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Sono diecimila i detenuti per "reati" connessi alle droghe leggere. Quando sono i legislatori a essere illegali nei loro atti

Post n°8584 pubblicato il 13 Febbraio 2014 da cile54

Droghe leggere, salta la Fini-Giovanardi. La Consulta dice no. Prc: Finalmente!

La Corte Costituzionale azzera la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pensanti: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalita' del decreto. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del '93, che prevede pene piu' basse per le droghe leggere.

Secondo Stefano Anastasia, ex presidente di Antigone e promotore di un appello contro la legge firmato da molti giuristi, sono circa diecimila i detenuti per reati connessi alle droghe leggere. Ma perche' questa contestatissima legge è stata azzerata? Il motivo e' che la legge che a inizio 2006 converti' il cosiddetto decreto Olimpiadi, varato dal governo Berlusconi per i giochi olimpici invernali di Torino, divenne "un treno a cui agganciare un vagoncino, anzi un vagone bello grosso, pieno di misure che col testo iniziale c'entravano ben poco". La sintesi ha il copyright di Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex ministro della Giustizia. Flick, che concluse il suo mandato di giudice cinque anni fa e per la prima volta torna in Consulta nelle vesti di avvocato, e' stato incaricato di rappresentare le istanze di illegittimita' della Fini-Giovanardi. Al suo fianco l'avvocato Michela Porcile, che per conto di un suo assistito, V.M., condannato in primo e secondo grado per il trasporto di 3,8 chili di hashish, ha proposto ricorso in Cassazione. E da qui gli atti sono stati rimessi ai giudici costituzionali.

Flick nella sua esposizione ha fissato un punto cardine: "La materia della droga non presentava interconnessione col decreto" e la legge di conversione ha "trasfigurato" il testo di partenza introducendo "previsioni eccentriche" e modificando "tabelle, reati e cornice delle pene". L'art. 77 della Costituzione, quindi e' stato violato, mentre una sentenza del 2012 della stessa Consulta dice chiaramente che non si possono inserire nella legge di conversione emendamenti estranei all'oggetto e alle finalita' del testo originario. Il decreto Olimpiadi conteneva misure eterogenee: sicurezza dei giochi olimpici, prevenzione e lotta a criminalita' organizzata e terrorismo, diritto di voto degli italiani all'estero e anche, all'art. 4, norme per il recupero dei tossicodipendenti. Ma in sede di conversione, proprio quell'articolo fu il gancio per inserire 23 articoli aggiuntivi che hanno ridisegnato il sistema delle penein materia di droga, equiparando le leggere alle pesanti. Col risultato che le pene prima comprese tra i 2 e i 6 anni di carcere sono salite a minimo di 6 e massimo 20 anni.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, esulta: "Finalmente la Consulta dichiara illegittimo quell'obrobrio giuridico rappresentato dalla Fini-Giovanardi, una legge repressiva, proibizionista, incostituzionale e totalmente inefficace. Gli unici effetti della-Fini Giovanardi sono quelli di aver riempito le carceri di giovani e ingrassato i mafiosi. Occorre rovesciare questa politica prendendo ad esempio l'Uruguay: permettendo la coltivazione delle droghe leggere per uso personale e ponendo al centro delle politiche pubbliche l'educazione e non la repressione. Va combattuto il narcotraffico, non i consumatori!".

Fabrizio Salvatori

12/02/2014 www.controlacrisi.org

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