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Comunicato dell'azienda americana sull'allarme che circola in rete “grano duro eccellente per la nostra pasta”
Post n°6298 pubblicato il 29 Aprile 2012 da cile54
La Barilla risponde alle polemiche del web Il colosso dell’Industria alimentare interviene con una comunicazione ufficiale per smentire le voci di chi sui social media l’accusava di realizzare i propri prodotti con grano ad elevate quantità di micotossine. “ La pasta Barilla è del tutto conforme alle normative e prodotta con grano duro eccellente e sicuro. Barilla non utilizza materie prime geneticamente modificate ed i livelli di micotossine o contaminanti sono sempre ampiamente al di sotto dei limiti fissati dalle normative sulla Sicurezza Alimentare, a loro volta già assolutamente protettivi per la salute delle persone”: Dunque, da quanto dichiarato, il grano duro utilizzato per realizzare la pasta più consumata nel mondo, verrebbe scelto in seguito ad un lungo processo di ricerca e selezione attuato da esperti del settore. Inoltre il 70% delle materie prime utilizzate per i propri prodotti è di origine italiana mentre il restante 30% proviene da poli agricoli del Nord America. "Per alimentare i poli produttivi italiani, quindi Barilla utilizza semole che provengono per oltre il 70%da grani italiani. Sono circa 30.000 gli agricoltori che coltivano grano per Barilla in Italia. Per il restante 30% ci approvvigioniamo principalmente del Nord Amerida. I grani esteri acquistati sono attentamente selezionati con caratteristiche qualitative eccellenti e con una completa garanzia di sicurezza alimentare". Un discorso che non fa una piega ma basterà per mettere a tacere i rumors del web? E soprattutto, se l’azienda è così limpida in merito alle proprie strategie, cosa ha scatenato tutto questa rabbia nei consumatori? Solo l’evoluzione della questione potrà risolvere l’enigma. Chiara Amendola 28/04/2012 Fonte: libera l'informazione |
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Roma, 12 maggio 1977
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