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I lavoratori e le lavoratrici, le donne e gli uomini della Valle Ufita meritano rispetto, ma lo Stato rispetta Stato i banditi

Post n°8095 pubblicato il 10 Settembre 2013 da cile54

Irisbus: Avvisi di garanzia per gli operai licenziati, la rabbia del PRC

"Gli avvisi di garanzia inviato dal Sostituto Procuratore della Repubblica d’Ariano Irpino, a coloro che il 15 ottobre di due anni fa presidiavano i cancelli dell’Irisbus per difendere l’insediamento produttivo,il diritto al lavoro e il futuro dell’intera Valle Ufita, sono un’ingiustizia che va respinta, anche nel suo valore simbolico, con gran determinazione." Con queste parole il segretario avellinese del PRC Tony della Pia interviene sulla vicenda che vede intervenire la magistratura con avvisi di garanzia verso i lavoratori. "Gli operai in seguito a quel legittimo atto di resistenza civile e non violenta - dice Della Pia - già furono colpiti da provvedimenti disciplinari inflitti dalla FIAT con l’intento ricattatorio di intimorire il Movimento, e spianare la strada all’accordo di chiusura in seguito sottoscritto.

"La Procura della Repubblica d’Ariano Irpino, nel cercare giustizia dovrebbe indagare i veri responsabili di questa vicenda - continua ancora il segretariodel PRC -  i vertici FIAT e l’A.D. Sergio Marchionne,ideatori di una scellerata politica industriale che sta causando desertificazione produttiva e povertà per centinaia di famiglie, in seguito alla chiusura di stabilimenti utili e realizzati con finanziamenti pubblici, tutto ciò mentre lorsignori si arricchiscono con le speculazioni finanziarie e delocalizzazioni finalizzate a sfruttare mano d’opera a basso costo.

I lavoratori e le lavoratrici, le donne e gli uomini della Valle Ufita meritano rispetto. Non praticano violenza, ma rivendicando il sacrosanto diritto costituzionale al lavoro, alzano la testa e contrastano il devastante progetto di de industrializzazione della Valle, incarnano la classe operaia che buttato il cuore oltre l’ostacolo, lotta contro la mercificazione della vita,rifiutando le barbare regole di questo capitalismo selvaggio, disposto a creare una macelleria sociale pur di sopravvivere. Rifondazione Comunista attraversata da una profonda rabbia invita il Popolo Irpino ad indignarsi di fronte a tale ingiustizia, e annuncia fin d’ora lotta e disponibilità ad offrire assistenza legale gratuita agli incolpevoli destinatari". 

Redazione

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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