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Morti che spesso sono solo l’ultimo atto dopo anni, anche decenni di violenze. Una realtà sulla quale prevale l'omertà sociale
Post n°7719 pubblicato il 05 Maggio 2013 da cile54
Altre tre donne uccise in appena 24 ore “Io non ho paura. Non ho paura delle continue minacce di morte e dei messaggi a sfondo sessista che quotidianamente ricevo, ma in Italia le donne continuano a morire per mano degli uomini e per molti è sempre e solo una fatalità, un incidente, un raptus. Se questo accade, è anche perché chi poteva farlo non ha mai sollevato il tema a livello più alto, quello istituzionale”. Nel giorno dell’allarme lanciato dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, che in una lunga intervista a Repubblica ha annunciato “battaglia” contro le continue violenze perpetrate a danno delle donne e “le campagne d’odio che si scatenano sul web” . Nel giorno della solidarietà espressa dal segretario della Cgil Susanna Camusso e da molti esponenti del mondo politico e religioso, altri quattro femminicidi (tre accertati, per un altro si parla di cause diverse) amplificano l’urgenza di provvedimenti che pongano fine a questa spirale di violenza. I numeri sono allarmanti. Secondo i dati forniti dal Telefono Rosa, nel 2012 sono state 124, nei primi mesi del 2013 già ben oltre 10, le donne ferocemente uccise in nome di un “amore” malato e assassino. Morti che spesso sono solo l’ultimo atto dopo anni, talvolta decenni di violenze. Un vero e proprio “bollettino di guerra”: donne che nella maggior parte dei casi vengono maltrattate fra le mura domestiche: dal marito nel 48% dei casi, dal convivente nel 12%, dall’ex nel 23% dei casi, denuncia l’associazione di volontarie. È stato così per Ilaria Leone e Chiara Di Vita. Ancora non è certo invece se la mano che ha assassinato Alessandra Iacullo sia di un uomo o di una donna. Ad ogni modo tre donne, altre tre vittime, in appena due giorni, della follia omicida del loro assassino. Ilaria, trovata uccisa in un uliveto nelle campagne di Castagneto Carducci, vicino Livorno ha perso la vita a soli 19 anni, strangolata a mani nude dal suo assassino che prima ha provato a violentarla. Alessandra, 30 anni, raggiunta da numerose coltellate la scorsa notte in via Riserva di Pantano, ad Ostia, sul litorale romano. Chiara, 27 anni, uccisa a Roma con un colpo di pistola dal compagno, una guardia giurata, che poi si è tolto la vita. Storie diverse, stesso epilogo. “La paura paralizza. La politica deve essere coraggiosa, deve agire”, dice Laura Boldrini, da donna. Poi tuona: “È tempo di fare una legge”. Linda Varlese 4/5/2013 da L’Huffington post |
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Roma, 12 maggio 1977
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