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Donne e societą. Un invito a sollecitare un protagonismo delle donne e tornare a riflettere su libertą, dignitą e rispetto
Post n°5942 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da cile54
Dipende da noi donne
Una disgustosa, decadente offensiva antifemminile dilaga in questo paese in cui milioni di donne hanno lottato coraggiosamente per il proprio diritto a scegliere sempre e su ogni aspetto della vita, pretendendo rispetto, affermando e insegnando dignità, rivendicando e strappando libertà.
Lo abbiamo fatto sfidando Vaticano, Stato democratico, regole patriarcali millenarie profondamente radicate nel senso comune. Lo abbiamo fatto per noi, per le nostre madri e le nostre figlie, per le donne del mondo intero.
Lo abbiamo fatto con gioia, sfrontatezza, determinazione, impegno.
Lo abbiamo fatto perché durasse.
Non siamo disposte a tacere per nessun motivo di fronte alle molteplici manifestazioni antifemminili che vanno dalla tragedia della violenza sessuale all’impedimento di attuazione della 194, dalla molestia alla volgarità diffusa che accomuna potenti corrotti a gente comune e persino a manifestanti di sinistra che riecheggiano, magari pensando di fare dell’ironia, il linguaggio insultante del Palazzo.
Un tempo non avrebbero osato, né gli uni né gli altri. L’arretramento è forte e ci colpisce l’impunità di cui godono nella società gli autori, potenti e non, di azioni e linguaggi antifemminili siano essi eclatanti o quotidiani.
Un tempo non avrebbero osato ma quel tempo non è lontano o perduto: dipende da noi donne.
Possiamo e sentiamo l’urgenza di reagire, di unirci, di farci sentire in nome del presente e del futuro, forti anche del passato.
Sentiamo la necessità di riunirci e discutere un’ipotesi comune organizzata e per questo proponiamo un percorso che a partire dal confronto nelle realtà locali culmini in una assemblea nazionale sabato 3 marzo a Roma.
Le firmatarie si impegnano fin d’ora a far circolare questo appello, sviluppare la riflessione, promuovere incontri locali e organizzare l’assemblea nazionale:
Sara Morace, cdr Lucy • Carla Longobardo, cdr Utopia socialista • Monica Bianchi, cdr La Comune • Claudia Romanini, cdr Utopia socialista • Sara Andreotti, cdr Lucy • Lucia Baragli, cdr La Comune • Anabel Cubero, cdr Lucy • Eva Lorenta, cdr Lucy • Ippolita Sforza, legale Casa delle donne, Brescia • Enza Bellantuono, collettivo Maripose, Genova • Martina Caselli, collettivo Sorellanza & libertà, Palermo • Valentina Giusti, Palermo • Raffaella Neri, Firenze • Giusi Incisivo, Milano • Marta Magini, Roma • Lorella Baldeschi, Torino • Flavia Cosentini, Roma • Evelyn Voto, Torino • Marie France (Franca) Zoroddu, Roma • Beatrice Valla, Milano • Chiara Mascellani, Bologna • Emy Benvenuti, Firenze • Paola Pavoncello, Roma • Valeria Sartorello, Roma • Anna Migliarini, L’Aquila • Stefania Vena, Napoli...
Info e adesioni: dipendedanoidonne@libero.it
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Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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