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Stato di agitazione Lavoratori Ospedale San Paolo di Milano. Solidarietà con i nostri colleghi in lotta
Post n°6376 pubblicato il 16 Maggio 2012 da cile54
OSPEDALE SAN PAOLO: UNA DIREZIONE FORTE COI DEBOLI E DEBOLE COI FORTI
Tempi di attesa. Tre cittadini su quattro che si rivolgono al Poliambulatorio dell’Ospedale San Paolo hanno tempi di attesa di oltre un mese. Questo è quanto emerge da un’inchiesta condotta recentemente dal nostro Comitato. Molto più lunga è l’attesa di chi prenota un intervento che prevede il ricovero: in certi casi oltre un anno! Ben diverso è il trattamento riservato a chi è disposto a pagare: per lui l’attesa si riduce a meno di una settimana!
Spese necessarie e spese inutili. Esiste dunque un doppio canale per chi utilizza il servizio ma, da parte della Direzione dell’Ospedale, esiste anche un doppio criterio di utilizzo delle risorse pubbliche (che, non dimentichiamolo, sono soldi nostri). I cordoni della borsa si allargano per pagare cifre astronomiche di affitto al proprietario della palazzina che ospita il Dental Building in via Beldiletto, quando non sarebbe difficile trovare posto per quella struttura all’interno dell’Ospedale che ha molti spazi inutilizzati. Non si bada a spese nemmeno per assumere guardie armate: ci piacerebbe sapere che cosa queste guardie devono difendere e da chi. Sono solo due esempi ma ne potremmo citare molti altri. Impegni trascurati, scelte discutibili. I soldi vengono improvvisamente a mancare quando si tratta di mantenere in efficienza le apparecchiature e i macchinari o quando si devono completare i lavori nei locali di via Ovada donati all’Ospedale dal Comune e destinati al Centro per la cura dei bambini autistici. Mentre invece 80 mila euro si sono trovati e spesi per due posti letto per ospitare detenuti in regime di 41bis militarizzando un intero settore dell’ospedale con conseguenze gravi per il funzionamento della struttura.
E dove si va a risparmiare? I soldi non ci sono per ridurre i tempi di attesa scandalosamente lunghi e nemmeno per garantire un’equa retribuzione ai dipendenti. Per i quali, trascurando persino il minimo di rapporto con i loro rappresentanti, si tagliano competenze già concordate. Noi cittadini utenti condividiamo le ragioni dei lavoratori dell’ospedale che sono in stato di agitazione. La loro lotta coincide con la nostra per la difesa della sanità pubblica, e contribuisce alla difesa della sanità pubblica perché la malattia non diventi un lucroso affare per pochi furbi. Questa vertenza è anche la nostra!
E inoltre, una sordità inquietante. La nuova direzione ha inoltre preso un brutto vizio, quello di non rispondere neppure alle lettere con cui abbiamo denunciato altri inconvenienti e altre disfunzioni, alcune delle quali di notevole gravità. Questo ci sembra un atteggiamento preoccupante che non siamo disposti a tollerare e che, del resto, fa il paio con l’atteggiamento di chiusura manifestato nei confronti delle Organizzazioni sindacali che sono così costrette a proclamare l’attuale stato di agitazione. -------------------------- Evoluzione situazione San Paolo dopo intervento RSU Ospedale alla seduta del Consiglio di Zona 6 Venerdì 11 maggio, l'assemblea generale dei lavoratori del San Paolo ha votato lo sciopero generale aziendale, per il quale nella stessa giornata sono state avviate le previste procedure, dopo l'esito negativo delle trattative. Nelle prossime settimane, che precederanno lo sciopero, è stata decisa la prosecuzione del presidio in ospedale a partire da lunedì 14/5 ed altre iniziative all'esterno, con invito alla partecipazione a cittadini e realtà della zona. ---------------------------------------- COMITATO PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA SUD MILANO Via Ovada 1 c/o Migrazione Uguaglianza Per chi volesse mettersi in contatto con il Comitato può contattarci a: e-mail :v sanitasudmilano@libero.it cell. 339.2485076 - 346.7860754 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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