio con la presentazione del volume "Ambiente Tumori" e che ci auguriamo - magari con l' "illuminazione " della Patrona di Forlì e perchè no, anche con la "benedizione" del nostro San Pellegrino Laziosi, Protettore dei malati di tumore e lui stesso miracolosamente guarito da un tumore osseo - possa essere accolto, in modo che la Prevenzione Primaria possa diventare finalmente la strada maestra della guerra contro il cancro. Patrizia Gentilini ISDE Forlì-Cesena Forlì 2 febbraio 2012 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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